E se Jill molla?

La moglie del presidente Biden, Jill Biden ha detto che non si può cancellare 4 anni di ottimo lavoro per 90 minuti di “terrore”: «Non lascerò che quei 90 minuti offuschino quattro anni di presidenza”.

La first Lady si espone poco, ma in questa occasione è stata determinante: “la donna per piccinina che la sia, sorpassa il diavolo in furberia” dice il protagonista di “L’audace colpo dei soliti ignoti”.

Jill è sicuramente bella e intelligente ed ha molta influenza sul marito. E non è una protagonista ma una che sta piuttosto dietro le quinte, ma non come Melania Trump che faceva soprattutto da bella statuina, lei ha sempre insegnato inglese e si è fatta coinvolgere il meno possibile dalla carriera del marito.

Jill ha cresciuto 3 figli, due dei quali non suoi ma del marito rimasto vedovo dopo un grave incidente d’auto dove morirono la moglie e una figlia. Non deve essere stato facile, per niente essere la moglie del vice presidente Usa e poi la First Lady. Una donna dal passato ribelle, anticonformista. Divorziata dal primo marito dal quale non ha avuto figli, è sposata con Joe dal 1977. Una vita insieme e ora questa donna non può che essere dalla sua parte e aiutarlo a portare avanti la sua candidatura anche dopo l’incidente del primo confronto finito in maniera disastrosa a svantaggio del marito. Il primo round di un lungo match che, secondo Jill, si concluderà con la rielezione del marito. Lei sembra esserne certa.

Ma i pescecani che ronzano intorno al presidente in carica sono tanti e determinati a convincere Joe che non è cosa, che non ce la fa. Il partito non è più tanto con lui e però non si impone e non si espone più di tanto. Ogni giorno ha la sua pena e per Joe ne ha due o anche tre. Ogni giorno qualche “personalità” di spicco gli consiglia di mollare, ma lui non molla e fino a che Jill starà dalla sua parte, non lo farà. Mi sa.

10 commenti su “E se Jill molla?”

  1. “Jill Biden ha detto che non si può cancellare 4 anni di ottimo lavoro per 90 minuti di “terrore”
    Mi chiedo dove abbia vissuto finora questa Jill (sembra il suono della campanelline della slitta di Babbo Natale) per giudicare “ottimo” il lavoro di un gertafonfaio senza freni inibitori come suo marito? Ma l’ha sentito Jill il suo discorso al summit della Nato? Quella Nato che non ha mai difeso uno solo dei suoi Stati alleati, ma ha solo distrutto una sequela di Stati europei ed asiatici, seminando morte e devastazioni, quella gloriosa macchina da guerra “made in Usa” per curare esclusivamente gli interessi Usa.
    Lo sa Jill che annunciare l’entrata dell’Ucraina nella Nato (ma saebbe meglio dire la fagocitazione dell’Ucraina da parte della Nato) come processo irreversibile, equivale a una dichiarazione di guerra alla Russia? Lo sa Jill che la Russia non è l’Iraq e che le armi di distruzione di massa le possiede davvero?
    No, immagino che Jill tutte queste cose non le sappia, per lei il disastro Biden sono esclusivamente i 90 minuti di confronto con Trump!
    Mi sa che Jill viva nel castello dorato della presunzione e dell’incosciwnza dei potenti, quello stesso delle briosce di Maria Antonietta, prova ne è la sicurezza che ripone nella rielezione di Rimbabiden
    R
    credo che prima di scrivere delle cose così perentorie su una persona di cui non si sa nulla sarebbe bene informarsi:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Jill_Biden
    Jill è stata molto contraria alla guerra in Iraq e nel 2004 ha impedito al marito di candidarsi alle presidenziali entrando in costume da bagno con la scritta NO in una riunione ufficiale.
    Ma se l’odio verso il marito è cosi inestinguibile e feroce, dubito che questo possa far cambiare idea su di lei.
    La Nato non è quello che descrivi per pura ideologia antiamericana. La dichiarazione di guerra la Russia l’ha fatta contro l’Ucraina e contro l’occidente, non voler vedere questo significa avere i paraocchi a mio parere e voler vedere le cose attraverso la lente deformante della propria ideologia antiamericana.

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    • Mariagrazia, ma di quale odio parli? Possibile che tu non abbia altri argomenti per contestarmi? L’odio è un sentimento che può nascere solo verso una persona con cui c’è un rapporto di vita vissuta, io Biden non l’ho conosciuto, ma ne conosco gli atti nefasti della sua presidenza, che non sto qui a ripetere.
      Quest’uomo cui restano pochi anni di vita(non è un augurio, è una legge di natura che vale anche per me e per tutti coloro che hanno raggiunto una certa età) non si fa scrupolo con la sua ultima irresponsabile accelerata dell’escalation, di compromettere il futuro delle nuove generazioni.
      Conosco la tua risposta: dillo a Putin. No lo dico a Biden e a tutti coloro che si proclamano democratici e paladini di civiltà, spetta a loro più che ad altri non farci precipitare nel baratro della guerra. E poi, l’ho già detto mille volte e lo riaffermo con tutta convinzione, non è la Russia che sta minacciando l’America ai sui confini, ma è l’America che l’ha fatto sfrontatamente nei confronti della Russia, e il ficcanaso Biden è l’ultimo paladino di questa politica funesta della sottomissione all’egemonia americana che Putin ha rigettato.
      R
      Alessandro, so anch’io che la morte prima o poi arriva, c’è anche chi non vive abbastanza per accorgersene.
      Ma di che ti lamenti? Sempre argomenti mi chiedi e quando argomento difficilmente te ne accorgi.
      Mi dispiace, io scrivo sempre come la penso, se scrivi qui corri questo rischio.

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  2. Insomma il candidato Dem più scalcagnato cerebralmente di sempre deve andare avanti a qualunque costo, c’è l’amorevole Jill dietro di lui che gli cambia il pannolone e gli ricorda chi è e cosa fa.
    La prima potenza economica occidentale e quella militare al mondo, nelle mani di uno che nemmeno sa da che parte è girato, come il recente G7 pugliese ha certificato.
    Non so nulla della vita privata della first lady, un po’ perché come direbbero in “Amici miei”: “M’importa ‘na sega” e un po’ perché le “imprese” del marito la offuscano di gran lunga.
    Non so se il figlio tossico lo sia diventato per colpa (o merito) di due genitori così, certo è che secondo i miei standard sia uno che l’altra con lui non hanno fatto un gran lavoro, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    Ma Joe, assicura Mariagrazia, sta benone, ogni 15 giorni fa controlli di routine (e che routine) con un medico specializzato in “morbo di Parkinson”, pare che Joe sia bravissimo a spargere il parmigiano sugli “spagetti”.
    Ha pure il suo bravo cerchio magico che lo cura amorevolmente:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/06/30/usa-ecco-chi-governa-davvero-dietro-biden/7606252/

    Un sondaggio (per quello che vale), certifica che il 72% degli americani ritenga che non abbia le capacità mentali per guidare il paese.
    Il suo Staff concentra le attività dalle 10 della mattina alle 16, poi basta perché il vecchio inizia ad avere difficoltà cognitive e verbali, fisicamente e mentalmente è un “ravatto” come si dice a Genova.
    “Comunque sono orgoglioso – la risposta a una delle domande imposte dallo staff della Casa Bianca – di essere il primo vice-presidente, la prima donna nera a servire con un presidente nero”.
    Questo il grado di lucidità con cui affronta di prima mattina le interviste radiofoniche il “ravatto”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/07/09/biden-commander-in-chief-s-olo-per-6-ore-al-giorno/7616537/

    Chissà, forse anche Jill un giorno scriverà un libro sul marito come ha fatto Carla Signoris moglie di Maurizio Crozza, il titolo può essere lo stesso:
    “Ho sposato un deficiente”.
    R
    A59, fare il (finto) cinico non aiuta il “dialogo”. Noto che non mi nomini, beh, forse hai ragione, temi che ti offra dell’altro caffè? Non ti preoccupare io bevo più volentieri il te ma anche quello deteinato, in quanto a “nervoso” io non sono da meno di te, puoi starne certo. E, tu non lo sai e non lo puoi sapere, ma ho anche i miei “buoni motivi”.
    Detto questo, puoi pure fregartene di conoscere la biografia di Lady Jill Biden ma questo non significa che ti puoi permettere di denigrarla con la tua solita nonchalance. Il figlio di Biden, Hunter, non ha certo avuto un’adolescenza facile: ha perso la madre e la sorellina in un incidente stradale e il padre si è risposato. Sai cosa significa questo? sai cosa significa vivere con una “matrigna” per quanto buona, brava e accogliente? E sai che cosa significa per un bambino dover riprendersi da un simile choc? E sai che cosa significa per una donna che ama un uomo e si prende in carico la responsabilità di due (dico due) dei suoi figli? Quanto amore deve aver provato per lui per assumersi una simile responsabilità? Lo immagini o non ” “t’importa ‘na sega” anche di questo? Bene, liberissimo di farlo.
    Ora passiamo a me, mai detto che Joe sia al massimo, mai detto, ne vedo anch’io le difficoltà ma trovo vo mi te vo le questo accanimento su di lui, sia da parte della “opinione pubblica” mondiale, sia da parte di quegli ipocriti del suo partito e delle “celebrità” che lo invitano a lasciare. Quanto gliene frega che lasci di più di quanto gli fregherebbe che lasciasse Trump? perché pochi lo chiedono a Trump di lasciare?
    Te lo dico io: perché il potere ama l’arroganza, la furbizia e paga la disonestà e il potere si nutre di arroganza e disonestà e ci vive e prospera!
    Il libro della signora Crozza fa schifo! anche solo dal titolo. Primo perché non leggerei mai un libro di una che si approfitta del marito per vendere copie di un libercolo nato male solo dal titolo, secondo perché non metterei mai neppure per scherzo alla berlina mio marito solo per le mie ambizioni personali.

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    • “Niente paura, le sue deficienze non impediranno una sana vita di coppia, anzi…l’importante e fargliele ammettere. Ma non infierite. Ricordatevi che non ha colpa: non ha scelto lui di nascere maschio” (Carla Signoris)

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  3. Signora Gazzato, la mia domanda è cosa hanno in testa le lobby che comandano in America. Quei signori, che, per intenderci, nel film “Oltre il giardino” portano a spalla nel finale la bara del megafinanziere Ben Rand.
    Faccio qualche ipotesi.
    1) Pensano che l’alternativa Gavin Newson, governatore della California, sia stata tirata fuori dal cilindro troppo tardi, oppure che sarebbe un presidente meno malleabile di Biden.
    2) Pensano di candidare Gavin Newson, ma aspettano che Biden si squalifichi ulteriormente perché non se la sentono di escluderlo da ora contro la sua volontà.
    3) Si sono ormai convinti che vincerà Trump e si stanno occupando di lui trascurando Biden.
    4) Non si sono ancora messi d’accordo sul candidato sul quale puntare.
    Certo, le sorti di Biden che non molla nonostante le batoste somigliano sempre di più a quelle della sua Ucraina.
    R
    caspiterina Lenzini, solo 4 domandine facili facili? le fa a me? le faccia direttamente alle lobby, solo loro sanno cosa gli passa per la testa.
    Oppure si dia lei le risposte, sono sicura che le ha già pronte.

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  4. Cara Mariagrazia, noto che nemmeno il mio omonimo non ti nomina, sarà il nome? Mah, pensavo poi che capissi la citazione cinefila. Il caffè confligge con il ph del mio stomaco, grazie come avessi accettato.
    Ma lo sai mia cara che quella donna convive con uno che ha fatto massacrare milioni di madri, sorelle, fratelli, padri, madri, bambini e animali dall’altra parte del mondo?
    A quelli ci pensi oppure solo io mi devo mettere nei panni del povero bambino traumatizzato e figlio di un miliardario?
    Ribadisco, mi importa una…
    Io (ah no, “io” non si può usare), non tifo certo per Trump, è un delinquente, ma non è colpa mia se i Dem hanno adottato la politica dello struzzo in questi anni.
    Se vuoi in privato ti scrivo qualche cosina su Mauri e famiglia.
    Sul potere l’arroganza e la delinquenza concordo è per quello che ho votato i 5S nel 2018 … 😀

    PS: Da noi se prendi il caffè al bar e chiedi una bustina di zucchero aggiuntiva ti rispondono: “Ha provato a girare bene con il cucchiaino?
    R
    il nome? chi signore? Io signore? quello mi ha dato la mamma e quello mi tengo. Ma tu una ne pensi…vero?
    Hai pensato alla risposta che potesse farmi più arrabbiare (riguardo a Jill), ma io non mi arrabbio, ne m’intimido (cit. ) Checché. Se penso a quanto mi hai fatto incavolare, quante me ne hai dette, di tutti i colori altro che Lady Pantone. Ora se ci penso mi viene anche un po’ da ridere, allora no. Ma oggi non ci riesci, ribadisci quello che ti pare, non mi sposti di un mm. va bene? Oggi fa troppo caldo e non mi posso scomporre. E poi sei d’accordo su qualcosa, bisogna festeggiare.
    Scrivimi quello che vuoi sul tuo amico Mauri.
    Il caffè lo prendo amaro o solo di tanto in tanto mezzo cucchiaino. Andrei d’accordo col barista delle tue parti.

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  5. R
    davvero esilarante Copy, questo fenomeno sarebbe quello che sta meglio di Biden? Si, per chi non sa quello che dice e fa finta di non sapere quello che fa.

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  6. E adesso, la poltrona di Presidente a Trump se rimane il disastrato mentale chi gliela toglie? Ieri un disturbato mentale di fede “Democratica” probabilmente dopo aver letto gli editoriali di Mariagrazia Gazzato su Donald, ha imbracciato un fucile di precisione e sparato a Trump durante un comizio a Butler in Pennsilvanya:

    https://www.dire.it/wp-content/uploads/2024/07/GSZqqa0WUAEi0GR-1024×683.jpg

    Quando si predica il “riarmo necessario” succede che poi qualcuno interpreti “ad minchiam” una minchiata e spari, specie nella patria delle colt e del “Giustiziere della notte”.
    Povero “ciuffettone”, scommetto (mi piace vincere facile), che quella foto diventerà ora il simbolo della sua campagna elettorale, potrà ribattere all’accusa di aver fomentato l’assalto a Capitol Hill con il tentato omicidio del candidato Repubblicano per la Presidenza degli Stati Uniti d’America.
    Questo video forse farà sghignazzare anche di più:

    https://www.youtube.com/watch?v=SR1STtJ0j0Q

    Ah, segnalo qui perché non saprei dove la seguente:
    Raid israeliano sugli sfollati di Khan Yunis: «Strage di civili, almeno 90 morti».
    Esilarante.
    R
    cosa sarebbe “esilarante”? L’amico A59 è passato dal “cara Mariagrazia” ad accusarmi in terza persona di aver scritto “editoriali” contro Trump che hanno provocato l’attentato allo stesso. Deve essere successo qualcosa in questo frattempo che mi sfugge. Comunque, ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse molto seria e se il ventenne che ha sparato non fosse un fuori di testa iscritto al partito repubblicano, partito finanziato dalla RNA che Trump ha sempre sostenuto e aveva persino suggerito di armare i docenti dopo l’ennesima sparatoria insensata in una scuola, durante il suo mandato. Chi semina vento…forse le sue “campagne” di odio sviscerato contro tutto quello che si muove che non sia dalla sua parte e questo clima di conflitto permanente alimentato dalle sue “sparate” sulla presunta da lui caccia alle streghe contro di lui, cosa del tutto inventata per coprire le sue malefatte…e ci sarebbe da dire anche che avrebbe potuto essere ucciso ed è stato fortunato e che il suo servizio di sicurezza ha fatto cilecca in un paese dove anche un quasi bambino può detenere armi letali e di precisione come il fucile che ha sparato contro di lui.
    Ovviamente la scena è orribile e però gli è andata ancora bene. Naturalmente per quello che vale mi unisco al coro di chi gli fa gli auguri di pronta guarigione, la violenza è deprecabile sempre. Ma il “clima” fomentato da lui gli si è rivoltato contro e ora forse dovrà farci i conti.

    “””Streets leading to the Pittsburgh home of 20 year old Thomas Matthew Crooks, the young man suspected of attempting an assassination of Donald Trump at a rally on Saturday, are now closed off, as police, FBI and secret service search his family home.

    Crooks, of Bethel Park, Pennsylvania, fired off shots — one of which grazed Trump in the ear — at an outdoor rally in Butler, 40 miles away. An assault rifle was later recovered from the scene.

    It is not yet clear what the gunman’s motivation was. He was a registered Republican, but has no known criminal record, according to a data search.”””
    Dal Guardian.

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