Inferno

Mentre in Francia, la coalizione di sinistra che ha vinto le elezioni festeggia, in Palestina e in Ucraina si continua a morire.

Oggi i russi hanno preso in pieno un ospedale per bambini, ancora non si conosce il numero delle vittime che sono sotto le macerie dei reparti pediatrici ma i soccorritori lavorano febbrilmente per liberare i bambini e il personale medico e infermieristico dai detriti.

Abito a cinquecento metri da un ospedale, il più grande della zona, sento le sirene delle ambulanze che entrano ed escono dal pronto soccorso giorno e notte e spesso gli elicotteri che trasportano pazienti gravi da un ospedale all’altro, di notte sbagliano e confondono il mio parco condominiale con il giardino del vicino ospedale e sento le pale girare vorticosamente sulla mia testa mentre immagino il pilota cercare la croce verde senza trovarla. Fino che il rumore cessa e ritorna il silenzio. E ormai è tanta l’abitudine che non ci faccio più tanto caso.

Ma non so immaginare l’ospedale colpito da un missile e l’impatto che questo avrebbe sui dintorni se non con raccapriccio, però questo succede e non molto lontano da qui ed è successo oggi mentre molti sono distratti dalle elezioni francesi e dalle diatribe dei vari partiti su chi ha vinto, chi ha perso e chi ha pareggiato. Un po’ sulla scia dei discorsi (inutili) sulle partite del campionato europeo.

A Gaza la situazione rasenta l’inferno e mentre sembrano andare avanti le trattative per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani, le due parti cincischiano su chi chiede cosa, perché e come e non sembra esserci pace o quantomeno tregua per chi paga sulla propria pelle questa guerra senza fine. Queste guerre senza fine.

Ci stiamo piano piano abituando a queste atrocità, le divisioni tra chi tifa o parteggia per questo o quell’altro sono inevitabili ma sembrano assomigliare a tante piccole guerre sulle guerre.

Chi colpisce gli ospedali dei bambini merita l’inferno e questo compete alla Giustizia Divina. La Giustizia degli uomini è imperfetta e approssimativa. I giudici conoscono le leggi, i criminali sanno come eluderle e farla franca soprattutto quando hanno intorno a sé un apparato di difesa che impedisce la loro cattura o quantomeno la possibilità da parte di chi avrebbe gli strumenti per incriminarli, di impedirgli di continuare a delinquere. E seminare morte e distruzione.

47 commenti su “Inferno”

  1. C’è un solo modo per non fare morire i bambini, far cessare la guerra. E per far cessare la guerra, oggi, c’è un solo modo: non fornire più armi ad Israele e non fornire più armi all’Ucraina. Invece gli Stati Uniti seguitano a foraggiare Israele, e gli stessi, con l’apporto dell’Europa, seguitano a foraggiare l’Ucraina. Ci sarebbe un altro modo per far tacere le armi, sconfiggere Netanyahu e sconfiggere Putin, ma in tal caso seguiterebbero a morire ancor più bambini.
    R
    come dire ad un paziente oncologico: potremmo provare a salvarti ma i costi sono troppo alti, troppe medicine, troppo sforzo economico, troppi soldi impegnati, lasciamo stare, non combattiamo il male. Lasciamo che faccia il suo corso, e sia come sia.

    Rispondi
    • Mariagrazia, al paziente oncologico invece che dargli medicine, magari anche amare, stiamo vendendo pistole.
      A parte spararsi non hanno altro impiego.
      R
      idem come sotto.

      Rispondi
  2. E allora diciamo pure al malato oncologico, ti do medicine costosissime che non servono a nulla(ma noi fa comodo perché ci arriccihiamo), ma attenzione, come effetto collaterale queste medicine possono provocare esalazioni mortali per i tuoi figli che ti stanno vicino.
    R
    mah, forse ho sbagliato a fare questo paragone.

    Rispondi
  3. Signora Gazzato, per me sarebbe come dire ad un paziente oncologico con metastasi in tuto il corpo che non c’è nesuna utilità a continuare con interventi chirurgici e radioterapie, e l’unica terapia sensata è quella contro il dolore.
    R
    scordiamoci questo paragone per favore. Grazie.

    Rispondi
  4. Ma certo nei reparti oncologici i pazienti li curano con i Patriot e gli F16.
    La guerra è anche questa roba qui (immonda), quando succede ai “buoni” li chiamano “tragici errori” però i missili li sganciano lo stesso e uccidono tanto quanto.
    Continuiamo a rimpinzare il mostro, oggi c’è il vertice Nato, un branco di decerebrati guidati da uno che sta anche peggio, prenderanno le misure necessarie e ci saranno altri morti, mutilati, feriti, l’unica differenza è che nelle strutture ospedaliere dell’Ucraina hanno medicine e anestetici, a Gaza i bambini li operano senza nulla che possa non fargli sentire il dolore:

    https://www.ansa.it/liguria/notizie/2024/01/30/gaza-gaslini-bambini-operati-senza-anestesia-non-e-propaganda_d0c2a9c7-7606-4582-9860-be58aae3933f.html

    E quelle bombe a “Merdaniahu” gliele forniamo noi, i “buoni”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/28/rafah-israele-campi-profughi-tre-stragi-80-morti/7564934/

    https://www.ilpost.it/2024/04/10/chi-vende-le-armi-a-israele/
    R
    https://www.rainews.it/maratona/2024/07/bombe-russe-sullucraina-almeno-36-morti-a-kiev-colpito-un-ospedale-pediatrico-e0d45be1-605a-41c0-b8f6-a2963a771cc2

    Kh-101
    KIEV – I servizi di sicurezza ucraini ribadiscono che l’ospedale pediatrico della capitale è stato colpito da un missile Khaliber ipersonico russo Kh-!01.
    Rai news
    https://it.wikipedia.org/wiki/Kh-101
    questo se lo fabbricano da soli ed ecco come l’economia russa cresce sulla pelle di quelli che ci rimangono sotto.
    Ma quali tragici errori! La Zuccherova parla di un missile ucraino della contraerea…la spudoratezza istituzionalizzata, proprio non ce la fate tu ( e altri) a condannare questa schifezza eh? fosse stato Netta…ecco perché (anche) preferisco non parlarne, troppa faziosità e doppiopesismo.. “la guerra e anche questa roba qui, dici”, certo, ma una parola in più su chi quel missile lo ha lanciato, no eh? Troppa fatica. Uno “buono” che ama il suo popolo e pensa al suo popolo e lo lascia libero di entrare, uscire, votare chi vuole…

    Rispondi
  5. «Faremo il possibile perché il nemico soffra sulla sua pelle la nostra risposta, per ognuno dei suoi crimini di guerra», dice il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasil Malyuk. «La nostra risposta sarà sia rispettosa della legge, sia in accordo con le nostre regole morali. Ma uno stato terrorista non è una concezione astratta, abbiamo i nomi e i cognomi dei colpevoli di questo crimine. E nulla e niente li metterà al riparo dalla giustizia».

    https://www.corriere.it/esteri/24_luglio_09/ospedale-pediatrico-kiev-colpito-missile-russo-accusa-onu-intelligence-kiev-4da5694c-513d-426a-9025-f008820c7xlk.shtml

    Dare concessioni ad uno Stato che adopera il metodo mafioso non porrà mai fine alle guerre e tutto certo sedicente pacifismo non è altro che un riadattamento dei fenomeni psicologici che concorrono esternamente all’assoggettamento materiale, all’isolamento sociale delle vittime e sono alla base anche dell’omertà.

    Rispondi
      • Grazie Lenzini, è un piacere ricevere complimenti da un fantasista esperto come Lei.

        R
        Copy, sia gentile non mandi in “Copia” gli stessi commenti, grazie. Mi risparmi del lavoro inutile.

        Rispondi
        • Marigrazia, va bene, ma almeno mi faccia capire cosa abbia di tanto sconveniente una domanda pertinente alla tesi che sostenevo.

          Cosa consiglierebbero a certe persone? Di arrendersi? Di capire le esigenze dall’altra parte e di scendere a compromessi? Che sia colpa loro?

          Le analogie sono uno strumento potente per svelare le dissonanze cognitive.

          Mi dispiace che ad Orsini nessuno abbia fatto certe domande perché probabilmente staremmo ancora parlando delle risposte che avrebbe potuto concedere in qualità di sociologo.
          R
          Copy
          niente di sconveniente, solo non mi piaceva, non mi “suonava” ecco, lei deve abituarsi ancora, la mia “conduzione” prevede anche questo. Non se la prenda.

          Rispondi
  6. Mariagrazia, sprecherò qualche parola in più quando leggerò qualche “contrappeso”, ad oggi non succede, “la bilancia è sbilanciata”, peggio di una stadera senza il peso.
    L’ho definita roba immonda l’attacco all’ospedale pediatrico, che aggettivo ti piacerebbe? Lercia, criminale, vigliacca, infanticida, tutte insieme?
    L’ho detto e adesso vediamo quanto ci metteranno le anime pie a spendere dù righe sugli innocenti di Gaza che si continuano ad affamare, assetare, massacrare, torturare, senza che questi possano minimamente rifugiarsi da qualche parte come hanno fatto 6 milioni di ucraini a zonzo per l’Europa.
    E come volevasi dimostrare, i decerebrati del vertice Nato vogliono la guerra termonucleare globale.
    R
    Alessandro(59, chiunque colpisca ospedali, soprattutto pediatrici, compie un crimine di guerra efferato, non ci sono dubbi.
    Ma non vorrei che l’attenzione si fissasse su una o l’altra per ragioni di opportunismo, quello che succede a Gaza è orribile altrettanto quanto quello che succede in Ucraina.
    Ma, una parola per le stragi di Hamas e sugli ostaggi israeliani da nove mesi nelle mani dei terroristi, no eh??

    Ripensandoci, forse il tuo “disegno” non è tutto sbagliato, anticonformista (non ci avevo pensato) forse lo sono e anche pragmatica, ma credo sia una prerogativa dei veneti. Forse di più delle donne venete La zia morta due anni fa all’età di 95 anni e che per me è stata una seconda mamma, mi diceva “Grazia, no ghe meto e scae de seda”, “Grazia, non ci metto le scale di seta”. Era simpatica e cordiale ma il “capo” in famiglia, riconosciuto da tutti, era lei. Mi manca molto.

    Rispondi
    • Per riequilibrare la bilancia A59 andrà in Russia con amore a dirne quattro anche a loro, a meno che il sinistro Orban non lo sostituisca egregiamente.

      Rispondi
  7. Quanti ospedali, anche con bambini neonati, e quanti campi profughi palestinesi, sono stati distrutti da Israele, e per ognuno di questi misfatti, i media hanno comunicato le “scusanti” di Netanyahu, ora un tragico errore, ora la necessità di colpire Hamas che si presumeva si nascondesse in quelle strutture distrutte.
    Nessuna voce invece è stata trasmessa da parte della Russia, magari anche loro, chissà, hanno commesso un tragico errore.
    La guerra purtroppo è tutta un “tragicio errore” ma nessuno di questi capi che piangono i morti dei bambini, e non solo, si prodiga perché questa tragedia una buina volta finisca. Si prende spunto invece per demonizzare sempre più il nemico e “raddoppiare” il tragico piatto di posta mortifera. E come tante volte detto, più si va avanti su questa strada, più si va indietro nella speranza di pace.
    R
    “Nessuna voce invece è stata trasmessa da parte della Russia, magari anche loro, chissà, hanno commesso un tragico errore.”

    Vedi A59? siamo alla comparazione dei delitti e alla giustificazione delle “pene”, i russi si danno pena di giustificarsi ma qui non arriva la loro voce?
    Ora ti è chiaro o ti devo fare io il DISEGNO?

    Rispondi
    • Mariagrazia, non chiedere sostegno ad Alessandro59, sono sicuro che lui ha capito ciò che tu invece distorci.
      Io non comparo i delitti e non li giustifico affatto, parlo di scusanti, non mie, ma addotte da chi li ha commessi, e del megafono dei media per quelle degli Israeliani, alleati degli Usa, mentre si tacciono quelle russe. Insomma il solito doppiopesismo ormai noto e ben collaudato.
      In quanto al missile che ha colpito l’ospedale pediatrico ucraino è tutto da chiarire se sia stato lanciato dai russi o sia un missile antiaereo ucraino male indirizzato. I russi parlano addirittura di “messa in scena” dell’ex pagliaccio della televisione ucraina: vero o no, è giusto darne notizia.
      R
      l’hai fatto, lo fai e lo farai. Ma io non distorco proprio niente, se non ti distorci da solo quello che scrivi è fin troppo chiaro.
      PS: non ti permettere mai più! Non ho bisogno del sostegno di nessuno!

      Rispondi
  8. Signora Gazzato, io credo che sopravvalutiamo le armi russe quando pensiamo che mirino ad un ospedale pediatrico e riescano a prenderlo in pieno.
    I missili partono da lontano e non sono missili “cruise” che si guidano con precisione, ma sono facili da abbattere con i sistemi antimissile; sono missili balistici o ipersonici, difficili da abbattere con la contraerea, ma molto imprecisi.
    Tra l’altro i missili della contraerea ne possono deviare la traiettoria e, poi, cadono anche loro facendo dei bei danni.
    E’ una guerra molto incasinata e gli attacchi sono tutt’altro che chirurgici. Queste ricostruzioni precise non sono attendibili.
    R
    temo non lo sia neppure lei quando parla di Russia ha sempre la “sua” versione dei fatti pronta all’uso: un missile balistico partito da lontano che arriva a centrare un ospedale pediatrico? boh, mah sarà, forse chissà …ma era proprio diretto la? ma no per carità l’hanno sparato dall’aldilà…e chi lo ha fatto non poteva sapere che sarebbe sceso a fare danni proprio in centro città! Già e magari gli ucraini, quei distrattoni potevano pure prendere meglio la mira!

    Rispondi
      • Questa ipotesi ha un punto debole, perché, come scrivevo sopra io, per avere quella precisione serve un missile “cruise”, cioè che vola a velocità subsonica.
        Ma possibile mai che la difesa antiaerea di Kiev, presubibilmente la più potente e perfetta di tutta l’Ucraina, si lasci sfuggire un missile cruise?
        Di solito li abbattono tutti.
        R
        ma va? e possibile che lei possa anche lontanamente ipotizzare che gli ucraini lo abbiano lasciato esplodere sopra l’ospedale o che un loro missile (come dice quel brav’uomo di Putin) invece che puntare in alto abbia puntato verso l’ospedale?
        Si, è possibile visto che lo fa.

        PS: la prossima volta accenni a chi parla e di cosa (mi sono stancata di ripeterlo).

        Rispondi
        • Cara Mariagrazia, sono preoccupato per l’acuità visiva di Lenzini che veste il grembiule di “esperto di subsonica” senza sapere che l’articolo fornisse un video dell’impatto idoneo a stimare la velocità e che nulla impedisca di regolare la velocità di crociera di un missile dotato di controllo elettronico e sistemi di guida addizionali.

          Qui un test di comprensione dell’Italiano che sono convinto Lenzini riuscirà a superare:
          “Il missile è alimentato da un turbogetto TRDD-50A che produce 450 kgf di spinta per raggiungere una velocità di 700–720 km/h (Mach 0,57 – Mach 0,59) con una velocità massima di 970 km/h (Mach 0,79) mentre vola a 30–70 m sopra il suolo e colpire bersagli fissi utilizzando una mappa digitale pre-scaricata per seguire il terreno e GLONASS/INS per la correzione della traiettoria per ottenere una precisione di 6-10 metri; si afferma che sia in grado di colpire piccoli bersagli in movimento come veicoli utilizzando un sensore elettro-ottico terminale o un sistema di imaging a infrarossi.”
          R
          beh, se l’ho superato io…

          Rispondi
          • Vedo che Copypasta ha confermato senza rendersene conto quello che avevo scritto io. Un missile che va normalmente a 720 km/h e può accelerare fino a 970 km/h è un missile lento. Parliamo delle velocità di un aereo passeggeri di linea.
            Colpire un missile da crociera come questo con un missile antimissile che va a 5.000 km/h è facile.
            Il video può mostrare qualsiasi cosa si voglia dimostrare. Basta lavorarci un po’ sopra.
            R
            beh, direi che forse è meglio di no, lei continua a voler parare alla tesi di Putin. E’ facile colpire il missile dice? ma ci provi lei, ci vada lei in Ucraina a colpire i missili russi se pensa che gli ucraini siano così fessi da farsi distruggere gli ospedali pediatrici per “indolenza, questa sua insistenza è vagamente cerchiobottista.

          • Mi preoccupa che Lenzini non sia ancora in grado di capire che, contrariamente a quanto affemil Kh-101 è un missile subsonico e che, a non voler considerare gli elementi raccolti sul posto come evidenza attendibile, le sue fantasie slegate dalla realtà sono ancora peggio.

            Il video consentirebbe di valutare la velocità prima dell’impatto, in caso fosse necessario, ed esistono anche dei limiti alla velocità che un sensore ottico digitale è in grado di registrare senza perdere la nitidezza dell’immagine.

            Il video è stato ripreso a bombardamenti già iniziati in una zona vicina ai luoghi colpiti ma non è l’unico elemento fornito per identificare il missile. Infatti l’analisi già fornita si presenta ben dettagliata ed allega un manuale di riconoscimento del Kh-101 in dotazione agli ucraini.

            La possibilità di lasciarsi sfuggire un missile dipende dalla capacità che i russi hanno di saturare la contraerea ucraina.

            Oltre a dirci quanti missili per la sua fervida immaginazione quanti missili la contraerea ucraina poteva abbattere, magari Lenzini può dirci anche quanti missili la sua fervida immaginazione ha contato.

            Tanto è il metaverso di Lenzini che conta.

        • Signora Gazzato, mi scusi ancora. La mia ipotesi è che il missile non fosse un cruise Kh-101 come effermano gli ucraini (il che farebbe pensare che la difesa ucraina è diventata un colabrodo) ma un missile balistico, veloce ma impreciso.

          Rispondi
          • Aggiungo alla mia risposta che i sistemi di difesa antiaerea basati su missili antimissile e antiaerei non sono senza effetti collaterali. Un missile come il Patriot che pesa 900 kg e trasporta una testata da 90 kg di esplosivo, non si volatilizza. Se colpisce l’obiettivo i pezzi dei due velivoli cadono insieme. Se manca il bersaglio, si dovrebbe autodistruggere prima di ricadere, ma questo non avviene sempre, specialmente se si lavora a bassa quota. Autodistruggersi, poi, non significa polverizzarsi, ma esplodere in aria con conseguente caduta di frammenti. Insomma, i missili antimissile usati sopra le città, di solito sono il male minore rispetto all’esplosione del missile nemico, ma i danni li fanno. E gli ucraini lo stanno usando in quantità industriale.
            R
            e insiste, Lenzini lei mi conosce e sa che la mia pazienza è davvero poca, facciamo di non far diventare il blog un simposio per scienziati di tattiche belliche.

          • Signora Gazzato lo scusi, Lenzini “ipotizza”, nonostante le fonti da me già citate lo smentiscano spudoratamente, che non si tratti del modello di missile cui si documentavano le evidenze con reperti video e foto fin dall’inizio.

            La consapevolezza di ciò gli è maturata solo svariate ore dopo essersi accorto che il Kh-101 viaggiasse a velocità subsonica e saranno necessarie svariate ore prima che lui inizi a prendere atto anche degli altri elementi raccolti sul posto ed analizzati.

  9. Ma secondo te, cara Mariagrazia, io parteggerei per quei maiali (termine che scelgo non caso visto la loro fede) di Hamas?
    A ‘sto punto arrivi pur di giustificare le tue opinioni, attribuirmi comunanza con il macellaio Putin e i terroristi islamici? Perché è quello che si evince da come scrivi.
    Cosa dovrei dire, che capisco il povero “Merdaniahu” e se deve estirpare il terrorismo fa bene a bombardare a casaccio perché in questo modo qualche lercio terrorista hamassino magari lo prende?
    Dovrei dire che fa bene a negare cibo e acqua, carburante, luce elettrica, a bombardare gli ospedali pediatrici e non, perché in questo modo forse qualche terrorista morirà di fame e di sete (non credo), oppure rimarrà sotto le macerie di un ospedale pediatrico e non?
    Dovrei scrivere che fa bene a negare anestesie, incubatrici, presidi medici, perché così qualche futuro terrorista non verrà al mondo, o quelli che già ci sono (al mondo) di 2/3/5/10 anni, devono soffrire, così imparano a nascere in uno stato Stato terrorista?
    Beh, io non so cosa tu abbia capito del “mio disegno” pochino temo, ma quello che succede a Gaza è molto ma molto peggio di quello che succede in Ucraina e sono i dati a certificarlo nell’orribile contabilità di guerra:

    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/kiev-uccisi-559-bambini-ucraini-dallinizio-della-guerra/ar-BB1pEuUH?ocid=BingNewsSerp

    https://www.sositalia.it/news/2024/situazione-bambini-palestinesi-gaza

    Meno di 600 bambini (e anche uno solo è già troppo), vittime in oltre due anni di guerra contro 14.000 (e anche uno è già troppo), palestinesi, uccisi in 8 mesi.
    Però qui sopra parlate sempre e solo di Ucraina, mai di quello che succede a Gaza.
    Sbaglio? Sbaglio di sicuro e adesso a disegnare ci vado per davvero.
    Ti saluto.
    R
    si, ti saluto anch’io. Ma…intanto ne hai parlato eccome, e ne ho parlato anch’io e insisti ad accusarmi velatamente…di insensibilità su Gaza quando ti ho spiegato perché non ne parlo (troppo) e ora che hai parlato dovresti capirlo ancora meglio il perché. Ti basta leggerti. O rileggerti. Ma quando mai io avrei accusato te di complicità? Ma scherzi vero? Ma è mai possibile che il mio “risveglio” mattutino sia sempre qualche tua intemerata su qualche cosa che prendi sempre per il verso che piace a te? Qui si parla troppo di Ucraina e poco di Palestina perché qui siamo tutti (tranne te e poco più) assolutamente dei pezzi di marmo di Carrara e ce ne freghiamo per qualche recondito motivo dell’altra guerra? Ma se da quando è iniziata l’altra guerra l’Ucraina è diventata un “parco giochi”. Io non ci sto a questa narrazione caro te, ma manco per nulla. Te la contesto. Facciamo la conta giornaliera dei morti e li compariamo? Facciamo la conta giornaliera delle nequizie e le compariamo? Facciamo i bollettini di guerra soprattutto con riguardo all Palestina perché li “si muore di più e peggio”?
    Anche no caro! E per arrivare a dire che li si muore di più e peggio di qui e in fondo qualche buona ragione qui la troviamo mentre li per carità…e se non scriviamo “per carità” cento volte al di siamo insensibili? SONO insensibile? E quali mie opinioni vorrei a sentire te “giustificare”? dimmele se ti riesce, fammi il riassunto.
    Ma che ti “spiego” LE COSE a fare? e poi dici anche che capisci il mio punto vista? Ma sono di certo io “l’insensibile” che non capisce il tuo…
    PS: e guarda che le foto delle bestialità che succedono a Gaza me le so trovare da sola, non serve che continui a mandarle come se avessi deciso che io di quelli non ho “considerazione” e manco so quello che capita, ti SBAGLI E TI SBAGLI DI BRUTTO!
    https://www.theguardian.com/world/article/2024/jul/10/israel-gaza-war-latest-today-khan-younis-strike-abassan-death-toll
    qui la situazione è diversa che in Ucraina e qui non ci sono due eserciti che si fronteggiano ma un esercito e una massa indistinta e operante nelle tenebre che rispunta fuori dalle caverne quando sa di non essere vista e ha il sostegno di quasi mezzo mondo, dall’altra parte c’è certamente uno che sta compiendo crimini di guerra odiosi e che però è stato provocato con ferocia e brutalità e la sua brutalità e ferocia non è da meno ma non lo è certo di più. La “differenza” sta qui ed anche per questo che non ne voglio parlare perché l’antisemitismo cresce in tutto il mondo ed è una cosa altrettanto odiosa tra le tante odiose che accadono da quelle parti e a parlarne qui o altrove non facciamo che esasperare il conflitto nei conflitti del conflitto dei conflitti. Lo capisci ora perché preferisco parlane poco?

    E di me continui a capire sempre poco, mi pare da quello che scrivi. Ma ti intestardisci a farmi l’esame del sangue ogni mattina. Perché? Ah ho capito, ti è andato di traverso il “caffè”. Ma guarda che non te l’ho preparato io…
    Beh ti saluto va e me ne vado a preparare uno alla “veneziana” e virtualmente te ne offro una tazza con molto zucchero, mi sa che oggi ne hai bisogno.

    Rispondi
  10. Cara Mariagrazia, leggo:
    “la guerra e anche questa roba qui, dici”, certo, ma una parola in più su chi quel missile lo ha lanciato, no eh? Troppa fatica.
    “Ma, una parola per le stragi di Hamas e sugli ostaggi israeliani da nove mesi nelle mani dei terroristi, no eh??”

    A casa mia significa che me ne impippo-pluto-paperino se i russi conducono una guerra che più sporca non potrebbe essere, ho definito Putin un macellaio, non basta?
    Sempre a casa mia, sembra che non dica una parola sulla strage immonda del 7 Ottobre da parte dei maiali di Hamas, che ha responsabili ben precisi (da ambo le parti).
    L’ho presa per il verso che piace a me? Sarà, se è così faccio ammenda e riconosco la mia stolidità.
    Che l’Ucraina sia diventato un parco giochi a chi lo imputi a me? Spero di no.
    Io non ho mai scritto che sei insensibile (mai pensato), noto semplicemente che il tema palestinese è di scarso interesse in confronto a quello trito e ritrito dell’Ucraina.
    Se arrivi a scrivere una lettera dal titolo “L’anima dei popoli” che ha suscitato solo qualche riga generica a commento, forse la mia sensazione non è poi così campata in aria, il tema era già stato dibattuto.
    Il sostegno di mezzo mondo, a parte il solito Iran, verso i terroristi di Hamas va alle condizioni in cui versa popolo palestinese, che si trova non tra due fuochi, ma solo di fronte a quello possente e cinico israeliano, sono topi in trappola come evidenzia l’articolo del Guardian.
    Se poi non devo portare a supporto le mie pezze d’appoggio perché la cosa ti irrita, basta dirlo, ne faccio a meno.
    Se capisco bene (il soggetto è poco chiaro), “Merdaniahu” sarebbe stato “provocato, tesi che per quanto riguarda l’espansionismo Nato verso est è sempre stata rigettata, quindi? Che faccio con il doppiopesismo, lascio? (come dicono i salumai più scafati).
    Figuriamoci poi se posso passare per antisemita, quello là non lo vogliono nemmeno gli israeliani dovrei volerlo io?
    Ho lavorato per anni con loro, mi hanno accolto nelle loro case, ho intrattenuto rapporti professionali e personali, l’antisemitismo mi ributta, non faccio parte di quella fetta di elettorato che vota quell’altra là e parla con leggerezza di forni crematori e alle “adunanze” si presenta con la camicia nera e il braccio teso.

    E no, non capisco perché ne parli poco del conflitto palestinese, la tua giustificazione non è tale almeno per me, secondo te si stempererebbe il conflitto mediorientale mettendolo sotto il tappeto come la polvere? Mah.
    No grazie, il caffè mi rende nervoso. (op. cit.)
    R
    hai frainteso, hai capito male, insomma lo vedi che qualsiasi cosa io scriva su questo tema mi ritorna come un boomerang? E secondo te dovrei parlarne? Mi pare di avere già un bel daffare con tutto il resto. Mi pare. Poi, A59, ripeto se non ti piace il menù ci sono altri ristoranti migliori di questo, io faccio quello che posso, ma, credi non era mia intenzione darti dell’insensibile o dell’antisemita o di che cosa altro diavolo mi accusi, perché non esiste! se mi sono espressa male me ne scuso, ma per quanto riguarda il resto, non credo di dovere “giustificazioni né a te né a nessuno.
    PS: da noi rifiutare un caffè è considerata una grave scortesia e un segno di scarsa considerazione di chi te lo offre. E comunque io bevo solo decaffeinato.

    Rispondi
  11. Discorso farneticante del Rimbabiden d’oltre oceano al summit della Nato. Sperando di riguadagnare consensi dopo la debacle del confronto televisivo con Trump, farnetica di “vittoria dell’Ucraina sulla Russia”, “di fornitura di tutte le armi necessarie per sconfiggere Putin”, “di voglie insane del russo di volere annientare l’Ucraina”.
    Questo tragico personaggio spinge verso la terza guerra mondiale, come lo stesso Trump ha dichiarato, e com’è evidente agli occhi delle persone di buonsenso.
    A lui fanno da megafono i burattini dell’alleanza atlantica, compresa la Meloni che si impegna per 1,7 miliardi di aiuti militari, mentre affama le famiglie italiane indigenti.
    Non oso immaginare i disastri per l’umanità, dovesse durare altri quattro anni alla guida degli Stati Uniti.

    Rispondi
      • A me, invece, pare un elemento molto importante. Credo rappresenti una presa di coscienza da parte di qualche “utile persona intelligente” che si sta preoccupando dalla deriva della NATO verso la terza guerra mondiale.
        Una deriva che, di solito, non preoccupa abbastanza i vertici militari, che, per dirla con Sergio Romano, hanno istituzionalmente il compito di preparare la prossima guerra più che di scongiurarla.
        Forse qualcosa comincia a muoversi.
        R
        che cosa? Lenzini se continua a infischiarsene di quanto scrivo in continuazione di fare riferimento a chi parlate e che cosa rispondete, il prossimo cosi lo cestino. Chiaro???

        Rispondi
        • Signora Gazzato, chiedo scusa. Avevo erroneamente pensato che, usando la funzione “rispondi” fosse chiaro a chi rispondevo, ma probabilmente può capitare che si infili un altro e non si capisca se rispondo al primo o ad un altro che ha risposto prima di me. Starò più attento.

          Rispondi
        • Complimenti a Lenzini per la battuta sulla “utile persona intelligente” e pazienza se più di quello non offre. Evidentemente le argomentazioni rese nell’articolo sono al di fuori della Sua portata e preferisce proferire le conclusioni di “lunghi ed inoppugnabili” ragionamenti la cui attendibilità nessuno può verificare perché li ha omessi.

          Rispondi
  12. Ecco un altro motivo per cui chi sgancia missili veri o di propaganda (ovunque) merita l’inferno.
    https://www.linkiesta.it/2024/07/russia-grano-ucraina-europa/
    ecco come l’economia di guerra russa prospera: fregando il grano, i piselli e altro all’Ucraina invasa, facendoli passare per merce di provenienza russa. E non basta, la Russia accusa pure gli ucraini di affamare il mondo e lo fa mentre ruba le merci al popolo che invade e ne fa lauti guadagni.
    Che ne dicono i nostri che si ostinano a trovare giustificazioni all’invasione (La Nato, il vecchietto rapace…) ma che dico? no, giustificazioni sarebbe troppo, diciamo ” motivi” di una qualche validità per il troppo amore che Putin porta al suo popolo…lo ama così tanto da arrivare a rubare…commovente, davvero.
    Rubare e commercializzare le merci rubate agli ucraini deve essere di massima soddisfazione per lui, ci gode proprio!
    E una delle ditte che esportano le merci rubate si chiama Agro Fregat…meglio di così.

    Rispondi
  13. E’ la guerra. Gli americani con l’invasione dell’Irak, in sostanza, si sono presi i pozzi petroliferi; la principaòe risorsa del Paese. La Iraq Petroleum Company non opera più e il business è passato nelle mani di compagnie controllate da emirati arabi e dalle “7 sorelle”.
    R
    ma ti pareva che ealloragliamerriggani? Ne avrei abbastanza di leggere di queste, diciamo, girate di frittata!

    Rispondi
    • Potevano prendersi l’iraq come fa Putin ed invece hanno annesso territorialmente i pozzi petroliferi? Non può essere. Li hanno acquistati? neanche può essere.

      La Iraq Petroleum Company venne sostituita dalla
      Iraq National Oil Company nel 1966 e quest’ultima cessò di esistere nel 1987 e venne gestila dal Ministero iracheno del petrolio ancora oggi esistente.

      Dopo il 2003 molti iracheni, stranieri e alcuni americani avevano l’idea che l’America prendesse il petrolio iracheno se non per niente, almeno nella quantità e nel prezzo che l’America vuole (molti ci credono ancora, sfortunatamente). In realtà il Ministero del petrolio iracheno e la State Oil Marketing Organization (SOMO) non hanno concesso alcuna preferenza agli acquirenti americani del petrolio iracheno, o alle prospezioni e trivellazioni americane per conto delle compagnie petrolifere dopo l’invasione. Quest’ultima era stata messa in discussione da alcuni iracheni perché le società americane sono tecnicamente più avanzate nell’esplorazione petrolifera, nella trivellazione e nel trasferimento di tecnologia rispetto ad altre che hanno ottenuto i premi.

      L’ironia della sorte è che l’America ha acquistato meno petrolio iracheno dopo aver invaso l’Iraq rispetto agli anni precedenti l’invasione, quando Saddam aveva ufficialmente impedito all’America di acquistare petrolio iracheno.

      Un ministro del Petrolio iracheno, il generale Amer Rasheed Al-Obaidi, ha dichiarato in un incontro all’inizio della seconda metà degli anni Novanta a cui ero presente, che dopo che la leadership aveva vietato la vendita di petrolio all’America. Il petrolio fu venduto ai russi (a beneficio dei russi e come favore politico). I russi hanno chiesto agli iracheni di fornire loro i nomi/presentarli agli acquirenti americani del petrolio iracheno (presumibilmente con la conoscenza della leadership), cosa che gli iracheni hanno fatto. Poi i russi vendettero il petrolio iracheno agli stessi acquirenti americani dopo aver aggiunto 28 centesimi al barile al prezzo di acquisto dall’Iraq per il loro disturbo.

      All’epoca si diceva che l’America importasse il 40% delle esportazioni di petrolio iracheno.

      FONTE:
      Abdulhadi Alhamiri
      Ministry Adviser , Director General (retired ) Baghdad Iraq
      https://www.quora.com/Who-controls-the-oil-in-Iraq-Does-the-West-and-America

      Rispondi
  14. Signora Gazzato, a proposito del missile sull’ospedale, non voglio mettere alla prova la sua pazienza, ma ragioniamo un pochino.
    Che utilità hanno avuto i russi a colpire un ospedale che non eveva nessuna rilevanza militare e li ha fatti oggetto della riprovazione di tutto il momdo.
    Per terrorizzare la popolazione? Per quello sarebbe molto più produttivo colpire stazioni ferroviarie, aeroporti, piazze e luoghi frequentati.
    Per questo mi pare assurdo che abbiano mirato con precisione proprio allospedale.
    A meno che non pensiamo che i comandnti russi sono una massa di deficienti e di sadici.
    R

    questo sarebbe adatto alla sua narrazione
    https://www.lindipendente.online/2024/07/10/cosa-sappiamo-dellattacco-allospedale-pediatrico-di-kiev/
    mentre io propendo per questo
    https://www.ilgiornale.it/news/guerra/utilizzava-componenti-occidentali-rivelazione-sul-missile-2345115.html
    e trovo ridicola per non dire altro questa continua ricerca della “verità” che porti sempre a comunque a “analizzare” con “obiettività, cioè in parole semplici a giustificare ogni mossa dei russi.
    Gli ucraini non sono scemi e se “spari al cinghiale ammazzi il cinghiale”.
    Ma con lei Lenzino. lo so è tempo perso. Sia gentile, non abusi…

    Rispondi
      • Copypasta, gli elementi di prova di parte valgono zero, perché possono essere falsi. Sa cosa ci vuole oggi per modificare una foto o un filmato? Lei va mai al cinema?
        Quello che invece è importante per me è la logica. Io posso credere solo alle cose che hanno un senso logico (condizione necessaria ma non sufficiente). Se non hanno un senso logico mi rifiuto di crederci. Se ce l’hanno, approfondisco.
        Lei crederebbe ad una fonte che affermasse che quel missile lo hanno lanciato apposta gli ucraini?
        Magari, se cerca bene in rete, una fonte così la trova.

        Rispondi
      • Lenzini, per raccontare frottole deve mica diventare prima regista?

        Lei si dice pronto ad escludere le prove “di parte” sulla base del rischio che possano essere inattendibili ma non mostra alcuna remora nell’usare l’immaginazione nonostante il rischio che possa essere inattendibile: Dove sarebbe la “coerenza logica” in ciò?

        Invece di astenersi dai giudizi, limitandosi ai soli elementi che non sono stati documentati “dalle parti”, Lei non solo inventa storie ma alimenta deliberatamente pregiudizi che precludono alla parte lesa ogni possibilità materiale di confutazione, visto che nega addirittura il valore degli elementi raccolti sul campo.

        Rispondi
    • Signora Gazzato, mi complimento con lei per aver preso in considerazione – anche se l’ha respinta – un’ipoitresi alternativa a quella del mainstram.
      Il secondo articolo parla di questioni tecnologiche, ma non spiega perché i russi avrebbero fatto una cosa così stupida, criminale e inutile, e, non a caso, in concomitanza col vertice della NATO.
      Se ha qualche argomentazione per dare una logica a quello che russi hanno fatto (se era intenzionale ci deve essere una logica) ce la porti, per favore. Altrimenti, per me le cose insensate puzzano di falso.
      R
      ce lo spieghi lei che ama tanto la logica come mai i russi fanno quello che fanno, ma non ci dica per favore che lo fanno per “difendersi” perché non ci crede neppure Cappuccetto Rosso.
      In quanto al resto. IO non ho argomentazioni per dare logiche a quello che fanno i russi, la “logica” c’entra poco con quello che fanno, direi piuttosto che c’entra e molto l’arroganza di un dittatore che si crede padrone del mondo.
      La stampa “libera” in Italia e altrove, ha un occhio aperto e uno chiuso a seconda di dove la porta “il cuore”.

      Rispondi
      • Signora Gazzato, non credo che la sua spiegazione regga. Dire che una grande nazione coma la Russia si è impegnata in una guerra estremamente impegnativa che dura ormai da due anni perché il suo capo è un criminale o è andato fuori di testa è poco verosimile. Come quando, di fronte ad un omicidio senza movente, la polizia ipotizza che sia stato un serial killer. Troppo facile!
        La Russia non è solo Putin, e, se i russi continuano a seguirlo, vuol dire che hanno paura dell’accerchiamento. Se Putin si fosse voluto allargare riprendendosi l’Ucraina lo avrebbe potuto fare molto più facilmente nel 2014, prima che la NATO la rimpinzasse di missili antiaerei e anticarro. Lo ha fatto ora perché ormai stava maturando il processo di ingresso nella NATO.
        Non mi pare che Putin si senta padrone del mondo. Finora si è accontentato di rimettere in sesto la Russia e poco più. Con tutti i governanti europei è sempre stato estremamente disponibile e interessato a fare affari, e non ha mai minacciato nessuno per 30 anni. E neppure oggi sta minacciando qualcuno a parte l’Ucraina di Zelensky. L’idea che, in caso di esito positivo di questa guerra, potrebbe pensare di espandersi a ovest è del tutto campata in aria. Non ne avrebbe assolutamente le forze, né l’interesse a farlo. Basta rifletterci un po’.
        R
        mai detto quello che scrive, non si inventi le cose. E io non do “spiegazioni” non ho la sua supponenza, rispondo nel merito.
        Per il resto trovo campata in aria la sua ennesima difesa di Putin e compagnia cantante.
        “Basta rifletterci un po’” Prima di farmi dire cose con non ho mai detto, rifletta lei, secondo mi propone la solita minestrina sciapa e la cantilena della Russia accerchiata? Ancora? le sue opinioni devono diventare le mie perché lo ha deciso lei? Le rispondo io: NO ENNEO. e NON MI FACCIA PERDERE LA PAZIENZA CHE NE HO MENO DELSOLITO, GRAZIE.

        Rispondi
        • Signora Gazzato, questa questione della pazienza non la capisco.
          Mi sembra inevitabile che, come lei ripropone la sua “minestra sciapa” ormai riscaldata più volte (la guerra l’ha voluta Putin, non è stato minacciato o provocato, è solo un dittatore arrogante che si sente padrone del mondo , ecc…), cosa può fare chi la vede diversamente?
          O tace e incassa, e così non incorre nei suoi messaggi a lettere maiuscole, oppure ripropone la sua versione dei fatti, che, avendone parlato ormai tante volte, è parimenti un’altra minestra riscaldata più volte.
          Vuole che eviti di rispondere?
          Tanto, per contestare le sue tesi super atlantiste ci sono già Alessandro e A59, e A59 usa termini spesso più coloriti dei miei. In questo senso, inutile che mi associ io. E’ questo che mi sta invitando a fare?
          Da un po’ di tempo alla sua minestra se n’è aggiunta un’altra: quella di copypasta. Un po’ di pasta nella minestra dà consistenza e toglie la fame.
          Copypasta, peraltro, aggiunge anche il mistero di ingredienti che non si riconoscono dal sapore e che solo lui conosce.
          Avrebbe fatto la gioia di Trimalcione o di Nasidieno.
          Mi dica lei: cosa vuole che faccia?
          R
          ma che deve fare Lenzini? porti pazienza! Che altro vuole fare? Io ho un brutto carattere, le giunge forse nuovo? Ma mi passa quasi subito e poi persino mi pento di quello che scrivo d’impulso. Sono impulsiva ( e passionale ohibò), mia madre me lo rimproverava sempre. Ma, perdinci e anche perbacco: sono fatta così, lo so che non è una giustificazione ma è così. Certo che però se lei si stanca di leggere le mie minestre io mi stanco di leggere le sue e qualche volta glielo dico. Lo faccia anche lei, ci provi e vediamo come le rispondo…non si sa mai potrei persino darle ragione…ma ne dubito. Insomma lei sa bene come la penso, ma si legge sempre le mie minestre sciape e le commenta sempre riproponendomi le sue. Io mi faccio un punto di contare sempre fino a dieci prima di rispondere ma non ci riesco quasi mai.
          Dopo l’uno, parto in quinta. Che ci volete fare? nonsonoselvaggialucarelli…per fortuna, vostra e mia, lei si che è “brava e buona”.
          Va beh, che deve fare? Ma me lo chiede? Resti e commenti e provi a condire le sue minestre con qualche ingrediente nuovo. Io, per il mio atlantismo ormai acclarato, dubito di poterlo fare. Ma non ni sa mai…
          PS: lo vede come sono paziente?

          Rispondi
          • Questa risposta me la incornicio! Vede che anche noi non siamo cattivi. E’ che ci disegnano così …….(smile)
            R
            beh, in mancanza di un Modigliani o un Picasso…

        • Signori e signore, ho il piacere di presentare l’ultimo ritrovato tecnologico della Grande Russia: TelePutin!

          Grazie all’entaglement quantistico di fotoni questa sfera di puro cristallo vi comunicherà ogni pensiero di Vladimiro grazie ad impulsi luminosi. Frutto del genio di un rinomato fisico-matematico vi farà conoscere i piani dei russi con grande anticipo!

          Volete sapere perché la signora Gazzato non ne azzecca una e Lentini le azzecca tutte? Allora cosa aspettate!

          Rispondi
          • Signora Gazzato, mi riferivo più modestamente alla battuta di Jessica Rabbit
            R
            oh, insomma signor Lenzini, adesso che ha avuto il suo momento di gloria però non se ne approfitti, lei deve riconoscere la mia leadership ed è per questo talvolta devo essere “dura”, perché lei “oppone resistenza” e siccome ogni buon sistema funziona solo se ” una forza gli si oppone ” io perché tutto vada a buon fine per il mantenimento del sistema, devo fare a mia volta, la necessaria resistenza. E, ovviamente non solo con lei, ma devo “personalizzarla. Anche se veramente io “dura” non sarei, proprio per niente.

  15. La sapete la barzelletta di quello che non dubitava dei russi fino a “prova contraria”? Per ascoltarla dovete trattenere le risate finché non viene spiegato chiaramente ciò che sarebbe ammissibile come “prova”.

    Rispondi

Lascia un commento