Ci sarebbero molte cose di cui parlare e però non posso non accennare all’orsa uccisa ieri in Trentino perché ritenuta pericolosa.
I suoi tre cuccioli sono rimasti orfani e vagheranno per i boschi in cerca della mamma senza trovarla. Certo che ci sono bambini uccisi a Gaza e vittime di guerre ovunque o anche vittime di insensati come quello che ha ucciso tre bambini e feriti molti altri, colpendoli con un coltello a Southport in Inghilterra: una cosa orrenda, senza senso e di cui non si sa ancora nulla.
Ma questa bestia viveva in un ambiente privilegiato dove la natura è padrona di casa e dove la natura insegna all’uomo che vive sempre più snaturato dentro città e periferie malsane, che esiste anche un’altra way of life e che ci sono alberi e prati e colline e panorami sconfinati dove tutto è silenzio e però è vita. Ed è più vita di quella che passiamo dentro le confortanti pareti delle nostre case che con queste temperature diventano gabbie di cemento infuocato.
Io non so di preciso perché Kj1 sia stata abbattuta e se era giusto farlo, non mi permetto di giudicare le scelte di un amministratore che avrà avuto certamente molte pressioni per risolvere una questione delicata legata alla pericolosità di questo splendido animale.
Ma mi dispiace pensare che l’orsa era una mamma e come tutte le mamme teneva alla sua prole e che se qualcuno gli si avvicinava lei mostrava le unghie e che forse avrà sconfinato anche per procacciare del cibo per i cuccioli.
Sono tenerissimi i cuccioli di orso, sono la quintessenza della tenerezza e viene voglia di stringerli e di proteggerli e pensare che sono da soli nel bosco in balia di tutto perché la loro mamma protettiva e accudente gli è stata strappata da un colpo di fucile mi fa sentire anche un po’ scema se vogliamo, e se penso ai tanti bambini nelle stesse o peggiori condizioni, ancora di più, ma non posso non pensare che si poteva forse evitare.
Gli uomini sono prepotenti e pensano di essere padroni di tutto anche di creature che vivono e amano e sono come sono e se anche definite pericolose nessuno può arrogarsi il diritto di eliminarle.