Papa Pop

Un Papa sui generis, Bergoglio. Parla. Si, parla. Dice e dice anche molto. Ma che cosa dice? Dice cose che noi umani…forse non comprendiamo a fondo, perché deve esserci un perché di quello che dice. Un Papa sa sempre quello che dice e se lo ha detto il Papa…

Ma Francesco è un papa pop. O un pop papa. Fate voi. Insomma, “troppa frociaggine”, ” ucraini alzate bandiera bianca”, “preti non fate omelie troppo lunghe la gente prende sonno”, e ora…”si può ridere anche di Dio”.

Si può? Che cosa? Francesco sei sicuro vero? non è che ti sei espresso male? Ma sarà Dio che può ridere di noi e ne avrebbe…ma noi di lui? E come? che cosa dovrebbe farci ridere di Dio?

Le batture di qualche comico in cerca di visibilità’ perché da oggi abbiamo sdoganato…anzi Francesco, pare, abbia sdoganato le battute su Dio.

Ma se diciamo sempre “scherza coi fanti e lascia stare i santi”, ancor meglio si dovrebbe attagliare a Dio, questa massima.

Ma per Francesco oggi è una giornata particolare, Scola ci farebbe uno dei suoi capolavori.

Deve incontrare Biden e non solo, ma lui, il presidente americano gli sta un pochino, diciamo, sui libretti di messa. Si, perché, il cattolico Biden è quello che ha scatenato la Nato e la Nato scatenata ha scatenato il russo, poverino Puttino, piccinino…

Ma come si fa, dico io (pensa lui) a scatenare la Nato? Bisogna incatenarla la Nato, il Puttino poverino si arrabbia giustamente. E poi se ti morde ti devi fare l’antitetanica.

Perciò ridete fratelli anche di quello che rappresenta in terra…ma Lui lo sa? lo sa lo sa, e quanta pazienza deve portare con questo papa pop.

Ma se non ha pazienza Lui chi la deve avere?

20 commenti su “Papa Pop”

  1. Il fatto di somigliare vagamente a Stan Laurel deve voler dire qualcosa.
    R
    vagamente…ha ragione, ma non troppo, ma…a Stanlio o a Ollio?

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  2. Kirill ama il lusso. Tanto che il suo patrimonio, così sostengono i suoi oppositori basandosi anche su di un report pubblicato da Forbes nel 2020, si aggira sui 4 miliardi di dollari. Una cifra non da poco, che costringe lo scorso aprile i ministri degli esteri della UE a studiare sanzioni anche nei suoi confronti. La UE sospetta il patriarca sia addirittura l’intestatario fittizio di beni di Putin, Lavrov e altri. E che avrebbe conti bancari in Italia, Austria e Spagna.
    https://www.rsi.ch/info/oltre-la-news/Il-patriarca-Kirill-e-la-guerra-giusta–1800476.html

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  3. Come si prepara al G7 la prossima conferenza di pace?
    Biden: “Sappiamo cosa accadrebbe se Putin riuscisse a sottomettere l’Ucraina, tutta l’Europa sarà minacciata (messa così significa guerra ad oltranza)
    Zelenskky: “Putin è come Hitler”(non è vero, gli mancano i baffetti)
    Menzogne a tutto tondo: Putin, l’unico a parlare di pace, ha dato le sue condizioni per una pace duratura:
    Putin, ‘pace se Kiev rinuncia a 4 regioni e alla Nato’ – Notizie – Ansa.it
    E lui cosa darebbe in cambio? Semplice, la salvezza dell’Ucraina.
    Ma i capoccia occidentali e lo stesso Zelensky non accetteranno: il martirio dell’Ucraina continua.
    R
    mi fa una pena…poveraccio, lui l’unico a parlare di pace Putinino… e nessuno che lo stia a sentire, ma in che mondo…in che mondo…

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  4. Dire che si può ridere anche di Dio, secondo me, significa che i credenti devono avere con Dio un rapporto sereno e gioioso, non un rapporto basato sul timore della sua ira e della punizione. Non stiamo parlando di Yahvè della Bibbia. E non ha senso che qualcuno che è puro spirito non capisca una battuta di spirito. Se è onniscente non può fraintendere.
    R
    ah beh, se lo dice lei e Francesco (il papa), stiamo a cavallo.

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    • Ma quale sceneggiata, hanno mostrato la loro vera natura. Brutta pagina per l’Italia che si avvia all’autoritarismo di governo camuffato da riforma costituzionale.
      R
      chi “hanno”?

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      • Io non credo che un po’ di autoritarismo da parte dei governi non sia un male.
        Un governo, dopo tutto, ha la delega dei cittadini e del Parlamento.
        Finora, a furia di veti incrociati, ricorsi al TAR, interventi a gamba tesa della Magistratura, i governi non riescono a governare, tanto che si è ricorso già due volte al “commissariamento” con Monti e poi con Draghi.
        Abbiamo avuto una lunga serie di governi che non riescono a fare le riforme, o le fanno all’acqua di rose, per mancanza di autorità, e perché enti e poteri vari, non eletti dal popolo, si mettono di traverso.
        Se un governo è stato eletto democraticamente e riferisce ad un Parlamento altrettanto ben eletto, il fatto che abbia dei poteri decisionali maggiori che in passato non è una minaccia alla democrazia, ma, anzi, la realizza meglio. Democrazia non vuol dire assemblearismo e immobilismo per rispettare tutti, ma rappresentanza strutturata per fare scelte importanti.

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        • La tesi avanzata in partenza fu che le monarchie liberali, le socialdemocrazie e le democrazie governanti in Europa fossero plutocrazie corrotte e decadenti, governate da sistemi colpiti da derive partitocratiche e massoniche. La terza via, secondo i suoi fondatori, avrebbe dovuto rappresentare una forma di governo al di sopra delle divergenti opinioni dei partiti. Il più rilevante difetto che riscontrarono nella democrazia sarebbe il paradosso insito in sé stessa, ovvero: se la maggioranza delle persone desiderasse un governo antidemocratico, la democrazia democraticamente cesserebbe di esistere
          https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_posizione_(ideologia)

          “Camerati, il popolo ci ha chiesto una dittatura elettiva e noi gli daremo un dittatura elettiva monopartitica per fare ancora meglio le riforme!” (monsieur “je suis le peuple”)
          R
          ci devo leggere una “velata” critica al governo attuale? Cioè il “popolo” che si auto “castra”?

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          • Si tratta di un’ideologia: Le serve forse sapere altro, oltre alle idee da questa veicolate, per averne un’opinione?
            R
            certo che no, domanda sciocca la mia, forse, perché le dittature nascono sia a destra che a sinistra.
            Però, noto che lei ama rispondere spesso con un altra domanda. Mah. ognuno ha pa propria personalità. E ci vuole sempre u po’ di tempo per “conoscerla”.

          • monsieur “je suis le peuple” è l’alter ego di monsieur “l’État, c’est moi!” Semanticamente si forza l’identità di un soggetto collettivo con un singolo:

            “E perciò il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev’essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l’idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti.”
            (Origini e dottrina del fascismo di Giovanni Gentile e Benito Mussolini)

            Dunque la personificazione “ambulante” del popolo si sostituì ad esso.

          • Mariagrazia, quando scrivo un commento focalizzando su un aspetto non sono interessato a cambiare discorso: La Sua domanda sposta il discorso senza che Lei si sia espressa nel merito.

            Se ha qualche dubbio su alcuni aspetti dell’azione di Governo per i quali ravvisa la possibilità di un dialogo costruttivo non ha che da proporre autonomamente, invece di “leggere” velate critiche negli spazi bianchi tra le righe
            R
            senz’altro, ne prendo atto per il futuro signor Copy.

          • Il popolo non si può auto castrare democraticamente. E’ una specie di ossimoro.
            Se il popolo, cioè il Parlamento eletto dal popolo, decide che il Paese ha bisogno di un governo più autonomo nelle decisioni, ha il diritto/dovere di adottarlo.
            Come quando un paziente si affida ad un chirurgo e si lascia anestetizzare. O come quando il condominio dà delega all’amministratore. Non c’è altro modo.
            Già il senato romano, in situazioni difficili, nominava un dictator che prendesse le decisioni rapidamente evitando discussioni che non permettevano di risolvere i problemi. (“Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur”).
            Non c’è contraddizione con la democrazia. La delega è un tipico meccanismo democratico.

          • Quindi, secondo i sansepolcristi, le dittature di tipo sudamericano altro non sono che fasi in cui democraticamente la maggioranza della popolazione desidera che il sistema democratico venga sospeso nel suo aspetto partitico.
            https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_posizione_(ideologia)

            La dittatura elettiva (almeno quella non monopartitica) esprime la concezione per cui il potere politico possa essere esercitato senza alcun vincolo semplicemente sulla base di un mandato elettorale.

            Per ottenere lo stesso risultato, partendo da uno Stato democratico moderno, devono essere progressivamente aggirati o demoliti molteplici vincoli all’esercizio del potere delegato.

            Monsieur “le peuple c’est moi” può menomare la democrazia anche se ciò gli rende estraneo il popolo che “impersona”?

            Quanti e quali organi potranno mai togliere gli allegri “chirurghi” prima che la democrazia riposi in pace senza un rene o un polmone o un occhio o un piede o una mano o altro?

            In molti luoghi comuni la democrazia viene “semplificata” al punto da essere indistinguibile da una dittatura elettiva.

            Avere elezioni e non avere il monopartitismo sono requisiti un po’ troppo riduttivi. Certo, le dittature tipiche hanno un sistema elettorale monopartitico.

            Il Putistan non ha un sistema elettorale monopartitico: non oso immaginare quanta “confusione” potrebbe creare a taluni nel classificarlo…
            R
            ma qui da noi abbiamo una Costituzione e un Garante di essa, credo facciano decisamente la differenza.

  5. “Si può fare ma senza offendere i sentimenti religiosi dei credenti, soprattutto dei poveri” https://www.rainews.it/video/2024/06/il-papa-incontra-i-comici-da-jimmy-fallon-a-whoopi-goldberg-si-puo-ridere-anche-di-dio-f9aad65b-4ae1-4ff2-8076-d122f4badd51.html

    Da un punto d vista culturale questo approccio agevola la convivenza e sembra compatibile con il diritto italiano.

    PS: Comunque, per sapere come la pensi l’intangibile basta il silenzio-assenso.

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  6. Papa Francesco ha detto:
    “”L’umorismo non offende, non umilia, non inchioda le persone ai loro difetti. Mentre oggi la comunicazione genera spesso contrapposizioni, voi sapete mettere insieme realtà differenti e a volte anche contrarie. Quanto abbiamo bisogno di imparare da voi! La risata dell’umorismo non è mai “contro” qualcuno, ma è sempre inclusiva, propositiva, suscita apertura, simpatia, empatia”. ”
    la trovo una bella frase.
    Ma è un’arrampicata. Mi piace l’umorismo e lo uso ogni volta che mi pare e che mi sembra adeguato farlo ma opinerei che parlando della religione ‘l’umorismo può scadere nella derisione ed è un tema troppo delicato per “riderci su”.
    Non dubito delle buone intenzioni del papa, ma ogni tanto, credo che le sue parole trascendano persino le sue stesse intenzioni.

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