Una brutta aria

L’altro giorno un signore, assiduo frequentatore del blog ha scritto in un commento: “qui tira la solita brutta aria”. Ho pensato subito che ho davvero delle belle soddisfazioni a tenere aperto il “locale” se c’è chi lo apprezza in questo modo e me lo dice pure.

Spontaneamente, me ne sono subito indignata, ho l’indigno facile, se mi girano sono capace di essere brutale. Ebbene si, non sono generalessa ma qualche volta mi ci sento e prendo cappello in divisa. Ora vengo al dunque.

Mi sono detta: ma non avrà ragione lui? Lui, notare, maschile, ovviamente, qui scrivono solo maschi, le femmine sono scappate tutte dopo che le ho maltrattate come mio solito. Non ci so fare, sono anti diplomatica, mi piace parlare chiaro e pensare trasparente. Ma questo è un difetto grave, lo so, non ditemelo lo so. Alla fine però mi do sempre ragione. Embeh, si mi do ragione perché se non me la do da sola chi aspetto e quanto aspetto?

Si sono defilati tutti quelli che erano d’accordo o quantomeno non mi contrastavano troppo. A che vale essere d’accordo se poi ci sono quelli che li definiscono “lisciatori di peli”? Da un po’ fastidio, disorienta e fa passare la voglia di scrivere. Anche a me. Ma mi riprendo subito Dicevo, se davvero qui tirasse una brutta aria? Farei bene ad aprire le finestre ma sono sul fiume e finestre non ce ne sono, c’è aria aperta e non è brutta. E allora?

E allora credo che sia perché mi lascio poco indottrinare. Alla gente piace indottrinare il prossimo. Io sono capa tosta, se niente niente sento puzza di “dottrina”, mi incavolo subito. Il signore in questione ha scritto qui sopra paginate di sue opinioni, qualche volta siamo anche stati d’accordo ma la maggior parte delle volte no. Perché non leggo Vannacci? ostinata come sono non pago il mio tributo al tribuno che ne dice di caxxate ma sono di buon senso e se non lo si legge non si può avere voce in capitolo. Viceversa, se lo si legge, si può pontificare ad libitum a anche oltre perché di capitoli di caxxate Vannacci ne ha scritti un altro libro.

Beh, sarà molto difficile che compri quella roba,

Ma torniamo all’aria brutta. Qui non tira aria brutta, tira aria che io non mi lascio indottrinare, sono ribelle alla dottrina dei liberi pensatori di caxxate. E ce ne sono tanti in giro, hanno pubblicato e stra pubblicato a proprie spese ed poi le case editrici si sono fiondate ad accaparrarseli sempre pronte a scoprire nuovi talenti e a fare soldi.

Fare tanti soldi e fare politica e fare dottrina e finire sui giornali e in TV e sparlare a cottimo soprattutto del governo che non si sbaglia mai

Solo di uno non si può sparlare: è russo e comincia per P.

Altrimenti tira brutta aria. Ma brutta brutta.

4 commenti su “Una brutta aria”

  1. Signora Gazzato, scusi, ma se scrive su di me, mi ci tira per i capelli (che non ho).
    Mi ha messo a disagio il fatto che, replicando ad un mio messaggio pacato dove il peggio che avevo affermato era che molti che criticano Vannacci lo fanno per sentito dire, ma non hanno letto il libro (il che è vero, e lo riconosce anche lei), lei ha ironizzato su di me.
    Che c’entrava prendersela con me scrivendo ” mentre lei ha voce in tutti i capitoli…”?
    Non la vogliamo chiamare una battuta sarcastica? Neppure si può chiamare scherzosa.
    Semplicemente, c’entrava come il cavolo a merenda ed era una replica antipatica.
    Ora io sarò saccente, presuntuoso, insistente, quello che vuole lei, ma non sono mai aggressivo, ironico, sarcastico verso gli altri. Anche quando contraddico qualcuno non gli manco mai di rispetto.
    Sicuramente, non ho mai questi atteggiamenti per primo. Al massimo, me ne può scappare qualcuno replicando alla malevolenza altrui.
    Io non frequento altri blog o forum di discussione; frequento solo forum naturalistici e gruppi facebook, quasi tutti dedicati a temi di ecologia, e lì siamo tutti amici e ci stimiamo reciprocamente.
    Chi me lo fa fare di frequentare un ambiente in cui subisco frecciatine e attacchi personali immotivati (pesanti o lievi che siano) che mi fanno perdere il mio abituale buonumore?
    R
    Infatti, quello che ho scritto era perché quella sua frase non mi andava né su né giù ( lei non è il solo ad avere una sensibilità) e adesso che l’ho scritto mi sento meglio. Ma, diciamo che lei c’entra solo perché l’ha scritta ma poi il mio post non era diretto a lei come persona ma solo a quella frase. Le mie frecciatine non sono mai sarcastiche è lei a considerarle tali. Io sono spontanea, ma mai cattiva. Quella frase era stata provocata da lei che non sarà certo uno che offende ma puntigliosamente difende la propria opinione (giustamente) ma spesso le mie frecciatine proprio me le tira fuori con il forcipe anche se vorrei riuscire a non rispondere nulla. Ma il più delle volte non mi riesce. Ormai dovreste conoscermi.
    Quella frasetta che lei giudica sarcastica voleva dire che lei ha voce in tutti i capitoli perché quel libro lo ha letto. Semplicemente.
    Non crede che a volte, come lo devo fare io, anche lei dovrebbe fermarsi un attimo per capire se esiste qualche ragione “altra” per cui io rispondo come rispondo?
    E un blog è un luogo di discussione altrimenti, guardi, io non ho problemi a fare anche solo monologhi.
    PS: quando si trattano certi temi che si trattano qui, creda, è un po’ difficile che l’atmosfera sia quella del “siamo tutti amici”. Questo, nel bene o nel male, non è un blog per “sedentari”.

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  2. La ringrazio del chiarimento.
    Comunque, quando ho scritto che in altri ambienti “siamo tutti amici” non intendevo che siamo tutti d’accordo, ma solo che, nel contestare le idee, evitiamo di mettere in discussione la persona, di etichettarla, di delegittimarla.
    Fatto salvo questo, ce le possiamo suonare di santa ragione, ma, alla fine, come Willy Coyote e il cane da pastore del cartone animato, ci salutiamo da amici.
    Volendo si può fare anche trattando temi spinosi.
    R
    neppure qui si etichetta si mette in discussione o si delegittima nessuno. Nei blog, come nella vita, occorre un po’ di elasticità mentale, non si può sempre stare a pesare col bilancino ogni parola soprattutto quando si trattano certi temi. E io il bilancino non lo uso ma cerco di fare del mio meglio considerando che le discussioni possono anche diventare di difficile gestione. Non è facile come si pensa gestire un blog. Neppure io all’inizio pensavo fosse cosi difficile anche se ne avevo già un’idea abbastanza precisa. Cerchiamo tutti, se possibile di non impuntarci su delle sciocchezze e di superare le piccole diatribe che sono fisiologiche.

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  3. Giusto! Non avevo notato la differenza. Il personaggio è molto simile; un po’ come Fantozzi e Fracchia, ma gli altri personaggi sono diversi.

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