Come ti raddrizzo il mondo

Il modello del Vannacci pensiero si fonda soprattutto su una cosa: la furbizia.
E’ furbo come una volpe Vannacci e la sua sicura ascesa politica nella Lega lo dimostrerà.
Non a caso ha scritto quel libro diventato presto un best seller, non a caso ha convinto migliaia di persone a comprarlo, non a caso lo hanno comprato, non a caso diventeranno suoi elettori, suoi fans suoi discepoli.
Cosi si entra in politica dalla porta principale non aprendo scatolette di tonno, ma evidenziando le peculiarità di un mondo che ormai gira davvero al contrario e per certi versi farà la fortuna politica di un personaggio che ha fatto dell’ ambiguità la sua forza.
Appare molto sicuro di sé ma in realtà a voler ben guardare qualche suo atteggiamento difensivo riflette la paura di fare passi falsi.
In TV dove ormai è di casa come un soprammobile costoso, appare motivato da uno spirito di sevizio patriottico che solo un militare può esprimere a pieno.
Ma la sua corazza presenta falle visibili ad occhio nudo o anche ad occhio vestito di opportuni schermi.
Chi poi ha i paraocchi lo vede come il difensore della civiltà e ormai lo ha già posto sul piedistallo degli eroi. Non sono previste cadute per il momento, il generale può solo avanzare come un caterpillar o carro armato e sfondare “le linee nemiche” rappresentate da chi lo vede come uno sputo in un occhio.
Un uomo con tutti i caratteri del maschilismo -machismo allo stato puro a purista, avanguardista, berretto e divisa, gradi, mostrine, sorriso accattivante ma anche cattivo perché a sua detta, ha diritto ad odiare e a disprezzare, come e quando gli pare.
Perfetto per uno come Matteo Salvini che dopo aver letto quel libro deve aver pensato ,come Mina : E’ l’uomo per me, fatto apposta per me e se lo è avviluppato stretto nelle grinfie prima che ci pensino altri (ma chi?) a portarlo i politica dove potrebbe essere quello che ti fa fare il botto.
Un Renzi in divisa ma meno bonario e ciarliero e più ancora se possibile para…cadutista. Un uomo così non si incontra tutti i giorni.
Zaia ha detto che è uno che non ama la costituzione perché non vuole l’autonomia. Zaia non deve aver letto il libro, Zaia è uomo di governo e di Lega ma coi piedi per terra, lui il paracadute lo userebbe per incartarci i grappoli dopo la vendemmia. Altro che botti o tini.
Con un generale putiniano al suo fianco Salvini pensa di volare…controcorrente ad alta quota.
Tutto può essere. Se ha fatto bene i conti, l’uomo del ponte potrebbe contendere la premiership a Meloni e addirittura costituire un ostacolo per la tenuta del governo.
Meloni si deve guardare …le spalle con molta cautela.
Attenta Giorgia a quei due.
Ecco spiegato il motivo per cui la premier si candida alle europee, non vuole lasciare troppo campo alla neo coppia di “scrittori” para…cadutisti controcorrente e perciò si è lanciata in una avventura che potrebbe avere esiti imprevedibili.
E ha fatto bene: il maschilismo della neo coppia è soprattraccia, evidente come il loro finti sorrisi a tutta dentiera che vogliono dire una cosa sola: armiamoci e partiamo a contendere il potere alla donna sola o in compagnia ma al comando.
E con un generale di brigata al suo fianco Salvini non teme nessuno, né i suoi oppositori né gli “amici” (mi guardi Iddio) e ammicca sornione dai manifesti: il mondo lo raddrizzo io…

7 commenti su “Come ti raddrizzo il mondo”

  1. Mi sa che aveva ragione Luigi, il geologo che si è affacciato al blog e ci è rimasto fino alla prima piccola diatriba (questo blog non è un albergo) ed è sparito: il ponte sullo Stretto non si farà, Salvini burla e ciurla nel manico, Finge di farlo ma alla fine e anche durante troverà “grandi immani difficoltà” che lo costringeranno, ahilui a fare un passo indietro senza cadere nel precipizio perché avrà l’amico generale di brigata che gli copre la ritirata…

    Rispondi
    • Il Ponte sullo Stretto sarà l’ennesima marcia indietro di questo governo sconclusionato e senza idee. Figurarsi se sia capace di realizzare un’opera titanica quale il Ponte. Già si sentono i tam-tam che annunciano la ritirata poco onorevole: l’ultima trovata è che non ci passano sotto le navi di crociera e le grandi navi porta container. Che pena.

      PS Mi dispiace che Luigi se ne sia andato per una mia mi battuta e conseguente censura della sua risposta. Se mi legge, sappia che mi dispiace, e auspico un suo ritorno.

      Rispondi
  2. Vorrei fare qualche puntualizzazione in base a quello che ho percepito leggendo il libro di Vannacci.
    La mia impressione è che non ha scritto il libro con fini politici, ma solo per sfogare il suo fastidio verso il mondo del “politically correct”. Non sembra che avesse nessuno sponsor, tanto che il libro ha una veste estremamente economica; non ha neppure l’indice dei capitoli.
    La tentazione di entrare in politica, secondo me, gli è venuta in seguito al putiferio che si è scatenato intorno al suo libro, e sono stati i politici, specialmente Salvini, a spingerlo.
    Le ambiguità e le contraddizioni gli derivano dall’essere un generale dell’esercito in servizio, e quindi, un rappresentante delle istituzioni, che, scrivendo un libro così, ha tirato notevolmente la corda e cammina sul filo del rasoio.
    Non condivido tutto quello che c’è scritto, ma trovo che tutti i temi che ha toccato sono molto attuali e ricchi di informazioni e di spunti di riflessione, un po’ come quelli che trattiamo qui.
    Lo stile, contrariamente a quanto si dice, non mi è parso aggressivo, né tanto meno mi pare che lasci trasparire odio, ma solo un costante fastidio verso quegli andamenti che cozzano con il buonsenso e possono portare a derive integraliste.
    Ultima notazione: non è “putiniano” e non potrebbe esserlo, essendo un militare in servizio. Nel libro si parla di tutto (dalle auto elettriche all’omosessuaità fino ai proprietari di cani) meno che di guerra. Non glielo avrebbero permesso.
    R
    https://lespresso.it/c/attualita/2024/4/30/cinquanta-cose-orribili-dette-dal-generale-roberto-vannacci/50807
    il libro è stato autoprodotto ha due ( o tre) avvisi di garanzia ed è stato sospeso dall’esercito per 11 mesi.
    Qualche cosa non torna.

    Rispondi
  3. Sul fatto che un generale non dovrebbe scrivere libri finché è in servizio sono d’accordo. Probabilmente dovrà decidere se restare nell’esercito o darsi alla politica.
    Quanto alle cose orribili come le definisce l’espresso, non mi sembrano tanto orribili; mi pare che siano solo considerazioni di buonsenso, espresse senza peli sulla lingua, che però vanno contro l’ipocrisia imperante..
    In confronto al monologo di Scurati le affermazioni di Vannacci le trovo quasi eleganti.
    R
    Che bisogno aveva un generale di brigata con la sua esperienza di mettere nero su bianco delle banalità o peggio? Se uno pensa quelle cose dei gay o delle persone di colore, che bisogno ha di metterlo nero su bianco? Ci deve essere un motivo di fondo per cui una persona con le sue responsabilità e esperienza sente il bisogno di mettersi in mostra facendo il censore al contrario o il critico della società neanche fosse un sociologo. Qualche cosa non mi torna.
    Di “elegante” io non ci trovo proprio nulla, provocazioni inutili.
    IL monologo di Scurati se lo poteva risparmiare è solo un pretesto per criticare il governo in carica senza pagare dazio, farsi pubblicità gratuita e fare la vittima. Ma Vannacci non è molto meglio. Personaggio curioso.

    Rispondi
  4. Si, davvero curioso, anche un bambino capirebbe perché quel tipo scrive certe cose.
    E lo hanno capito anche qui gli, ormai pochi che leggono e scrivono e perciò tacciono (tranne uno) : un bel tacer (su Vannacci) non fu mai scritto e neppure sarà mai letto. Quando i bambini fanno oh…che meraviglia…

    Rispondi
    • Mia cara, dimentichi la insopprimibile necessità di FARSI VEDERE, nel bene o nel male ma che si accorgano di me.
      Ti sei scordata di quello che ha ammazzato John Lennon solo per diventare famoso sui giornali? Il meccanismo è lo stesso. Almeno se fai una caxxata sui social DI SOLITO nessuno finisce al cimitero.
      R
      dici? Mi pare riduttivo.

      Rispondi

Lascia un commento