“Lei è veramente un cretino”. La frase è stata pronunciata ieri in Tv nella Trasmissione di Bianca Berlinguer “E’ sempre Cartabianca” da Alessandro Orsini. Mentre stava parlando con la solita sicumera della guerra in Ucraina e diceva che “il Donbass è spacciato”, il giornalista di Repubblica, Cappellini, visibilmente irritato dall’arroganza di questo personaggio che presenzia tutto quello che può pur di farsi pubblicità e propagandare la sua posizione filorussa, ha fatto un sorriso e si è passato una mano sulla faccia. Orsini, imperturbabile mentre sembrava non averci fatto caso e stava continuando dicendo che la Nato accetta le “vittorie” dei russi per non scatenare la terza guerra mondiale, con lo stesso sguardo fisso nel nulla e lo stesso tono di voce ha pronunciato la frase: “Cappellini lei è veramente un cretino”. Naturalmente Berlinguer lo ha ripreso e lui ha continuato dicendo di non accettare che gli si rida in faccia.
Cappellini ha replicato che “è un disturbato” dimostrando di essere persino troppo educato, fossi stata al suo posto gli avrei risposto ben altro.
https://www.open.online/2024/03/27/cartabianca-orsini-vs-cappellini-insulti-video/
Questo personaggio è stato denunciato per diffamazione dalla comunità ebraica romana e lui li ha invitati a trovare una conciliazione. ma ha anche detto di non temere il giudizio ma di volere portare la discussione nelle università. Aperto al dialogo solo quando gli fa comodo e pronto ad istigare le “masse” per i propri fini.
L’arroganza di questa persona è palese, con quell’aria dottorale sdottora dovunque gliene danno la possibilità ed è chiaramente di parte anche se finge neutralità. La scenetta con Capellini dimostra quanto è rispettoso delle idee altrui e quanto le sue narrazioni siano viziate dal culto della propria personalità e conclamato narcisismo.
Ma come lui oramai in Italia ce ne sono tanti, sostenitori, a loro dire, della pace e della soluzione negoziata, sono, al contrario, di fatto, sostenitori delle politiche di Putin. Non solo, da quando sulla scena è comparso ancora il conflitto Israelo- Palestinese, si vanno prodigando esclusivamente pro Palestina dimenticando del tutto i crimini commessi da Hamas. Le violenze e gli stupri sulle donne israeliane in ostaggio e durante l’attentato del 7 ottobre, non sembrano turbarli, loro pensano solo ai palestinesi e condannano Israele ( e, ovviamente, gli americani) ma “dimenticano” di condannare Hamas per questi crimini odiosi. Le donne rilasciate stanno parlando e raccontano di violenze inaudite e spaventose ai loro danni mentre erano loro prigioniere. Ma i nostri pacifisti senza se e senza ma e pro Russia e pro Palestina, se ne fanno un baffo.
Come non si sente un belato sul trattamento dei detenuti arrestati in seguito all’attentato al teatro in Russia. I quattro che sono stati fotografati e filmati in condizioni spaventose per le torture subite, non hanno indignato i nostri negoziatori a oltranza, i nostri pacifisti accorati solo a denunciare una faccia della medaglia mentre dell’altra, violenta ed esecrabile, non si curano. La ignorano, non la vedono, non la sentono e come le tre scimmiette, non ne parlano.
Sono cresciuta credendo in valori come libertà giustizia, pace e solidarietà e mi ritrovo a questo punto della mia vita ad assistere ad una grande ipocrisia che non pensavo potesse esistere soprattutto mei miei connazionali. Il non volere vedere l’altra faccia della medaglia, in voler giustificare ogni nefandezza, voler dare colpe a chi non ne ha per, al contrario, tacere se non giustificare (anche col silenzio) le atrocità commesse da chi si arroga il diritto di uccidere e torturare e violentare nel nome di una presunta rivendicazione di “diritti” che non possono mai essere ottenuti con la violenza, veri o presunti che siano. (Nel caso della Russia solo presunti).
E per questo, da italiana, mi dissocio dai vari Orsini, Santoro, Basile, e da tutti coloro i quali avendo la possibilità di parlare a tante persone, non la utilizzano per raccontare le verità, ma per falsarla, travisarla, portare acqua al mulino di chi vuole prendersi con la violenza quello che considera un suo “diritto”. Come mi dissocio dai finti pacifisti italiani che, con una mano chiedono la pace ma con l’altra negano anche l’evidenza più smaccata della violenza di chi commette atrocità che si vogliono far passare come “giuste rivendicazioni”.
Eccone un altro:
In Ucraina c’è un popolo che si difende da una invasione non provocata e resiste da due anni coi denti e con la tenacia di chi ha la determinazione della disperazione. Nella striscia di Gaza la situazione è grave e però questo non giustifica l’omissione della denuncia delle violente provocazioni, degli stupri, delle minacce ad Israele da parte di chi si fa scudo della popolazione innocente.
In entrambi i casi c’è una evidente e sfrontata negazione dei fatti che non vengono mai raccontati con obiettività da certi personaggi, ma vengono diffuse “opinioni” che vanno nella direzione di condannare chi si difende, nel caso degli ucraini e di vedere solo le ragioni dei palestinesi nel conflitto in Medio Oriente. E tanti miei connazionali ci “cascano” e ripetono, spesso a pappagallo teorie diffuse da chi ha interessi di varia natura, personali o politici, a diffondere visioni parziali e faziose delle varie realtà.
Ben scritto, Sig.ra Gazzato.
Come ebbi modo di comunicarLe in altre circostanze, qui ci troviamo dinanzi, in linea di massima, a due “blocchi” della umana societa’ contrapposti ma egualmente…”perniciosi”.
Gli “Occidentali”: ignavi, ipocriti, edonisti, menefreghisti, avidi di denaro ed oltremodo ipocriti…
Dall’altra i loro antagonisti, i cui governanti dominano i sottoposti attraverso le lacrime, il sangue vivo, il terrore, le deportazioni, le privazioni, la morte:
fisica e spirituale.
Quando arrivera’ il momento che questi due “imperi” verranno, prima o poi, a cozzare fra loro, sara’ la fine…perche’ un eventuale superstite non avra’ nulla e nessuno su cui dominare.
Pessimismo il mio?
Vorrei tanto sbagliarmi ma per ora i sintomi e le avvisaglie non promettono rosee prospettive sull’ evolversi della malattia.
R
Romolo, pessimismo è dire poco. Però ha ragione: le contrapposizioni sono marcate e non lasciano intravvedere nulla di buono. Cerco di mantenere un cauto ottimismo, i nostri genitori e nonni hanno vissuto dei periodi tremendi e tanti hanno lottato e sono morti per la libertà. Non perdere la speranza lo dobbiamo a loro.
“E’ sempre carta bianca” della Rai e’ un programma della durata di tre ore con interventi di cosiddetti “esperti” e senza partecipazione di pubblico.
La parodia di “Striscia la Notizia” dell’ultima puntata non ha bisogno di commenti.
https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/a-e-sempre-cartabianca-il-conflitto-tra-orsini-e-cappellini_599666/
“Question Time” della BBC e’ invece un programma della durata di un’ora.
Come si puo’ vedere, la differenza di qualita’ tra i due programmi e’ impressionante, a partire dalla professionalita’ delle moderatrici (Fiona Bruce verso Bianca Berlinguer) e dal comportamento dei pannellisti.
Credo che non ci sia altro da aggiungere.
R
Io invece credo che lei potrebbe darci le sue impressioni su quanto ho scritto e non solo sulla brillante performance della giornalista inglese. Sono certa che avrebbe qualcosa o molto da dire. Ci faccia sapere come la pensa invece di dire che non c’è nulla da aggiungere. Sarebbe interessante.
La parte introduttiva riguardante Orsini-Cappellini tiene un terzo del suo messaggio. Ho cercato di mettere in evidenza la fonte ed i protagonisti. La trasmissione e’ di quart’ordine, i partecipanti sono da caravanserraglio e chi guarda “E’ ancora cartabianca” appartiene di sicuro al 28% di italiani affetti da Analfabetismo Funzionale. Il paragone con “Question Time” voleva indicare la serieta’ di una trasmissione televiva mandata in onda da una rete pubblica sponsorizzata dai contribuenti, non un panegirico di Fiona Bruce. E gia’ che ci siamo, concordo con chi ha affermato che Bianca Berlinguer “ha un cognome, ma non si e’ mai fatto un nome”.
Implicitamente la mia ossservazione condannava l’apporto di personaggi della taglia di Orsini e Co. Guardando attentamente “Question Time” si puo’ notare la composizione dei pannellisti, cioe’, tre rappresentanti dei maggiori partiti che siedono in parlamento e due mebri della societa’ inglese, un giornalista ed una scrittrice. Inoltre la partecipazione del pubblico e’ una parte essenziale del dibattito.
Gli altri nomi che lei cita nel suo messaggio originale appartengono al bassofondo dei cosiddetti “esperti”.
Ucraina ed Israele sono stati aggrediti ed hanno reagito di conseguenza. Quindi si dovrebbero aspettare il supporto della gente di buon senso, che purtroppo sembra essere in declino. Tuttavia a questo punto, entrambi le parti dei due conflitti dovrebbero accettare lo status quo e sedersi al tavolo dei negoziati, intavolando un discorso che porti alla pace, altrimenti si finira’ con un terzo conflitto mondiale e le sue catatrosfiche conseguenze.
R
Luigi avevo capito il senso del suo commento, non pensavo facesse panegirici, solo mi interessava la sua opinione più nel merito. Ora è stato chiaro. Grazie.
Ma in quanto al “sedersi ai tavoli”, temo sia solo un wishful thinking. Per ora, almeno.
“La parte introduttiva riguardante Orsini-Cappellini tiene un terzo del suo messaggio. Ho cercato di mettere in evidenza la fonte ed i protagonisti. La trasmissione e’ di quart’ordine, i partecipanti sono da caravanserraglio e chi guarda “E’ ancora cartabianca” appartiene di sicuro al 28% di italiani affetti da Analfabetismo Funzionale. Il paragone con “Question Time” voleva indicare la serieta’ di una trasmissione televiva mandata in onda da una rete pubblica sponsorizzata dai contribuenti, non un panegirico di Fiona Bruce. E gia’ che ci siamo, concordo con chi ha affermato che Bianca Berlinguer “ha un cognome, ma non si e’ mai fatto un nome”.”
Luigi, devo dirle che questo suo commento non mi piace affatto.
La sua critica a Berlinguer ancora meno. Non sono una sua fan e non guardo la trasmissione se non qualche volta e qualche pezzetto perché, in generale, non amo i talk show e guardo poco la TV (infatti l’uscita di Orsini l’avevo letta su HuffPost e non avevo visto la trasmissione), ma la sua denigrazione totale persino degli spettatori definiti da lei “analfabeti funzionali” la trovo un po’ “esagerata”.
La frase che ha citato poi la trovo brutta e un tantino maschilista.
Su Orsini quasi nulla. Beh allora se Berlinguer ha un cognome ma non un nome, Orsini ha un padre “Barone” universitario. Lei sa bene che in Italia (perchè io vivo in Italia) le nostre università hanno per lo più docenti “figli di” o “figlie e mogli di”, o non lo sapeva?
Alessandro Orsini è appunto figlio di un eminente psicologo docente universitario.
Ora questo può non significare nulla e a me non importa niente di chi sia figlio, ma può anche dare l’idea di come l’arroganza che dimostra questo emerito studioso sia anche dovuta al fatto che anche lui, come Berlinguer “ha un cognome” e un cognome “pesante”, pure. Ma anche questo è irrilevante, il mio post non era fatto per dare addosso a Berlinguer o evidenziare l’arroganza del professore (non starei qui a fare del “gossip”), ma per dire come personaggi come questo possono influenzare molto l’opinione pubblica in un senso o nell’altro e Orsini sono due anni che influenza nel senso più rivolto ai russi che agli ucraini e faccio ancora notare che i russi sono gli invasori e gli ucraini gli aggrediti. Per questo motivo a me Orsini non è decisamente “simpatico”, non per altri e se non fosse che si è messo cosi in mostra parlando di queste cose, non saprei neppure che esiste e non me ne potrebbe importare di meno.
“Gli altri nomi che lei cita nel suo messaggio originale appartengono al bassofondo dei cosiddetti “esperti”.”
Per nulla, Santoro è un giornalista e Basile una ex diplomatica. Lo vede che qualcosa sfugge anche a lei come a tutti?
” Tuttavia a questo punto, entrambi le parti dei due conflitti dovrebbero accettare lo status quo e sedersi al tavolo dei negoziati, intavolando un discorso che porti alla pace, altrimenti si finira’ con un terzo conflitto mondiale e le sue catatrosfiche conseguenze.”
L’Ucraina dovrebbe accettare quale status quo?
Quello di venire assalita ogni giorno da chi vuole spadroneggiare a casa sua?
E in Palestina? lo status quo, abbiamo visto non fa che provocare guerre infinite.
Quindi, devo dire che mi dispiace davvero di averle chiesto di chiarire meglio il suo pensiero perché, come vede, mi trova piuttosto in disaccordo.
Qualcuno con le idee chiare in Europa c’è:
https://www.open.online/2024/03/29/polonia-donald-tusk-guerra-europa-nato-russia/
purtroppo la parola “guerra”, che mi fa orrore, è sempre più usata.
Tusk fa un quadretto piuttosto sconfortante ma significa prendere atto di una realtà che purtroppo si fa ogni giorno più evidente e però lo è da due anni a questa parte.
E abbiamo perso molto tempo a parlare di negoziati e di pace mentre c’era chi si preparava a mettere insieme un apparato bellico con tutte le intenzioni di fare decisamente il contrario della pace.
E anche qui c’è chi la mette giù piuttosto chiara:
https://www.linkiesta.it/2024/03/donald-tusk-europa-putin-guerra/