Croce

Non si può non chiedersi come sia potuta succedere una simile carneficina in un teatro zeppo di persone compresi bambini, in un paese che è in guerra da due anni e che aveva avuto notizie certe che poteva subire attentati.

E mi sono chiesta come mai girassero subito, a botta calda, i video del massacro. Chi aveva avuto il tempo e l’anima per riprendere quello che succedeva?

La risposta l’ho avuta dal mio “amico” The Guardian che non ringrazierò mai abbastanza per come mi tiene informata su quello che succede senza la pretesa di catechizzarmi e cioè che sono stati gli stessi attentatori a riprendersi mentre sparavano per avere le “prove” della loro massima crudeltà. Non bastano i morti e i feriti, no ci voleva anche la ripresa in diretta della strage che è la crudeltà elevata alla massima potenza.

Immagino con un balzo al cuore e all’anima cosa possa provare un congiunto di una delle vittime mentre lo vede in quelle condizioni. La crudeltà senza limiti e la crudeltà non ha limiti.

Come sosteneva Hanna Arendt nella Banalità del male:

Quel che ora penso veramente è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso “sfida”, come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”. Solo il bene è profondo e può essere radicale.

Ora che i russi si sentissero leggeri e felici prima di entrare in quel teatro e che non vedessero l’ora di applaudire i loro beniamini, non sembra esserci dubbio: un concerto rock è sempre un’occasione per fare festa e, immagino, nessuna paura ma solo la gioia di esserci e di poterlo raccontare. Forse anzi certamente, avevano piena fiducia nelle forze di sicurezza, si sentivano sicuri…ma no, non lo erano, ma non solo, sono stati massacrati con estrema facilità come se nessun ostacolo si fosse frapposto tra loro ignari ed inermi e quella follia di uomini armati e crudeli, senza pietà. Uomini? No!

I russi se lo chiederanno se lo Stato abbia fatto abbastanza per proteggerli? io penso di si. Anche se non sapevano nulla dell’allarme lanciato dagli americani, non possono non aver pensato, come faccio io: ma dove stavate forze di polizia, guardie armate, servizi di sicurezza, mentre ci massacravano? E come avete potuto permettere di organizzare un simile evento in una situazione come l’attuale e lasciare quasi incustodito un teatro di quelle dimensioni?

La portavoce di Putin ha avuto modo di sfoderare la sua “ironia” anche in questa occasione:

” “I wish they could have solved the assassination of their own President Kennedy so quickly,” she wrote on Telegram. “But no, for more than 60 years they have not been able to find out who killed him after all. Or maybe that was Isis too?”

Dice che gli americani non hanno saputo scoprire chi ha ucciso Kennedy in 60 anni…o è stata l’Isis? Per dire, questo è il “ringraziamento”.

Poteva risparmiarsela? No, non poteva, ha scelto quel “mestiere” e lo fa come meglio sa farlo ma non è detto che sia bene.

Il prode Anselmo dal canto suo, non crede molto alle rivendicazioni e preferisce gettare la croce addosso agli ucraini.

Già, avrà pensato, la portano cosi grossa che un po’ più pesante non gli potrà fare troppo male…naturalmente sperando che invece sotto quella croce si schiantino.

Manca poco alla santa Pasqua.

7 commenti su “Croce”

  1. Per chi poteva ancora dire bene di Putin ma se ne va data l’impossibilità di trovare ragioni che non ha e anche dopo questa storiaccia che vede quelli che gli dicono: siamo stati noi pirla…e lui che fa orecchie da agente segreto che tutto vede ma niente gli torna e perciò per darsi un contegno accusa gli ucraini di avere fornito a quelli una finestra…ma quale finestra che le hai distrutte tutte? i buchi delle finestre sono rimasti ma da li non si passa, ci sono mucchi di macerie.
    Una bella figurina, ah davvero i russi possono dormire beati dopo questo massacro che Lui veglia su di loro ma intanto se la prende con chi non c’entra perché bersaglio più facile.
    A quelli gli dice: ho capito, statevi zitti che mi rompete le uova, mi servite per dare il colpo di grazia agli ucraini e farla franca in faccia al mondo…mi sa che ha fatto male i conti e la faccia la sta già vedendo un po’ svanire, in dissolvenza…
    Per gli espertoni e i loro seguaci c’è tanta roba. ora ci insegneranno che Putin è la vittima della cattiveria umana e che tutti ce l’hanno con lui e gli americani fanno un sacco di soldi e gli ucraini non ce la raccontano…
    Avevano ragione dunque i signori fuoriusciti: l’esperto è li per darci le perle di saggezza che ci manca a noi poveri mortali che non capiamo la psicologia del leader…e abbiamo la mortadella sulle orecchie e stiamo dentro i tunnel cognitivi a bearci di pensieri unici…

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  2. I quattro arrestati da Mosca sembrano essere i colpevoli… ma e le prove?
    Certo che i quattro non passavano di la per fare un a passeggiata, cosa ci facevano e se sono i terroristi perché i russi non producono tutta la loro parafernalia? L’avranno pure lasciata lungo la strada o se la sono mangiata?
    Poi la storia che si stavano dirigendo in Ucraina è bella, non concesso che gli ucraini centrino, io non ci credo, sarebbero cosi furbi da dirgli di prendere la “strada di casa” subito dopo il colpo?
    Come a dire: fateci scoprire subito che facciamo prima?
    Cui prodest?
    Sarebbe forse il caso di porsele alcune domande. Ora i signori che qui me ne hanno poste a raffica sono certa ne abbiano molte e tutte da rivolgere a Zelensky. Ma sanno che non troverebbero soddisfazione e forse anche per questo hanno “lasciato”, beh, padroni di farlo ovviamente ma forse anche una prova che le loro certezze cominciano finalmente a vacillare…forse, ovviamente.
    Quel povero Cristo è stato fatto a brani già qui sopra, ora a sbranarlo ulteriormente ci si mette anche L’Isis che per fargli un dispetto ha fatto quella strage.
    Il mondo è piccolo ma davvero piccolo piccolo ma non innocente.

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  3. Mariagrazia, fermo restando che un bell’ attentato tragico riesce utile sempre a tutti bisogna ricordarsi che un terrorista è, per definizione, uno quantomeno fuori dagli schemi. Gli puoi chiedere al massimo una appartenenza ideologica, che in QUESTO attentato, incidentalmente, è stranamente carente: mai sentito un terrorista ISIS catturato vivo che racconta di essere stato assunto per quattro piotte su Internet. Agganci con Zelensky? Perchè no? Con i Ceceni, gli Armeni, i Curdi, la CIA, una ipotetica “resistenza Russa”? possibilissimo. Un terrorista “professionale” utilizza tutti gli aiuti, i finanziamenti, le risorse disponibili, da qualunque parte arrivino. E neppure c’è da stupirsi che non siano stati intercettati in tempo: non tutti i tagliagole annunciano su twitter che il giorno tale all’ora tale faranno un attentato, come si aspettano oggi le “intelligence”. I nostri mafiosi non li hanno presi per decenni finchè comunicavano con i pizzini, appena hanno scoperto il telefonino li hanno beccati.
    E’ sicuro che non è una storia semplice come le propagande delle varie parti vogliono far credere – anche se temo che ai morti e ai loro cari interessi abbastanza poco.
    R
    Alberto, come al solito metti molta carne al fuoco.
    Ma proverò comunque a dirti la mia. Anche se devo dire che in questi giorni di “defezioni” mi sento piuttosto come qualcuno che parla con diversi “muri” e, lo confesso, mi risulta sempre più difficile trovare il senso di tutto questo “ragionare” se, neppure tra persone che ormai si frequentano (anche se virtualmente) da diversi anni, si riesce a discutere con un minimo di lucidità mentale che non porti verso posizioni diciamo, contrapposte e inconciliabili (non parlo di te, spesso anzi mi trovi d’accordo anche se non mi è sempre facile capire da che parte stai). ma naturalmente è colpa mia. Temo sia il risultato di questi anni recenti, prima il Covid ora la guerra o le guerre ed ora questo ennesimo tragico e del tutto improvvido attentato, che ci hanno reso tutti più diffidenti verso qualsiasi opinione che non rispecchi le nostre e meno propensi a “venirci incontro” Anche questo è lo scopo delle guerre e di chi le provoca.
    Ma proverò ugualmente a cercare di trovare qualche bandolo in una matassa sempre più intricata.
    Siamo d’accordo che al punto in cui siamo si potrebbe ipotizzare tutto ed il suo contrario. Ma ci sono, secondo me dei punti fermi che dobbiamo mettere se non vogliamo che diventi tutta aria fritta mista.
    Il primo è che l’attentato era stato previsto dagli Usa e ne avevano dato notizia largamente anche ai russi, Secondo sembra che sia stato del tutto o quasi ignorato e che i servizi russi siano incorsi in una grave batosta che lede certamente la loro immagine di Ironmen. Terzo che sia ovvio che Putin ne desse la colpa all’Ucraina chiunque sia il colpevole e lo fa ancora oggi anche se ammette il ruolo dell’Isis. Quarto che i quattro che sono stati catturati siano i veri colpevoli è tutto da vedere, da come sono stati “trattati” si evidenziano bene i metodi usati dai russi e gli ucraini ce ne avevano già dato testimonianza. Perciò che abbiano confessato mi pare persino scontato.
    Poi che ci siano responsabilità ucraine lo escluderei fermamente, che Putin invece continui ad affermarlo è chiaramente strumentale alla invasione ed alle stragi che compie lui giornalmente in quel paese martoriato (da lui). E mi fermo qui, per ora.
    PS: dimenticavo: penso che ai russi e non solo ai congiunti delle vittime, interessi eccome sapere chi sono i colpevoli della strage ma non per ipotizzare vendette o sapere da chi difendersi, ma per capire fino a che punto sono manipolati da un regime che non solo non è capace di difenderli, ma che gli racconta un sacco di bubbole per coprire le proprie mancanze oltre alla protervia e totale noncuranza verso i loro diritti di conoscere la verità.

    PPS: non è strano che quei quattro si siano fatti prendere cosi facilmente? Di solito non si lasciano prendere e se qualcuno si avvicina rischia di saltare in aria assieme a loro. Questi erano “particolari”?

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  4. Mariagrazia, solo un appunto: lasciamo perdere le segnalazioni dei servizi di “intelligence”. In questi anni c’è stata una decadenza verticale, ai limiti del comico (se come sempre non ci fossero di mezzo tanti morti). I tanto decantati “servizi” israeliani si sono fatti trovare con le braghe calate dall’ attentato del 7 ottobre, così come quelli USA non avevano neppure subodorato l’ 11 settembre. In compenso, su indicazione sicura e infallibile dell’ “intelligence”, siamo partiti con le bandiere e le trombette a massacrare un Paese che non aveva fatto niente di male, e i disastri con le inesistenti “primavere arabe” resteranno nei libri di Storia. I Russi non sono più furbi degli altri, e hanno pestato anche loro le loro caccone, l’ultima pochi giorni fa.
    Troppa tecnologia, troppi virus, social, bot, algoritmi: non è un caso se uno dei Paesi più sicuri, ad oggi, è l’ Italia con i suoi carabbbbinieri e i suoi pulotti che magari non avranno i satellitari ma conoscono tutti i preti, tutti i chioschi notturni di panini, tutti gli alberghi a ore, tutte le mignotte e tutti gli spacciatori per nome, e con quelli gestiscono una rete di sorveglianza che in Oklahoma se la sognano.
    R
    Alberto
    quando scrivi queste cose dai il meglio di te! Si perché fare dell’ironia spicciola ma per niente passata come tale, in questo momento è persino meritorio.
    E va bene, diamo per buono che i “servizi” di tutti i paesi tranne ovviamente il nostro (preghiamo Chi sta in cielo sia sempre cosi), fanno acqua da tutte le parti.
    Ma come spieghi allora che dopo l’annuncio l’attentato e grosso pure, sia avvenuto realmente e anche li dove avevano previsto, cioè nei concert hall?
    Come lo spieghi? Potere divinatorio? Gli americani dopo l’11/9 hanno preso seri provvedimenti? certo, qualche cosa va storto, anzi molto, altrimenti non ce ne sarebbero più state stragi nel mondo dopo quella fatidica data, che ti ricordo, in molti predissero: avrebbe cambiato il mondo come lo avevamo conosciuto sino ad allora. E non era una previsione sciocca. Ma il “nemico” è altrettanto tecnologico e scafato e ben foraggiato, altrimenti come avrebbero fatto a colpire le torri ed esistere ancora?

    Ora pregando sempre Chi sta lassù, che i nostri servizi (che hanno fatto buona scuola) ci preservino da eventi del genere veniamo al nostro caro Angelo russo.
    Siamo al punto in cui il capo delle spie russe dice che dietro alla strage ci sono…udite udite…UK, Usa e Ucraina insieme appassionatamente.

    Cosa stanno cuocendo nei pentoloni tutti gli uomini del presidente?
    Perché questo “osso” è duretto da digerire, una provocazione in grande stile.
    Ma come la guerra al terrorismo lanciata da Bush junior con annessi e sconnessi è finita a tarallucci e acerrimi nemici si metterebbero assieme per colpire la Grande Madre?
    Escludo la paranoia e il colpo di sole. Cos’altro bolle dentro quelle pentole?

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    • Fagioli.
      E sulle previsioni dei “servizi”, anch’io non sono da meno: ti segnalo con certezza che da qualche parte oggi moriranno dei bambini su una mina antiuomo, in un cantiere senza sicurezze resteranno uccisi almeno 5 lavoratori, inoltre so per certo che in un istituto superiore un genitore prenderà a papagni un professore, e ti dirò di più, in questo stesso momento sono sicurissimo che diecine di tiktoker stanno postando il loro video che spiega tutto, dalla fisica quantistica al complotto di Giovanni Rana per conquistare il Mozambico.

      Ricordati che un orologio guasto segna l’ora esatta BEN due volte al giorno, e a prevedere un attentato in un posto affollato e indifeso (e dove, se no?) purtoppo oggigiorno son buoni tutti.

      PS purtroppo, nello specifico, per l’attentato alle Torri sono bastati taglierini da 5 euro e Flight Simulator della Microsoft, anche lì poche decine di dollari – poca tecnologia, molta determinazione, per quello nessuno se li è filati intanto che si preparavano.
      R
      Va ben, diciamo che non ti vuoi applicare più di tanto, quelle previsioni li le so fare anch’io. No rispondi a nessuna domanda? Ma certo, lo sapevo già. Come si fa a dubitare “della buona fede” de russi?
      Evadi, evadi pure ma le domande restano e diventano sempre di più e per i signori filorussi italiani, non parlo di te ma di tipi com Santoro e altri ci sarebbe da chiedersi come fanno a questo punto a difendere ancora quello che difendibile proprio non è a meno di non avere una fede ceca e sorda. E qui alzo le mani.

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      • Scusa, ma mi è sfuggita sia la domanda, sia il motivo per cui sarei “filorusso” o filo-chiunque…
        Comunque, fantascienza per fantascienza (e avendo visto troppi B-movie di spionaggio): perchè gli Americani sapevano con precisione dove e quando ci sarebbe stato l’attentato? Risposta: perchè lo hanno organizzato loro.
        Oppure: perchè i Russi pur essendo stati avvertiti dai (generosi) Americani non hanno fatto niente per evitare l’attentato? Risposta: perchè lo hanno organizzato loro.
        Oppure: perchè Zelensky due giorni dopo l’attentato di Mosca ha licenziato il responsabile della Sicurezza? Risposta: perchè lo avevano organizzato gli Ukraini ma si sono fatti sgamare.
        Io qui da Milano zona Città Studi non ho abbastanza “intelligence” per escludere niente, la Storia e la cronaca mi hanno insegnato che è possibile tutto e tutto il contrario; in ogni caso ci sono vari elementi poco CHIARITI (poi magari sono davvero coincidenze e stupidaggini).
        Come sempre, popcorn e aspettiamo il secondo tempo. E il terzo. E il quarto.
        R
        Troppe ipotesi, cosi siamo buoni tutti. Ma secondo te, perché i russi con tre stazioni di polizia (una, pare, dentro il Crocus) e due (o almeno una) a poca distanza, non sono intervenuti in massa? Eppure hanno ricevuto decine e decine di telefonata da dentro quel teatro, perché hanno lasciato che si svolgesse il massacro senza precipitarsi sul posto?
        Gli americani non sapevano dove e quando ma hanno lanciato un allarme sulla possibilità di attentati in certi luoghi e detto ai loro cittadini di starsene lontani, lo fanno ormai da oltre venti anni.
        Gli ucraini non sono della partita perchè hanno chiesto di entrare nella UE, sono uno stato democratico e hanno libere elezioni e si sono appoggiati all’Occidente per essere salvati dall’invasore. Secondo te con questi presupposti vanno a ravanare con l’Isis? Senza contare che sono sotto le bombe da due anni e hanno morti tutti i giorni e quindi ben altro a cui pensare. Solo i Michele Santoro e Co., filorussi senza se e bah, possono crederlo.

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        • Come,ohimè, devo ripetere troppo spesso, un bel mucchio di morti ammazzati non si butta mai via, e i Russi non hanno una grande tradizione nel salvataggio dei civili. A Beslan pur di catturare i terroristi hanno ammazzato più civili le SWAT con i gas degli attentatori con le armi, tanto per ricordarne uno. Gli Ukraini non c’entrano? Probabilmente no, o quantomeno non stavolta: i morti di Mosca servono in ogni caso anche a loro, dimostrano che la Russia è nella cacca ed è una buona notizia per Kiev che ne ha bisogno (sullo “stato democratico” ne parliamo tra un paio d’anni, ad oggi vedo elezioni soppresse e grandi sostituzioni di ministri fedeli al capo).
          Gli allarmi sulla “possibilità di attentati” sono un’ ottima arma a costo zero per procurare difficoltà, casini organizzativi e disordini tra la popolazione, un po’ come quando ANNUNCIANO lo sciopero dei tram, poi non lo fanno ma le strade si intasano lo stesso.
          Comunque, anche se da noi non se ne parla perchè non è figo, ma i russi è da decenni che subiscono attentati terroristici, e pure grossi, compresi kamikaze sugli aerei di linea, quindi può essere che il livello di attenzione sia diverso che da noi. Anche gli USA avevano avuto notizie di possibili azioni per l’11 settembre, ma non le avevano considerate attendibili perchè le fonti erano ARABI (quindi esseri poco attendibili per motovi cromosomici) oppure analisti licenziati perchè gay (e quindi poco affidabili) – eppure avevano avuto sei anni prima l’attentato di Oklahoma City, che aveva dimostrato l’inefficienza dell’ intelligence.
          La Storia è un monotono deja-vu…
          R
          mi conforta il fatto che sei d’accordo che gli ucraini non c’entrano, mi basta. Anche se la prima frase sembrerebbe un po’ troppo cinica, immagino che il cinismo non ti appartenga ma solo una tua natura che suppongo piuttosto pragmatica ed è solo per contestualizzare quello che segue. Quindi lo passo anche se lo trovo un po’ “forte”.

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