Fra’ Intesa e Suor Chiara

Non sono riuscita a guardare tutto il video dell’intervista a Chiara Ferragni da Fazio. Sono sincera: mi danno la nausea entrambi.

L’uno che per metterla a proprio agio le dice che lui non sa bene che mestiere fa ma non fa il giudice. E su questo ci sarebbe da dire perché so che quando gli va giudica e anche di brutto e influenza non poco la sempre duttile public opinion. Secondo perché per non fare niente e molto ben pagato e ora più che mai, pare. Di certo non si muore di fame o di fama come dicono gli istruiti.

Beninteso, non ho niente contro Fazio, semplicemente non mi piace e non lo guardo e lui se ne fa certamente due ragioni. Insomma i due milionari seduti uno di fronte all’altra, almeno in quei dieci minuti che ho guardato, si sono scambiati piacevolezze concordate al priore (cit.) e lei avrà stilato con molta precisione la lista delle domande che non voleva le si facessero e non solo, ha anche specificato come e con quale atteggiamento, F.F. doveva porgergliele.

Non è ancora dietro le sbarre (e spero non ci finisca mai) e quindi da persona libera e con quella bocca, ha potuto dire quello che le è parso e piaciuto. Non è influencer per nulla.

Quando ha detto che si è sentita investita da un’ondata di odio mi sono quasi commossa (Lucarè, questa era per te).

Contritina, pacatina, gentilina ma raggiante, trucco perfetto, all black ma non troppo e scarpa col tacco che fa sempre un certo appeal e audience. Niente a che vedere con la tutona semi seria che indossava nel famoso post delle ceneri. Dice, l’hanno guardato in tanti il F.F. show, più di sempre, pare. Videomaniaci e faziodipendenti ce ne sono tanti. Sempre meglio che lavorare.

Insomma ne è uscito un ritrattino composto da brava mamma, brava moglie, brava influencer…l’Oppenheimer delle influencer l’ha definita il nostro. Che poi ci sia una causa di separazione in corso (assieme ad altre causette di poco conto)…mah, lei dice che si sentono. Meglio di niente, Comunque lei è stata fraintesa da tutti. L’unico ad averla capita è F.F. che alla fine, come al solito, si è sfregato le mani.

Anche “questa” è andata…ha pensato Fra’ Intesa di suor Chiara.

10 commenti su “Fra’ Intesa e Suor Chiara”

  1. Dopo aver letto il suo post, ho cominciato a smanettare sul web alla ricerca di questa famosa intervista ed ho scovato su youtube una versione integrale, sfrondata delle varie foto ricordo e pubblicita’, della durata di una ventina di minuti. Mancava solo la chiusura finale con la canzone “That’s amore” per concludere con una mandolinata il cinguettio amoroso tra questi due “osei scampai”.

    Sono rimasto un po’ perplesso a proposito del commento sul celeberrimo video di spiegazioni, dovuti ad un “errore di comunicazione”, con sfoggio di appropriata tuta grigia da penitente:   “…ero vestita cosi’ da sabato, questo l’ho fatto il lunedi…”. Ma come, la profetessa dello stile che si di da’ in pasto ai suoi followers indossando una “tonega slondrona”? Al riguardo poi sulll’incontro con la sua futura meta’ Federico Lucia (Dio li fa e poi li accoppia…) ha chiosato “…quando ci siamo incontrati, e’ stato il botto naturalmente sui social, perche’ uno raccontava l’altro a modo suo…”.Secondo una fonte ben informata, sembrerebbe invece che lei abbia posto gli occhi su questa vagante pseudo “Stele di Rosetta” per avere qualcosa da leggere a letto prima di spegnere la luce e cadere tra le braccia di Morfeo.
    R
    lei mi stupisce Luigi, ne sa una più…di me di sicuro.

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  2. Mariagrazia, chiedo venia. Ho cliccato il link sbagliato. Questo e’ quello che intendevo.

    Tuttavia, anche “Some enchanted evening” di “South Pacific” potrebbe andar bene se si fa riferimento alla strofa:
    ”””
    “Fools give you reasons,
    Wise men never try”.
    ……
    R
    Luigi, lo lascio è una bella scena di un bel film dimenticato mi sa che lo guarderò. Molto romantica e suggestiva e un po’ di romanticismo in tutto questo parlare di guerra ci sta. E anche la citazione è bella.

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    • Ai tempi di Reading, quando facevo il commuter tra Reading e Londra per lavoro, mia mamma, rimasta vedova, veniva ogni anno a trovarmi in Inghilterra. Nel 1988 ci fu un revival di South Pacific nel West End e precisamente al Prince of Wales Theatre. Un mio collega di lavoro di Pavia, trasferito temporaneamente dalla sede principale italiana a Londra, dove abitava, aveva come ospiti sua mamma e sua zia. Decidemmo di fare una sorpresa alle signore e le portammo un sabato al Prince of Wales per assistere ad un matine’e dello spettacolo. Tre signore di una certa’ eta’, vestite elegantemente, un filo di rossetto, un velo di belletto sulle guance ed un tocco di profumo (Davidoff Cool Water Woman Eau de Toilette nel caso di mia mamma). Lo spettacolo fu fantastico: bella storia, belle musiche, bei balletti e bel scenario teatrale. Pensi che c’era un’autentica Jeep sul palcoscenico! La lingua non fu un problema, perche’ la storia non ha bisogno di spiegazioni. Apro una parentesi a questo punto: il primo spettacolo fu presentato a Broadway nel 1949 e, tra l’altro, mando’ un messaggio progessista contro il razzismo, di sicuro all’avanguardia per quei tempi.
      Si immagina quando, al rientro in Italia, le signore raccontarono di questa esperienza alle loro amiche?
      Ci fermammo poi a cena dal mio amico e le padrone di casa ci fecero assaporare dei tipici piatti del pavese: salame d’oca, munighili ed offelle. Il tutto annaffiato con Barbera dell’Oltrepo Pavese con caffe’ finale ammazzato con un buon bicchiere di Vechia Romagna. Altri tempi, altre soddisfazioni!
      Allegato qui sotto il link del film “South Pacific”.


      R
      grazie Luigi per questo bel racconto. Davvero un bel ricordo per tutti i protagonisti e grazie anche per il link.

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  3. Mi sono perso questa fondamentale intervista, ma temo non ci sia modo di evitare di imbattersi nelle avventure di questi personaggi visto che se ne parla ovunque, anche qui. La cosa che fa più specie, a parte la frode che andrà indagata, è la loro richiesta di privacy. Ma come: fino a ieri ci mostravano in diretta anche i ruttini dei bambini e adesso sono infastiditi dall’interesse morboso del pubblico? Finché ogni ruttino scatenava milioni di click e muoveva verso il loro iban migliaia di euro, la cosa andava bene. Adesso che la cuccagna sta finendo invocano la privacy. Che facce di tolla. Ma tanto non ci riescono a stare nell’ombra e finiranno col postare tutte le fasi del processo. Quindi, vista la velocità della giustizia italiana, temo che li avremo attaccati alle parti molli ancora per molto tempo.
    R
    eccola l’intervista integrale: la fiera dell’ipocrisia e del cattivo gusto, la ricchezza sfondata gettata in pasto nel prime time a gente che il pasto lo deve “companisare” (come si dice da noi( tra il mezzodì e la sera.

    Devo dire che ero incerta se parlare ancora di questa fenomena, mi si passi il termine, senza alcun astio nei riguardi della donna Ferragni, ma per quello che a sua insaputa rappresenta: un mondo di ricchi che trasformano il proprio benessere in una potente macchina da guerra per fare ancora più soldi.
    E poichè mi sono chiesta come mai la stampa se ne occupasse cosi tanto e mi è anche stato risposto da noto giornalista che non capiva come non capissi il fenomeno…al che mi sono chiesta: fossi mica un po’scema? Ma poi, in seguito ho visto che la mia percezione della ipocrisia per non dire altro di tanto interesse mediatico aveva uno scopo e non di difficile comprensione e dato il risultato delle indagini sul conto della signora in questione, mi sono anche risposta alla domanda ripristinando una se pure moderata autostima.

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    • “You can fool some of the people all of the time, and all of the people some of the time, but you can not fool all of the people all of the time.”
      ― Abraham Lincol
      R
      Traduzione: “Puoi prendere in giro delle persone tutto il tempo e tanti ogni tanto, ma non puoi prendere in giro tutti per tutto il tempo.
      Abraham Lincoln
      PS: Mauro sapeva tradurre da sé ma trovo giusto farlo per chi segue il blog e non ha padronanza dell’inglese.

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  4. Per chi ancora pensa che sia un argomento futile e lievemente banale quello trattato qui in questo articolo:
    https://www.ilpost.it/2024/01/11/chiara-ferragni-aziende/?utm_source=ilpost&utm_medium=leggi_anche&utm_campaign=leggi_anche

    Finalmente non solo…ma quanto è brava, ma quanto è bella ma quanto è intelligente…ora si comincia a guardare dentro questa bravura bellezza e intelligenza e a cercare di capire come una che si definisce influencer (termine alquanto ridicolo che significa tutto e niente) sia potuta arrivare ad un livello tale da essere quotata in Borsa (mi pare) e a fatturare milioni a decine con le sue “aziende” che non si occupano certo di fare beneficienza o dare consigli su come limarsi le unghie.
    Considerando poi le inchieste che gravano sulla signora in questione, e sulla capacità oltre che di muovere miliardi di influenzare le opinioni di milioni di persone, di indurle a comprare i prodotti che citano il suo brand (con riferimento a false elargizioni ), direi che non è solo brava e bella ma persino pericolosa se consideriamo che fare la pifferaia magica potrebbe avere implicazioni anche diverse dal vendere prodotti di ogni categoria merceologica.
    Se questo incidente di percorso abbia o meno frenato le aspirazioni a diventare regina di qualche reame che è già, di fatto, la catena delle sue holdings, non lo sappiamo ancora. Potrebbe al contrario (vista la spericolata intervista che Fazio le ha riservato) portarla ad averne di più ambiziose. E però è inquietante non riuscire neppure ad immaginare quali. Ma qualche idea potrei già averla, si tratta solo di metterla a fuoco.

    https://quifinanza.it/lifestyle/chiara-ferragni-borsa-serendipity/417761/

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  5. Ieri sera sentivo al telegiornale che Trump ha qualche punto di vantaggio su Biden, ma le elezioni sono ancora lontane e ci sono moli indecisi da convincere. E fin qui normale amministrazione. Poi il giornalista ha aggiunto che per ora Taylor Swift non si è ancora espressa nel suo endorsement a Biden, che però dovrebbe arrivare presto viste le sue preferenze democratiche. In questo modo, considerando i suoi trilioni di seguaci, potrebbe spostare l’ago della bilancia verso il vecchio Joe. Mentre gli attributi mi cadevano a terra, ho pensato alle sorti del mondo ormai in balia di questi influenzatori e del fatto che non mi stupirei se anche la nostra Chiara in futuro non possa diventare una spostatrice di voti; e qui il discorso potrebbe diventare serio. Per ora ci ha goffamente provato solo l’ex marito. Chissà.
    R
    non avevo dubbi Mauro, vedo che ha capito cosa intendevo, piccoli Berluferragni crescono… ora sembra ci sia una battuta d’arresto, una crisi di crescenza ma questi personaggi sanno sempre come sfruttare le “disgrazie” a loro vantaggio. Trump, per ora insegna.
    E magari non solo i voti li “sposta” ma li mette in saccoccia.

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  6. Questa e’ l’ultima pubblicita’ per Chiara:

    https://www.corriere.it/spettacoli/24_marzo_07/chiara-ferragni-fa-causa-all-espresso-la-copertina-joker-673f1de4-dca3-11ee-9cc9-ae75d527b8c3.shtml

    E queato e’ quello che pensa qualche americano a proposito dello State of the Union:

    https://www.bbc.co.uk/news/av/world-us-canada-68494399

    R
    il clown è una bella persona, dovrebbe ringraziare e gli americani vivono un brutto momento, tra qualche mese passerà, ma se passa quello ce la vedremo brutta, ancora di più.

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  7. Ancora una volta devo stupirmi dello stupore di alcuni di voi…
    Il FazioFabio DA SEMPRE, su qualunque emittente vende prosciutti. Li vende bene, in modo perlopiù soffice, ma non è diverso da un Mastrota con i materassi o da uno Chef Tony con i coltelli miracolosi.
    A Fazio si rivolge chi deve promuovere un libro o un disco (tutti, sempre, imprescindibili ed eccezionali) oppure ha un film o uno spettacolo in uscita (anche quelli, sempre entusiasmanti) oppure chi ha bisogno di visibilità (influencer, showgirl scadute, comici poco divertenti) o chi ha un ego da soddisfare (virologi, economisti, editorialisti fighi). Se capita, come nel caso del buon Burioni, è Fazio che USA l’ospite particolarmente di successo come traino della trasmissione.
    Nel caso della Ferragni sarebbe interessante conoscere il verso dell’ INEVITABILE flusso di valuta: se da Fabio verso Chiara per alzare gli ascolti e quindi il prezzo delle interruzioni pubblicitarie, o da Chiara verso Fabio per cercare di salvare il salvabile dei contratti milionari in pericolo di imminente rescissione.
    In ogni caso la durata dell’ intervista è stata esagerata e imbarazzante – peraltro non era indispensabile o obbligatorio guardarla o guardarla tutta.
    Il buon Crozza non ha perso l’occasione…
    https://youtu.be/X-usQbJ1CrY?si=WoVaRErWErPFqA9k
    R
    Si, infatti non lo guardo mai il signor “Carosello”. Ma penso che Ferragni abbia altro da fare ma su quello che affermi credo avrebbe da ridire, ma tramseat, come disse quello che dopo essere passato col rosso è finito sotto un tram.

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