Ho appena appreso della morte di Alexiej Navalny, gli oppositori ai regimi non hanno vita lunga, non è arrivato a compiere 50 anni (ne aveva 47) . Forse i radicali liberi?
Alimentazione scorretta, abuso di fumo o altri vizi? No. A un mese dalle elezioni presidenziali in Russia, l’oppositore di Putin muore nella sua prigione di ghiaccio in Siberia, dove era stato traferito da poco per, pare, un’embolia. Pare si sia sentito male subito dopo una passeggiata…forse che prendere i freschi (come si dice da noi) gli abbia fatto male?
Immagino che i sanitari del carcere abbiano cercato di tutto per rianimarlo ( e lo scrivono i giornali) ma, guarda quando si dice il caso, senza successo!
Purtroppo un uomo coraggioso e addirittura temerario, ha pagato con la vita il suo ideale di libertà che non ha cittadinanza in un paese, grande o immenso fin che si vuole, ma che ultimamente fa paura. Al mondo intero e annessi e connessi.
Sembra quasi che “il destino” abbia voluto lanciare un ammonimento ai russi e al mondo: signori, non avrete altro zar al di fuori di “lui”.
Mi dispiace, veramente, per la famiglia ma anche per tutti noi, il mondo ha perso una persona di grande valore e il mondo di persone di valore ha veramente molto bisogno.
https://www.theguardian.com/world/2024/feb/16/russian-activist-and-putin-critic-alexei-navalny-dies-in-prison
https://www.open.online/2024/02/16/morte-alexei-navalny-russia-reazioni-internazionali/
A migliaia si sono radunati in molte città per piangere un uomo che per molti russi che vivono all’estero e non solo, rappresentava “Libertà e speranza” ,questo diceva uno dei tanti cartelli. I leader di mezzo mondo condannano il Cremlino per questa morte e chiedono giustizia. Ma molti invece piangono e basta perché hanno perso per sempre la speranza che in Russia ci potrà essere mai un cambio di regime e di vita. Quella speranza che Navalny rappresentava per molti ora è andata perduta e perdere la speranza è come perdere un amico prezioso che aiuta a sopravvivere.
Mentre qui, su questo blog, nessuno, neppure i putiniani convinti ( che ci sono anche se loro modestamente si scherniscono) osano pronunciarsi, ma va bene cosi, meglio non leggere nulla, vedere spazi vuoti che riempiti di …ma come si fa ad essere sicuri che sia morto per mano del regime? Ma aspettiamo i verdetti dei medici prima di condannare, potrebbe sempre essere morto di freddo…anche di Gesù Cristo qualcuno lo diceva.
La moglie non è convinta che sia morto perché dice che con P. (non posso neppure nominarlo) ci si può aspettare di tutto, ma temo purtroppo che la sua sia una speranza vana.
https://www.theguardian.com/world/2024/feb/17/alexei-navalny-death-protesters-gather-across-europe-to-express-outrage-and-denounce-putin
Insomma, c’è chi rimane muto davanti a questa notizia e preferisce non parlarne o parlare d’altro ( di tasse per esempio, sempre un ottimo argomento per parlare d’altro) perché non si sa mai non si sa mai quello che al mondo ci può capitar…
Mentre in Russia:
https://www.open.online/2024/02/16/navalny-manifestazioni-russia-san-pietroburgo-mosca-fiori-video/
“uomini coraggiosi” che strappano di mano fiori e candele ai manifestanti pacifici e sparuti. Un esercito di Polizia contro un piccola folla inerme e “armata” solo di un ricordo per onorare un uomo davvero coraggioso, questa è la Russia di Putin, recita la didascalia.
Persone di valore nella UE, purtroppo, oggi non ce ne sono.
I nostri governanti non hanno ampie vedute, non possiedono ideali.
I leaders dei Paesi UE pensano piuttosto a buggerarsi gli uni contro gli altri in squallide dispute nazionalistiche e a chi le spara piu’ in insulse, piu’ grosse e piu’ demenziali fra le normative atte a “dirigere” (si fa per dire) la nostra quotidianita’.
Povero Navanly, povero Jan Palach, povero Zelensky…
Hai voglia a soffrire, a sacrificarti per la liberta’, per la patria, per i valori cristiani e civili…
Ai governanti europei interessa ciecamente fare solo i propri interessi nazionali e a buttar la’, quando capita ed ipocritamente, qualche discorsetto di circostanza su aiuti, solidarieta’, ed esprimere una tiepida indignazione…di facciata per poi far tutto tornare al piatto menefreghismo di fondo che li contraddistingue.
Addio, Navanly e addio di cuore a tutti coloro che nel corso dei secoli, in Europa, si sono spesi per farci arrivare ad un traguardo che oggi, purtroppo, per incapacita’, miopia politica ed egoismo ad oltranza…di autentici (non so’ piu’ come definirli) stiamo, pian piano, ma decisamente, perdendo fagocitati dalle prepotenze putiniane, dallo strozzinaggio cinese, dal fanatismo musulmano e dal caro e salato interesse capitalistico statunitense che, non dimentichiamocelo mai, non sono quei supereroi disinteressati che gratuitamente proteggono i deboli e raddrizzano i torti…
Addio, Navanly, riposa finalmente in pace in quel Regno dove la giustizia, l’amore e la verita’ hanno davvero un valore!!!
R
Si. Ma dubito che possa riposare in pace pensando ai suoi familiari e cosa li aspetta.
E poi, non vogliamo gli americani “gendarmi” del mondo ma non possiamo neppure aspettarci che lo facciano gratis.
Qui da noi, intendo Euro-USA, non riusciamo ancora a capire cosa vuol dire DAVVERO una dittatura. Ancora crediamo che un macellaio come Putin (o altri comparabili figuri) si lasci intimidire da cortei, video, tweet e blog. I dittatori, quelli veri, si buttano giù con centinaia di migliaia di cadaveri, non con le petizioni internettare: e se non si vuole rischiare di farsi male con una guerra (peraltro lodevolissima aspirazione) bisogna digerire un sacco di rospi.
R
ecco, i rospi che hanno soffocato Navalny e che tentano di soffocare Zelensky, forse bisognerebbe friggere i rospi e darli da mangiare ai dittatori.
IL corpo di Navalny non si trova all’obitorio dove la madre e la sua legale sono andate per vederlo, gli hanno risposto che li non c’è. E allora dove si trova e perché non lo mostrano?
https://www.open.online/2024/02/17/alexei-navalny-assissinato-accusa-portavoce-madre-video/
Intanto sembra che siano oltre duecento le persone arrestate questa mattina perché volevano rendere omaggio al dissidente o esternare la loro protesta.
E meno male che la Russia era gestita “bene” secondo il giudizio di alcuni commentatori anche qui sopra dove dicevano che in fondo Putin sta facendo bene il suo lavoro i russi sono con lui…quello a cui il mondo sta assistendo, al contrario, è lo svolgersi di una sceneggiatura scontata di un regime che teme di perdere il potere e che dimostra di non sopportare nessuna anche minima critica da parte della popolazione.
Intanto Kamala Harris , la vice di Biden, ha confermato il numero delle vittime tra i soldati russi che ammonterebbero a 300mila unità, 300mila famiglie senza un padre, un fratello, un figlio per i pruriti imperialistici dello zar Putin.
Tra un po’ ci diranno che durante il trasporto alcuni loschi figuri che parlavano ucraino, hanno fermato l’ambulanza e costretto gli infermieri a consegnargli il corpo e no ci crederemo…
Infatti, come asserisce anche la Sig.ra Gazzato, gli Statunitensi gratis non fanno un accidente di niente…ma a noi Europei quello poco importa!!!
Non so che fine possano fare i familiari di Navanly… in quel di Russia.
Mi auguro sinceramente che una via d’uscita la trovino per salvarsi la vita.
In quella federazione, russa, si vivono scenari da incubo;
eventi che ricordano un po’ quel vecchio film, “Quo vadis”, col magistrale Peter Ustinov nel ruolo di Nerone e Robert Taylor interprete di Marco Vinicio.
Spiccavano, nella storia narrata, i particolari che una parola, inavvertitamente pronunciata dinanzi al Putin del tempo (Nerone) e a lui non gradita o un vago sospetto che il “Cesare” aveva nei confronti di un tizio indiziato di congiurare contro di lui e i malcapitati finivano in pasto ai leoni o crocifissi senza troppe storie.
Quello che accade oggi, nel XXI secolo, nella Santa Madre Russia succede anche in altri non meno singolari Stati diretti da equivoci e sanguinari personaggi.
Dinanzi a tali inquietanti accadimenti e scenari si puo’ constatare di sicuro, pero’, e lo vede pure un cieco, che i nostri leaders europei sono molto, ma molto inadeguati a svolgere il loro compito politico.
Non hanno ampie visioni sociali, nessuna prospettiva di ammodernamento delle istituzioni, niente spirito collaborativo e federativo fra di loro…
Nulla assoluto.
Ancora … ancorati a medievali mentalita’, laddove conta solo la sopravvivenza e il prestigio del feudatario e del piccolo areale di cui e’ signore, pensano solo a buggerarsi reciprocamente tramite squallide operazioni di danneggiamenti intergovernative, si alimentano di nazionalismi e sovranismi ad oltranza (vedasi la Le Pen, Salvini, Orban, ma anche altri capi e capetti di altre nazioncine che non e’ che siano tanto da meno…).
Passivita’ totale di fronte alle prepotenze russe, ai fanatismi islamici e agli strozzinaggi cinesi…
Si crogiolano beati al sole del protettorato americano e … vivono alla giornata sperando (aspetta e spera che l’ ora s’avvicina…citava una vecchia canzone) nella buona sorte e nella “clemenza della corte” dei loro avversari … extracomunitari.
Iniziative forti per cercar di cambiare il corso degli eventi tipo: sediamoci per trovare insieme una strada che ci conduca alla realizzazione di una federazione politica con una Banca Federal Reserve che stampi e gestisca denaro, tasse e sistema fiscale uguali per tutti, una difesa e forze armate uniche che consentano di portare gli europei alla pari con gli USA in una vera e bilanciata alleanza anche con altri Paesi occidentali, un passaporto europeo, un seggio unico al Consiglio di Sicurezza ONU – organizzazione, tra l’ altro, anche da rivedere… ecc. ecc., manco a parlarne!
Contano piuttosto le farine di grilli, i cibi sintetici, le auto e gli edifici green che portano soldi solo nelle tasche dei cinesi…
Sono, piuttosto, importanti tutte le scempiaggini e le demenziali direttive atte a distruggere i patrimoni nazionali dell’ agroalimentare, dell’industria…e di quant’altro invece di creare un sistema centrale federale che si interessi della difesa, della politica estera, di quella monetaria e fiscale … lasciando in competenza ai singoli Paesi federati cio’ che a loro spetta, ovvero usi, costumi e prodotti locali gestiti in un clima di sussidiarieta’ con la governance centrale.
Niente di tutto questo si avvera.
Si dice che ci vuole tempo, che la UE va bene, che non abbiamo avuto piu’ guerre…ecc. ecc..
Invece sono trascorsi piu’ di sessanta anni dal 1957, anno di creazione del MEC, ci stiamo avvicinando ai settanta …ma di unione politica manco l’ombra.
Aspettiamo un Godot che sulla scena mai si vede e mai si sente.
Purtroppo quellli sono i politici che ci ritroviamo e quelli abbiamo…
ma abbiamo anche, a questo punto, dei cittadini che, seguendo il vecchio detto…, adeguato ai tempi odierni, possono ben affermare:
“Russia, Cina o Americani basta che se magni a piene mani… dando anche il cu…* ai musulmani”.
R
beh Mario Draghi (europeo e leader) ha parlato spesso della necessità di una politica comune di una unione bancaria e di un esercito europeo, in più occasioni e anche recentemente, quindi come vede non tutti i leader europei sono degli ignavi perdigiorno come lei li dipinge e neppure Meloni, pur considerando che quando stava all’opposizione si presentava come antieuropa ora sembra stare andando verso una unione rafforzata.
https://tg24.sky.it/mondo/2023/11/29/leader-politici-piu-potenti-europa-classifica e ottiene consenso come leader pragmatica e pratica.
Un’altra donna che teneva insieme l’Europa e di cui si sente la mancanza era la leader indiscussa Angela Merkel, il cui successore sembra essere la pallida ombra scolorita. Lei, con la sua personalità e carisma riusciva dove altri hanno sempre fallito ed ora la sua capacità di mediare sarebbe molto importante se non vitale.
I francesi sono troppo individualisti mentre gli inglesi hanno cercato a lungo la via d’uscita e l’hanno trovata. ma non sarei cosi catastrofica come è spesso lei. Anche se su molte questioni mi trova d’accordo. La farina di grilli mi da il voltastomaco.
E poi, se le avanza del tempo, mi piacerebbe mi delucidasse su cosa fanno gratis gli europei…
Su questa Terra nessuno fa niente per niente: e’ ovvio.
A meno che non sia un autentico santo che abbia un raro, se non unico, senso di altruismo…
Ci sono, pero’, di queste persone: i volontari, ad esempio, che svolgono gratis molti buoni compiti.
Ci sono, fortunatamente, i veri pii samaritani che restano anonimi soggetti per insita e genuina modestia pur compiendo atti eroici…
In linea di massima, pero’, specie in politica ed in campo internazionale, una grossa percentuale di egoismo e’ fattuale, e questo vale per tutti, Europei e non…
Gli Europei pero’, rispetto agli Statunitensi, ad esempio, hanno il torto, ancor oggi vivo, di “combattersi” fra loro!!!
Prima lo facevano a cannonate, oggi lo attuano in modo piu’ subdolo e meno violento, anche se con altrettanta stupidita’ e cattiveria.
La precedente condotta, quella cioe’ di spararsi gli uni contro gli altri, ha portato gli Europei, nel corso degli anni e piano piano, ad essere bersaglio di altre potenze che invece, nel corso dei secoli, venivano formandosi e potenziandosi.
Un tempo le genti del nostro continente erano gli unici a possedere i mezzi e la organizzazione per esplorare e conquistare il pianeta
(la storia delle scoperte geografiche difatti parte dall’Europa)
e quello consentiva loro di estendere domini in altre terre dove invece si trovavano uomini poco organizzati e male armati, anche se le civilta’ precolombiane o le civilta’ asiatiche non erano certo costituite da meri cavernicoli.
Fatto sta, pero’, che la cultura europea pian piano si diffuse nel mondo tenendo dietro alle conquiste militari che gli abitanti del nostro continente andavano facendo.
Quelli furono secoli d’oro, le epoche coloniali, laddove esploratori e conquistatori europei la facevano da padroni.
Periodi, pero’, pur sempre vissuti nella divisione fra Stati, europei.
La storia ci ricorda sempre le guerre condotte fra Inglesi e Spagnoli; tra Inglesi e Francesi…e via dicendo.
Conflitti che si combattevano non solo in Europa ma si estendevano anche in altri continenti, nelle “dependances” dei vari competitori…
I popoli africani, i nativi americani, i contadini cinesi, indiani, indonesiani…venivano costretti ad arruolarsi negli eserciti dei loro rispettivi “padroni colonialisti” e a crepare per una bandiera che per quei poveri “selvaggi” non rappresentava un bel niente!!!
L’ Europa era pero’ al top della gloria.
Ma la rivalita’ fra di essi europei rimaneva e con il secondo conflitto mondiale essa raggiunse l’apice.
Con la fine di quell’apocalittico conflitto inizio’ anche la fine del nostro continente.
Quelli che un tempo erano dei sottoposti divennero Paesi indipendenti.
Stati che erano in secondo o terzo piano, tipo Cina, India, Paesi arabi…si potenziarono a tal punto da divenire loro stessi potenze e, consapevoli della forza che cominciavano ad acquisire, iniziarono a usarla contro i loro ex dominatori…
Gli USA trassero enorme vantaggio dai conflitti mondiali combattuti in Europa e, grazie all’apporto politico militare ivi fornito ebbero giocoforza di entrare in parte del nostro continente per porvi basi militari ed egemonia culturale…
Altrettanto, ad est dell’Europa, fecero i Russi Sovietici.
Il resto e’ storia contemporanea.
Russi, Americani, Cinesi si rafforzano sempre piu’ e, unitamente ai Paesi arabi, divenuti, a loro volta, Stati indipendenti ma ricchissimi grazie al petrolio, oggi dominano e condizionano il pianeta.
L’ Europa, che mai e’ riuscita a superare le proprie rivalita’ interne, se la prende oggi in quel posto, esattamente come accade, purtroppo, a tanti tossicodipendenti o alcolizzati nei quali i “veleni assunti” hanno talmente fatto in loro breccia da non riuscire piu’ a liberarsene per ritrovare quella normalita’ ed equilibrio che consenta loro di vivere una vita sana e dignitosa.
L’ Europa e’ ancora un continente intossicato di nazionalismo, di sovranismo, di rivalita’ che causano beghe;
lo spirito collaborativo, federativo, stenta ad attecchire…
Proprio come per i tossici e gli alcolizzati di cui sopra ai quali lo sforzo di liberarsi dalle catene del vizio e’ proprio sovrumano se non addirittura impossibile!!!
Entrare in comunita’ per disintossicarsi?
Ma dove, in quale?
O gli Europei trovano la strada da loro stessi per riscattarsi oppure, facciamocene una ragione, sara’ proprio la fine.
R
Povero “Spinelli” se la leggesse si pentirebbe del Manifesto di Ventotene…ma può stare tranquillo, lui e la figlia Barbara sono occupati in altre occupazioni e non verranno mai a sapere che gli europei eredi di Altiero sono dei “drogati tossicodipendenti” bisognosi di una comunità per “intossicati” e altro che “club del coccodrillo” avrebbe fondato quello dei cocco…grilli o dei serpenti (a sonagli)…in seno.
Ultimamente sta prendendo piede un concetto nuovo di democrazia, che viene ben descritto nel libro del gen. Vannacci (scusate, ma c’è): la dittatura delle minoranze in reazione alla dittatura della maggioranza.
La democrazia si basa sul fatto che la maggioranza degli elettori elegge chi preferisce, e il governo e il Parlamento cercano di interpretare quello che la maggioranza vuole.
Lo devono interpretare in maniera paternalistica, da esperti, competenti e lungimiranti. In altre parole, devono fare quello che è bene per il popolo, non necessariamente quello che il popolo chiede in quel momento.
In ogni democrazia ci sono le minoranze che possono fare opposizione in Parlamento, oppure attuare varie forme di protesta.
Le minoranze non devono essere zittite con la forza e deve essere permesso loro di manifestare civilmente.
Le loro richieste, però, non devono essere accettate se sono contrarie all’interesse della maggioranza.
Oggi, per eccesso di tolleranza e di politicamente corretto, si tende spesso a fare come chiedono le minoranze, invece di come sarebbe meglio per la maggioranza.
Io credo che un governo si debba apprezzare per come riesce ad interpretare e soddisfare le esigenze della maggioranza; non per quanto è sensibile alle richieste delle minoranze.
Come nel condominio, chi si è trovato messo in minoranza nell’assemblea deve accettare le decisioni prese dalla maggioranza, e non andare a suonare i campanelli dei condomini por lamentarsi e cercare di portarli dalla sua parte.
In fondo, Navalny, se, come spero, è morto per cause naturali e non è stato ammazzato, finora è stato solo tenuto in carcere.
Nelle dittature vere (vedi Argentina dei generali) gli oppositori li facevano sparire a migliaia.
Il regime di Putin non è certo un bel regime (ma è anche vero che la Russia non è l’Italia), però non è confrontabile con le vere dittature.
R
Il fatto che “ci sia” non significa che quello che scrive sia da pubblicizzare come oro colato come si permette di fare lei qui: io credo, già leggendo quello che lei riporta (quel poco), che abbia scritto delle emerite corbellerie (almeno dalla sua succinta sintesi). La Democrazia come la intende il generale è molto simile ad una dittatura. Il confine è molto labile.
La sua sconclusione poi mi fa accapponare la pelle e rizzare tutti i capelli in testa (ne ho tanti), la sua “speranza”, (ipocrita), che Navalny sia morto per cause naturali e tutto il resto, la prendo come provocazione e manco la considero, non mi rovinerà la domenica, Lenzini. Oggi qui c’è il sole e se c’è anche dalle sue parti, le consiglio di farsi una passeggiata per rinfrescarsi le idee che, dopo la lettura del generale aspirante triumviro, mi paiono ancora più confuse del solito.
PS: non amo dare consigli ma …quando finisce Vannacci, le consiglio di leggere Popper e Smith, forse, ma dico forse, Vannacci le sembrerà …Jannacci ( un genio vero)
E’ la risposta che diedero a Putin quando era riuscito a partecipare al G20 e proponeva perfino di collaborare in qualche forma con la UE e la NATO. Allora aveva le migliori interzioni: solo fare affari.
R
Ma davvero? come mi dispiace, solo fare affari voleva? Vede come si possono perdere occasioni d’oro…deve essersi sentito mortificato cosi sensibile com’è…
Gentile Sig.ra Gazzato,
sempre a proposito di Europa e di UE nello specifico, Lei ha citato la ex cancelliera Merkel come una delle poche “statiste” che hanno saputo mantenere unito parte del nostro continente.
E’ vero.
La cara Angela aveva davvero talento e capacita’, ma …
faceva gli interessi tedeschi e non “europei”, purtroppo.
Il problema di fondo nella UE e’ sempre quello: nazionalismo e sovranismo (che in ultima analisi e’ la stessa cosa).
La Merkel fu quella che convinse la istituzione UE a versare fior di miliardi al turco Erdogan per…”frenare” gli scappati di casa che a frotte risalivano la penisola balcanica transitando per l’Anatolia e zone limitrofe.
La Merkel fu quella che consentiva l’ingresso in Germania soltanto a profughi qualificati, con competenze settoriali di lavoro e bagaglio culturale accettabile, se non eccellente…
I derelitti, la “immondizia umana” la scaricava al netturbino Italia.
In buona sostanza, e come ripeto da sempre, ognuno pensa a trarre vantaggi per il proprio Paese manipolando ad arte le regole della cosiddetta “unione europea”.
Ad esempio si promulgano regole che asseriscono il formaggio fatto col latte in polvere piu’ consigliabile da consumare piuttosto che il grana padano;
il vino (DOC) italiano fa male alla salute mentre quello “francese” o…”finlandese” e’ eccellente, e via dicendo.
Si mettono piuttosto in atto, nell’ambito europeo, veri e propri conflitti fra Paesi per rovinarsi l’un l’altro…che’ anche se non a cannonate o schioppettate come un tempo, sono pur sempre atti ostili per “eliminarsi”.
Se la Merkel fosse stata davvero europeista avrebbe dovuto mettere a disposizione il suo genio e le sue capacita’ diplomatiche, oltre che il suo prestigio, per sollecitare i suoi colleghi a sedersi a un tavolo e ragionare su come metter su una “federazione politica europea”, ed invece…la Germania era piu’ importante.
Nessun politico di talento (ammesso che ci sia stato davvero) ha mai fatto una impresa del genere.
Tutt’altro.
Al di la’ delle chiacchiere e delle belle intenzioni ognuno ha pensato, e ancora e sempre pensa, a fare gli interessi del suo orticello…
Ma cosi’ facendo non ci si accorge che i predoni fuori d’Europa non aspettano altro per darci il colpo di grazia.
Concludo citando un episodio che ho visto in un documentario naturalistico.
Nel filmato si vedevano due grossi maschi di antilope duellare di santa ragione per il predominio sulle femmine…
Quegli animali erano cosi’ intenti a darsele di brutto che non si avvidero di un leopardo che, nascosto, stava ad osservarli in attesa del momento propizio per balzare addosso ad uno di loro.
Cosa che avvenne appena le corna di quegli erbivori rimasero impigliate fra loro si’ che non potevano piu’ muoversi agevolmente.
Il leopardo azzanno’ quello piu’ ferito ed impedito e la storia fini’ la’, con un’antilope in pasto al felino e l’altro erbivoro, ferito anch’esso, che se la dava a gambe dopo essere riuscito a divincolarsi, senza non poca fatica, dall’intreccio cornaceo.
Tra i due litiganti il terzo gode, recita un proverbio.
Ma gli europei, purtroppo, sembrano non darsene pensiero.
R
ma che scemi che sono…gli europei, tutti tranne uno, però. Che Merkel facesse gli interessi della Germania non le pare persino ovvio? Altrimenti perché l’avrebbero votata? Merkel ha le sue “colpe” come tutti gli esseri umani, ma si legga questo. è interessante scoprire come sia stata persino “profetica”:
https://www.europarl.europa.eu/RegData/presse/pr_info/2007/IT/03A-DV-PRESSE_IPR(2007)01-17(02173)_IT.pdf
e assegnare colpe a chi ha cosi tante responsabilità e cerca di assolverle al meglio e al contrario fornire giustificazioni a chi meriterebbe solo rimproveri (non è il suo caso) è uno sport nazionale piuttosto diffuso.
Vorrei chiudere l’argomento UE, se possibile, esprimendo un mio parere molto esplicito e, spero, il piu’ chiaro possibile.
Non so a che cosa o a chi Lei, Signora Gazzato, si riferisse quando scrive: “che scemi questi europei…tranne uno”.
Chi e’ quell’uno?
I discorsi della Merkel e di tanti altri leaders europei sono piu’ o meno sulla stessa solfa:
pace, prosperita’, progresso, tolleranza, solidarieta’ e quant’altro…ma poi, in fondo e sotto sotto, vanno sempre, purtroppo, a finire con la attuazione del contrario di quanto viene declamato.
Cio’ perche’, come ripeto, ognuno tira a fare gli interessi nazionali a scapito di quelli comuni europei, largamente auspicati ed asseriti nei discorsi di circostanza.
Tante ipocrite chiacchiere e pochi fatti.
Per fatti intendo vera collaborazione fra i Paesi europei e non, invece, denigrare i prodotti di uno Stato affermando che sono nocivi e decantare i propri…
in modo da eliminare dal mercato non un “partner” bensi’, a quel punto, un vero e proprio rivale, oggi non sopprimibile a cannonate…
Si parla di estendere l’unione…portandola pero’ ad una scollegatissima pletora di Paesi legati da un bel nulla
(e oggi ne sorbiamo le conseguenze con le opposte idee di Paesi dell’ex blocco sovietico – ungheresi, polacchi, rumeni ecc. – e quelli filo occidentali – Francia, Germania..-.
Si continua ad estendere, ad allargare, secondo il pensiero della Merkel, una pseudo unione senza aver prima creato una base politica federale, costituita cioe’ da Stati (magari proprio i sei iniziali fondatori il MEC) pervenuti a quel traguardo previo un serio e costante percorso di integrazione (CECA, EURATOM, MEC erano sorti proprio con quell’intento).
Una volta creato un embrione di Stato federale, successivamente, a quello, altri avrebbero potuto collegarsi.
Invece…
Mi dispiace che le cose vadano avanti cosi’ e che il sogno di Spinelli, Adenauer, De Gasperi e Schumann, vada a finire in burla a causa di personaggi politici poco sagaci e niente affatto coraggiosi.
Nel frattempo i vari Navanly, Zelensky, Jan Palach ed altri si sono sacrificati invano.
Sbaglio?
R
No. Ma la mia voleva essere una battuta: l’unico europeo non scemo (visto che lei li definisce tutti scemi), modestamente era riferito alla sottoscritta, ma ripeto, era solo una battuta. Dispiace anche a me che le cose non vadano bene, mi piacerebbe un mondo perfetto o migliore, ma, sa un conto è quello che ci piacerebbe e un altro la realtà delle cose.
Grazie per la risposta.
E’ vero che tra quello che ci piace e quello che dobbiamo nolentemente sorbirci c’e’ quasi sempre enorme differenza…
ma talvolta, assistere ad autentiche assurdita’ o tollerare lapalassiane demenzialita’ e comportamenti
(mi riferisco a quelli tenuti da molti leaders europei in ambito UE e a quelli di molte persone comuni che – ma e’ gia’ accaduto – molto spesso, condannano Cristo per graziare Barabba…)
fa cadere proprio le braccia e anche qualche altre cose!!!
R
ed è per questo (anche ) che ho aperto questo blog.
Bravissima! Applausi, proprio cosi bisogna fare, tutti insieme siete una forza straordinaria come questa di questa donna coraggiosa:
https://www.huffingtonpost.it/video/2024/02/17/video/navalny_la_rabbia_di_unanziana_scesa_in_piazza_a_mosca_putin_e_un_traditore_dobbiamo_ribellarci-15164690/?ref=HHTP-BH-I15163148-P5-S2-T1
altor che “capire le ragioni dei cattivi”…
Lei scrive: “Che Merkel facesse gli interessi della Germania non le pare persino ovvio? Altrimenti perché l’avrebbero votata?”
Sono perfettamente d’accordo, ma osservo che è esattamente quello che sta cercando di fare Orban mettendo al primo posto gli interessi del popolo ungherese.
R
lei osserva? e che osservazione sarebbe? Lei Lenzini osserva troppo e le sfuggono troppe cose.
Riguardo al libro di Vannacci, era sono un inciso. E’ cosa passata e archiviata. Ho letto altri tre libri dopo quello e ora ne sto leggendo uno di Mieli, che è piuttosto critico con Putin. Bisogna sentire varie campane per farsi un’idea seria.
Ho seguito il suo consiglio e oggi ho fatto una bellissimo trekking sul Monte Malaina (1480 metri) con una quindicina di altri escursionisti. Tempo splendido, panorami grandiosi, prati punteggiati di fiori di colchico (i famosi daffodils) e bucaneve, e, per finire la giornata, birra artigianale e tagliere di salumi e formaggi in buona compagnia.
R
ecco si, giusto, senta tutte le campane e archivi Vannacci è meglio. Li conosco i Colchico, li conosco.
Era un omaggio alla sua cultura anglosassone, che è piena di daffodils; da Wordsworth ai Cramberries …
R
Ah, bene, grazie.
Da notare che anche questa volta, per qualche oriundo del pianeta Vulcano, ad assassinare Navalny sarebbe stata la CIA per mettere in cattiva luce – se mai ce ne fosse stato bisogno – Vladimiro Putin. Tali agenti segreti, dalle sembianze di Daniel Craig, sarebbero stati in grado di individuare la prigione del dissidente in Siberia, eludere la sorveglianza e riuscire dove nemmeno Putin era riuscito con le sue bevande a base di novichok, cioè a farlo fuori. Che bravi questi Tom Cruise. Mi chiedo come mai non abbiano invece puntato direttamente a Putin o quantomeno ad una delle sue controfigure.
Adesso i discendenti del Dottor Spock sostengono che Navalny non fosse più pericoloso per Putin e che questi non avesse interesse nell’eliminarlo. Mi chiedo allora cosa ci facesse in un campo di lavoro a -50 gradi Celsius senza poter vedere nemmeno i suoi famigliari. Forse si era dedicato al commercio di carne di renna.
R
sa, Mauro, ne leggeremo cosi tante che alla fine gli “oriundi” semplificheranno il tutto dicendo che è morto di freddo, dopotutto a 40 sottozero è persino probabile, anzi certissimo…
Ecco una donna coraggiosa, degna compagna di un uomo coraggioso:
https://www.open.online/2024/02/19/yulia-navalny-vs-vladimir-putin-novichok-video/
Mauro, se lei crede al principio del “cui prodest” mi dovrebbe spiegare cosa ci guadagna Putin a far fuori Navalny ora e in quel modo.
Mi sembra che fosse molto più vantaggioso per lui tenerlo in carcere a tempo indeterminato.
Non credo ai complotti della CIA, anche se forse lo avevano mandato in capo al mondo proprio per metterlo al riparo da certi rischi, ma il suicidio non lo escluderei.
R
” a tempo indeterminato”…”cui prodest”…”al riparo da certi rischi”…”non escluderei il suicidio”, lei legge troppi Caruccioli. O Topolini.
Signori Gazzato e Mauro, io leggo, è vero, ma soprattutto, rifletto.
E quando una costruzione fa acqua, sospendo il giudizio, e cerco altre spiegazioni. E fino a che non le ho trovate, lascio il punto interrogativo.
R
si, e perchè non ha pensato al suicidio assistito?
Fa bene a sospendere il giudizio, già ne leggo da far rizzare i peli alle palle da biliardo…e poi è in buona compagnia anche Trump ha parlato dopo tre giorni ma proprio sudando freddo e come la solito ha sparato una stronz…corbelleria. Era forse era meglio se sospendeva e rifletteva qualche anno. Perché pronunciarsi cosi presto? A chi Giove o Saturno?
https://www.theguardian.com/us-news/2024/feb/19/donald-trump-alexei-navalny-death
Lo scalpo di Navalny in prossimità delle elezioni e dopo 2 anni di guerra, senza aver “denazificato” un fico secco, può essere un avvertimento a tutti gli altri oppositori nascosti perché rimangano tali.
Inoltre sembra ci fosse una trattativa per uno scambio di ostaggi. Non so in che termini, ma non ho mai creduto al fatto che Navalny potesse essere scambiato con qualcuno e quindi circolare liberamente per il mondo dicendo la sua opinione di Putin.
Suicidio? Questa è proprio bella! Anche la Politkovskaja allora. Magari diranno che Navalny stava giocando con delle granate come Prigozhin.
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E faceva bene a non crederlo, la moglie ha detto che tra qualche giorno dirà come si sono svolti i fatti ed ha fatto un video dove chiede ai russi di stare dalla sua parte perché lei è intenzionata a portare avanti gli ideali di libertà per i quali il marito ha sacrificato la propria vita.
“ha fatto un video dove chiede ai russi di stare dalla sua parte”
..video che sarà trasmesso in prima serata da Fabioski Faziosky su TeleMosca, immagino.
Ma la volete capire che in Russia c’è una DITTATURA, e anche bene organizzata? e che non è che come da noi posti il video dove accusi il Papa di furto di pecore e te lo lasciano fare?
Julia Naval’naja resterà libera fino a che Vladimir la lascerà libera, non un secondo di più. Lo sa benissimo lei, che è coraggiosa come suo marito e sa benissimo di avere la carta d’identità scritta a matita, non lo capiscono le anime belle di “social”, blog e media occidentali, che vivono nella infantile speranza che basti scrivere una cosa in Rete, fare un filmatino con i cuoricini e tutto si avvera.
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sarà come tu dici ma forse questa volta qualche cosa potrebbe succedere nella consapevolezza che la libertà è un bene troppo prezioso per lasciarlo nelle mani dii pochi.
L’unica motivazione di un “suicidio assistito” sarebbe che ci fossero state richieste pressanti a Putin, o minacce o ricatti se non avesse liberato Navalny.
In questo caso si sarebbe potuta creare la condizione che, tanti anni fa, porto al “suicidio” in un carcere tedesco, dei componenti della Baader Meinhof.
Ma resta un fatto misterioso. Non credo che gli oppositori di Putin del calibro di Navalny si lascino spaventare.
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Ma che cosa va a tirare fuori? io ho solo fatto una battuta perché provo a restare calma e non risponderle seriamente, non perché ci sia da scherzare, tutt’altro.