Miracoli

Pare che sia sbucato un avversario di Putin alle prossime elezioni di Marzo. Si chiama Boris Nadezhdin, è un politico di lungo corso, oppositore dell’invasione in Ucraina e molto critico circa il modo autoritario di condurre il paese da parte di Putin.

Pare che i russi stiano facendo la coda anche a meno 43 gradi per poter firmare la sua candidatura (c’è bisogno in un altissimo numero di firme) e pare che in molte città russe i cittadini stiano firmando per fare in modo che la ottenga.

Non si sa da dove sia sbucato ma se i russi lo votano significa che è in qualche modo popolare per le sue idee che sembrano andare in direzione di una conduzione dello stato meno paranoica e accentratrice e imperialista di Putin.

Ma che chances ha? Per ora solo quelle di ottenere che molti russi possano dimostrare dissenso nei confronti del despota che governa da 23 anni e che ha modificato la costituzione per restare a governare fino al 2036 (poi vedrà…) ma al momento di venire al dunque, cioè quando ci saranno le elezioni, anche riuscisse a candidarsi (se sopravvive) bisogna vedere se il regime riconoscerà i suoi voti e la sua eventuale vittoria sul leader attuale.

Sembra fantascienza ma, se non altro, ho la netta sensazione che non tutti i russi sono cosi massicciamente schierati col loro leader (come pare a leggere la propaganda russa) ma, al contrario, in molti non vedono l’ora di liberarsene. Ma, senza spargimento di sangue, certamente non auspicabile, la vedo dura. Mah, a volte anche se non ci crediamo, i miracoli trovano il modo di avverarsi. Altrimenti non si chiamerebbero cosi.

5 commenti su “Miracoli”

    • Mariagrazia, su X (ex twitter) trovi tutto e il contrario di tutto: se cercassero anche in altre direzioni meno mainstream e “politically correct” verosimilmente troverebbero anche i fake pro-Ukraina e pro-qualunque cosa. Ti ricordi le ribellioni e le manifestazioni giovanili pro-democrazia della “primavera araba”? YouTube ne era pieno e il mondo occidentale commosso mise mano al portafogli, peccato che fossero video farlocchi “made in ISIS”. E non dimentichiamo i gattini bonsai.

      “Pare che i russi stiano facendo la coda anche a meno 43 gradi per poter firmare la sua candidatura … e pare che in molte città russe i cittadini stiano firmando per fare in modo che la ottenga.”
      Allora, una delle due e decidersi: o Putin è l’abominevole tiranno dai millemila occhi e millemila poliziotti, e allora le code sono composte da figuranti pagati dal KGB per dimostrare all’ Occidente che la Russia è democratica, oppure Putin è un pistolazzo inefficiente che gioca a fare il dittatore ma si lascia spernacchiare dal primo sconosciuto e dai suoi amici che vogliono conquistarsi la cadrega di Zar.

      Alla luce di quanto accaduto finora propenderei per la prima ipotesi. Un regime che ti arresta se sventoli un foglio bianco non permette che si formino code di oppositori, e Vladimir non mi sembra il tipo che si distrae.
      R
      Tralascio la velata ipotesi che io mi attacchi alle fake news…,
      forse non giova ripetere che non prendo mai le notizie dai social, non solo non giova (ripetere), ma rischi di dover ripetere all’infinito le stesse cose. Comunque hai ragione anche tu, Putin lascia poco spazio agli oppositori da vero, sincero democratico quale è e sappiamo come finiscono, può pure darsi che abbia ragione tu e che siano figuranti ma io propendo a credere che lasci fare e siano persone vere, cosi non solo risparmia, ma da davvero l’impressione di essere democratico (!)…
      Infatti vedi la sua “tolleranza zero” per chi lo critica,(mi riporta al mio post sulla tolleranza degli intolleranti…) come riporta tutto su un piano più “realistico”:

      https://www.linkiesta.it/2024/01/igor-darya-e-gli-ex-amici-tolleranza-zero-per-chi-critica-vladimir/
      anche questi tutti “figuranti”?

      la notizia su Nadezhin l’ho presa da l’Inkiesta o il Foglio o il Fatto ora non ricordo, ripeto (e se non giova pazienza) non uso mai i social e per me possono chiudere tutti. Comunque la notizia è su molti altri siti e giornali:
      https://www.repubblica.it/esteri/2024/01/26/news/presidenziali_russia_boris_nadezhdin_putin-421982016/

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      • Purtroppissimo, Mariagrazia, non sei tu che ti attacchi alle fake news ma i giornali, anche i più prestigiosi (incluso il Corrierone) che ormai invece di inviare un (costoso) giornalista a vedere cosa succede fanno un copia-incolla dell’ agenzia che a sua volta ha copiato Instagram. Soprattutto quando arrivano quei bei notizioni acchiapponi, Putin con la cagarella, Trump sorpreso a limonarsi un labrador, Elodie all’uscita dalla doccia durante lo sciopero degli accappatoi, nel giro di sei ore TUTTE le testate escono con lo stesso titolo e spesso lo stesso testo – Repubblica in questo è diventata peggio di Novella 3000.
        Sul possibile “risparmio” nel lasciar libero un dissidente, anche su questo dissentirei: sarebbe una pratica troppo “democratica”, e comunque costano più tre turni di sorveglianza che una cella alla Lubianka.
        R
        OK prendo atto della tua “dissenteria” a prescindere…sono vittima purtroppissimo anch’io della fakefenomenologia povera me.
        Mi sa che aveva ragione Mauro (a proposito, dove è finito?) il tuo nencionismo comincia a diventare una tendenza. Vanne fiero.
        N.B. io credo che anche i giornaloni abbiano le loro pecche (molte ) ma mi illudo che almeno qualche fonte di verifica ogni tanto la lascino scorrere o vanno bene solo quando dicono le cose che ti vanno a genio? Insomma un giornalismo a scartamento ridotto dove si fermano solo Italo pieni di balle fatte girare alla grande sempre dal solito fakenewser che sappiamo chi è ma non lo sappiamo: chiedere verifica a xipsilonzeta.
        PS: mi sa che hai l’abbonamento a Novella 3000

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        • Mariagrazia, io in un periodo della mia vita professionale ho fatto l’analista internettaro, dovevo cioè capire le relazioni (e le distorsioni) tra quanto la gente credeva di leggere in Internet, quello che veramente riportavano le fonti lette, e in che modo il nostro marketing potesse svicolare o utilizzare e comunque gestire il flusso di informazioni più o meno “drogate”. Una delle prime cose che impari è che due notizie riportate CON LE STESSE PAROLE già impensieriscono, se sono tre puzzano e quattro sono una farloccata potenziale perchè derivano da un’ unica fonte non citata. Attenzione, non sto parlando di controlli approfonditi sul contenuto, sto solo parlando di un veloce controllo formale, lo stesso che adesso viene eseguito in automatico dai programmi usati per vedere se hai copiato la tesi di laurea. Se Corriere, Repubblica e Stampa hanno lo stesso titolo probabilmente o è una bufala social oppure (succede spesso) è una “velina” – se segui le prime pagine in questo periodo è evidentissimo. A questo punto ottieni le stesse informazioni (e la stessa attendibilità) di Novella 3000, che almeno invece di Salvini riporta la foto di Elodie che esce dalla doccia.
          I telegiornali sono ancora peggio, ma almeno lo hanno dichiarato da anni che si appoggiano a “Evelina”, una striscia di notizie in bassa frequenza a disposizione delle redazioni da cui pescare ciò che interessa. Ed è il motivo per cui invece del Tiggì io guardo la Dottoressa Schiacciabrufoli che mi fa meno schifo.
          R
          si Alberto, ti ringrazio di mettermi in guardia, ma qualcosa avevo capito di mio e infatti mi fido quel poco e cerco molte fonti soprattutto straniere quando non sono convinta. I Tiggi poi, come detto molte volte, non li guardo mai. Li evito proprio come evito molto altro in TV.

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  1. Sulla prima pagina del The Guardian la Italian Prime minister
    che rivela il suo piano per l’Africa

    https://www.theguardian.com/world/2024/jan/29/meloni-to-unveil-plan-to-expand-italian-influence-in-africa

    certo non fa miracoli Meloni, ma finalmente vedere una donna quotata dai primi giornali internazionali per il suo ruolo di primo ministro italiano, dovrebbe fare un certo effetto no?
    Anche ai suoi più severi oppositori, o no?
    https://www.theguardian.com/world/2024/jan/29/meloni-to-unveil-plan-to-expand-italian-influence-in-africa

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