Quello che gli uomini non dicono

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, in consiglio comunale ha detto, più o meno che lui “guarda il bel culo di un’altra donna e se può se la tromba, se non può se ne torna a casa”.

Parole, niente altro che parole, oppure frustrazione perché ogni volta che ci prova gli va buca? Sembra davvero un personaggio dei fumetti questo sindacone trasandato e sudato con l’occhio assatanato. Ma, continua e dice: “pensate come c…vi pare, ma è cosi”. Questa è la filosofia del sindaco di Terni. Occhio donne perché questo qui se può vi guarda il…e vi…sul posto, alè.

Maschilismo si chiama, indecente maschilismo, altro che patriarcato come lo ha definito una parlamentare del PD. ma quale patriarcato? questo non patriarca, questo se può passa alle vie di fatto. E uomo dalla punta dei capelli (persi) alla punta delle dita dei piedi. Non c’è dubbio. E con le mani…non sbuccia le cipolle ma le mette, se capita, dove lo porta il cuore.

Delizioso il video dove questo omone qualifica se stesso come il più becero maschilista sulla faccia della terra (almeno quella umbra). ma poi che ne so io? magari fossero tutti come lui che da vero gentleman almeno svela le sue intenzioni…quello che, in genere, gli uomini non dicono.

Quelli che tacciono, son più pericolosi…

2 commenti su “Quello che gli uomini non dicono”

  1. Sono d’accordo con lei che quelli che tacciono sono i più pericolosi.
    Dice il proverbio “Can che abbaia non morde”.
    Chi sfoga la sua libidine a parole è innocuo.
    A ben guardare, poi, non ha detto niente che faccia pensare a molestie o atti di violenza.
    Io la sua frase interpreto così. “Se vedo una bella donna mi piace guardarla e non mi vergogno di desiderarla. Se ci provo e lei ci sta, mi piacerebbe fare sesso con lei. Se non ci sta, pazienza! Me ne torno a casa.
    Mi sembra che pecchi solo di franchezza e spregiudicatezza.
    Anche una donna franca e disinibita potrebbe fare lo stesso discorso. E molte ragazze di oggi lo fanno.
    R
    ma per favore…questo signore è il sindaco ed è ad una seduta per approvazione di una norma sul femminicidio, è un rappresentante delle istituzioni e si permette di usare un frasario cosi volgare che fa sentire in grande imbarazzo le molte donne presenti. Perché la sua frase è chiaramente, non quello che dice lei, ma una chiara intenzione di sopraffazione, lui guarda, lui …lui se gli va …un po’ come Trump.
    La mia ultima frase è ovviamente ironica per parafrasare una canzone di Mannoia. Le donne disinibite ci sono sempre state, gli uomini beceri maschilisti e traditori pure, ma un rappresentante delle istituzioni deve tenere un contegno dignitoso altrimenti se ne va a fare il porno divo.
    Lo immagina che contenta la moglie di questa cosa? Est modus in rebus. Diceva Orazio:

    . «Insomma,
    che mi consigli? Di vivere come Nevio o come Nomentano6

    Ancora due esempi che stanno agli estremi. Se ti esorto
    a non essere avaro, non ti invito a far lo sciupone.
    105 Fra Tànai e il suocero di Visellio7 ce ne sono di scelte!
    In tutte le cose c’è un limite, vi son dei confini:
    prima e dopo questi, si è fuori della giusta misura.

    La ascolti, altro che donne disinibite, è un capolavoro di “misura”

    e guardi la cantano anche gli uomini.

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