Tutte donne capo

Magari mi illudo, ma sono quasi sicura che se tutti i capi di stato del mondo fossero donne, ci sarebbero meno guerre.

Ipotesi quasi assurda, lo so, ma perché no? Esempio: se la presidente Usa fosse Kamala e Biden il suo vice, come porterebbe avanti la politica estera? Secondo me in maniera del tutto diversa, molto più creativa e non meno pragmatica ma con più “fantasia”.

Che sia un incarico tremendo e che certe decisioni vadano prese quasi in solitudine (si fa per dire), quando si è a capo di una comunità così grande e variegata, non vi è dubbio alcuno, bisogna essere anche un pochino fuori di testa per prendersi una simile responsabilità. Ma qualcuno lo deve fare. Biden lo fa, prende decisioni che possono avere esiti imprevedibili e inquietanti, ma le deve prendere, costi quel che costi. Tocca a lui. E in questi giorni, abbiamo visto, la domanda che si è posta è: lascio che bombardino le navi nel mar Rosso o intervengo e li faccio smettere? Ammesso che ci riesca e con tutte e conseguenze del caso. Bene, lui ha deciso di intervenire, di chiedere aiuto ad una larga coalizione di alleati che gli hanno dato dietro, ma la responsabilità prima è la sua e la storia giudicherà.

Ma fosse stata Harris a dover decidere? Io penso che avrebbe agito diversamente, almeno sul principio, ma non so dire se la cosa avrebbe avuto un esito migliore. Lei (forse) avrebbe convocato il consiglio di sicurezza dell’ Onu, avrebbe parlato al mondo: mondo abbiamo un problema… avrebbe chiesto di parlare personalmente col capo dei ribelli Houthi (quelli che lanciano missili contro le navi nel mar Rosso) e se lui avesse accettato, gli avrebbe offerto un tè alla Casa Bianca e gli avrebbe parlato chiaro: “senti bello, se continui a sparacchiare sulle navi ti facciamo un c…così, ma così tanto così che te ne ricorderai in vita e anche dopo…se invece vieni a miti consigli, diremo a tutti che sei persona ragionevole e che siamo addivenuti a una trattativa onorevole, voi smettete di rompere i co…comeri e io vi prometto un piano di aiuti per la popolazione del vostro paese. E il tutto sfoderando sorrisi da star e una smagliante e irresistibile femminilità. A volte ci sta.

Lo so, è fiction, direte, Gazzato è impazzita oppure ha bevuto…ma no, sono astemia e in quanto a pazzia un pochino lo sono, lo so. Ma è toccato a Biden e forse la vice non ha messo neppure la minima bocca in questa decisione. O forse è stata proprio lei a consigliarlo di sparare: go man go.

Però, però, mi piacerebbe vedere l’effetto che fa. Tutte donne (o quasi) a capo di stato. E perché mai? Perché si. Ora sono quasi tutti uomini perché non può essere il contrario?

21 commenti su “Tutte donne capo”

  1. Ecco come immagino si svolgerebbe il dialogo, auspicato da Mariagrazia, tra Kamala Harris e il col capo dei ribelli Houthi

    “Voi smettete di rompere i co…comeri e io vi prometto un piano di aiuti per la popolazione del vostro paese”

    “No, signora Kamala dei suoi aiuti ne facciamo a meno, non vogliamo basi Nato nel nostro territorio, dovete smettete voi di rompere i cocomeri a tutto il mondo e in particolare cessate di farvi corresponsabili del genocidio dei palestinesi da parte di Israele fornendo loro armi micidiali come le “bunker buster” con cui stanno devastando la Striscia di Gaza. E, mentre che ci siamo, smettete di fiancheggiare i vostri amici dell’Arabia Saudita che nel 2015 causarono la morte di 110.000 persone, innescando nel Paese uno dei peggiori disastri umanitari del mondo, con milioni di persone sull’orlo della carestia”.
    Chissà quale sorriso da star avrebbe sfoderato l’affascinante Kamala Harris.

    R
    e delle armi che l’Iran fornisce alla Russia non parli vedo? tanto quelle vanno “solo” a massacrare i civili ucraini, ah già ma basta che si calino le mutande davanti allo zar e la guerra finisce. Risponderebbe cosi perché sa di avere l’Iran a fargli da spalla, l’Iran un regime notoriamente “moderato”…e amico dei russi. Assieme alla Cina: Iran, Russia e Cina…il nuovo ordine mondiale…democratico, possiamo dormire tranquilli…
    Certo che per essere un “pacifista” (spero che le virgolette non ti disturbino) sei piuttosto “polemico”, certo che ci vorrebbe la diplomazia, ma quella vera, non quella di Conte, ma i civili a Gaza soffrono tanto quanto i civili ucraini, se non lo sai informati e ora, in questo momento, oltre al resto, sono 15 gradi sottozero. Come soffrono i civili yemeniti.
    Ma non si risolvono crisi di questo tipo guardando solo i morti da una parte. E meno male che quella che vede tutto bianco o tutto nero sarei io…

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  2. L’Iran, questo mostro dai mille tentacoli da annientare.
    Ecco cosa scrive Noam Chomsky dell’Iran:
    ” L’Iran non è una minaccia militare, la sua dottrina strategica è di natura difensiva.
    L’Iran è stato angariato senza tregua dall’Occidente sin dal 1953, quando il golpe militare statunitense-britannico destituì il governo democratico e consegnò il paese, prima al duro e violento regime dello Scià, poi ai sanguinosi assalti di Saddam Hussein con il sostegno occidentale. Fu in gran parte l’intervento statunitense a indurre l’Iran a capitolare durante la guerra con l’Iraq,
    Non molto più tardi l’Iraq sarebbe diventato un nemico per gli Stati Uniti, ma intanto l’Iran fu soggetto ad aspre sanzioni intensificatesi per volere degli Usa. Il paese ha dovuto altresì subire la costante minaccia di un attacco militare da parte di Stati Uniti e Israele, in spregio alla Carta delle Nazioni Unite.
    L’Iran limiterebbe agli Stati Uniti e a Israele la possibilità ci controllare la regione, anche con la violenza se lo ritengono, come in effetti fanno. E’ questa in sostanza la minaccia iraniana.
    R
    Bene Chomky ha parlato. Prendiamo atto, l’Iran è un regime “buono”, intanto sta ammassando armi nucleari senza controllo, cosa ne dici Chomsky?
    In ogni caso però eviti, come sempre di rispondere in merito ai morti civili ucraini e alle armi di cui dispone la Russia per massacrarli proprio grazie all’Iran, Chomsky cosa dice in merito? E cosa dice dei 19mila bambini ucraini deportati in Russia e dei quali solo 300 sono rientrati? E cosa dice del grezzo che l’Iran vende sottobanco alla Russia? ( fonte The Guardian). Schlein esce mentre si decide per gli aiuti all’Ucraina, lei non è convinta, sta dalla parte del pacifista Conte, putinista convinto e che ogni giorno proporne iniziative diplomatiche per fermare la guerra…il Pd non perde occasione per dividersi ormai in molecole infinitesimali. Ma tanto ormai lei è c. e braga col Conte dalle braghe onte, un personaggio stimabile per come si oppone a governo ogni santo giorno con tutti gli argomenti che lui, quando vigeva, ha sempre bypassato a quattro piedi, compresi i manitesisti di Acca Larentia.
    Eccolo:
    https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/iran-terrore-regime-sposa-bambina-impiccata-samira

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  3. Tutte donne come capi di stato? Per me potrebbe andar anche piu’ che bene. Pero’ non tutte del livello di Kamala Harris. Qualcuna come Golda Meir e Margaret Thatcher di sicuro non ci farebbero una brutta figura.
    R
    neppure Angela Merkel o Jacinda Arden…

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  4. Ma quali armi nucleari starebbe ammassando l’Iran? Nel contesto dell’attuale guerra in Medio Oriente, gli unici che hanno armi atomiche sono gli Usa e Israele, non per nulla la loro politica è di una arroganza senza limiti. La Russia si mantiene ancora distante.
    L’Ucraina è stata sommerso di armi dagli Stati Uniti al punto che questi le hanno esaurite, i replicanti dell’UK fanno lo stesso, i lacchè europei idem, e ti meravigli se l’Iran fornisce i droni alla Russia?
    R
    Non ho detto che mi meraviglia, per niente, anzi, ma ti ricordo anche se tu continui ad ignorami, che la Russia ha invaso l’Ucraina e che l’occidente sta tentando di aiutarli a difendersi da una spudorata aggressione, mentre il regime iraniano aiuta chi li ha invasi e li massacra da due anni, noti la differenza? o devo ripeterlo all’infinito?
    per il resto, per tua informazione:
    https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/iran-terrore-regime-sposa-bambina-impiccata-samira
    e questo, in inglese ma tu lo leggi.
    https://www.theguardian.com/commentisfree/2024/jan/13/iran-is-thwith-china-and-russia-behind-it-iran-is-the-big-kid-on-the-block
    e da ultimo
    https://www.ilgiornale.it/news/politica-estera/liran-vicino-diventare-corea-nord-medio-oriente-2243369.html
    ma, veramente mi pare di parlare al vento.

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  5. Margaret Thatcher, quado gli argentini invasero le Falkland, mandò le truppe armate senza pensarci un minuto. Non sono molto convinto della teoria per la quale ci sarebbe più pace con le donne al comando. Basta andare nel nostro ufficio commerciale dove lavorano solo donne: volano coltelli!
    R
    si, certo, le donne sanno far naufragare un’azienda se ci si mettono solo litigando tra loro, ma qui si parla di guidare una Nazione, forse ci metterebbero più impegno non crede?

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  6. Signora Gazzato, non credo che lei sia impazzita o che ha bevuto (come direbbe De Gregori).
    Io ho sempre sostenuto che le donne sono diverse dagli uomini, per certi aspetti sono meglio e per certi aspetti sono peggio; comunque il profilo è diverso.
    Gli antropologi sostengono che la personalità dell’uomo e della donna si sono formate in un periodo molto lungo nel quale vivevano di caccia e di raccolta.
    Durante questo periodo verosimilmente gli uomini andavano a caccia, mentre le donne gestivano i villaggi, e questo spiega la diversa personalità.
    Le donne appaiono più attente e più sagge, mentre gli uomini sono più aggressivi e più disposti a correre rischi (e a farli correre agli altri). Dipende probabilmente anche dal tasso di testosterone.
    La Thatcher fu un’eccezione, e, tutto sommato, si trattò di una guerra limitata e a basso rischio. Probabilmente, certe donne somigliano di più agli uomini quando operano in un ambiente di uomini.
    Credo però che si debba tenere il considerazione che certe decisioni non le prendono i capi da soli, ma sono assistiti da staff di esperti, e, spesso, sono tenuti sotto pressione dalle lobby, per cui la differenza tra capo uomo o capa donna potrebbe essere limitata.
    R
    Di 4 uomini solo uno si pronuncia chiaramente non contrario a tutte donne capo. Gli altri trovano i soliti argomenti per negare che sarebbe una idea perlomeno fattibile.
    Non esprimo giudizi su cosa questo significhi, mi pare evidente.
    Ma si tratta di una mia idea balzana (delle tante) se persino i bagni pubblici per le donne sono sempre stati oggetto di discriminazione. Che vado cianciando di donne a capo di stato?

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  7. Lo so, qualcuno penserà che il tema sia futile davanti alle sfide che l’umanità sta affrontando in questo preciso periodo storico (mai così critico dal dopoguerra) ma non così banale se si pensa che esiste dal 1996 una organizzazione che si occupa di promuovere la leadership femminile in politica allo scopo di migliorare le relazioni tra gli stati e promuovere la parità di genere:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Council_of_Women_World_Leaders
    e, ho scoperto che le donne primo ministro o con cariche istituzionali importanti, sono più di quante credessi. mai abbastanza però, se ci sono ancora così tante ingiustizie guerre e tanti motivi per essere molto preoccupati per le sorti del nostro pianeta. Anche se, non è detto che tutte governino bene perché donne, anzi alcune sono anche peggio degli uomini, ma forse, una maggiore sensibilità nei rapporti umani, in molte, credo si possa riconoscere.
    Non penso che le donne abbiano la bacchetta magica, ma, non posso non chiedermi come sarebbe la situazione attuale se ci fosse ancora, per esempio, la regina Elisabetta, che, non lo dava a sembrare, ma sono convinta che avesse una voce autorevole anche sul piano internazionale.

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  8. Mi ricordavo che ne aveva parlato, e certamente avevo letto, ma non sono riuscito a ritrovare la discussione perché, di solito, controllo solo gli ultimi messaggi, che erano di tema diverso.
    Credo possibile anch’io che dietro gli attacchi degli houti ci possa essere la Russia, e forse anche dietro l’attacco di Hamas di ottobre, per creare dei diversivi rispetto alla guerra in Ucraina.
    Però non c’è dubbio che gli angloamericani sono abilissimi nello sfruttare queste occasioni per portare avanti le loro iniziative in chiave antieuropea.
    Doppiamente abili, perché riescono a raggiungere i loro obiettivi di indebolimento e divisione dell’Europa facendo ricadere la colpa sugli altri.
    R
    ma, mi dica Lenzini, secondo lei gli Usa dovrebbero lasciare che il gruppo yemenita tirasse bombe alle navi mercantili senza reagire?
    E che interesse avrebbero gli “angloamericani” a indebolire l’Europa? Una tesi che fa acqua ma molto sentita tra i putinisti. Ecco uno dei motivi per cui, come dice Cameroun:” le luci rosse si sono accese e il mondo non è mai stato cosi in pericolo dal dopoguerra”: l’astio antiamericano e contro gli ebrei. Pericolosissimi da soli figuriamoci insieme.

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    • Supponiamo che Lenzini abbia ragione:
      gli Americani fanno di tutto per impedire la formazione di una Europa unita politicamente.

      Ci si pone, allora, una domanda:
      – Con quali mezzi e con quali espedienti gli Americani giungono ad ottenere il succitato risultato?
      Col ricatto?
      Con le sanzioni?
      Con le minacce?
      Con qualcos’ altro che a noi sfugge?

      Che cosa blocca, invece e davvero, gli stati europei UE a fondersi in una federazione pacifica ma potente ed indipendente economicamente, militarmente, politicamente e culturalmente dalle altre tante potenze predatorie mondiali ?

      Davvero gli Americani, forse, come asserisce Lenzini?

      Certo, la nascita di una eventuale potenza europea romperebbe, in un certo qual senso, le uova nel paniere agli USA, che si vedrebbero ridimensionati, nello scacchiere planetario, nella veste di unica potenza occidentale dovendo condividere quel titolo con una a loro “paritaria” e davvero … Unione Europea.

      Ma… allora la Cina, la Russia, il mondo Musulmano, non sono gia’ fin da ora, per gli USA, dei ben piu’ temibili competitors rispetto ad una Europa che, se unita politicamente, diverrebbe invece una ben piu’ valida loro alleata piuttosto che, come e’ oggi per loro, una espressione geografica divisa in tanti stati e staterelli inutili ed ingombranti?

      Quale vantaggio avrebbero gli USA a fronteggiare, oggi e da soli, il resto del mondo visto che l’attuale bilancio di forze, a ben vedere, e’ tutto a loro svantaggio?

      Tolti gli USA, unica vera potenza “occidentale” gli altri partners (Australia, Europa, Giappone…) tutto sommato sono oggi poca cosa … gia’ solo se paragonati alla Cina.

      Uniamoci, a quel miliardo e passa di gente organizzatissima ed agguerritissima anche Russia, Musulmani, Indiani e via dicendo e tiriamo poi le somme.

      Non la vedo tanto bella per gli “Occidentali” anche perche’, sempre escludendo gli USA, fortissimi militarmente e anche ben forniti di materie prime, gli altri sono Paesi che sopravvivono di “carita”‘ grazie alle importazioni che gli arrivano dall’estero.

      Basta una crisi politico militare in un’area strategica del pianeta (vedasi aggressioni anti occidentali nel mar Rosso) ed Europa e Giappone sono gia’ tagliati fuori:
      hanno bisogno, sempre e comunque, dello zio Sam che’ da soli non sono capaci di cuocersi neanche un uovo in tegamino.

      Tutti i popoli e i regimi antiamericani, sono anche tutti anti occidentali e tutti sono agguerritissimi ed…incazz* neri contro il mondo nostrano, da loro visto come male assoluto, culla della depravazione e di altre nefandezze, per cui…ragionateci sopra (come dice spesso il governatore Zaia) e potete farvi una idea di come l’occidente e il mondo stanno realmente messi.

      Piuttosto, a mio giudizio, non sono tanto gli Americani la causa dei nostri guai europei…ma, piuttosto, la insita imbecillita’ e miopia politica dei nostri governanti europei che, a guisa di un Pinocchio di collodiana memoria, sono incapaci di scrollarsi di dosso la dabbenaggine burattinesca che li affligge preferendo dar torto al Grillo Parlante, Geppetto e Fata Turchina e ragione a Gatto e Volpe, Lucignolo ed ad altri fraudolenti soggetti pronti a rubar loro zecchini d’ oro e dignita’.

      Del resto basta osservare quotidianamente la mentalita’ e il comportamento europeo:
      turlupinature a iosa fra di loro;
      nazionalismi, populismi, sovranismi che invece di sparire per intraprendere insieme un identico percorso ed un unico destino paradossalmente si acuiscono….ad oltranza;
      chiusura di frontiere Schengen dinanzi a minacce terroristiche ed invasion migranti invece di collaborare maggiormente tutti insieme nel risolvere quello scottante problema di una autentica invasione musulmana mascherata da aiuti obbligatori a “migranti bisognosi”;
      cazzeggiamenti e disquisizioni vari sulla dimensione delle vongole e ortaggi vari unitamente a imposizione di auto e case “green”, prestiti MES e PNRR presentati come aiuti economici a Stati membri UE bisognosi ma che poi…devono essere da quelli restituiti che’, come disse una volta il direttore Ferruccio De Bortoli, la UE non e’ una istituzione filantropica per cui…indebitati ancor di piu’ alla faccia della solidarieta’ europea laddove sei nella unione quando devi adeguarti a demenziali normative ma sei Paese sovrano quando devi vedertela con i problemi tuoi, ovvero sono ca..* tuoi;
      istituzioni di certificati di genitorialita’ europea;
      bacherozzi ed insetti come prossime cibarie, ecc. ecc.;

      Basti considerare Stati come USA, Cina, Russia, mondo arabo musulmano nel suo insieme e …la Danimarca: un reame di poche migliaia di kmq. in cui il nuovo re Federico sembra uno di quei monarchi tirati fuori dalle favole di Biancaneve o Frozen, per non citare, ancora nel XXI secolo, il “granducato di Lussemburgo”, i magici mondi di Svezia, Liechtenstein, Belgio e via dicendo, tutti, unitamente alle ancora illuse ex potenze di Francia, Regno Unito, Germania, Spagna…e compagnia cantando, tenacemente nazionalisti, sovranisti e tradizionalisti, attaccati come cozze ai loro lillipuziani orticelli e niente affatto disposti ad unirsi politicamente fra loro.

      Non sono gli Americani, ne’ i Russi e ne’ altri ad impedire la nascita e la riscossa europea!!!

      Sono gli europei stessi, purtroppo, a lasciare la gia’ patetica condizione di burattino per voler conseguire quella ancor piu’ frustrante di ciuco in una regressione continua e, chissa’, forse anche irreversibile.
      R
      irreversibile forse no, ma certo manca un vero elemento federatore, qualcosa che unisca stati e staterelli che per secoli si sono scornati tra loro fino ad arrivare alla più tragica e feroce realtà della seconda guerra mondiale con annessi e connessi di cui ancora si discute. E forse questo è davvero il “massimo” che si possa ottenere da fratelli coltelli che altrimenti forse sarebbero ancora in guerra permanente (e tangibile) tra loro.

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  9. Signora Gazzato, l’ipotesi che gli USA sino interessati ad avere un’Europa debole e disunita non è solo mia. Ne parlano anche Lucio Caracciolo nel suo libro “La pace è finita” e il generale Mini (ex capo di stato maggiore NATO per il sud Europa) nel suo libro “L’Europa in guerra”.
    Sono libri che consiglio di leggere a chi è interessato ai problemi di attualità. Bisogna perderci del tempo, ma istruiscono di più degli articoli sui giornali e sui social.
    Gli USA hanno creato la NATO per due motivi: frenare l’espansionismo dell’URSS comunista e tenere sotto controllo la Germania nel caso covasse velleità di risorgere dalle ceneri per la seconda volta dopo una guerra persa.
    Cessate entrambe le minacce la NATO si sarebbe potuta sciogliere, ma non si è sciolta, sia per le pressioni dei fabbricanti d’armi americani e di chi lavora nel business militare, sia perché le preoccupazioni degli USA erano diventate altre.
    L’Europa ormai aveva abbandonato le vecchie rivalità e puntava, sul piano politico, a creare uno stato federale sul modello americano, mentre, sul piano industriale ed economico, tendeva a creare una rete di commerci con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, e soprattutto con la Russia e la Cina. Un commercio molto utile perché questi Paesi fornivano le materie prime, soprattutto combustibili, o i prodotti industriali di base a basso costo di cui ha bisogno, e compravano i prodotti finiti europei.
    Se l’Europa, già popolosa e ricca di cultura, storia, tecnologia, gente capace, avesse potuto contare su una fornitura stabile di materie prime, sarebbe diventata forte come gli USA.
    A questo punto sarebbe diventata il terzo polo sulla scene mondiale e avrebbe potuto trattare alla pari con gli USA e la Cina o più in generale con i “BRICS”.
    Una prospettiva che gli USA, la cui strategia geopolitica è basata da un secolo sul bipolarismo, non potevano accettare.
    Per questo la NATO è rimasta in piedi e, dopo il periodo felice di Pratica di Mare, dove Berlusconi era riuscito a far sì che Bush e Putin si stringessero addirittura la mano, gli USA sono tornati alla guerra fredda, e hanno fatto di tutto perché le nazioni europee non diventassero stato federale, e perché il commercio tra l’Europa, il Medio Oriente, la Russia e la Cina, si deteriorasse.
    Quindi, secondo la logica del cui prodest, che per me è più convincente di qualsiasi libro, articolo o dichiarazione politica, il blocco dello stretto di Aden avvantaggia marginalmente la Russia, mentre avvantaggia in modo sostanziale gli USA, che, pertanto, quando gli Houti hanno cominciato gli attacchi, si saranno certo fregati le mani.
    R
    Walt Disney ne farebbe di sicuro un film di successo, con qualche correzione qui e la e i personaggi tutti rigorosamente animali. Fantasy World. Serve a Carucciolo per scrivere i suoi libri che hanno molto presa sui putinisti.

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  10. Ma, secondo te, Mariagrazia, la ferocia con cui sta agendo quel criminale di Netanyahu, appoggiato dal suo degno compare d’oltreoceano (al di là dell’ipocrisia delle parole dette)non era prevedibile che sfociasse in qualche ribellione? La smettano di massacrare i palestinesi, e gli Houtini cesseranno le loro ritorsioni.
    Lo stesso è accaduto in Ucraina con la protervia di voler accerchiare la Russia con le basi Nato: il ficcanaso americano sapeva benissimo che i russi avrebbero reagito,
    Gli americani hanno tutto l’interessi di staccare la Russia dall’Europa, infatti è ciò che è avvenuto, e l’Europa è in piena crisi dopo che ha chiuso definitivamente col proprio partner naturale, che la riforniva di energia a basso costo, la base perché l’industria possa prosperare.
    PS Oggi ne ho sentita una veramente spassosa: secondo fonti tedesche, Putin starebbe preparando un attacco in grande stile contro la Nato. E’ l’ennesima stronzata detta su Putin, dopo tutto quello che s’è rivelato sulla sua follia, la sua sete di potere, i suoi mali terminali, la sia debacle in Ucraina, la rivolta popolare che l’avrebbe destituito, i sosia che lo sostituirebbero perché è giù morto, e chi più ne ha più ne metta.
    R
    Gli Houthi minacciano le navi mercantili da ottobre scorso, non da oggi, quindi? Israele non aveva ancora reagito come fa ora. E l’accerchiamento delle basi Nato della Russia è un’altra favola. Professionisti delle favole, seri, come W.Disney, ne abbiamo molti. Propagandisti russi a parte.
    Le “stronzate” di Putin le abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, basta volerle vedere. Non sarei così sicura fossi in te. Certo speriamo che siano balle stratosferiche, come quelle che lancia ogni tanto intanto però minaccia e bombarda e destabilizza l’intero continente. Se a te pare poco….beato te! Ma, sai Alessandro, siamo su posizione opposte, non ne verremo mai a capo. IO non cambio idea. Tu, come dico sempre, fai come ti pare. Qui trovi pane per i tuoi denti però. Magari non sono baguettes ma panini un po’ “comuni” ma sempre pane è.

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  11. A Taiwan ha vinto la democrazia e la China può attendere. L’elezione di Lai the troublemaker, ha visto grande partecipazione del popolo w surgela il naso di Xi e glielo fa storcere, ma lui rimane di stucco e gesso come sempre. Aplomb cinese.

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  12. Io credo che Xi Jinping non abbia problemi ad aspettare “lungo il fiume” altri 20 anni, e, forse, potrebbe rinunciare ad annettere Taiwan e accontentarsi di un rapporto di “protettorato” come esiste tra Russia e Bielorussia.
    Chi non ha la pazienza di aspettare sono gli americani, che hanno mandato Nancy Pelosi a stuzzicare il cane che dormiva, rompendo una situazione di reciproca accettazione che durava da oltre 70 anni.
    R
    Nancy non ha cambiato una virgola. Taiwan per fortuna loro rimane indipendente.

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  13. Mariagrazia, scrivi: “E l’accerchiamento delle basi Nato della Russia è un’altra favola. Professionisti delle favole, seri, come W.Disney, ne abbiamo molti”.

    Questo scrivevano Noam Chomsky (nel lontano 2015), e John Mearsheimet, due noti favolisti scritturati nella troupe di Walt Disney:
    Chomsky: “Il diritto di dominare è un principio fondamentale della politica estera statunitense, solitamente nascosto dietro il paravento degli scopi difensivi.
    Lo studio dello Stratcom del 1995, nell’era Clinton, dal titolo “Essential of Post-Cold War Deterrence, sancisce il diritto di colpire per primi, in contrasto con la dottrina cinese del “no first use”. Ciò vale anche per l’allargamento della Nato a Est: la Russia sa bene (come del resto gli strateghi americani)che il sistema di difesa missilistica nei pressi dei suoi confini sono di fatto un armamento per effettuare il primo attacco. Poi la Nato interpreta la prevedibile reazione delle Russia come una minaccia all’Occidente”

    John Mearsheimer: “Particolarmente allarmante per la Russia è il piano di espansione della Nato all’Ucraina. John Mearsheimer dichiara in merito: “La radice profonda delle crisi attuale è l’allargamento della Nato e la ferma volontà di Washington di fare uscire l’Ucraina dall’orbita di Mosca per attrarla in quella occidentale. Una manovra che per Putin costituirebbe una minaccia diretta alla Russia(…) Gli Stati Uniti non tollererebbero che grandi remote potenze dispiegherebbero le loro forze militari in un’area qualsiasi dell’emisfero occidentale, men che meno ai loro confini. Essi non tollerano alcun tipo di “sfida vittorosa” alla dottrina Monroe del 1823, la quale propugnava il controllo totale degli Stati Uniti sull’emisfero”.

    Però, poi, nel nostro emisfero, dopo la seconda guerra mondiale, sono presenti ovunque, a fare guerre (vedi Corea, Vietnam, Guerra del golfo, Iraq), operazioni speciali e destabilizzanti(vedi Balcani, Afghanistan, Siria, Libia), a perpetrare golpe e imporre regimi a loro favorevoli(vedi Iran, Ucraina), piantare basi Nato a ridosso della Russia, e infine affiancare Israele nel genocidio dei palestinesi, da anni angariati e oppressi, e decretare la definitiva scomparsa della Palestina.
    R
    a parte i due scrittori, opinioni loro, tu sei piuttosto pesante come opinioni , ti pubblico ma mi dissocio del tutto ma non ti dico perché, mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose.

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  14. Taiwan, l’antica Formosa, era stata scippata del Giappone alla Cina; poi il Giappone perse la guerra contro gli Stati Uniti e questi ne approfittarono per installarvi i nazionalisti allo scopo dii contrastare la Cina continentale di Mao. Insomma anche allora gli Usa si facevano i fatti degli altri in barba alla autodeterminazione dei popoli, pur di avere una testa di ponte in Asia e tenere sotto controllo il mare cinese.
    R
    un po’ come i russi con gli ucraini “filorussi”, no?
    Ma elezioni democratiche hanno eletto un presidente indipendentista, la democrazia ha trionfato…ti dispiace? Li preferivi sotto il giogo cinese?
    Una elezione che ha visto il 73 per cento degli elettori andare alle urne (quando da noi?) e un grande esempio di trasparenza e democrazia:
    https://www.theguardian.com/world/2024/jan/16/taiwan-election-president-elect-lai-ching-te-democracy-china

    Io penso che sia una bella notizia, finalmente, almeno una…o preferiamo quella che da vincente Trump nello Iowa alla corsa per le presidenziali?
    https://www.theguardian.com/us-news/2024/jan/15/donald-trump-wins-iowa-caucus-republicans-nikki-haley
    se non va in galera prima torna alla Casa Bianca e allora davvero il 2024 si confermerà bisestile a tutti gli effetti.

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  15. A costo di suscitare le ire funeste degli economisti bene informati, non sono affatto convinto che agli Uniti Stati convenga un’Europa molto debole. Magari un po’ più debole, ma ad indebolirla troppo c’è il rischio che fra una ventina d’anni a Parigi si parli il mandarino e a Longarone si tenga la fiera del gelato fLitto.
    Non è un’invasione militare: semplicemente si stanno comprando tutto quello che noi non riusciamo più a gestire. Penso che persino il vegliardo di Washington lo possa intuire.
    R
    Beh se è per comprare, i russi si stanno comprando Venezia isole compresa a pezzetto a pezzetto. Neanche troppo piccolo.
    PS: guardi Mauro che l’aspettativa media mondiale è salita a 72 anni, quindi definire vegliardo uno di 81 anni mi pare si discosti dalla realtà attuale, poteva dirlo 50 anni fa quando l’aspettativa di vita media mondiale era di 45 anni…

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  16. Mauro, credo anch’io che, se i presidenti americani avessero a cuore l’interesse del popolo americano più che l’interesse dei grandi elettori (produttori di armi, petrolieri e banchieri) non vorrebbero un’Europa debole, ma preferirebbero un’Europa amica.
    Però temono che l’Europa potrebbe fare il doppio e triplo gioco cercando di avere buoni rapporti anche con la Russia e con la Cina. Cosa che hanno cercato di fare Prodi, Berlusconi e Renzi, e, ultimamente, Conte con la “Via della seta”.
    Nel dubbio, quindi, meglio un’Europa che sta agli USA come la Bielorussia sta alla Russia.
    Solo così gli americani possono mantenere le loro basi militari, che, altrimenti, gli europei sostituirebbero con le proprie, finalizzate diversamente.
    Le basi americane in Europa sono importanti per la strategia americana perché da lì si può colpire facilmente la Russia o, quanto meno, spiarla, mentre, in caso di guerra, le ritorsioni dei russi colpirebbero l’Europa anziché l’America.
    Detto questo, però, non è detto che il ragionamento degli americani sia sensato e che non sbaglino di nuovo. Già in Afghanistan e in Irak hanno ottenuto l’effetto opposto.
    R
    credo proprio che lei non riesca ad attribuire agli americani neppure un minimo sindacale di ragionamento sensato, ma le ricordo, solo per evidenza storica, che lei Lenzini, ha perso la guerra e che le basi militari Usa saranno anche pesanti da digerire ma di questi tempi coi chiari di luna che vanno via, forse è meglio non disprezzarle prima e dopo i pasti.
    PS: visto che consiglia di leggere il professor Orsini, mi permetto di consigliarle uno che non è equiparabile al suddetto però è un classico e come lei ben sa, prima di diventare un classico ne devi fare di gavetta…mi riferisco ad Alexis de Tocqueville e il suo La democrazia in America.

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  17. Mai consigliato di leggere Orsini.
    Se mai, Mini, Travaglio e Vannacci.
    Io le basi le potrei anche digerire. Quello che non digerisco e che ci dobbiamo svenare per forza per comprare gli F35 americani mentre siamo capacissimi di costruire aerei in Europa.
    R
    E’ vero, mi aveva consigliato di leggere Caracciolo, errore mio, l’avevo confuso perché dicono praticamente le stesse cose. Gli altri tre…noto che lei non legge il mio blog, scrive solo e legge quello che le pare: ho scritto di aver letto alcuni libri di Travaglio ma che ora non lo leggo più per i motivi che ho esposto e che non ripeto, gli altri due…beh se li legga lei se le piacciono. In quanto agli F35, danno lavoro anche ad aziende italiane.
    https://www.leonardo.com/it/news-and-stories-detail/-/detail/further-information-about-the-f-35-program

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  18. https://sbilanciamoci.info/wp-content/uploads/2018/09/2013_f35.pdf
    Io detesto tutte le armi, ma i movimenti pacifisti dovrebbero fare prima i conti con una realtà che è davvero “disarmante”. soprattutto in questo momento.
    E se pensa di svenarsi per la costruzione di armi considerate inutili (magari lo sono non ho competenze per giudicare), lo pensi anche però per i vari bonus che ha pagato per far insediare in politica e al governo un partito che in quanto a far “svenare” gli italiani, ha dato parecchio, ma d’altro canto si proclama pacifista e questo serve a “condonare il tutto”. Le battaglie dei Cinquestelle sono presto fatte e presto dimenticate se non gli torna il conto.
    E quel link in qualche modo riprende le teorie dei Cinquestelle sugli F35 e le armi in generale. Non facciamo i furbi buttando li una link per dire: guarda qui tu che non ci capisci niente di queste cose, Lenzini, non funziona così perchè allora lei, che doveva starsene un po’ tranquillo, ricomincia a tessere le sue polemiche. Se non le va di essere contraddetto e pretende che le dia sempre ragione, glielo ripeto: cambi blog: qui io scrivo quello che ritengo giusto scrivere, lei faccia lo stesso ma cerchiamo di evitare le polemiche che non fanno che appesantire la discussione.

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  19. Signora Gazzato, io non credo che gli USA facciano non facciano ragionamenti sensati. Sono certamente sensati. Il problema è per chi sono sensati.
    Per esempio, la guerra contro l’Afghanistan, chiusasi con un risultato negativo (Paese distrutto, emigrazione altissima, talebani di nuovo al potere), è costato almeno mille miliardi di dollari agli USA, 30 miliardi all’UK, 20 alla Germania e 9 miliardi all’Italia (cifre arrotondate).
    Indubbiamente, la maggior parte di questi soldi, a meno dei pochi spiccioli dati agli afgani, sono finiti nelle tasche di noi occidentali, contribuendo ai PIL nazionali, mantenendo l’occupazione, facendo circolare la moneta ….
    Questo ha portato probabilmente, negli USA, ad un aumento dei sostegni alle campagne elettorali, e, forse, ad un aumento del consenso tra i cittadini.
    Però a me pare una logica distorta. Quei soldi e quelle vite umane si potevano spendere meglio.
    R

    Perché non lo dice a Putin? Lui poteva evitare di fare la guerra che fa? O le guerre? E di destabilizzare un continente e forse due? Quanto ci e le costa questo ha fatto i conti? E non spari cifre a caso per favore, se non ha pezze d’appoggio eviti di dare i numeri.
    E lei non fa che ripetere sempre gli stessi argomenti cari ai pro Russia che ne hanno fatto delle pietre miliari della loro politica contro gli Usa ma senza fornire adeguate prove di quello che affermano e sono gli stessi americani ad ammettere i propri errori ma bisogna anche circostanziare e col senno di poi siamo tutti bravi a giudicare: qui c’è una breve ma significativa analisi che mette in luce i vari aspetti della guerra in Afghanistan e ricordi però che i taliban sono tornati al governo grazie a Trump che gli ha firmato la liberatoria:(anche tra gli americani si possono fare dei distinguo).
    https://www.france24.com/en/live-news/20210929-us-lost-the-20-year-war-in-afghanistan-top-us-general
    Ed ora, ripeto, lasciamo le polemiche che ormai sono trite, rimanga della sue idee, non torniamo sempre sugli stessi argomenti, diventiamo noiosi.

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