Arsenio Sgarbin

IL sottosegretario alla Cultura. Vittorio Sgarbi è ben noto per essere personaggio poliedrico, irruente, molto poco diplomatico, onnipresente in Tivvù ovunque si parli di arte ma anche di qualsiasi cosa. Non si tira certo indietro e non si tira indietro ad associare alle capre chiunque non sia sulla sua lunghezza d’onda. Che però si intenda di arte, sfido chiunque a negarlo, credo sia, attualmente, una della massime autorità in materia.

Ora, pare, fonti giornalistiche lo descrivono indagato per un furto di quadri. Ma lo stretto interessato pare non averne ancora avuto notizia, almeno ufficialmente.

Ma si sa, i giornalisti battono i chiodi e il ferro fin che è caldo e la notizia è esplosa su tutti i media. Ma l’accusato si difende e dice, più o meno: siete tutti pazzi!

Come noto critico d’arte, passa la vita tra gallerie e musei ed è normale che abbia una passione per i quadri, ma da questo a pensare che si travesta da Arsenio Lupin per trafugarne uno e appenderlo nel salotto di casa, tranquillamente come se fosse suo, ce ne corre.

Non ce lo vedo, francamente. Ma, la giustizia farà il suo corso, se è il caso e conosceremo certo gli sviluppi. La cosa però non mi stupisce e mi fa anche un po’ ridere. Fateci caso, ogni qual’ altro giorno scoppia un caso che coinvolge, per diritto o di traverso, qualche componente del governo. Ma se la tirano o hanno qualcuno che li macumba da mane a sera?

Che Sgarbi sia antipatico (o simpatico) e che sia sgarbato e a volte persino maleducato, non ci piove, ma ladro di quadri…veramente mi pare una barzelletta.

Che poi, sia il Fatto quotidiano, a dare la notizia per primo, non mi stupisce. Travaglio è ben noto come cane da guardia del potere, solo che i suoi pittbull durante il governo Conte erano ancora cuccioli, ora mordono sul sedere e scoprono altarini che neppure il diretto interessato dice di conoscere. Ma, aspettiamo e vediamo.

Insomma Arsenio Sgarbin ruba i quadri e se li mette in casa. Bisogna dire che non solo critico d’arte ma anche ladro con destrezza…Potrebbero farne un film…: Prendi il quadro e scappa.

Potrebbe avere un buon successo di pubblico, specialmente tra i cinquestelle, noti garantisti di se stessi.

11 commenti su “Arsenio Sgarbin”

  1. Il Fatto Quotidiano e Report non hanno accusato Sgarbi del furto del quadro di Rutilio Manetti, la “Cattura di San Pietro”, ma hanno dimostrato che il quadro in oggetto, esposto da Sgarbi a Lucca nel 2021, considerato di sua proprietà, è lo stesso che è stato trafugato alla proprietaria del Castello di Buriasco nel 2013.
    Nel quadro esposto da Sgarbi compare sullo sfondo una candela che nel quadro rubato non figurava: la candela risulta essere una aggiunta alla tela originaria. Inoltre un frammento della tela rimasto nella sede originaria del quadro, combacia col rattoppo eseguito nel quadro esposto da Sgarbi.
    Sgarbi sostiene che la sua tela, l’ha trovata in una abitazione acquistata da sua madre nel 2000.,
    Se ci sarà processo, sarà la Magistratura ad appurare fatti e responsabilità.
    R
    https://www.agi.it/cronaca/news/2024-01-09/sgarbi-quadro-rubato-indagato-autoriciclaggio-24760235/
    Il Fatto e Report hanno indagato pr loro conto e sono giunti a certe conclusioni che hanno sbandierato ai quattro venti come vere, un minimo di serietà prevede di attendere almeno che l’accusato riceva l’avviso prima di sbatterlo come ladro in prima pagina (se non è zuppa…).
    Il giornalismo serio non si sostituisce alla magistratura per dare contro al governo, metterlo in crisi e operare come braccio politico dei partiti. Non si chiama più informazione ma propaganda.

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  2. Fortuna che ci sono giornali e programmi televisivi di inchiesta (pochissimi per la verità), altrimenti tante magagne resterebbero tali.
    Il giornalismo d’inchiesta, se fatto seriamente, è un’arma efficacissima contro i profittatori, politici o personaggi potenti che siano.
    Ho letto l’inchiesta del Fatto, c’è una ricostruzione rigorosa dei fatti, date ed eventi, interviste ad esperti (cmpreso Sgarbi), testimonianze di restauratori, etc. tanto che si è mossa la magistratura, altrimenti tutto sarebbe rimasto nel buio.
    È questo il giornalismo serio, quello che scova le magagne, non quello che fa la ola ai potenti, sono questi i costruttori di propaganda.
    R
    Quindi, dato che è rigorosa è tutto vero? Sgarbi è colpevole, quanto pensano di dargli i “giudici” del Fatto? A che serve attendere la magistratura, dunque? Se cosi ed
    tutto è chiaro è del tutto inutile aspettare, una perdita di tempo. Meloni può chiedere a Travaglio quando Sgarbi si deve dimettere così da permettergli di dare la notizia in tempo reale…e fregare la concorrenza. Si, fortuna che c’è Travaglio che tutto sa e tutto vede e stravede, scova le magagne e nn fa la ola ai potenti…ora non la fa no di certo. Anzi.
    Ecco solo un esempio di uno che non fa la ola:

    ed ecco uno che non fa la ola ai giornalisti d’inchiesta…

    Certo che però se è colpevole la cosa è molto grave e le dimissioni vanno date ieri. Ma i giornalisti non sono giudici. Fanno un altro mestiere.

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  3. Più che una difesa, quella di Sgarbi, è una invettiva: chi ricerca la verità sulla provenienza di quel quadro, è in ignorante che non capisce nulla.
    A sentirlo, chissà cosa avrà detti di quei giudici che gli inflissero una condanna proprio in Veneto:
    “Nel 1996, con sentenza della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali”(Wikipedia)
    R
    si e dunque tu lo ha già condannato anche per questo. E guarda caso fa parte del governo. Tu ch e sei garantista sempre con lui fai eccezione. Ne prendo atto.
    A me non è mai stato simpatico e figurati se non conoscevo quella sentenza, ma, comunque è ancora tutto da vedere ci andrei un attimo più cauta. Ma può darsi che abbia ragione tu. Visto che ci tieni tanto te lo auguro. Noto però solo che sulla ola di Travaglio taci. Ti conviene.
    I processi non si fanno in TV o sui giornali, almeno se non hai elementi solidi e prove provate…dove ho già sentito questa frase??

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  4. Non l’ho condannato, quello è mestiere del giudici, ho messo in evidenza che non ci si difende con le invettive contro coloro che sollevano ragionevoli dubbi.
    Travaglio non è parte in causa, che dovrei dire?
    R
    sei certo che Travaglio non sia parte in causa? Lungi da me difendere Sgarbi (non ha certo bisogno di me e non lo farei mai il suo avvocato, come quello di nessuno se non di familiari stretti) però la “causa” Travaglio sa bene che cosa sia:
    https://www.open.online/2023/11/01/vittorio-sgarbi-replica-inchieste-fatto-quotidiano-campagna-diffamazione/
    e fra i due non corre buon sangue da anni. Sgarbi è quel personaggio che è, lo sappiamo, ma la competenza per reggere il ruolo che gli è stato affidato ce l’ha.
    Che il Fatto abbia un dentino avvelenato con lui, non prova nulla se non che è la magistratura a dover dire se è colpevole o innocente e non le inchieste di Travaglio e C.
    Questo tu lo affermi ogni qualvolta c’è un indagine di reato contro chiunque, spero che sia dello stesso parere anche per Vittorio Sgarbi per quanto “personaggio” possa essere.
    E se Sgarbi è quello che è Travaglio non è certo da meno, ecco la lista (sino alla data dell’articolo) delle condanne a suo carico:
    https://www.ilriformista.it/tutte-le-condanne-di-marco-travaglio-il-prezzemolino-della-tv-che-istiga-allodio-social-357129/
    Ma certo lui invocherebbe sempre la “libertà di stampa” ed ha sempre ragione lui anche quando ha torto, ovvio. E il sensazionalismo o la provocazione o le inchieste verificate o meno oppure solo illazioni da provare o congetture di sana pianta, fanno tutto un brodo che alla fine serve per far vendere giornali e libri. E’ il suo “mestiere” e lo fa bene, ma che sia “giornalismo” è ancora tutto da provare.

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  5. A me pare strano che Sgarbi, se si fosse procurato quel quadro in maniera illegale (tramite ricettazione) e lo avesse poi fatto “truccare” ingenuamente per non farlo riconoscere, lo avrebbe poi esposto in una mostra.
    Mi sembra più logico che esistano due quadri simili che differiscono per il dettaglio della candela, o entrambi del mio concittadino Manetti, o uno originale e uno copia.
    R
    veramente questa sarebbe la versione più logica e meno “scandalistica”.

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  6. Anche Report, “fortuna” che c’è…dicono, ma che cosa c’entrava adesso fare una puntata sul padre di Giorgia Meloni che andrà in onda domenica?
    Dopo Sgarbi arriva papà Meloni…non ricordo tanto accanimento verso nessun governo da che mi interesso di politica.

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  7. Anche verso Berlusconi, e, in minor misura, contro Renzi, l’accanimento cu fu.
    R
    in una certa misura è vero, ma i due hanno dato molto su cui “accanirsi”.

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  8. Ricostruisco quanto riportato dal Fatto Quotidiano sul caso relativo al quadro di Rutilio Manetti, “La cattura di San Pietro”, un dipinto caravaggesco del ‘600 valutato diverse centinaia di migliaia di Euro
    -il quadro, fino al 2013, si trovava nel castello di Buriasco (Pinerolo) di proprietà della signora Margherita Buzio che dichiara: “Nel castello c’erano diversi quadri, anche Sgarbi era venuto qui a presentare un suo libro, i quadri li aveva visti e valutati, tranne questo (…) Due volte sono venuto dei signori per comprarlo, ma ho sempre detto di no”.
    -il 14 bebbraio 2013, la signora presenta la denuncia del furto del quadro al comando dei Carabinieri. La tela è stata ritagliata lasciando nel telaio un lembo dell’originale strappato. Nella denuncia si legge, fra l’altro: “Preciso che il signor Bocedi Paolo in occasione delle sue visite, notando il quadro, mi chiedeva se era in vendita, gli rispondevo che l’avrei ceduto solo assieme al Castello”. Bocedi è un grande amico di Sgarbi. La denuncia sarà comunque archiviata dopo una settimana.
    -Pochi mesi dopo il furto, nella primavera del 2013, il restauratore di fiducia di Sgarbi, Gianfranco Mingardi, riceve una telefonata di Sgarbi : “Ti mando un dipinto da mettere a posto”. Gli verrà consegnato a metà luglio “senza telaio, arrotolata come un tappeto” da parte di un trasportatore e l’amico di Sgarbi, Bocedi. La tela, rappresenta “la cattura di San Pietro”, ma a differenza del quadro che verrà esposto a Lucca da Sgarbi, non ha nello sfondo una candela. La tela restaurata verrà restituita a Sgarbi il 10 dicembre 2018.
    -Nel 2021 Sgarbi inaugurava a Lucca la mostra “I pittori della Luce” in cui figurava come un inedito “La cattura di San Pietro”, con una fiaccola nello sfondo, a differenza del quadro rubato, e dimensioni ridotte rispetto al quadro rubato. Una scheda firmata da Sgarbi indicava la provenienza: “Stava nella villa Maidalchina di Olimpia Pamphilij, vicino Viterbo, ora proprietà della fondazione Cavallini Sgarbi”. L’ex proprietario della villa Luigi Achilli, che nel 2000 la vendette a Sgarbi, dichiara che “era un rudere abbandonato, tutto aperto, non c’era neppure un cancello o una recinzione”. Domanda spontanea: possibile vi fosse rimasto un quadro di tanto valore?
    Sgarbi sostiene che il quadro rubato e il suo sono due quadri differenti, e come prova adduce la presenza della candela e le dimensioni ridotte del suo quadro.
    Il parere del restauratore è che si tratti dello stesso quadro, la tela è ridotta di 15 cm. perché era stata tagliata dall’interno della cornice, e la candela potrebbe essere stata dipinta(o fatta riemergere) con l’intento di farla apparire una copia diversa.
    Inoltre a Report è stato mostrato che il frammento del quadro rubato si sovrappone esattamente al rattoppo eseguito in fase di restauro.
    Ai giudici l’ardua sentenza.

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  9. Eccolo Travaglio in una sua autocelebrazione (una delle tante), dice, tra le altre cose …”siamo solo noi”…”dei rompicoglioni”…
    Loro soli nel panorama giornalistico italiano, a suo dire direbbero verità rivelate per grazia divina solo a loro. Soprattutto col governo attuale si pongono rivelatori della tante “porcherie” che Meloni e Co. starebbero combinando.
    Un potere divinatorio che Travaglio non fatica a rivelare, loro anni prima fanno previsioni che si avverano, come i morti in Ucraina che loro avevano predetto fin dall’inizio e che si potevano evitare ascoltando i suoi messaggi urbi et orbi e leggendo il suo quotidiano. Un fenomeno.
    Non manca di modestia il direttore, la modestia direi è una sua prerogativa, quella che spicca non appena apre la bocca.
    Ne ha per tutti…solo un po’ di meno per Conte e i grillini, dei quali canta spesso le gesta epiche
    , ma dopotutto cosa altro si potrebbe fare con i rivoluzionari apritori di scatolette di tonno che hanno governato a maggioranza variabile per non morir e per celia e che ora, rimasti piuttosto soli dopo la sventola delle politiche predicano imperterriti pace nel mondo e solidarietà per i poveri e gli afflitti e onestà onestà…
    Ma Non perché li abbia in simpatia, no, per convinzioni e rivelazione di verità che lui decripta dai segnali che manda l’universo.
    Un piccolo Budda d noantri che tutto sa tutto vede e che però ogni tanto deve aprire la cassa per pagare i risarcimenti per le cause per diffamazione, un pregiudicato che si mette sul pulpito e parla alle masse esaltando la “questione morale” che Conte va stiracchiando nei suoi discorsi compunti contro tutto il governo, non si salva nessuno.
    Mentre lui, non si capisce come dopo essere stato mandato a casa per conclamata incapacità e aver portato il debito pubblico oltre le stelle (molte più di cinque), se ne gironzola all’ opposizione pretendendo di fare il caposquadra.
    Forse una spalla gliela copre proprio Travaglio? e l’altra? i milioni della fidanzata?
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/12/ladron-de-cuadros-notizia-sgarbi-indagato-giornali-internazionali-silenzio-di-giorgia-meloni/7407153/

    una bella campagna di delegittimazione del governo, la sta facendo comunque il Fatto che come opposizione sta lavorando meglio di Conte e di Schlein. Questo bisogna dirlo. Travaglio su questo fronte è inattaccabile. Ma lui è l’unico obiettivo tra tutti i “mercenari” (a suo dire) che scribacchiano quello che i “padroni” gli mettono in bocca o sulla tastiera. Oltretutto ha una grande stima dei colleghi…

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  10. Travaglio è una persona sgradevole. Quando qualcuno gli fa una domanda cattiva o imbarazzante, assume un’espressione di odio come se lo volesse strozzare su due piedi.
    E’ pieno di livore e credo che sia una sua condizione esistenziale.
    Se la prende un po’ con tutti quelli che governano, ma, venendo dal vivaio della cultura di sinistra, ce l’ha soprattutto con la destra, a prescindere se sia rappresentata da Berlusconi, da Salvini o dalla Meloni.
    Bisogna comunque riconoscergli professionalità, un certo rigore logico, e una certa onestà intellettuale, il che, in un ambiente di bugiardi, disinformati, e ipocriti, qualche punto in più glielo dà.
    R
    e sia, mai detto che non sia un professionista ma non gli darei punti in più rispetto a nessuno. E ci sono ottimi giornalisti che non hanno la sua popolarità perchè non approfittano di ogni occasione per mettersi in mostra e fare più o meno apertamente, politica attiva.
    Un tempo mi piaceva ed ho letto alcuni dei suoi libri, non nego la sua capacità, ma ultimamente è diventato troppo legato a doppio filo al giustizialismo grillino e questo non è nella linea di un giornalismo obiettivo.

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