Passe partout

Depardieu non mi è mai piaciuto, né come attore né come uomo. Lo trovo detestabile. Ho visto pochi suoi film e quei pochi mi hanno lasciato la sensazione di uno lascivo e strafottente, nauseante viveur a cui tutto viene concesso grazie alla popolarità e ai premi acquisiti nel corso della sua lunga carriera.

Le accuse di molestie e di stupro che ha accumulato negli anni sono finite sempre tra le cose che lasciano il tempo che trovano quando si ha a che fare con un “mostro sacro”. Ora, però, Depardieu di sacro sembra avere ben poco e assai di più di profano. Ma si sa: ai “geni” si perdona tutto.

Ma non è passato inosservato però il suicidio di un’attrice che lo aveva denunciato (senza esito) di molestie sessuali: si è buttata nella Senna nel giorno della diffusione di un filmato in cui l’attore viene ripreso mentre fa battutacce sessiste durante le celebrazioni dei 70 anni del regime in Corea del Nord. Lasciamo stare quali sono le battute, banali frasi da osteria che non stanno bene in bocca ai mostri sacri del cinema mondiale ( non le ripeterò) e però dimostrano quanto l’uomo abbia in considerazione il rispetto nei riguardi delle donne, sotto quale “ottica” le veda, battutacce volgari che denotano come sia uno che non sa trattenere i propri istinti come un qualsiasi ubriacone d’angiporto e se tanto mi da tanto…. E’ successo ai primi di dicembre. L’attrice, 60enne, all’epoca dei fatti aveva 19 anni.

Depardieu però ha rimesso nelle mani della ministra dell Cultura francese la Legion d’Onore, massima onorificenza francese prima che qualcuno gliela strappasse e la sua statua di cera è stata rimossa dal museo dove troneggiava. Sarà riconvertita in ceri per la sua redenzione.

Ma ha molti difensori, sia tra i suoi colleghi che lo difendono e parlano di “caccia all’uomo” sia nel presidente Macron.

Bagatelle, l’uomo è geniale se “quelle” si sono inventate le molestie o addirittura lo stupro mica possiamo metterlo alla ghigliottina. Parbleu i francesi hanno in simpatia gli spacconi e i bellimbusti che “caracollano col gilet fantasia”, in fondo che avrà mai fatto? Ha violato la legge? Ma dai, ma su, ma andiamo…le attrici (le provoc… attrici) o ci stanno oppure cambiano mestiere, si sa che i mostrisacri possono avere qualche debolezza, fa parte della loro personalità e hanno bisogno di vittime, molte, per esaltare il proprio ego. E loro, le donne che lo denunciano, sapevano bene con chi avevano a che fare, un attore del suo calibro non guarda in “faccia” nessuno, è bene saperlo prima…e per cento che ci stanno, che fa se una lo denuncia? Si mette in dubbio la sacralità del “mostro”?

E poi uno che ha la doppia cittadinanza francese-russa e che è amico dei dittatori, ha il passe partout. S’il vous plait.

27 commenti su “Passe partout”

  1. Alle molestie ci posso anche credere, ma che uno come lui, che poteva avere tutte le donne che voleva, abbia commesso uno stupro mi pare fantascienza.
    Lo stupro è tipico dei falliti, dei complessati, dei delinquenti. Un attore famoso e “sexy” non ha bisogno di stuprare; al limite si deve difendere dalle donne che vorrebbero stuprare lui.
    A meno che per stupro non si intendano quelle situazioni poco chiare, tipo rapporto sadomaso che cominciano bene e finiscono male.
    A me come attore è sempre piaciuto, e credo che la statua di cera – che gli è stata attribuita come attore e non come esempio di integrità morale – dovrebbe restare al suo posto.
    Ho il sospetto che in questa iniziativa c’entri la caccia alle streghe lanciata dagli americani contro gli amici di Putin. Quella “rivoluzione culturale” di stampo maoista o cambogiano contro la cultura russa che ha colpito perfino gli scrittori e i musicisti russi morti ben prima che Putin nascesse.
    R
    la “perdono” perché lei dimostra di non possedere le conoscenze basiche della psicologia applicata al genere umano, forse capisce di più gli insetti che l’uomo.

    Rispondi
  2. Non so se Depardieu sia srato uno stupratore seriale perseguitato per le sue idee politiche, oppure solo un raffinato amatore che ha rispettato le donne,come lui sostiene, Certamente farà luce la magistratura francese.
    Come attore non c’è dubbio che è stato fra ii migliori del cinema francese. Ascoltiamo nel finale del suo Cirano di Bergerac, dove la cugina scopre l’inganno di aver lui prestato la voce al suo scialbo pretendente, e il suo sofferto amore per lei.
    https://youtu.be/5RmghhBqKpA?si=Koz53nhmnY9waAiQ
    La scena si svolge al buio, e non si vede granché, però vale la pena di seguire anche il solo dialogo
    R
    non ho mai detto che non sia un bravo attore, ma che è accusato da molte parti di essere un violento e un molestatore oltre che triviale e volgare e per nulla rispettoso delle colleghe e delle donne (neppure le bambine) in generale. E questo non fa certo onore alla “causa” dell’arte.
    Oltretutto poi essendo lui cosi “grande” troverà il modo di uscirne ma ci sono prove inconfutabili di quanto possa essere rozzo e volgare. La magistratura francese lo ha già assolto una volta (lei, la vittima presunta si è uccisa), non vedo perché non potrebbe farlo ancora…in omaggio al suo Cirano.
    E l’attore per quanto superbo e meraviglioso rimane pur sempre un uomo e le due cose non si possono scindere: se ha delle responsabilità deve pagare come gli altri e scendere dall’Olimpo.
    PS: qui Depardieu è doppiato da Oreste Rizzini. Un grande, il merito va diviso con lui.

    Rispondi
    • Forse sarebbe stato il il caso di accludere il video clip del film originale. Questa scena e’ stata girata in chiaroscuro e praticamente il vero “acting” e’ basato sul dialogo dei protagonisti. Depardieu fu doppiato da Oreste Rizzini.
      https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/cyranodebergerac.htm
      Chapeau ad Oreste Rizzini!
      R
      giustamente,( lo faccio notare anch’io nel PS in risposta ad Alessandro), anche Luigi evidenzia il fatto che un bravo attore si giudica dalla recitazione e se è doppiato…almeno ne va diviso il merito col doppiatore.

      Rispondi
  3. I reati (e lo stupro E’ un reato) si provano e si giudicano in tribunale, e spetta all’ accusa portare le prove. Le condanne “via social” sono identiche ai processi dell’ Inquisizione contro le streghe: si parte da un “si dice” e poi spetta all’ accusato dimostrare la propria innocenza, solitamente con modalità improponibili e assurde.
    In ogni caso l’abitudine woke di cancellare le opere sulla base della personalità dell’ autore lasciatela all’ ignoranza capresca degli USA e dei loro leccapiedi, che pretenderebbero di distruggere Caravaggio perchè andava a mignotte. L’attore Depardieu si giudica dai film di Depardieu, i reati di Depadieu si PROVANO e si giudicano in tribunale, le abitudini disdicevoli o antipatiche di Depardieu non dovrebbero interessare a nessuno.
    Sennò davvero siamo tutti alla mercè del primo mitomane che passa – chissà poi come mai saltano fuori dopo decenni solo le presunte vittime di quelli con tanti soldi, si vede che i metalmeccanici e i muratori sono virtuosi e non toccano il didietro a nessuna.
    R
    la presunzione di innocenza è appunto “presunzione”, che lo stupro sia un reato non ce lo insegni qui, per favore.
    E dunque, secondo il Nencioni pensiero, Depardieu è un intoccabile? Nn se ne deve parlare almeno fino a sentenza definiva? Hai idea degli avvocati che si può permettere uno cosi?
    Mi sa di no. E le accuse provate o meno, gli piovono a rotta di collo da molte parti, una delle sue accusatrici, dopo aver perso la causa (chissà perché) si è suicidata. Questo però non significa nulla per Nencioni, che mi (ci) bacchetta e ricorda che non mi (ci) dovrebbero interessare le sue “abitudini disdicevoli”. Praticamente ci dice che se stupra, molesta, offende, violenta una donna o più donne da una vita, deve tutto passare sotto silenzio e fino a sentenza definitiva (che forse non ci sarà mai), lasciamolo fare e ammiriamo l’artista!
    ma per favore…passi la grandeur, la merdeur, la viveur, francese che conosciamo bene tutti, ma Gerard va lasciato in pace a fare quello che gli pare, tanto è amico di Putin…
    https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2023/07/18/news/depardieu_il_crepuscolo_di_unicona_le_monde-408146827/

    PS: i muratori e i metalmeccanici (non certo le categorie ma i singoli), se gli gira e spesso gli gira le donne le fanno fuori, direttamente.

    e qui non c’è tutto ma già abbastanza.
    E qui, per tua informazione, non c’è alcuna “abitudine woke”, ne parlo perché ne parlano tutti i media mondiali e perché, chissà come mai, i “grandi” la sfangano quasi sempre quando si parla di queste cose. Perseguitati politici, come un tale Trump (ci sarebbe da ridere) oppure vittime di mitomani che non pensano ad altro che arricchirsi a spese sue, ignare, meschine, del linciaggio morale e materiale cui si sottopongono denunciando un mostrosacro…

    A proposito Trump ha a suo carico 91 capi di imputazione se non diventa presidente non gli basteranno 100 anni per pagare il fio delle sue colpe…sempre che la Giustizia riesca a fare il suo corso e ricorso. Con uno come lui ci si può aspettare che dia fuoco alla Corte Suprema. Ecco spiegata la sua grande voglia di essere rieletto per il bene degli americani…

    Rispondi
    • Io dico che un reato è un reato, sappiamo quali sono i reati, abbiamo leggi, tribunali e procedure e una storia di civiltà che ha elaborato la più civile delle regole, e cioè che il colpevole è colpevole solo dopo un processo e una condanna. “Presunzione” di innocenza non vuol dire che “forse” è innocente, vuol dire che è INNOCENTE al cento x cento finchè non si prova il contrario. Vale per me, per te e per Depardieu (che ci fa anche rima).
      Dopodichè ricordo sommessamente che dal 2017 ad oggi il mega-movimento del #metoo ha portato a SEI (sì, 6!) condanne per violenze sessuali a fronte di almeno 200 (duecento !) dichiarati innocenti, che però hanno nella maggior parte perso lavoro e spesso famiglia, oltre ovviamente alla reputazione che in tempi internettari non si recupera più. Non lo dico forte perchè poi mi accusi di essere un patriarca stupratore, ma mi sembrano cifre FOLLI in una società che vuole dichiararsi giusta e civile – qui siamo a livello di Polizia della Virtù iraniana.
      R
      prima di tutto non ti permetto di ventilare che io ti accuserei di qualche cosa, meno che mai quello che citi. Presunzione di innocenza non significa neppure che sia innocente al cento per cento ma che si presume lo sia almeno fino a che il tribunale, accertate le prove non ne dichiari la colpevolezza.
      Ma i reati del genere vengono, molto spesso derubricati ad incomprensioni sul fatto che la vittima fosse o meno consenziente. Va cosi e i numeri che fai delle denunce andate a “buon fine” del movimento Metoo lo conferma.
      Mi dispiace molto se qualche innocente vero (mah, credo proprio pochi) ci va di mezzo, ma allora sempre prima di denunciare un reato bisognerebbe chiedersi che fine faccia la reputazione del denunciato soprattutto se si tratta di personaggio pubblico. Ed è proprio per questo che per decenni, in molti, forse in troppi, hanno potuto fare e strafare a loro piacimento. Ora che le donne hanno deciso di denunciare anche dopo anni in molti non se la vedono bene e trovano molti appigli e collegi di avvocati strapagati che li scagionano. Poi, se la reputazione viene compromessa da qualche denuncia significa che c’è del marcio in Danimarca…
      Ma se, invece vogliamo dire che sarebbe meglio che tutto continuasse perché agli uomini va bene cosi, diciamolo, (io no di certo) e che le donne se la mettano via e non ci pensino a denunciare chi si permette certe libertà perché…cosi deve andare il mondo…allora alzo le mani e anche i piedi.
      Ma scrivo quello che mi pare giusto scrivere. Non mi sposti di una virgola.

      Rispondi
      • “…Mi dispiace molto se qualche innocente vero (mah, credo proprio pochi) ci va di mezzo..”
        Certamente, basta che sia qualcun altro. Se accusassero te o qualche tuo caro di un reato infamante, e ti/lo sbattessero fuori dal lavoro, e ti/gli bruciassero l’auto, così, come “danno collaterale”, temo saresti meno comprensiva.
        I reati non vengono “derubricati”, semplicemente non vengono dimostrati. Il diritto moderno, sia romano che anglosassone, parla di “oltre ogni ragionevole dubbio”, il che, mi spiace per muftì, torquemada e tricoteuse, vuol dire che in caso di dubbio l’accusato è INNOCENTE, e se qualcuno insiste ad accusarlo sta semplicemente calunniando un innocente e ne risponderà.
        Se poi sei Dio (certi moralisti sono convinti di esserlo, purtroppo) allora puoi leggere nelle coscienze, sapere cosa è successo e come e perchè, ed eventualmente darci dentro con i fulmini: se sei uomo (o donna) è tuo dovere tacere.
        Il resto è Novella 3000.
        R

        Non saprei se anche qui sono più tricoteuse, moralista, torquemada o…il resto non oso ripetere…
        Quindi… “devo tacere”! mi spiace dirtelo, qui l’arroganza come la supponenza, non è gradita e neppure tanto le lezioni dal pulpito.
        Quindi modera i toni oppure a tacere (almeno qui) sarai tu.

        Rispondi
    • Gigi Proietti, veramente un grande!
      Siamo ancora in clima festivo, facciamoci una risata con lui:

      PS: ho passato questo clip a due dei miei nipotini (maschi quattordicenni), che l’hanno veramente apprezzato, con tanto di faccine sorridenti e pollici alzati!
      R
      molto divertente e allora questa, a proposito di francesi?

      Rispondi
  4. Signora Gazzato, lei è una che analizza e che ragiona, e non le sarà sfuggito che:
    1) Come ha detto Nencioni, queste denunce riguardano sempre personaggi importanti: personaggi che possono pagare laute refusioni danni, o politici e potenti che qualcuno vuole gettare nel fango.
    2) Se una donna subisce violenza per davvero si precipita a denunciare. Quelle che vengono stuprate da sconosciuti non ci pensano due volte. E non mi dicano che, al momento, non hanno denunciato per paura. Piuttosto perché, se lo avessero fatto subito, si sarebbe dimostrato che mentivano.
    3) Queste denunce sono spesso “a orologeria”, fatte in concomitanza con campagne elettorali o altro. Motivi che, magari, a noi sfuggono, ma ci sono.
    4) Queste denunce tardive si basano sulla parola della presunta vittima e del presunto stupratore. Ovviamente, in casi del genere, non ci sono testimoni. Come per la vittima è difficile dimostrare dopo anni che è stata stuprata, per l’accusato è impossibile dimostrare che non l’ha stuprata, per cui l’opinione pubblica resterà col dubbio, qualunque sia la sentenza.
    Io ho il massimo rispetto per le vittime di stupri veri, che mi fanno orrore; tipo le ragazze che facevano jogging nel parco e sono state catturate, spinte dietro un cespuglio, e violentate da sconosciuti.
    Le denunce contro persone conosciute, ex amanti, amici, datori di lavoro, fatte anni dopo il fatto, viceversa, mi danno solo un senso di imbarazzo verso chi le fa.
    R
    https://luce.lanazione.it/attualita/francia-depardieu-macron-metoo/

    questo è solo uno dei tanti articoli che le consiglio di leggere prima di ragionare. Ma io ragiono sempre e solo con la mia di testa e le sue opinioni sono le sue, le pubblico e non replico perché tanto sarebbe del tutto inutile.
    Forse chiuderò anche i commenti, comincio a stancarmi della difesa ad oltranza di uno di cui sapete solo quello che vi fa comodo sapere e fate finta di non vedere il resto.
    Presunzione di innocenza va bene ma qui presumete (quasi) tutti solo l’innocenza…e ti pareva? Neppure una sentenza di condanna vi convincerebbe…tutto inutile. Tempo e fatica sprecati.

    Rispondi
  5. Mariagrazia, rimango stupito da certe risposte, a dimostrazione quanto sia difficile interpretare un testo, sia pure esposto in maniera semplice e chiara.
    Ho semplicemente detto che la questione relativa al comportamento senssuale di Depardieu, la decideranno i magistrati. Noi comuni mortali non abbiamo elementi sufficienti per giudicare.
    Ho aggiunto, non certo per discolparlo, che Depardieu è riconosciuto come un grande attore. Ho citato uno dei mille esempi di recita(in cui l’attore è doppiato)non per dimostrare la sua validità, che va ben oltre la breve citazione fatta, ma per apprezzare un pezzo di cinema.
    Le risposte quali sono?
    “non ho mai detto che non sia un bravo attore”(ma neppure io ho detto che tu l’avessi affermato), e giù
    accuse di vario tipo in un campo che ho escluso sin dall’inizio per mancanza di elementi sufficienti.

    Poi nel post scriptum mi si avvisa che l’attore è doppiato, quasi che la versione originale necessariamente dovesse essere inferiore. In genere gli originali sono migliori delle versioni, perché una recita è fatta di gesti e parole e nessuno può meglio armonizzarli dello stesso attore. Ma non è questo il punto: non ho voluto dimostrare la bravura di Depardieu, che è nota e si evince dalla visione non di un pezzettino, ma di tutto un film, possibilmente in versione originale. Ma ripeto, non era questa la mia intenzione.
    R
    Non ti va la risposta? Non ti va che ti dica che in quel pezzo è doppiato? Ma sei tu a scrivere: “ascoltate qui” … “La scena si svolge al buio, e non si vede granché, però vale la pena di seguire anche il solo dialogo”, scrivi, come si fa ad apprezzare la sua bravura? Avresti dovuto tu spiegare che dovevamo immaginare quanto bravo fosse non fosse stato doppiato visto che la voce recitante non era la sua. Ti dispiace te lo abbiamo fatto notare?
    Beh, credo che sia una cosa logica farlo notare, non voleva dimostrare che non fosse bravo, ma solo che quello bravo in quel pezzo era più il suo doppiatore che lui. Ci trovi una “errata interpretazione” del tuo testo? Era esposto in maniera “semplice e chiara? Dunque qui c’è una deficiente che non capisce testi semplici e chiari? e quella sarei io?
    Tu escludi le accuse perché rientrano in un campo del quale non hai elementi sufficienti? E quindi le ritieni false? inventate sempre da quella deficiente che scrive l’articolo sotto il quale tu scrivi il tuo commento?
    Ma sarebbe bastato informarsi su qualsiasi giornale online per avere anche solo una infarinata superficiale di quello di cui la “deficiente”, cioè la sottoscritta, si permette di parlare. Avresti trovato voci molto più qualificate ed autorevoli…
    La tua ultima frase poi è un capolavoro di semplicità…come pretendi che una che è incapace di leggere un testo “semplice e chiaro” decripti una frase simile? Cioè, tu mi insegni che devo vedere tutto il film, magari in originale (io guardo i film in originale in molte lingue, non so tu) perché era ovvio che tu intendessi che l’originale dovesse necessariamente essere migliore della versione doppiata…per poi, eventualmente dire che si tratta di una interpretazione meravigliosa alla quale non possiamo che inchinarci e che il fatto che sia accusato di stupro non è cosa che deve interessarmi, semmai devo solo inchinarmi alla grandezza dell’attore (doppiato) e non parlare affatto delle accuse che gli vengono rivolte da più parti (non certo da me che manco lo conosco).
    Ma se non era questa la tua intenzione e non era quello che volevi dimostrare, il tuo testo “semplice e chiaro” di chi o di che parlava?
    Puoi pure non rispondere, sai potrei non capire neppure il prossimo tuo testo semplice e chiaro, magari scrivilo in francese o in tedesco, forse capisco meglio…
    E per concludere, evita di chiedermi come mai esca Anonimo, perché è al di la della mia comprensione e non saprei cosa rispondere.
    Anzi, “risponderti” ormai è diventata una mission impossible, credo che in futuro ci rinuncerò.

    Rispondi
  6. un solo esempio di come i potenti vengano considerati innocenti a prescindere anche da condannati

    https://www.ilsole24ore.com/art/trump-colpevole-abusi-sessuali-ma-non-stupro-dovra-pagare-5-milioni-dollari-jean-carroll-AEFvJZRD

    ma di che parliamo?

    Un grande attore, indiscutibile, come Depardieu dovrebbe essere un’icona della difesa delle donne e invece quello che esce su di lui sembra proprio il contrario: uno spaccone senza freni inibitori e le testimonianze sono tante.
    Ma chi si vuole chiudere occhi e orecchie non le vuole sentire, gli intoccabili esistono e per loro la legge non dovrebbe mai disturbare il genio.
    E anche quando esiste e vengono condannati, sono solo vittime della politica o di chissà cosa d’altro.
    Non metto in dubbio le doti di attore consumato di Depardieu ma non posso mettere in dubbio quante lo denunciano di abusi sessuali a prescindere solo perché recita bene (ammesso però che lo si giudichi quando recita con la sua di voce, oppure almeno una parte del merito va, giocoforza al doppiatore). O perché è amico di dittatori.

    Rispondi
  7. Anche di questa sentenza avevo già scritto qui ed è illuminante su come viene concepito il reato di stupro e su come si possono assolvere i colpevoli aggirando la legge:

    https://luce.lanazione.it/attualita/stupro-consenso-assolti-sentenza/

    bisogna leggere bene tutto però e non con i preconcetti che tanto quella era ubriaca e …perché quando una donna denuncia sa a cosa va incontro (solo a metà) e sa che cosa deve subire e una denuncia è una cosa straziante quanto la violenza perché a subire il processo poi non sono i colpevoli che, come in questo caso vengono assolti perché credevano che lei ci stesse…ma lei che è costretta a subire domande su domande e a rendere conti di come poi si sia decisa a denunciare e perch<è non abbia reagito e via così... Questo sta accadendo alla ragazza che ha subito uno stupro di gruppo a casa di Ciro Grillo...le chiedono perché non ha gridato, perché non ha detto no?, perché non si è ribellata?...già, ma la vera domanda è: perché scema ti trovavi li con quelli drogati che ti hanno drogata e lo avresti dovuto sapere, ma ti faceva comodo perché erano figli di uno famoso e chissà se poi non ci guadagnavi pure qualcosa... In tutti i casi la colpevole è sempre lei, la vittima che passeggiava in minigonna e costituiva una provocazione o che era andata a casa del rampollo di uno famoso pensando che fosse uno decente e invece prima l'ha drogata e poi violentata e ha fatto fare accomodare gli amici e lei, stupida perché non gli ha staccato gli orecchi con un solo morso? Già, c'è veramente da chiederselo... https://www.la7.it/intanto/video/processo-ciro-grillo-ecco-le-domande-choc-della-legale-antonella-cuccreddu-perche-non-ha-usato-i-14-12-2023-518661
    Per chi è interessato ad approfondire e capisce il francese:
    https://www.lemonde.fr/idees/article/2023/12/30/depardieu-la-faute-politique-du-president-macron_6208407_3232.html

    Rispondi
  8. Questo è dedicato a chi non ha elementi per giudicare (qui volendo ne trova ) e a chi si appiglia come allo scoglio alla presunzione di innocenza (come Macron):
    https://www.comingsoon.it/cinema/news/la-risposta-a-depardieu-di-charlotte-arnould-la-donna-che-l-ha-denunciato/n166955/

    leggere bene per favore, fino in fondo e possibilmente senza pregiudizi (difficile, lo so).

    PS: sono un po’ delusa, lo ammetto, 4 uomini hanno commentato questo articolo, 3 ben noti a questo blog e la new entry Luigi.
    Ebbene i “ben noti” frequentatori del blog hanno difeso l’attore in vari modi, chi dicendo che c’è la presunzione d’innocenza, chi dicendo che gli uomini ricchi e potenti non hanno bisogno di violentare le donne…e chi dicendo che basta ascoltare un pezzo buio e doppiato per rendersi conto della grandezza dell’attore e che non possiede elementi per giudicare l’uomo…
    Signori, che delusione. Avreste firmato la petizione assieme al gruppone (alcuni militanti di estrema destra) che lo difendono a oltranza, a quanto pare. O forse no ma di quattro uomini uno solo, Luigi, la new entry, non ha avuto parole di elogio verso l’attore francese ma ha evidenziato la bravura dei suoi doppiatori.

    Un piccolo campione di come ancora gli uomini tendano a screditare le donne che denunciano (anche senza farlo esplicitamente), sia evidenziando le capacità artistiche (mai negate) sia riferendosi a uomini potenti circuiti o denunciati solo per puro interesse e sia derubricando le loro denunce a puro gossip e che si dovrebbe stendere sullo stesso un velo grosso e impenetrabile…
    Se non mi sono capita o spiegata o se ho equivocato, equinoziato o frainteso, mi dolgo da sola, (credo proprio che forse qualcuno me lo farà notare) ma credo proprio purtroppo che così non sia.
    Dal mio “pulpito” oggi 30 dicembre 2023, (manca solo un giorno alla fine…dell’anno).

    Rispondi
    • Mariagrazia, dovresti leggere a fondo, oltre che fino in fondo, anche tu.
      E soprattutto ricordare che i processi non si fanno con le interviste…
      Quella che hai citato tu non aggiunge nulla di nuovo. E’ una serie di accuse di parte, oltretutto corredata da elementi estranei ai reati contestati, opinabili e chiaramente sottolineati per ottenere simpatie (i disordini alimentari), mosse attraverso un giornale, che non è un pubblico ufficiale incaricato di raccoglierle.
      In altre parole, BLA.
      Intendiamoci, la letterea di Depardieu, giuridicamente, ha lo stesso (nullo) valore, se non fosse che lui è l’accusato e quindi ha il diritto di difendersi, mentre un’ accusa senza prove è solo una calunnia.
      Una incriminazione, nel nostro sistema giudiziario (quello francese non è molto diverso) vuol dire che l’organismo inquisitorio (di solito la Polizia) ha ricevuto una denuncia, ha svolto delle indagini e raccolto degli elementi che passa a un Giudice per l’autorizzazione a procedere, il quale valuta se questi elementi possano supportare un approfondimento processuale. FINO A QUESTO PUNTO l’accusato non è ancor imputato, e in Italia deve aver ricevuto un avviso che gli comunica che stanno indagando su di lui. Se le accuse sono sufficientemente provate e il reato abbastanza grave e se esistono pericoli di fuga o di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove, solo adesso può arrivare quella grigia e pericolosissima istituzione della “carcerazione in attesa di giudizio”, da noi gestita in modo barbaro col 50% dei detenuti o estranei alle accuse o dimostrati poi innocenti al processo. Arrivati al processo il PM, ossia l’accusatore, porta le sue elucubrazioni e le sue prove davanti al/ai giudici, e lo stesso fa la difesa. Se l’accusa dimostra la colpevolezza l’imputato è dichiarato colpevole, se non ci riesce perchè la difesa è riuscita a smontare le accuse e le prove a carico l’imputato è INNOCENTE.
      Non lo decide Mariagrazia, non lo decide Charlotte, non lo decide Macron, non lo decide il blog o l’associazione femminista.
      Altrimenti torniamo al delitto d’onore, che a sessi ribaltati diceva pressapoco le stesse cose del #metoo e amiche.
      R
      ma per favore…a me, guarda, interessa poco persino il processo, vada come vada, una volta l’ha già perso, Charlotte è tosta ma forse perderà anche la seconda. Ma la legge deve essere uguale per tutti e non solo per i poveracci che non hanno avvocati di grido ai quali attaccarsi.
      Vedremo. Intanto però, io non mi riferivo solo ai reati ma ad un comportamento da bullo, osceno, maschilista e del tutto privo di rispetto per le colleghe e per le donne in generale. Questo è provato dalle molte testimonianze, non costituisce reato? E allora? costituisce sempre un modo di comportarsi che prelude purtroppo ad atti contrari alla legge e a molto altro. E comunque a me quel tipo non piace e se avesse fatto a me un quarto di quello che testimoniano le donne che hanno lavorato con lui, gli avrei staccato le orecchie con un solo morso!
      Ma la Legion d’Onore l’ha riconsegnata lui, almeno un sussulto di qualche cosa lo ha avuto.

      Rispondi
      • “un comportamento da bullo, osceno, maschilista e del tutto privo di rispetto per le colleghe e per le donne in generale. Questo è provato dalle molte testimonianze, non costituisce reato? ”

        No.
        R
        Alberto, leggi meglio, non era una domanda anche se ha il punto interrogativo, ma domanda pleonastica; lo dico io “no”, ma confermo che costituisce la personalità che descrivo e che non mi piace per nulla. E, reati a parte, se ci avesse provato con me gli avrei staccato di netto…le orecchie.

        Rispondi
      • Bah, sembrerebbe che il nostro “Tombeur de femmess” abbia contestato il suo padrone di casa: https://www.bbc.co.uk/news/world-europe-60954565.
        Un suggerimento: la prossima volta, prima di stappare una bottiglia di vodka, controlli bene che sull’etichetta non ci sia scritto “No210Po”.
        R
        potrebbe anche togliersi la cittadinanza russa ma forse sarà lo stesso zar a levargliela.
        Lo sapevo già, ma non basta. Mezzo punto o anche un quarto va.

        Rispondi
  9. Mariagrazia, non so come sia spuntato quell’Anonimo, scherzi del programma di scrittura dello smartphone.
    Per il resto, riconfermo:
    -che rimango in attesa di accuse serie provate prima di dare la croce addosso a Depardieu, come farei per qualsiasi personaggio anonimo;
    -che quello scampolo di recita l’ho postato perché mi piace (chiunque lo reciti o lo doppi), non per dimostrare quanto è bravo Depardieu.
    Tutto qui.

    R
    prendo atto. Anche che consideri le denunce delle donne “poco serie” e per conseguenza anche loro.

    Rispondi
  10. Signora Gazzato, lei spesso ci mette in bocca cose che non abbiamo scritto, o le interpreta andando oltre le nostre intenzioni.
    Io non difendo Depardieu, una persona che non conosco e che potrebbe essere un grandissimo stronzo.
    Io condanno le sentenze preventive basate su illazioni, tipo. “Se parla male delle donne, fa battutacce da osteria, molesta le colleghe durante le riprese dei film, è verosimile, se non certo, che sia anche uno stupratore”.
    Come dire che, se uno bestemmia in pubblico, insulta le persone, è stato visto schiaffeggiare o prendere a pugni delle persone, è verosimile se non certo che sia anche un assassino.
    Sono comportamenti che viaggiano su due piani diversi e non comunicanti; anzi, lontani anni luce l’uno dall’altro.
    Anzi, i veri stupratori non hanno quasi mai una storia di insulti, battutacce o molestie. Gli prende il raptus e stuprano all’improvviso. Oppure adescano donne in feste e occasioni del genere presentandosi, al contrario, con una faccia da gentiluomini.
    Quanto al fatto che si tratta di persone importanti e non dovrebbero essere trattati con maggiore tolleranza, è vero anche il contrario: non dovrebbero neanche diventare bersagli di ogni tipo di maldicenze perché sono importanti.
    Se non fossero importanti, nessuna donna li denuncerebbe, o, se li denunciasse, lo farebbe il giorno dopo quello in cui ha subito il presunto stupro.
    R
    io non metto in bocca cose che non dicono a nessuno, lei continua imperterrito a fare affermazioni irritanti e fuori luogo, per il resto la pensi come vuole, risponderle è inutile perché lei continua a ripetersi per convincere che la sua sia l’unica verità. Lei deve fare “l’originale” e stare a pelo d’olio e avere sempre l’ultima parola. In tutti i casi e in tutti i temi e in tutti i laghi. E sia, ma non si inventi lei cose che non faccio e non dico. Potrei perdere la pazienza e cancellare tutto il blog.

    Rispondi
  11. Mi riferisco alle sue affermazioni ricorrenti che “io difendo Putin” e che ora “difendo Depardieu”.
    Non è quello che scrivo e che penso. Criticare i nemici di una persona non vuol dire difendere quella persona.
    Una persona può essere detestabile al massimo, ma se le vengono fatte accuse false o improbabili, io non le prendo in considerazione fino a che non sono confermate.
    Tante persone meriterebbero di essere punite, ma punirle per cose non fatte perché non abbiamo elementi per punirle per le loro vere colpe, è una compensazione che non regge.

    Rispondi
  12. Mariagrazia, sono costretto a correggerti ancora: avere scritto “in attesa di accuse serie provate”, non significa affatto che “considero le denunce delle donne “poco serie” (e addirittura consideri “poco serie le donne”) ma che ci devono essere due condizioni perché le accuse possano promuovere un’azione legale: che siano “serie” e che siano “provate”.

    Rispondi
  13. Servono accuse “serie” e prove “provate”…già, un’ accusa di stupro nei riguardi di un mostro sacro, non può essere una cosa seria, va da sé. Poi se non denunci subito che vai cercando? O hai testimoni validi o filmati che riproducono la scena del delitto, ti attacchi al tram. Non sei credibile e neppure seria.

    Oppure, c’è anche la teoria che sono gli sfigati, i morti di fame quelli che violentano le donne, i ricchi e potenti basta che schiocchino le dita, si mettano spaparanzati e le donne arrivano a frotte…

    Sfigati come questo, per esempio?

    https://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Harvey_Weinstein
    Uno nell’ambiente aveva un nomignolo delizioso: porco. Chissà perché, eppure non si poteva chiamare sfigato. Ma i giudici, hanno considerato serie e provate le accuse di molestie e violenza e lo hanno condannato a 23 anni di carcere e numerosi milioni di risarcimento. Giustizia che trionfa o vittima di sgallettate in cerca di fama e soldi?

    Oppure questo

    https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2022/06/23/news/bill_cosby_condannato-355092122

    che sfigato pure non era ma, anche se si dichiara innocente i giudici hanno considerato serie le accuse.

    Ma, ragazze, mettetevi il cuore in pace, questo è un osso duro, servono accuse serie e provate e nei sui riguardi l’accusa di stupro è una barzelletta, fa ridere e se non avete filmato la manona in posti dove non era gradita o non avete le prove provate che non eravate consenzienti, allora potete anche denunciare , ma poi sono problemi vostri se quello che ottenete e di farvi prendere per frustrate in cerca di visibilità o denaro facile. Alla meglio.

    E intorno a sé ha una pletora di avvocati pagati o gratis, pronti a rendervi la vita durissima.

    Vi dicono di denunciare? Fatelo, ma prima pensateci bene a cosa andate incontro perché il maschilismo è duro a morire a livello planetario. In Franscia poi…ça va sans rire.

    Rispondi
  14. Weinstein è stato condannato; quindi siamo già nella fase in cui non c’è più la presunzione di innocenza. Evidentemente era un maniaco sessuale.
    Osservo, comunque, che la maggior parte delle accuse a Weinstein non erano di stupro, ma di ricatti sessuali per avere lavoro o altri vantaggi. Ricatti, in buona parte, accettati a suo tempo dalle vittime.
    Secondo me sarebbe stato meglio limitare il processo alla parte più consistente delle accuse, gli stupri (14 denunciati) lasciando perdere i palpeggiamenti e altre sconcezze, che aggiungono poco o niente alle sue colpe.
    A parte la condanna, che sarà sicuramente meritata, osservo che in USA è in atto una caccia alle streghe che fa impallidire quella di McCarty.
    Non capisco, per esempio, perché alcune grandi aziende hanno interrotto la collaborazione con la Weinstein company dopo che lui era stato estromesso.
    Anche i dipendenti e le stesse vittime dovevano essere punite insieme a lui?
    Da osservare, poi, che molte delle ritorsioni contro Weinstein furono applicate ben prima della celebrazione del processo.
    Mi pare che gli americani stiano diventando matti. Stiamo passando da un estremo all’altro.
    R
    Le ritorsioni nei riguardi di uno che ha una tale sfilza di reati a suo carico, non sono poi così strane. Tra i reati più odiosi che si possano concepire c’è lo stupro, ma anche le molestie. Lei, Lenzini parla perché ha la bocca come si suole dire qui. Non sa che cosa significhi per una donna subire molestie reiterate e continue o anche una sola volta. E non sa che cosa passi una donna che ha subito molestie o violenza, no lo sa perciò può solo parlare a ruota libera e dire quello che le pare senza cognizione però, di causa.
    Con questo non intendo dire che gli uomini debbano tacere, no, assolutamente, ma la sicurezza con la quale lei tratta questi argomenti va oltre, si spinge in territori che non può conoscere e dimostra, mi perdoni, superficialità. A mio parere.

    Rispondi
    • Di nuovo, bisognerebbe mettersi nei panni di un onesto padre di famiglia o di una madre single o di un/una single e basta con l’affitto da pagare che si vede lasciato/a a casa perchè il padrone dell’azienda (nel caso in questione una casa di distribuzione e produzione cinematografica che funziona benissimo) è un porco e i social decidono che CHIUNQUE lavori i quella compagnia è un porco pure lui.
      Trovo molto triste (e poco cristiana, per chi ci crede) la tranquillità virtuosa di chi considera problemi e a volte tragedie altrui come “danni collaterali” inevitabili e comunque di scarsa importanza di fronte al “bene” e al “giusto”, intesi spesso come pettegolezzi di moda.
      Una volta, in tempi meno politically correct, si sarebbe detto fare il f…cio col c..o degli altri – molto poco inclusivo ed pochissimo LGBTQXYZ%, ma estremamente esplicativo.
      R
      va bene, come vuoi tu, buon anno nuovo e lasciamo perdere…(quasi). Però ai “danni collaterali” di chi subisce violenza non hai pensato, no? E’ logico che ci vadano di mezzo degli innocenti ma allora che facciamo? Li lasciamo fare i porci? cancelliamo le leggi, ritorniamo al medioevo: le donne sanno cosa passano in questi casi, tu, Alberto, no. Pensa ai collaterali.

      Rispondi
      • Le leggi servono a questo, a trovare e punire i responsabili.
        Il CEO del mobilificio (è un esempio) è uno stupratore? Benissimo, lo si processi, lo si provi colpevole e se le leggi lo prevedono lo si impicchi al pennone più alto.
        Non ha senso che i suoi impiegati perdano il posto perchè i clienti del mobilificio per evitare guai sui “social” disdicono poltrone e comodini. Le vittime non vengono risarcite (anzi, se fallisce il mobilificio non potranno neppure chiedere danni), le donne non vengono difese, il patriarcato, qualunque cosa sia, non viene sconfitto. Semplicemente, va in bancarotta un mobilificio.
        Nel Medioevo, per i reati più gravi, le proprietà del reo passavano allo Stato o alla Chiesa, non venivano disperse – e piantiamola con questa balla del Medioevo senza leggi, quelle più importanti e ancora alla base del nostro ordinamento giuridico nascono appunto nel Medioevo: la Magna Carta è del 1215.

        Rispondi

Lascia un commento