Cioccolata e brioches

Ancora un Natale pieno di disgrazie: guerre a più non posso e orrori come quello di Praga.
Meglio lasciar correre la fantasia su qualche spiaggia caraibica dove il mondo civile (che poi non lo è per nulla) è lontano ed esiste (quasi) solo natura: cielo e mare e sabbia dorata. Come doveva essere bello il mondo prima che noi lo distruggessimo.
Ma abbiamo anche fatto cose buone, elencarle sarebbe troppo lungo.
Insomma dicevo …il Natale. Ogni anno mi mette una grande tristezza perché penso ai miei cari che non ci sono più e coi quali non mi posso più confidare o litigare, a seconda del mio umore (ballerino). Anche se il mio dialogo con loro non è mai finito.
Sono tendenzialmente malinconica ed è per questo che spesso cerco di scrivere cose spiritose. Se ci riesco.
Ma quest’anno voglio che il nodo natalizio alla gola si sciolga, sparisca, che il mio pensiero non si soffermi che sulla natura; sul cielo, gli alberi, gli animali (a parte i cani che mi sono diventati antipatici perché i padroni sono spesso dei gran maleducati, ma loro possono essere adorabili).
E poi sulla cioccolata calda e sulle brioches appena sfornate.
E sulla mia possibilità di scrivere qui. Scrivere qui, quello che mi pare e chi vuole leggere e partecipare ormai sa che qui non le mando a dire.

Ho un carattere diciamo un po’ impulsivo e “caratteroso” ma poi, alla fine, sono io, sono così e non vorrei ( e non potrei) essere nessun’altra. Perciò grazie a chi legge e a chi commenta e anche a chi sparla sottobanco e magari sparge un pochina di zizzania, perché no?. Ma si! Ci sta.

Quindi Buone Feste a tutti, compresi i miei “nemici”, che so essere un po’ (tanti). me li sono creati scrivendo puntigliosamente sempre come la penso. Non so essere diplomatica. Me lo diceva sempre mia madre e aveva ragione ma non me ne vanto.

Colgo l’occasione per salutare gli amici ( che litigate eh?) dell’ex blog della giornalista dell’Espresso Stefania Rossini. La ringrazio per avermi strapubblicato e spero che il suo blog chiuso di punto in virgola dal nuovo editore, venga riaperto presto.
Auguri a lei e a tutti i frequentatori (ormai ex) del suo blog sparito dalla rete (assieme agli altri blog dell’Espresso), sperando in un ritorno.

E, naturalmente ci aggiungo anche gli auguri per Beppe Severgnini e la “compagnia” di Italians.

Guardateli, non hanno niente, esprimono gioia pura.

9 commenti su “Cioccolata e brioches”

  1. Mariagrazia, abbiamo appena finito di litigare, ma il Natale è Natale, e se si è perso quasi del tutto il senso cristiano di questa festività universale, resta questo fatto incredibile , che ci fa sentire… sia pure per poco, ci fa sentire… non trovo la parola…diciamo, un po’ speciali, non mi voglio sbilanciare.
    Ricambio di cuore gli auguri di buin Natale a te e famiglia, e complimenti per il blog, che mi pare veleggi col vento in poppa, anche se in mare a volte tempestoso. Estendo gli auguri di buon Natale anche a tutti i frequentatori del blog.

    Colgo anch’io l’occasione di salutare e augurare un buon Natale a Stefania Rossini e agli amici del blog dell’Espresso “Noi e Voi”, da lei magistralmente diretto, con la speranza di poterlo rileggere al più presto.
    Alessandro Stramondo
    R
    abbiamo litigato? Non ricordo. Ma se non si litiga che facciamo qui? ci facciamo i complimenti reciproci per quanto siamo bravi e buoni? C’è chi lo fa e se la canta e se la suona anche con l’aiutino dell’orchestra. Qui, se devo dire qualcosa io la dico e se la cosa dispiace a qualcuno, peggio per lui ( o lei), la verità non ferisce e non uccide e non offende ma a volte disturba, rende inquieti e mette anche in agitazione e perciò si litiga. E’ nelle cose. Anche se le verità sono diverse a seconda di come la si pensa, Lei prima o poi trova la strada per affermarsi, a dispetto delle liti o delle false blandizie. Sia che la riconosciamo o che facciamo finta di non vederla.
    Auguri.
    Mariagrazia Gazzato

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  2. Auguri anche da parte mia a lei e agli altri utenti del suo blog.
    Quanto all’umore di questi giorni, è stata una cosa inattesa, ma, da quasi 2 anni, da quando ho scansato (o almeno spero) un bel masso che mi stava rotolando addosso, non sono mai malinconico, o, se capita, è una malinconia serena. Quella che un noto aforisma aveva definito “la felicità di sentirsi tristi”.
    Anche a me capita di dialogare con le persone che non ci sono più. Il bello è che mi danno sempre ragione.
    Quanto al blog, non si arrabbi se tra di noi ne parliamo in privato. E’ naturale, ed è un fatto positivo che se ne parli e ci scambiamo valutazioni. Sparlare alle spalle è un’altra cosa. Per esempio, le analisi approfondite di Piccinini meritano una replica altrettanto articolata e puntuale, e non c’è spazio per farlo nel blog, così come a volte ho scambiato lunghe mail con Aldo Clementina e altri frequentatori di Italians. Con altri ci scambiamo giudizi e impressioni, anche per chiarirsi le idee su qualche episodio, ma nessuno vuole danneggiare il blog; se mai, migliorarlo.
    Riprendo una considerazione di Nencioni sul valore della diversità. Anche in uno spazio di discussione la diversità è una ricchezza, non è un disvalore. L’importante è essere garbati e discutere sulle idee rispettando le persone.
    R
    é vero a volte la felicità assomiglia ad una sorta di pacata tristezza, la quale a sua volta, diventa serenità.
    Grazie per aver condiviso questo pensiero. Auguri anche a lei per tutto.

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  3. Mi scuso per la canzone “White Christmas”, mandatale due volte. Qui sotto la seconda canzone di Natale che era mia intenzione spedirle. Bah, l’eta’ fa certi scherzi…
    “Geseende Kersfees!”, come direbbero gli Stuchlik siblings,

    https://www.youtube.com/watch?v=YbNB47syN-I
    R
    di che si scusa? quel video è delizioso e quel Babbo stile crooner ancora di più. Bellissimo anche il secondo, grazie. Quei due bambini sono fantastici.

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