No ragazze, non ci siamo proprio. Il diritto a manifestare è sacrosanto ma quello di scassare, lanciare fumogeni, imbrattare o dare fuoco alle porte di associazioni che non ci piacciono, no.
Eccole le “signore” contro la violenza sulle donne:
https://www.open.online/2023/11/25/roma-non-una-di-meno-pro-vita-video/
“Pezzi di merda”, gridano agli agenti che sono li per fare li per fare il proprio lavoro e difendere l’ordine pubblico. Che ci siano abituati non toglie che ad essere donne contro la violenza sulle donne che sono violente, sia un paradosso.
Si sono lanciate contro la sede dell’associazione onlus “Pro vita”. Ok, d’accordo, ognuno ha le proprie idee, questi promuovono la vita e sono antiabortisti, ma che c’entrano con la sfilata contro i femminicidi? Se la vita per loro è sacra lo deve essere anche per le femministe urlanti contro la violenza di genere. Ma che genere di protesta sarebbe quella che va in piazza al grido di “bruceremo tutto”?
E, giustamente, in questo caso devo dare ragione a Salvini: se lo fanno i “rossi” va bene? E’ protesta pacifica e i vertici dei partiti di sinistra tacciono?
Silenzio colpevole quello de Caia Schlein e di Tizio Conte. Già, davvero credono che la violenza sulle donne finisca dopo questa bagarre passata per manifestazione pacifica contro i femminicidi in crescita?
Ma non farà che innescare altra violenza. E’ sempre così: violenza chiama altra violenza.
Bisogna educare alle relazioni umane, nelle scuole e nelle famiglie e sarebbe così che si inizia? Rompendo i vetri e lanciando fumogeni? E inveendo contro la Polizia?
No, ragazze, no, il messaggio è giusto: basta femminicidi, la protesta violenta è sempre sbagliata perché equipara le donne ai loro assassini.
Mi fate pentire di avervi difeso per anni e di aver scritto romanzi su questo tema. Io rimango dell’idea che ci sia un fondo di maschilismo (se vogliamo chiamiamolo patriarcato ma è un termine fuorviante) nella società italiana che va combattuto, ma non così. Così facciamo il gioco degli assassini.
E gli assassini la sfangano con qualche anno e via andare. Anzi tornare, magari ad uccidere ancora.
Pubblicato su Italians
Pubblicato su l’Espresso
Chi qui per anni mi ha accusato di polical correctness, forse dovrebbe fare un passo indietro, ma temo che gli ipocriti siano ben poco propensi a ammettere di avere sbagliato.
Il che dimostra che ciò che si ha in mezzo alle gambe conta molto meno di ciò che si ha (o NON si ha) in mezzo alle orecchie.
Ma ormai chi prova a dirlo è un fassssista patriarcale (anche un po’ putiniano e negazionista, già che ci siamo….)
R
e già che ci siamo, perché no anche un tantino novax?
… e pure terrapiattista, oh yeah. 😀
Immagino si tratti dei soliti gruppi di facinorosi estremisti che approfittano di ogni manifestazione per portare avanti le loro istanze, alla loro maniera, ma nulla a che fare con la protesta sacrosanta e legittima contro i femminicidi.
R
Nulla a che fare?Ma sono quelle del collettivo non una di meno, loro sono quelle che protestano e loro sono quelle che hanno organizzato tutto e sempre loro sono quelle che hanno fatto quello che vedi nel video. Manifestare è giusto “bruciare tutto” è sbagliato, si scende al livello dei violenti. Un po’ di obiettività non guasterebbe Alessandro. O io scrivo bianco e tu , per forza, nero? Ma cosa credi che stia qui a scrivere baggianate perché non ho di meglio da fare?
Migliaia di persone in piazza a Bologna per Cecchettin: “Meloni vuole proteggerci? Ha tagliato il 70% dei fondi sulla violenza di genere”
A Messina il corteo di Non una di meno contro la violenza sulle donne: “Qui due vittime di femminicidio, serve cambiamento culturale”
Una marea di persone a Roma contro la violenza sulle donne, le voci dal corteo: “Giulia Cecchettin ha segnato una cesura col passato”
Violenza sulle donne, il Circo Massimo pieno di persone: il raduno prima del corteo
Violenza contro le donne, piazza della Signoria a Firenze gremita di persone: “Basta femminicidi”
“Il patriarcato uccide”, migliaia di persone a Milano al presidio contro la violenza di genere: il minuto di “rumore”
E così via, proteste in tutta Italia: quanti di tutta questa gente che protesta tu pensi facciano parte o approvino quei “quattro gatti” facinorosi(è il caso di dirlo, se rapportiamo alle marea dei contestatori) che si sono accaniti contro la sede “Pro Vita”?
R
Un minuto di rumore, va bene ti piace. OK, pensala come ti pare, non intendo discutere di cose sulle quale non intendi ragione. Le proteste secondo te sortiranno l’effetto di far cessare i femminicidi? Ci sono tutti gli anni, sono finiti? NO sono aumentati. Ti piace lo slogan “bruceremo tutto”? pensi ai pochi “facinorosi, ti stai esaltando sulla scia delle proteste mirate al patriarcato? Bene, sono contenta per te, credici e speriamo che abbia ragione tu. IO lo spero e ormai me ne sono convinta : scrivo solo baggianate…
ma sono d’accordo con la premier:
https://www.open.online/2023/11/27/giorgia-meloni-attacco-sede-pro-vita-schlein-conte-landini/
anch’io aspetto.
Mariagrazia, io non ho affatto il piacere di contraddirti, dire che quel gruppo di facinorosi non rappresenta la maggioranza di quelle donne che protestano contro i femminici, non è contraddirti.
L’episodio di per sé riprovevole rischia di fare dimenticare il vero motivo della protesta che è sacrosanto. Non credo agli slogan inneggianti alla violenza, quelle donne non sono violente, sono solo arrabbiate e impaurite, e ne hanno tutte le ragioni. Hanno almeno il merito di porre nuovamente l’attenzione su di un fenomeno sociale esecrabile che rischiava di cadere nel dimenticatoio.
R
un gruppo politicizzato, certo non rappresenta la maggioranza di chi manifesta, lo so. Ma da l’impronta ad una manifestazione che per definizione deve essere pacifica pur con slogan duri, ma senza compiere azioni che ne vanificano l’efficacia e mettono in cattiva luce quanti e sono la maggioranza, sono in buona fede. Se questo per te non ha importanza e non significa niente, allora possiamo discutere all’infinito ma non troveremo mai punti d’incontro.
Ma poi credo che le manifestazioni servano a ben poco se non c’è l’impegno quotidiano di tutto a voler superare questo gravissimo problema.
Fuori tema, ma non del tutto.La demagogia e’ brutta a morire quindi ogni occasione e’ buona di dare di fascista a destra e a manca eppoi comportarsi di conseguenza, violenze, insulti, grida di sostegno ai terroristi palestinesi. Niente di nuovo sul fronte delle manifestazioni.Non vivendo in Italia non so se le manifestazioni abbiano avuto una connotazione violenta maggioritaria, sono propenso a credere che siano i soliti facinorosi a soffiare sul fuoco, squallidi, pericolosi certo, ma la maggioranza?
Piuttosto ho appena visto una clip con l’intervista a donne soldato israeliane.Erano al confine con l’Egitto e hanno ricevuto richieste di aiuto dai kibbutz attaccati dagli assassini di Hamas, sono salite sui loro due carri armati e sono corse a combattere. Hanno combattuto diciotto ore, hanno visto la morte in faccia, ma sono riuscite a fermare l’invasione da Gaza e liberare un kibbutz. Eta’ delle soldatesse?Venti anni, venti anni, vorrei gridare!Nella seconda guerra mondiale Stalin fu convinto a creare tre squadroni aerei con donne, uno dei quali solo di donne. Volavano su un aereo di legno che normalmente veniva usato per irrorare di pesticidi i campi. La pilota e la navigatrice non avevano il paracadute sia perche’ aggiungeva del peso, ma soprattutto diventava inutile perche’ volavano basso e se colpite l’aereo prendeva fuoco come un fiammifero. Venivano chiamate dai tedeschi le streghe della notte perche’ volavano solo di notte con questo biplano che era aperto, e volavano in condizioni disumane, 20, 30 sottozero in inverno.Non c’erano strumenti di bordo per la direzione, come extra portavano una pistola per non essere catturate vive. Hanno fatto 24000 sortite, hanno dimostrato che le donne possono fare tutto e anche di piu’! Hanno dovuto combattere non solo i tedeschi, gli elementi atmosferici, ma anche lo scherno dei superiori e compagni.Con la vittoria dell’armata rossa e la conseguente parata a Mosca le streghe della notte non sono state invitate a celebrare, sono state invitate a ritornare al loro ruolo di madri. Eccole servite benche’ avessero guadagnato 23 medaglie di eroine dell’Unione Sovietica!
R
le donne, in guerra e in pace, sono capaci di enormi sacrifici che spesso non vengono riconosciuti. Ha fatto bene a nominarne alcune.
Sono certa anch’io che la stragrande maggioranza dei manifestanti era in buona fede ed era li con l’intento sacrosanto di chiedere maggiore attenzione a tutti su questo odioso fenomeno.
Ma sono gruppi politicizzati che strumentalizzano iniziative come questa, che sono importanti e che, come in questo caso se si comportano in maniera violenta rischiano di vanificare l’impegno e la buona volontà e la buona fede della maggioranza di chi partecipa con slancio e credendoci davvero.
Signora Gazzato, io, in un altra discussione, avevo tirato in ballo una tendenza alla violenza che sembra in crescita.
I bambini giocano con videogiochi violenti, tanto, con un click i morti tornano in vita e si ricomincia a giocare.
Sui social le ingiurie e la delegittimazione la fanno da padrone.
I ragazzi si incontrano in gruppi contrapposti col solo scopo di fare una scazzottata collettiva.
Bisognerebbe tornare coi piedi per terra e recuperare i principi etici per i quali la violenza per una giusta causa è un ossimoro, così come le guerre umanitarie.
La violenza è la peste del nostro secolo
Nel caso in questione, poi, non si capisce contro chi si manifesta perché nessuno finora ha analizzato scientificamente il meccanismo del femminicidio per scoprirne le cause certe.
E non si può certo imputare un fenomeno così complesso e in corso da anni ad un piccolo finanziamento che è stato ridimensionato, forse proprio perché si è visto che non serve.
Quella manifestazione sa tanto di “Piove, governo ladro!!!”
Sembra davvero poco pentito, Turetta. Oggi vedrà i genitori e parleranno del modo di salvargli le penne, nel modo possibile, uno sarebbe farlo passare per pazzo.
Ma, mi chiedo, come fanno i genitori a incontrare un figlio così? Si sa che per i genitori i figli so’ figli e concediamo pure che lo credano davvero pazzo. Ma un dubbio che sia un criminale deve pur venirgli e i criminali non sono bravi figli di mamma e meno che mai “figli sani del patriarcato”, che Turetta, non sa manco cosa sia.
Mi dispiace ma merita l’ergastolo e niente di meno. Le femministe urlanti non l’hanno chiesto, ma dovrebbero farlo. Non deve più uscire uno così. Ci sarebbero altre Giulie a finire in quel modo orrendo.
Il movimento “Non una di meno” a questo punto potrebbe chiamarsi “non uno di meno” …in galera.
Ha visto la citazione in sua difesa di Andrea Podda e la replica sbiadita di Severgnini?
Comunque, il fatto che continui a pubblicare le sue lettere significa che, probabilmente, si è pentito di quella sparata.
R
L’ho vista Lenzini, grazie ed ho ringraziato il signor Podda. Se vuole entrare a scrivere nel blog è il benvenuto.