Laugh for nothing

Love is a bar of chocolate
in the cold winter nights
when everything is still
only the mourn of wind
through the willow tree.

Love is a voice too loud
into the silent room
when you stand all alone
and dark comes far too soon.

Love is a conversation where
you are right or wrong
the only thing that matters
it can last all night long.

Love is that laugh for nothing
that brings the joy of life
and in the coldest winter
makes you feel warm inside.

Oggi mi andava di riproporvi questa.

Quello che succede nel mondo è troppo spaventoso, permettetemi di osservarlo da lontano e di tacere (per ora).

34 commenti su “Laugh for nothing”

  1. Non è cominciato bene il terzo millennio, sembra che l’umanità si sia annoiata di tutti i buoni propositi di pace che erano seguiti alle due disastrose e assurde guerre mondiali del secolo scorso. E allora un po’ per celia e un po’ per non morir, ascoltiamo l’inno alla gioia eseguito di un coro di bambini: la bellezza delle note fa da commento alla carrellata sulla ingenuità e il candore dei loro volti

    https://www.bing.com/videos/riverview/relatedvideo?q=inno%20alla%20gioia%20beethoven&mid=8D1FA7C9E2085E0E45138D1FA7C9E2085E0E4513&ajaxhist=0
    R
    Piccoli…pensare a quanti bambini muoiono nelle guerre attuali è spaventoso, sembra che una guerra tiri l’altra. Gli uomini sono proprio cretini!

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  2. Mariagrazia, scusami se rompo il silenzio su quanto sta succedendo a Gaza, ma sto ascoltando la televisione e mi viene il voltastomaco nel sentire certe persone e la loro acquiescenza dello scempio che sta facendo del popolo palestinese quel criminale di Netanyahu .
    Sentire la Von der Layen parlare di “scudi umani”, per giustificare la barbarie di colpire in maniera indiscriminata un’intera popolazione di civili e bambini, per uccidere pochi terroristi di Hamas, è ripugnante.
    Così tutta Israele, per colpa di un pazzo estremista, si attirerà sempre di più l’odio degli arabi, e il mondo cosuddetto civile (parlo dei capi) dovrebbe scomparire per la vergogna di non condannare questo genocidio che si sta consumando.
    R
    non hai mai usato certi termini per definire quello che Putin ha fatto e fa agli ucraini. Non hanno diritto alla vita come i palestinesi?
    E come puoi chiamare “pochi terroristi” chi compie crimini atroci e poi si nasconde tra gli innocenti?? Sfogati pure ma la tua indignazione è si giusta ma sembra andare a corrente alternata. Non mi piace.

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  3. Mariagrazia, non capisco proprio cosa mi contesti: più di diecimila civili uccisi a Gaza di cui la metà minorenni, un paese raso al suolo, colpite ambulanze, ospedali, campo profughi, acqua, pane e medicinali carenti, una vendetta così spietata non s’era mai vista dai tempi di Bush contro l’Iraq. Quanti saranno i terroristi uccisi responsabili di quel blitz contro Israele? Una minima parte.
    Netanyahu sta sfogando il suo odio verso popolazione povera, inerme, angariata in tutti i modi, senza diritti riconosciuti. Altrettanto avviene in Cisgiordania occupata illegalmente dagli Israeliani. Deve essere condannato per delitti contro l’umanità
    Hamas è una reazione alla repressione feroce di un intero popolo, da parte di una Nazione che ne ha preso il posto, che possiede un esercito potente forte di armi nucleari(a proposito, un suo ministro ne ha minacciato l’uso) sostenuta dalla massima potenza mondiale cheha mandato in zona due portaerei e un sommergibile atomico.
    Non c’è paragone tra Palestina e Ucraina, una nazione questa che ha represso le minoranze russofone, ha minacciato la Russia con la richiesta dell’aiuto Nato, armata fino ai denti dagli Stati Uniti (ancora loro!) e aiutata da tutto l’Occidente, che ha represso le minoranze russofone al suo interno.
    R
    Alessandro, ci rinuncio.

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  4. E mentre il mondo guarda da tutt’altra parte, questo bel signore che tiene da 20 mesi l’Ucraina come il suo privato campo di battaglia, continua a minacciare:
    https://www.theguardian.com/world/live/2023/nov/08/russia-ukraine-war-kyiv-avdiivka-zelenskiy-putin
    mentre l’esercito ucraino sta respingendo le sue pretese da 20 mesi con un tributo di sangue altissimo ed un paese distrutto e minato e un terzo della popolazione emigrata.
    Certo viene comoda questa nuova guerra tra Israele e Hamas a Putin. Toglie attenzione e sovvenzioni, per forza di cose e la guerra ristagna, persino le notizie faticano ad arrivare perché tanti reporter di guerra sono impegnati altrove.
    E la fighetteria “progressista” nazionale però, continua a sostenere le balle del russo.
    Che brutto mondo che si prefigura: da noi una classe politica ancora ancorata a vecchi schemi e pie illusioni e altrove moti sempre più evidenti di manifestazioni di odio e progressivo disfacimento di valori condivisi dal dopoguerra fino a qui.

    Che depressione….

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  5. Il segretario dell’Onu, Guterress:
    “A Gaza la più grande strage di bambini di tutte le guerre”
    Gia 4000 banbini uccisi dalla rabbia di Netanyahu, ma l’assassino non si ferma, e “il mondo civile” abbozza.
    R
    Lo deve andare a dire ai terroristi che si nascondono tra i civili, e a chi ha iniziato a scatenare la “rabbia”. Il mondo civile…abbozza su tante cose, anche sui massacri dei civili e dei bambini (deportati a migliaia in Russia) sugli stupri e le fosse comuni, niente da dire su di loro e sui loro assassini? Anche lei si indigna a senso alternato e abbozza idem?

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    • @piero: ma quindi, per non limitarsi ad abbozzare, il mondo civile (btw. cosa intende con questa espressione?) cosa dovrebbe concretamente fare?

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    • Egregio Piero, lei mancava all’appello, all’appello della malafede, la capisco vedo gli italioti come lei che si scandalizzano per i bambini morti a Gaza, ma ha mai pensato di manifestare con quelli dell’Allahu Akbar per i bambini israeliani? Io ho visto scene di giubilo per il massacro degli israeliani. Non ci sarebbe nessun bambino o civile morto a Gaza se parte dei suoi abitanti non avessero appena massacrato piu’ di mille civili israeliani, donne e bambini e preso piu’ di duecento ostaggi, fra cui bambini. Gli assassini di Hamas hanno cotruito centinaia di chilometri di tunnel, hanno messo lanciarazzi e depositi di munizioni in scuole, moschee e ospedali, tutto con i soldi internazionali inviati come aiuti.Cosa dovrebbero fare gli israeliani che ben da prima della nascita di Israele hanno dovuto combattere contro i progrom arabi? Dica la sua soluzione invece del suo piagnisteo a senso unico.Nel 1947 erano stati proposti due stati, gli arabi rifiutarono e attaccarono. Gli sta andando male e io spero si’ in una Palestina libera, ma libera dai terroristi palestinesi.L’ONU invece di cianciare come al solito perche’ formato da stati canaglia, cosi’ va il mondo, dovrebbe garantire la sicurezza a Israele. Sicurezza significa non rischiare la vita ogni giorno perche’ sei israeliano cosi’ se sei alla fermata dell’autobus sei ucciso dall’eroe arabo che grazie al permesso di lavoro e’ riuscito ad entrare in Israele o sei ucciso da un razzo lanciato da Hamas. La feccia araba che grida Palestina libera vuole semplicemente lo sterminio degli israeliani come hanno fatto i nazisti con gli ebrei, ma gli israeliani questa volta non si faranno massacrare impunemente. Gli Stati Uniti spingono per una pausa umanitaria cosi’ gli assassini di Hamas saranno liberi di attaccare a piacimento all’infinito.Molto disdicevole che i civili e i bambini paghino questa barbarie, ma sono i banditi di Hamas i responsabili di farsi scudo con i civili. I soldati israeliani non danzano di gioia per questo macello al contrario dei palestinesi! Non ho controllato i suoi commenti sull’Ucraina e i bambini uccisi o deportati. Forse mi sbagliero’ ma immagino che anche qui lei sara’ presente all’appello della propaganda putleriana.
      R
      Per favore evitiamo termini come italioti, grazie.

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  6. Ah già, per colpire Hamas, è lecito massacrare 10500 civili di cui 4500 bambini e un paio di migliaia di donne. È lecito radere el suolo un paese, lasciare la popolazione senza acqua, senza viveri, senza medici, senza carburante per muovere le ambulanze, senza luce elettrica.
    Disattese tutte le risoluzioni dell’ONU, violate le norme del diritto internazionale, inascoltato il Santo Padre, perduto ogni senso di umanità. Doveva venire il terzo millennio perché accadesse uno scempio come questo.
    R
    Tutte cose che fa anche Putin, si indigna con lui? Piero, la prego di non fare domande …provocatorie.

    Rispondi
    • @Mariagrazia: posso una osservazione? La sua domanda a Piero aprirebbe un discorso che andrebbe avanti all’infinito. Ognuno di noi ha una sensibilità diversa. Mi costa ammetterlo, ma io per esempio mi indigno di più per Putin che per Israele. E non mi indigno per nulla per una miriade di ingiustizie che avvengono senza che ciò mi faccia batter ciglio. In questo non mi sento diverso da Piero. Ma così fa più o meno inconsapevolmente ognuno di noi.

      R
      Certo, Francesco, ha ragione, non possiamo stare ad indignarci o a piangere su tutte le miserie del mondo H24, dobbiamo anche cercare di vivere la nostra vita e questo comporta, a volte, estraniarsi e serve a sopravvivere, lo fa anche Gesù con i cripples.
      La mia domanda a Piero è mirata, mi pare di ricordare che Piero sia entrato in questo blog (e qui si discute di queste cose) criticando gli aiuti all’Ucraina e non ricordo condanne da parte sua dell’invasione ma sempre argomentazioni fini a se stesse.
      Anch’io mi indigno di più per l’Ucraina, per molti motivi che ora non mi sento di elencare. L’ho fatto fin troppo.
      Questa indignazione a senso unico nei confronti di Israele, non mi piace. La storia sarebbe troppo lunga ma ha radici profonde e anche qui ho già dato. Non fatemi ripetere all’infinito sempre le stesse cose per favore (non è diretto a lei).

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  7. Secondo il mio punto di vista è un errore scendere in campo con la bandiera di una o l’altra fazione. Questa è una tipica situazione in cui entrambe le parti hanno torto, con dei distinguo. Israele sta attuando un eccesso di legittima difesa, ma la legittima difesa è sempre un’azione conseguente ad un tentativo di aggressione che si protrae ormai da decenni. Tutti i Paesi confinanti, e anche molti non confinanti, ne desiderano l’eliminazione dalla carta geografica, di conseguenza gli israeliani attaccano compiendo gli scempi di cui vediamo nei notiziari. Ma cosa accadrebbe se non lo facessero? La risposta è nel loro ritiro da Gaza del 2015 che ha portato al potere Hamas e l’organizzazione del massacro del 7 ottobre.
    E’ chiaro che un bimbo israeliano vale come uno palestinese e di questi ultimi ne muoiono di più, ma ho sempre la sensazione che le eccessive reazioni di Israele siano sempre in risposta a dei tentativi di annientamento. E siccome le parti in causa eleggono sempre dei governanti bellicosi, sostenuti da grosse nazioni ancora più bellicose, è piuttosto difficile venirne fuori.
    PS: non fatemi i paragoni con l’Ucraina perché c’è qualche differenza.
    R
    sono d’accordo con lei per quanto esposto sulla crisi israeliana infatti non mi sono mai schierata da nessuna parte. Il parallelo con l’Ucraina forse non calza, ma ad una risposta estremamente indignata con toni molto accesi su Israele, non corrisponde per alcuni, un’altrettanto indignata risposta sulla crisi ucraina. Non credo che i bambini o i civili ucraini siano diversi dagli altri. In questo senso. E la guerra anche li continua.

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    • Una delle differenze fra le due guerre è che l’Ucraina si sta difendendo nel proprio terreno da un’aggressione da parte di uno stato straniero che ritiene propria quella zona geografica. Israele si difende da un’organizzazione terroristica, appoggiata da varie nazioni, andandola a colpire all’esterno dei propri confini. La similitudine è piuttosto con gli USA e gli attacchi ad Afghanistan o Iraq (il secondo), anche se il terrorismo di Al Qaeda non poteva portare in nessun modo all’annientamento degli Stati Uniti, mentre uno stato piccolo circondato da Paesi mussulmani, e odiato da tutti, è in pericolo maggiore.
      R
      sicuramente, preoccupante.

      Rispondi
  8. Sono d’accordo su quanto scrive Mauro, che è un errore scendere in campo con la bandiera di una o l’altra fazione. Occorre invece chiedersi le CAUSE degli avvenimenti, quelle IMMEDIATE, ma soprattutto QUELLE PREGRESSE.
    Ma i primi a schierarsi acriticamente, senza tenere conto delle cause, o tenendo conto solo d elle cause immediate, sono i capi e gli schieramenti politici che, che giudicano per partito preso, in base alle alleanze o alle ideologie. Insieme ad essi, certa stampa che non sa fare il proprio mestiere(la maggior parte), ossia quello di informare senza pregiudizi, e che invece si accoda ai politici. Secondo questa logica, chi invece, non accetta supinamente la versione ufficiale dei fatti, è tacciato di schierarsi col nemico, o peggio ancora, viene dileggiato e combattuto. I dibattiti televisivi, salvo rarissime eccezioni, danno un pessimo esempio in tal senso. Spero che questo blog non cada in questa trappola.
    Detto ciò, per rispondere alla domanda se “mi indigno a senso alternato”, rispondo di no, e dico semplicemente che mi indigno in un solo senso, quello che dà priorità a una gamma di sentimenti, anche giusti e legittimi (come la difesa o la punizione di chi offende), ma più spesso riprovevoli (come l’orgoglio, la rivalsa, la vendetta, gli interessi personali o di gruppo a detrimento di un altro gruppo) piuttosto che alla VITA UMANA DI PERSONE INNOCENTI .
    Vorrei infine avere la libertà, senza essere sospettato di “senso unico” o di amnesia per altri eventi, di scriver la mia indignazione per un fatto che, come anche affermano il segretario dell’Onu e tutte le piazza che protestano, non ha precedenti come crudeltà inflitta a persone innocenti.
    R
    No, signor Piero, mi permetta, qui è difficile che si cada in qualche trappola: le opinioni sono tutte accolte ma, come si conviene in democrazia, discusse, questo blog si basa sula libertà d’opinione e sulla dialettica e sulle diverse opinioni a confronto. Scriva pure minuscolo e rispetti le opinioni altrui se vuole che le sue vengano rispettate. Rispetti il confronto e che sia tale veramente: se io non sono d’accordo con lei, mi permetta, lo posso e lo devo dire. E lo dico. I morti fanno pena anche a me e anche io vorrei che finissero TUTTE le guerre, ma mi rendo conto che è un’utopia. Ma dei distinguo su chi le fa, le provoca, le alimenta, vanno fatti. Io, almeno, se le permette, ma anche no, li faccio. E li farò- Le piazze che protestano non sempre vanno nella direzione dell’indignazione pura e semplice ma, spesso, sono aizzate da fenomeni che possono degenerare. Attenzione a non cadere in quelle trappole…l’odio verso gli ebrei sta aumentando ed è molto ma molto pericoloso e un pessimo segnale. Subdolo e colpevole di riportare indietro le lancette di molti anni: MAI PIU’, SI ERA DETTO. Mi pare giusto ricordarlo.

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  9. Per me la differenza principale tra la guerra in Palestina e quella in Ucraina è che per la Palestina non si vede ancora una soluzione valida e praticabile, mentre per l’Ucraina, se ci fosse buona volontà da parte di tutti gli interessati, anziché la volontà, per motivi diversi, politici ed economici, di portare la cosa per le lunghe, la guerra potrebbe finire domani. Esiste una rosa di soluzioni tra le quali se ne troverebbe certamente una accettabile da tutti.
    R
    appassita, mi pare.

    Rispondi
  10. Lei dice che “l’odio verso gli ebrei sta aumentando ed è molto ma molto pericoloso e un pessimo segnale”
    Ma secondo lei perché va crescendo? Non c’entra nulla lo scempio di civili, donne e bambini innocenti che sta producendo un uomo che neppure rappresenta tutta Israele?
    Purtroppo è un “cortocircuito” che avviene nelle masse: l’odio è in primo luogo per la reazione assolutamente sproporzionata di Israele, e in secondo luogo per come vengono trattati con disprezzo i palestinesi da parte degli israeliani. Ma le masse non vanno per il sottile e confondono Netanyahu con Israele, Israele con gli ebrei.
    Ma l’antisemitismo, se non nella testa di qualche cretino, non c’entra nulla.
    R
    Piero io la passo e basta, credo davvero che a questo punto sia inutile e persino controproducente replicare. La pensi come le pare, mi pare di avere davanti un muro. Non c’è dialogo possibile. O le davvero non capisce o fa finta, ma non cambia la sostanza.

    Rispondi
    • @piero: sa cosa ha postato un mio carissimo amico su FB (e che resta mio carissimo amico anche se non sono d’accordo con lui”): “…………………….(una frase che io non mi sento di pubblicare). Ora, il mio amico ha usato queste parole per reazione emotiva e superficialità, ma lei comprende il substrato e le implicazioni di quel “……” e quel “……”? Il substrato è l’odio verso gli ebrei, che non sarà il motore di tutte queste proteste, ma è almeno una parte importante ed è accettata dalla maggioranza silenziosa. Posso solo provare ad immaginare come possa sentirsi la Sen. Segre, la quale ha dichiarato che le sembra di aver vissuto per nulla. Israele potrebbe reagire in modo molto più blando, ma ci ritroveremmo con asili ebraici a Berlino tenuti nascosti per motivi di sicurezza e violenze di ogni genere verso gli ebrei in Europa. Proprio grazie a questi post, che di certo non sono indirizzati a Netaniau (o come si scrive) ma a tutti gli ebrei, in quanto tali. Per la cronaca: FB ha poi rimosso il post.

      R
      Francesco la pubblico ma anch’io come FB che ha fatto benissimo, ho tagliato le frasi che riporta.
      Anch’io se provo a pensare alle reazioni della senatrice Segre davanti a queste manifestazioni di odio, mi sento male per lei.

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  11. Credo che l’antisemitismo oggi sia relegato ad una categoria di mentecatti che non sanno di cosa parlano, e vandalizzano e offendono per il gusto di offendere. La stessa categoria di ritardati che offendevano Balotelli allo stadio con cori razzisti.
    Esiste poi un antisemitismo di tipo diverso, se vogliamo, più insidioso, che non ha niente a che vedere con vandalismi e insulti, e consiste nell’ipotesi del “complotto giudaico-massonico” che richiama i concetti del Mein Kampf. In questo caso si prendono di mira i Rotschild e altri banchieri e grandi finanzieri.
    Esiste infine l’antisionismo, che, senza alcun riferimento a principi razzisti, all’anniversario della “notte dei cristalli”, e alle considerazioni di Giuliana Segre, che ritengo fuori luogo, contesta tuttora la legittimità della costituzione dello Stato d’Israele a spese del popolo palestinese che già vi abitava.
    Credo che le contestazioni di oggi si riferiscano a questa terza posizione, che è stata a lungo sponsorizzata dalla sinistra europea.
    Credo che, indipendentemente dall’atteggiamento verso gli ebrei in genere, si contesti la reazione militare di Israele, ritenuta eccessivamente dura, oltre alle provocazioni pregresse, come gli insediamenti abusivi dei coloni e la dichiarazione di Gerusalemme come capitale.
    R
    Gerusalemme capitale è una delle cavolate di Trump, quello che lei difende spesso e che non “crea problemi”…. Il resto che scrive è il riassunto di quello che la stampa italiana ci propone in questi giorni. Ma il problema va molto aldi la di queste considerazione e Liliana Segre ha tutto il diritto di dire quello che dice: la storia le da ragione. La reazione dura di Israele è una guerra contro chi la vuole distruggere. La provocazione dei terroristi di Hamas non è stata un segno di pace.Poi, per me tutte le guerre non andrebbero fatte ma, ripeto,è utopia: gli uomini sono aggressivi e guerrafondai da sempre e sempre lo saranno. Difendersi dalle aggressioni dei terroristi è legittimo, Ci vuole chi instauri un processo di pace che per ora non è alle viste. Neppure il Papa riesce più a smuovere le coscienze o incoscienze degli uomini. Francesco non riesce a far sentire la Sua voce e ci sarbbe bisogno di ascoltarla forte e chiara, la voce del Papa.

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  12. traduzione Google:
    L’amore è una tavoletta di cioccolato
    nelle fredde notti invernali
    quando tutto è fermo
    solo il lamento del vento
    attraverso il salice.

    L’amore è una voce troppo forte
    nella stanza silenziosa
    quando sei tutto solo
    e il buio arriva troppo presto.

    L’amore è una conversazione dove
    hai ragione o torto
    l’unica cosa che conta
    può durare tutta la notte.

    L’amore è quella risata per niente
    che porta la gioia della vita
    e nell’inverno più freddo
    ti fa sentire caldo dentro.

    (abbastanza fedele)

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    • Immagino che la poesia in inglese sia molto diversa ma personalmente mi piace molto in italiano …purtroppo il mio inglese è a livello di scuola media grazie della traduzione e serena notte
      R
      Grazie Carmela, in realtà è una buona approssimazione.

      Rispondi
  13. Mi permetterò una rapida considerazione (non è mia, è del Papa)
    “Uccidere bambini è una crudeltà”

    Fine della storia. Non ci sono giustificazioni, distinguo, sottigliezze, alleanze. Non ti giustificano 70 anni di occupazione, non ti giustifica un genocidio di 80 anni fa, non ti giustifica la russofonia o il desiderio di Nato o un bel parlamento pieno di uomini incravattati.

    Chi uccide i bambini è un criminale, sempre. Senza benaltrismi.
    O passa questa idea, o siamo pronti per il meteorite.
    R
    Allora venga, perché per Putin tu hai sempre fatto eccezione. Non ricordo parole simili nei suoi riguardi-

    Rispondi
    • Ettepareva. Ma allora tu, ma allora lui, ma ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me.
      Quindi non sono importanti migiaia di bambini morti, la cosa importante è aver dichiarato preventivamente che XY è cattivo. Se non lo dici i bimbi non sono morti.

      Si avanzi l’asteroide.
      R
      Avanzi pure se i bambini vengono strumentalizzati anche da morti. Certo che sono tutti uguali, loro, non lo è qualcuno che è un po’ più uguale e questo non può esistere.

      Rispondi
  14. Io non farei neanche la distinzione tra bambini e adulti. Anche se i bambini morti commuovono di più, ogni morto è una tragedia per qualcuno.
    E’ una tragedia per un genitore perdere un figlio, ed è anche una tragedia per un bambino perdere un genitore. Poco importa se quel genitore era addirittura un soldato (purché non sia un mercenario professionista che aveva messo in conto il rischio di morire). La vita non è un gioco di ruolo.
    Le uniche vite che valgono un po’ meno (lo dicono anche i calcoli delle assicurazioni per gli indennizzi) sono quelle dei vecchi.
    R
    nessuna vita vale meno.

    Rispondi
  15. La verità viene a galla:
    Washington Post, fu Kiev a bombardare il gasdotto Nord Stream 2.
    R
    le prove? E’ da lungi che WP lo dice, ma…va provato con certezza. Tra i funzionari di Kiev possono esserci dei corrotti, sappiamo da chi.

    Rispondi
  16. A proposito di propaganda, vi ricordate il cattivo Putin che sabotava i gasdotti?
    Beh, almeno per una volta dovremmo chiedere scusa. Non era lui
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/11/11/wp-fu-lucraina-a-bombardare-il-nord-stream-2_dcd0f5a8-0efa-4a45-be69-b19f36e730b0.html

    C’è qualche ragione se la NATO non si è mai fidata di quel Paese….
    R
    vale anche per te (un altro che esulta) la risposta data a Alessandro. Vi fidate della stampa quando vi fa gioco….e cascare facilmente nelle trappole.

    Rispondi
    • Io veramente sono quello che della stampa non si fida MAI…
      E’ anche vero che il risultato è lo stesso: non vengono certamente a raccontare la verità a noi e ora. In ogni caso qui si dimostra una volta di più che a partire di getto con l’indigno di solito si va a sbattere – vi ricordate l’Iraq?
      R
      vi ricordate???c’è anche lo spirito critico.

      Rispondi
      • In ogni caso, lo riporta anche il tuo amato Guardian, l’unico giornale che racconta solo la verità….:-D

        https://www.theguardian.com/world/live/2023/nov/12/russia-ukraine-war-live-nord-stream-pipeline-sabotage-germany-kyiv?filterKeyEvents=false&page=with:block-655087a68f08f02e9fecb40c#block-655087a68f08f02e9fecb40c

        Suvvia, Mariagrazia, non arrampicarti sugli specchi che si scivola e ci si fa male. Banalmente, ti-mi-ci hanno propinato l’ennesima panzana propagandistica per convincerci a tirar fuori un po’ di quattrini da spendere in fichissime armi e profittevoli distruzioni. Come per l’antrace, come per le incubatrici di Saddam, come per le primavere arabe, come… la lista è lunga. Intanto la gente muore, e qualcuno compra una BMW nuova.
        R
        qualunquismo, riprova che il Guardian è serio, poi non sapremo mai nulla di concreto. Ma la diga che hanno fatto saltare i russi? quella per te è bazzecola vero? E li ci sono stati oltre 50 morti e danni incalcolabili.

        Rispondi
        • E quella volta che Pierino ha fatto la puzzetta e ha incolpato Gigino? E il ratto delle Sabine? e i rapimenti di Boko Haram? e la strage di Ustica?

          …. e ti rendi conto che non puoi eliminare una panzana citando dieci altre verità? (dato e non concesso che non arrivino smentite anche lì).
          L’Ukraina è in guerra: pertanto cerca di procurare al nemico il massimo danno (economico, materiale, di reputazione) con il minimo sforzo, incluso un po’ di autolesionismo che nei titoli fa sempre la sua figura. Lo fanno TUTTI, l’Ukraina non è diventata Santa Maria Goretti solo perchè è stata attaccata da Putin.
          Il rischio è che in questi tempi mediatici ti sgamano subito.
          R
          ma cosa ti da tanta sicumera? ma che ne sai? Eri presente? Ti tronfi di una cosa di cui non sai niente e mai saprai.

          Rispondi
    • Per me è verosimile quello che ha scritto il WP, e dal suo punto di vista l’Ucraina ha fatto benissimo. E poi sono convinto che gli stati sostenitori dell’Ucraina abbiano una ragionevole certezza sull’autore del sabotaggio, ma saggiamente tacciono (fosse anche stata la Russia). Anche perché non è da escludere che abbiano persino agito di concerto.
      R
      Niente è da escludere, nessuna ipotesi.

      Rispondi
  17. Ma chi se ne frega di chi ha bombardato il gasdotto. E’ l’unico bombardamento che non ha accoppato nessuno, a parte qualche branzino che sarebbe ancora lì se Putin non avesse il complesso di persecuzione.

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  18. E’ vero, “chi se ne frega” se il prezzo del gas s’è impennato? Chi se ne frega del danno ecologico? Chi se ne frega se qualcuno avrà avuto un inverno più freddo? Chi se ne frega se gli ucraini hanno raccontato balle e qualcuno se l’è bevute?
    R
    Balle? allora i russi hanno raccontato aerostati. Io, comunque non ci credo.

    Rispondi
    • Bhe, si, chi se ne frega se il gas si è impennato. Anche perché ormai è sceso abbastanza da far scendere l’inflazione e nessuno è rimasto al freddo.
      Il danno ecologico è seccante, ma la guerra stessa è il maggior danno possibile. Per quella chieda conto ai russi, non agli ucraini.

      Rispondi

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