Mi ha colpito questa lettera pubblicata oggi su Italians:
Sembra tutto molto sensato. Ma poi ci rifletto e penso: ma io mi vesto prima di tutto per coprirmi se fa freddo, poi per scoprirmi se fa caldo, poi perché mi piace essere vestita “bene” e secondo le occasioni, anche per piacere. Perché no?
Non viviamo nelle caverne, se usciamo ma anche se stiamo in casa è giusto vestire in modo tale da sentirci a nostro agio. Chi si veste in maniera provocante lo fa per provocare una reazione maschile. Non ci trovo nulla di male. Le donne lo hanno sempre fatto dalla notte dei tempi.
Ora, se il vestito serve ad attirare l’attenzione, ciò non significa che le donne per questo debbano essere molestate. Ma guardate e ammirate si. Anche gli animali adottano lo stesso metodo. Guardate il pavone, per esempio.
La storia delle relazioni tra uomo e donna è anche la storia della moda del momento: non sarebbero esistiti tanti stilisti e creatori di moda se non fosse sempre stata questa spinta a vestirci anche per piacere.
Ma ora le cose sono molto complicate da questa tendenza all’ossessione che spesso gli uomini dimostrano verso le donne. Sono così insicuri e deboli e hanno una così grande paura di non riuscire a trovare altre relazioni se ne perdono una, che arrivano ad uccidere la donna che li lascia o che li rifiuta.
Il problema sta qui: nella difficoltà di relazione interpersonale, complicata, paradossalmente dalla molteplicità dei mezzi di comunicazione. Troppe occasioni d’incontro, corrispondono a nessuna, reale occasione d’incontro.
“Ci aggiorniamo” si sente dire spesso da chi parla al telefono ovunque. Ma poi finisce e l’uomo teme la solitudine nel mare magnum delle “offerte imperdibili”.
Ma perché arrivare ad uccidere? Come si spiega se non con un vuoto interiore immenso che, forse, sono proprio i tanti mezzi di comunicazione a produrre: sembra tutto più facile e invece uno schermo bianco per quanto possa interagire rimane sempre un freddo pezzo di materia inerte.
L’era della comunicazione per eccellenza, sta forse creando incomunicabilità e mostri?
Pubblicato su Italians