No, se o ma

Non amo parlare di me. Di solito non lo faccio. Ma sto passando un periodo non facile (i miei “nemici gongolino pure)”. E non è il primo. Ne ho superati altri. Con l’aiuto dei miei familiari e degli amici (pochissimi ma “buoni”) e anche di Chi, per chi crede è il massimo aiuto. Almeno io lo spero e lo prego di continuo.

Anche per questo motivo avrete notato crescere il mio nervosismo e le mie reazioni e qualche risposta forse troppo “dura”. Fa parte del mio carattere essere sempre molto franca, ma certo, l’umore non aiuta le relazioni.

Ciò detto, la mia attenzione ai fatti attuali, a ciò che succede tra israeliani e palestinesi, il terrorismo e gli atti orribili da esso compiuti (non nomino volutamente nessuno), che fanno seguito agli orrori visti in Ucraina , è, necessariamente allentata. Non posso guardare né leggere, mi fa troppo male e mi devo difendere dalla mia stessa emotività.

Non ” sto” che con chi ha delle ragioni valide: gli ucraini per esempio, le hanno tutte valide. Nel doloroso confitto ora, peggio di sempre, in atto contro Israele le cose sono molto complesse: nessuna parola è adeguata per definire la sofferenza di entrambi quei popoli (israeliani e palestinesi).

Ma il terrorismo è una belva spietata e mai e poi mai deve trovare giustificazioni, di nessuna natura. Il terrorismo è la parte oscura degli uomini, ne è la parte peggiore, quella che va combattuta sempre e con tutti i mezzi. Fino all sua completa distruzione, senza sosta e senza tentennamenti. No se o ma, ma SOLO NO!

TERRORISMO VADE RETRO.

3 commenti su “No, se o ma”

  1. @Mariagrazia: Mi spiace per il periodo che sta attraversando. Abbia cura di sé, come lo sa meglio di noi che la leggiamo. Il mondo ci mette alla prova, ma noi siamo tosti, anzi tostissimi. Un caro saluto.
    R
    grazie Francesco, seguirò il suo consiglio.
    PS: però sta passando spero e mi scuso se ne ho parlato.

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  2. Se ha problemi di salute ha certamente la mia solidarietà. L’anno scorso ho subito un intervento chirurgico con l’asportazione dell’organo colpito, e qualche conseguenza funzionale antipatica.
    Dopo questa malattia – che tecnicamente sembra risolta – mi sento stranamente sereno e ottimista per il futuro, più o meno lungo che sia.
    Mi auguro che succeda anche a lei, ammesso che sia un promlema di salute, o qualsiasi sia il suo problema.
    R
    Grazie anche a lei.
    PS: non fermiamo però l’attenzione su di me, il tema è un altro.

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  3. Mariagrazia, chi non può avere orrore del terrorismo? Chi può giustificarlo?
    Ma per estirparlo occorre capire perché nasce il terrorismo, e se nasce, dietro c’è sempre una causa importante, che non si può ridurre alla pura cattiveria umana.. Storicamente il terrorismo nasce dove è sofferta o sentita una grande ingiustizia, ma non c’è modo alcuno di ottenerla con la ragione.
    Anche il sionismo ha fatto ricorso ad atti terroristi, perché riteneva una grande ingiustizia non rientrare in possesso dei territori dove gli ebrei avevano vissuto prima della diaspora; i carbonari che anelavano a costituire l’Italia, ricorderemo anche ad atti terroristici.
    Sta alla saggezza di chi detiene il potere non creare certe condizioni che fanno esplodere questo terribile fenomeno. E, se nasce, per eliminarlo occorre rimuovere le vere cause, altrimenti anche se lo si sconfigge con la forza, prima o poi si riprodurrà, e sarà forse peggiore di prima.
    Ciò detto, ti auguro sentitamente una pronto ritorno ai tuoi momenti migliori.
    R
    grazie.
    Ma non sono d’accordo: è il terrorismo a provocare le cause delle guerre. Nella cattiveria c’è poco da capire. Eì cattiveria e basta.
    Le camice brune di Hitler non si facevano domande quando andavano casa per casa a prelevare gli ebrei e piombarli nei treni che portavano nei Lager.
    Dalla cattiveria nascono tutto gli altri orrori conseguenti. Mentre si cercano le cause
    i terroristi massacrano i bambini…

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