Ha trovato davvero un bell’ alleato Putin. “King-Kong-Un” gli ha promesso sostegno nella lotta contro il bieco Occidente.
Do cai soea giusta, direbbe Goldoni. Ma guardateli: il porcellone Kim e il suo amicone russo a stringersi mani e scambiarsi sorrisi….c’è davvero di che stare allegri.
Ma, certo, se Putin si appoggia a quel tipetto, è arrivato davvero alla frutta pelosa e passata…
Morto (forse) un Prighozin, se n’è trovato uno ancora più “macellaio”.
E ce l’ha la faccia….
Mariagrazia, che opinione degli Americani possa aver desunto il “porcellone Kim” dalla storia del suo paese, a partire dalla famigerata guerra di Corea protrattasi dal 1950 al 1953? Due milioni e ottocentomila tra morti e feriti, un paese raso al suolo, e fortuna che il presidente americano Truman destituì il generale Mac Arthur intenzionato ad usare anche lì la bomba atomica. Non può meravigliare che anche quel paese nel tempo si sia dotato di armi nucleari e cerchi alleanze contro quegli Americani che da sempre li hanno osteggiati.
Alessandro, quell’ammasso di lipidi di Kim Jong-un sta vivendo ancora negli anni ’50. Lui e tutto il suo sgangherato Paese dove, tra l’altro, non potranno leggere questo post. Fa un po’ il bulletto lanciando qualche missile scarico nell’Oceano Indiano e fucilando qualche oppositore qua e là. Adesso finge di poter fornire qualche petardo a Putin, il quale, se veramente ha bisogno dell’aiuto di Kim, vuol dire che è messo con le pezze al culo.
Il Giappone diversamente dalla Nord Corea ha incassato un paio di supposte atomiche, ma fortunatamente si è evoluto ed è al passo coi tempi (balene a parte).
Il problema non è la stretta di mano fra Putin e il buffo fratello di Kim Yo-jong, ma quella fra Putin e il cinese Xi.
Uomini, semplicemente coraggiosi:
https://www.theguardian.com/commentisfree/2023/sep/14/vladimir-putin-jail-war-ukraine-russia-alexander-rodnyansky
Mauro, io credo che per giudicare occorre anche mettersi nei panni della controparte. La Corea del Nord è un paese comunista e questo basta perché gli Americani li considerino nemici da combattere.
Non solo la guerra di Corea ha contribuito a rendere diffidente quel popolo e chi ne è a capo. Cito Noam Chomsky, riassumndo:
“La Corea del Nord è forse il paese più folle del mondo… perché si comportano a quel modo? Immaginate cosa fu la guerra di Corea, per quel paese completamente raso al suolo, che ferita deve aver lasciato dietro di sé… Questo negli anni ’50, ma non solo: nel 1993 Clinton bloccò un patto di amicizia tra Corea del Nord e Israele; George W. Bush considerava la Corea del Nord “l’asse del male” avviando una politica aggressiva di continue minacce; in tempi più recenti sono state svolte esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud: i più avanzati bombardieri della storia, gli stealth B-2 e B-52 hanno simulato bombardamenti nucleari proprio sui confini nordcoreani… “
Ma a parte questo, una domanda è lecita: “Che ci fa l’America nel continente asiatico? Forse la Corea l’ha minacciata a casa loro? Perché l’America non se ne sta buona nel proprio continente?”. Risposta: l’America, da molto tempo, persegue una politica militarista planetaria, che spacca il pianeta in due, nessun altro stato si sogna di perseguire una politica imperialista così invasiva.
R.
Nessuno? ne sei cosi sicuro?
Davvero un bel personaggio o parac…e trova persino consensi qui sopra…
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-russia-guerra-giorno-567-diretta_69793994-202302k.shtml
beh certo con Putin ha feeling ecco spiegato il “consenso”
davvero una bella persona il maialotto
https://www.open.online/2019/06/11/wsj-il-fratellastro-di-kim-jong-un-ucciso-in-malesia-era-un-informatore-della-cia/
Sotto la foto è specificato:
“Lo scrive il Wall Street Journal, riportando le dichiarazioni di alcuni ex esponenti della Cia”
Veramente affidabili, sia la testata, sia gli informatori!
R
““No nation on the planet, nobody, should be helping Mr Putin kill innocent Ukrainians,” White House national security council spokesperson John Kirby said this week. If the countries decide to move forward with an arms deal, the US “deal with it appropriately”, he added.”
posso risponderti : I agree! Kim e Vlady insieme sono un pericolo per il mondo (libero) intero.
E non dimentichiamo che il pacioccone è amico di Trump, altro grande “uomo”…e non sia mai ritornasse presidente…(anche l’impossibili per tipi come lui, può diventare possibile).
Buongiorno Mariagrazia,
In verità volevo scrivere in risposta ad un suo intervento in cui mi ringraziava per la partecipazione al blog (ammesso che il Francesco citato fossi io), vi ho letto tra le righe un po’ di stanchezza, sbaglio? Ad ogni modo, sono io che devo parimenti ringraziare lei, anche per la pazienza, anche nei miei confronti.
Riguardo al contenuto di questo post, io penso che il bamboccio nordcoreano, a dispetto dell’apparenza ridicola, sia tutt’altro che un insetto o uno stupido. Come non lo è alcun dittatore odierno. Da quello che ho appreso da un documentario sulla Corea del Nord mandato in onda su un canale “mainstream” (Iddio mi perdoni per assorbire robaccia dai canali mainstream!) ha effettivamente migliorato le condizioni di vita del suo popolo. È facile pensare che se la grande Russia ha bisogno di appoggio materiale dalla piccola Corea del Nord, forse qualcosa non quadra nel disegno di Putin. O forse quello che interessa allo Zar è solo tessere e rinsaldare alleanze, fare rete, e farci credere di aver bisogno di armi. Certo che se la rete dei sostenitori (accento su “sostenitori”, pertanto non neutrali né opportunisti) della Russia è formata da tutte e sole (ripeto: tutte e sole) le peggio dittature di questo pianeta… lascio concludere a Lei, Mariagrazia, che avrà sicuramente capito. Buona serata.
R
Salve Francesco, certo che mi riferivo a lei e mi stavo anche un po’ preoccupando, bentornato.
In quanto al porcello, beh, le accludo questo (non sono nemmeno riuscita a leggerlo tutto…) forse spiega molte cose.
In quanto al resto, certo che ho capito.
Buona serata anche a lei Francesco.
https://vociglobali.it/2019/09/23/nord-corea-luomo-che-credeva-di-vivere-in-un-paese-normale/
Interessante la storia, grazie. Devo precisare: ha migliorato le condizioni pur facendo restare il suo popolo povero, è un miglioramento relativo. Però secondo alcuni osservatori c’è. Poi io non posso verificare di prima mano, mi devo fidare, mi sembra tuttavia plausibile.
Non si preoccupi, sto bene, ho solo scelto di limitare le attività online o farle in modo più ragionato. Ancora buona serata.
R
la capisco bene, ha ragione. Saluti.
Naturalmente un bentornato anche a Mauro (sono po’ sfasata) .
Grazie, ma ferie a parte non ero andato da nessuna parte!
Come diceva Nanni Moretti: non so se mi si nota di più se manco o se ci sono stando in disparte.
R
Tutt’e due…
Sperando che la mia ricomparsa non faccia scappare nessuno, condivido al 100% le considerazioni di Alessandro. Francamente non sapevo quanto fosse stata distruttiva la guerra in Corea. In Italia non se ne è mai più parlato, ma è stata peggio della guerra del Vietnam.
Vorrei fare qualche puntualizzazione qua e là.
Ogni popolo ha il governo che merita o il governo che si può permettere. Questo in base alla sua storia, la sua cultura, la sua religione.
Tutte le volte che una dittatura è stata abbattuta (facendo guerra a quel Paese) per sostituirla con una democrazia, le condizioni del popolo sono sempre peggiorate.
Verosimilmente la Corea del Nord, dopo gli eventi del dopoguerra e la serie di dittatori per via ereditaria che ha avuto, non è pronta per avere un governo diverso.
E Kim Jon Hun, per restare al potere, deve tenere in piedi un regime di terrore.
Il rapporto con Trunp merita un approfondimento.
Inizialmente Trump fece la voce grossa, mandò una flotta imponente minacciando un attacco contro la Corea in risposta ai test balistici. Poi, quando capì che il messaggio era arrivato, propose incontri e accordi.
Trump viene dal mondo degli affari e negli affari non ci sono amici; ci sono solo persone con le quali è vantaggioso fare accordi.
Non credo che detestasse Kim meno degli altri presidenti; solo che, da presidente isolazionista, voleva ridurre la presenza americana in Asia e concentrarsi sull’America, e per questo fece fare pace tra Corea del Nord e Corea del Sud in modo da poter ridurre la flotta che stava a protezione della Corea del Sud.
Questo non è piaciuto affatto a Biden, che, invece, vuole mantenere una presenza forte in Asia, e per questo ha inasprito nuovamente i rapporti con la Corea del Nord, ed ha mandato perfino Nancy Pelosi a provocare la Cina con la visita di stato a Taiwan (un governo peraltro che gli USA non riconoscono).
Quanto a Putin, era inevitabile che, in seguito alle pressioni della NATO, aumentate con la guerra in Ucraina, cercasse alleanze dovunque poteva, secondo la massima di Cesare che “I nemici dei miei nemici sono miei amici”.
Sono tutti dittatori? Anche Alessandro Barbero in una conferenza ha fatto notare che la NATO, di gran lunga la più grande concentrazione di armamenti del mondo (e li ha pure usati), è costituita tutta da democrazie. Evidentemente, democrazia e pacifismo non sono valori correlati.
R
Bentornato anche a lei, non avevo nessun dubbio su quello che avrebbe scritto …scusate ma siete prevedibili…la Nato è il grande dittatore…
Il trottolone amoroso nordcoreano, in visita al suo amico Putin, ha un preciso scopo: promuovere la vittoria di Trump alle elezioni del prossimo anno.
Flirta con Vladimir, gli promette mari e mondi ma, in realtà, è emissario speciale del perseguitato numero uno.
Il povero Trump, vittima della Mala Giustizia americana e dei suoi nemici politici.
I due dittatori: Trump e Jong.un, sono amiconi e corrispondono regolarmente i loro amorosi sensi.
Si piacciono, anzi si strapiacciono e si somigliano pure un pochino.
C’è feeling tra i due e la fanno in barba ai Servizi americani noti per la loro Intelligence non artificiale.
Trump gli ha promesso l’impossibile, non sto a dire, ma me lo immagino, fate uno sforzo, anche piccolo, non è poi così difficile.
E Putin è il terzo uomo, anche se lui si ritiene sempre The First. gli tocca abbozzare tanto si tiene sempre una scorta di cianuro per tutte le evenienze
Ma Kim ha i contro…corpi e passa indenne la cortina di ferro e anche quella di amianto.
Eccolo il trio del momento: il russo, il coreano e l’americano …il furbo, il matto e il pacioccone…ma non sono tre bravi cow-boys…
“Trottolone amoroso”, questa m’è piaciuta, un simpatico richiamo a Mozart, devo dire molto azzeccato, vedo che hai ritrovato il tuo spiccato sense of humour. E anche il “trio” e divertente.
“R
Grazie Alessandro…lo spero.
In vari commenti mi pare di cogliere un’interpretazione distorta delle democrazia, che dovrebbe essere temperata dal moralismo, se non – peggio – dal politically correct, che ne è la versione più ampia.
Purtroppo, o per fortuna – dipende dai gusti – un popolo che vive in un regime democratico può scegliere i suoi governanti in piena libertà. Sovranità popolare significa questo.
Se la maggioranza pensa che un disonesto, al momento, sia la persona più adatta a guidare il Paese, o sia il meno peggio rispetto ad un incapace, lo può eleggere.
Se non condividiamo questa posizione non siamo veri democratici.
R
si spieghi meglio, per favore: che cosa c’entra col tema in questione? Circostanzi meglio.
Però viene da pensare che forse (FORSE) le fonti di informazione da cui copiano senza pudore sia i giornali che i media in genere non siano così attendibili… Scusate, ma come fa il sovrappeso dittatore nordcoreano (a proposito di “body shaming”, vi ricordate i casini quando qualcuno diede della cicciona eccetera alla Merkel?) ad essere un fantoccio a capo di un Paese di disperati con le pezze al sedere, e poi di colpo essere RICHIESTO come fornitore di munizioni? Allora vuol dire che le infrastrutture industriali ce le ha, e pure di buona qualità, visto che le armi vengono scelte con una certa cura… In più lancia missili, hackerizza mezzo mondo, insomma, tanto ridicolo non è.
Ricadiamo SEMPRE in quel razzismo di fondo per cui gli Indiani sono dei paciocconi vegetariani e un po’ poco lavati che abbracciano le mucche, e poi ti saltano fuori che mandano i rover sulla Luna, i brasiliani ballano la samba e sono l’economia leader dei Paesi non allineati, e vai di pregiudizi…
R
bentornato anche a te Alberto
Ma, detto questo, credo che dovresti informati meglio su chi sia quel tipo e il “body shaming” (ma de che???) che tanto ti scandalizza (strano) è il minimo che si meriti. Non stai parlando di Merkel ma di un dittatore, erede degno di suo padre che ha tenuto nel terrore i suoi “sudditi” che si è arrogato diritti che non gli derivano dal cielo ma che si è preso da solo e come tutti i dittatori propaganda le sue gesta in modo vergognoso e dispotico oltre il limite della paranoia…
fatti un giretto su Wiky e poi torna…sai è troppo facile parlare senza conoscere. E un “FORSE” è troppo poco per giustificare una tirata del tutto ingiustificata. A meno che tu non sia fan di dittatori simili…cosa che io non credo.
Non si tratta di body shaming, non diciamo …si tratta di uno che si sfonda di tutto mentre i suoi sudditi (questo sono), sono alla fame, altro che migliorie…e lo saranno ancora e sempre mentre il maialotto e la sua gang si ingrassa alle loro spalle,
Cerchiamo di vedere la realtà e no i film del Grande Bordello.
Vedi, Mariagrazia, a sottolineare la faccia da tonto e la panza di Kim Jon Hun, il ciuffo carota di Trump, la parrucca del Berlu e i tavoli extra-large di Putin gli fai solo un enorme favore, spostando l’attenzione da realtà spesso assolutamente variegate e scomodissime a particolari secondari e ininfluenti su cui tutti possono essere d’accordo e sentirsi virtuosi e dalla “parte giusta”. TUTTI i capoccia hanno la tavola migliore dei propri sottoposti. Mattarella ha un cuoco, io no, per dirne uno simpatico. Il Papa è servito e riverito , non per nulla si dice “felice come un Papa”, certamente più della suorina che tira la carretta nel lebbrosario di Sailkazzodovè. E allora?
Sono le opere “a consuntivo” che contano. Il cicciosetto nordcoreano non è pericoloso perchè mangia troppo, ma perchè salta fuori, senza che nessuno ne avesse parlato prima, che la sua Nazione è in grado di vendere munizioni e armamenti ALLA RUSSIA, non ai Tuareg. Il Donald, daje a ride’, con ogni probabilità torna alla Casa Bianca, mentre i suoi virtuosissimi avversari con le Tesla ecologiche e le quote rosa, nere e LGBT stanno “foraggiando” conflitti armati, per lo più perdenti o rivolti contro inermi civili, in tutto il mondo. Putin, anche se si abboffa di ginnaste sedicenni e maltratta orsi, tigri ed altre bestie, non verà abbattuto dalle femministe moscovite o dagli animalisti di Leningrado ma bisognerà portarlo a un tavolo delle trattative dove volenti e/o nolenti bisognerà lasciargli un certo numero di soddisfazioni perchè non conta Vladimiro ma la Nazione che lo sostiene – ad oggi abbastanza entusiasticamente, se leggiamo i giornali. E così Zelensky sarà pure figo con le sue magliette e gli Ukraini bellissimi con le chiome nel vento, ma quello che conta e che conterà sono la corruzione, i furti, l’opacità politica di una Nazione che fino a due anni fa non era stata ritenuta degna di entrare nella Comunità Europea.
Anche se media prezzolati e social rimbecillenti sembrano dettare la politica e la giustizia, non è la “pancia” che vince sulla distanza. I “violentatori per decreto social” poi vanno a processo e vengono assolti per insussistenza dei fatti (e nessuno paga per le accuse a casaccio), le startup geniali e i finanziatori equosolidali finiscono a gambe all’aria in bancarotta perchè gli investimenti non si fano con i sorrisi sognanti.
Bisogna stare all’ erta SUI FATTI, non sull’ estetica. Prendiamo tutti per il kiulo la Schlein che invece che ai licenziamenti pensa all’armocromista e a Vogue, ma attenzione a non fare lo stesso errore nell’ altra direzione. I moralismi e i gossip vanno benissimo nelle chiacchiere tra comari, non nei giochi di potere, politico o economico fa lo stesso. Anche Hitler aveva dei baffetti ridicoli, Mao aveva la faccia tonda e Stalin i baffoni da tricheco: non verrano ricordati per quello.
R
vedi Alberto. forse non conosci la satira, quella cosa che colpisce i potenti dove può e coglie nel segno. Se non posso neppure dire che quell’individuo è un panzuto dittatore a che cosa mi appiglio^ Ai suoi dolcissimi occhi a mandorla?
Ma per piacccere….le chiacchiere tr comari si fanno altrove, non qui. Forse tu ne sei una? e bada che non è disprezzo, a volte le comari ci azzeccano!
Mariagrazia, credi davvero che Kim Jon Hun sia più sensibile alla “satira” -che poi non è satira, è sberleffo che è cosa diversa- di un Occidente che lui disprezza profondamente, o alla valuta più o meno pregiata offerta dal presidente-padrone di una delle Grandi Potenze del pianeta? O che Vladimir Putin, ex capo del KGB, si svegli di notte perchè i ginnasiali di Miradolo hanno saltato le lezioni per decidere in assemblea che lui è bruttobruttobrutto? O che Donald Trump si preoccupi perchè un po’ di sciùre europee con tempo a disposizione strillano sui social che con lui non ci andrebbero mai, quando dietro casa sua ha file di tipe altrettanto strillanti che con lui ci andrebbero eccome – e soprattutto file di industriali che andrebbero con lui con altrettanto entusiasmo, che è più importante delle tipe.
Ho l’impressione che ormai si mettano sullo stesso piano like, cuoricini e finanziamenti milionari… Non sono la stessa cosa. E anche la satira, quella che conta davvero è quella dei tuoi alleati che sono gli unici a poter ridere e toglierti la sedia da sotto il sedere. Quella degli avversari è prevista, banale, scontata e la puoi usare efficacemente per farti passare da perseguitato – lo leggi ogni giorno dappertutto.
R
a me non piacciono i dittatori, scrivo sul mio blog e credo di poterlo fare seguendo la mia ispirazione. Grazie!
Signora Gazzato, i dittatori sono sgradevoli, come lo sono gli interventi chirurgici o le chemioterapie, ma a volte salvano dal peggio.
Se un popolo non è pronto per la democrazia (e ho il dubbio che anche molti popoli che ce l’hanno già siano culturalmente maturi per usarla bene), meglio una dittatura efficace che una democrazia sgangherata, corrotta e anarcoide.
Tutto sommato, le dittature, o le monarchie, che sono più o meno la stessa cosa, sono molto più facili da far funzionare di quanto lo sia la democrazia.
E un Paese difficile ha bisogno di un governo facile, dove sia chiaro chi comanda, e dove una decisione non venga impantanata tra veti incrociati.
R
se le pensa che io tenga un blog per esaltare il “valore sociale” delle dittature, si sbaglia e di grosso pure.
La democrazia (quella vera) è la forma più evoluta di uno Stato, non Tutti i popoli hanno raggiunto un livello di maturità tale perché sia possibile instaurate una vera democrazia.
Esiste anche una forma di dispotismo illuminato che è una fase intermedia tra tirannia e democrazia
i hanno raggiunto questo livello
R
i …chi? Kim illuminato non è di certo, direi piuttosto obnubilato dal potere. Poi nn credo nei dispotismi illuminati, i despoti tali sono e tali rimangono, se mai sono oscurati.
“i hanno raggiunto questo livello” è una frase spuria, rimasta per errore attaccata al post. Credevo si capisse, perciò quando mi sono accorto dell’errore dopo l’invio, non ho ritenuto necessario specificare.
Ho preso in prestito dall’Illuminismo, l’espressione “Dispotismo (a anche assolutismo) illuminato”, forma di governo in voga nei secoli XVII-XIX (per esempio quelli di Federico II di Prussia, di Caterina II di Russia, di Ferdinando III di Sicilia), per dire che certo riformismo non è solo appannaggio delle democrazie. In tempi moderni può considerarsi assolutismo illuminato quello di Kemel Pasha in Turchia (1922-1938);
“Si occupò di aumentare i diritti delle donne dando loro il diritto di voto universale nel 1934, abolendo la poligamia e introducendo il diritto alla parità di eredità. Nel 1935 si potevano contare 18 parlamentari donne nel parlamento turco.
Stabilì la legge civile secolare basata su modelli occidentali e vietò la legge della Sharia, separando la religione dal governo. Ciò ha anche avuto un effetto positivo sulle riforme dell’istruzione, garantendo un accesso più facile all’apprendimento e all’educazione, persino da parte degli adulti.
Ha propagato l’ascesa di arte e cultura, severamente vietate durante il dominio ottomano”.
https://www.wonews.it/post/dittatori-che-hanno-governato-bene
R
niente a che vedere con Kim-Jong un. Comunque. E in ogni caso, parliamo di epoche diverse. E c’è sempre della propaganda residua e occulte manovre politiche. dietro a certi resoconti.
Signora Gazzato, io non esalto le dittature. In pratica non esalto mai niente.
Per la mia formazione culturale e professionale io sono un pragmatico, e non credo che al mondo ci siano tanti mostri malefici.
E, comunque, se dei personaggi che ci appaiono come mostri hanno governato un Paese per decine d’anni (vedi Saddam e Gheddafi) credo che al loro popolo non dispiacesse essere governati in quel modo.
Erano autocrati e perseguitavano gli oppositori, ma avevano dato ai loro popoli sicurezza, organizzazione, relativo benessere, e soprattutto orgoglio e dignità.
Un dittatore, anche il più sanguinario, non resta a lungo al potere se non ha consenso popolare. Addirittura le dittature militari, come quella di Pinochet e dei colonnelli greci, avevano bisogno del consenso popolare.
Dietro un dittatore c’è sempre un popolo.
R
Già, ma rimane quello che è. A prescindere che ci sia un popolo che lo subisce.