Il vertice della Nato che si tiene in questi giorni a Vilnius (Lituania) è uno dei più importanti dal dopo guerra ad oggi.
Il presidente Usa Joe Biden ha sulle sue spalle le maggiori responsabilità e le decisioni che prenderà andranno ad incidere sul destino dell’Europa e del mondo. La questione di base è l’invasione russa dell’Ucraina. Dopo 500 giorni la Resistenza del popolo ucraino è decisamente ammirevole. Ma quanto può ancora durare? Per quanto potrà continuare, il popolo e il suo leader, a sostenere una guerra di difesa che si è presentata fin da subito sotto i peggiori auspici?
Biden lo sa che quello che dirà sarà fondamentale e che resterà nella storia. La questione sul tavolo dell’annessione alla Nato dell’Ucraina è certamente la più cruciale. Darle il via libera sarebbe un atto di coraggio ma soprattutto un atto di giustizia dopo quanto ha dovuto sostenere in questi mesi.
Il processo di democratizzazione è ancora lungo e difficile ma l’Ucraina lo vuole e lo sta dimostrando. Il suo ingresso nella Nato, o una promessa formale che ci entrerà a breve, potrebbe essere un passo di grande importanza per dare speranza ad un paese messo in ginocchio (ma non vinto) dalla furia devastante del vicino invasore.
Mi rendo conto della gravità del momento, me ne rendo conto pienamente, ma sono sicura che la strada verso il ristabilimento della pace in Europa, passi attraverso questa importante decisione.
Spero che chi ha sulle proprie spalle una cosi grande responsabilità sia in grado di affrontarla e portarla avanti fino al suo compimento: gli ucraini non possono continuare a combattere contro chi li vuole distruggere in eterno. La strada della pace è lunga e difficile e passa anche attraverso questa fondamentale riunione che potrebbe dargli una spinta decisiva.