Guardaroba

Donald Trump è ancora qui a soffiare sul fuoco del suo rientro alla grande in politica. Veramente non se n’è mai andato. Ha subito un processo per frode contabile e uno per assalto sessuale, ma lui ne va fiero, tronfio pallone come un colombo in Piazza San Marco. Ora deve affrontare un processo per detenzione di documenti classificati…ma insomma, poverino, ce l’hanno tutti con lui. Si candida per tornare alla Casa Bianca. Il suo partito non ha niente da ridire che sia pregiudicato, assaltatore di donne e pagatore di denaro per tacere inserito con la frode nei libri contabili…anzi. E’ bello Trump. E’ più giovane di Biden, Trump. Con lui l’America rinascerà più bella e più splendente che prima. Ma, una cosa prima di ritornare alla casa Bianca la dovrebbe fare: cambiare il fondotinta. Quello che usa, color carota, stinge e lascia tracce indelebili sulle candide pareti della dimora presidenziale. Se finirà in galera continuerà a correre per la presidenza (nell’ora d’aria) e poi una volta eletto si perdonerà. E però in galera non finirà mai, è tutta una caccia alle streghe e non hanno uno straccio di prova. Ne hanno un guardaroba stagionale.

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Una sola voce

Pubblico questo sfogo di un lettore noto a questo blog per il suo europeismo e anche per il suo scetticismo circa questa Europa. Lo pubblico perché lo ritengo un argomento di vitale importanza, soprattutto in questo momento in cui ci sarebbe più che mai bisogno di una vera Unione Europea che contrastasse seriamente ed in maniera efficace le mire espansionistiche di chi crede di prenderci tutti per i fondelli.

Sapete di chi parlo, ovvio. Magari possiamo non essere d’accordo su quanto scrive il nostro amico, ma credo che su una cosa possiamo tutti concordare: che non ci sia in questo momento nessuna leadership europea che sia in grado di far sentire la propria voce a livello mondiale. E sarebbe, al contrario, molto importante che l’Europa parlasse con una sola voce autorevole e ferma nelle espressioni e nelle intenzioni e che desse la sensazione che l’Europa non ci sta a tornare indietro di secoli.


Sono un simpatizzante europeista.

Purtroppo e pragmaticamente, oggi e man mano che il tempo passa, comincio a rendermi conto che il vecchio sogno dei vari Spinelli, Schumann, Adenauer, De Gasperi ed altri, di formare una confederazione politica europea comincia davvero a dissolversi, fino a svanire del tutto, visto l’attuale andazzo di…aspettare, inutilmente, un “fantomatico Godot”.

Non riesco a spiegarmi e a capacitarmi del perche’ i Capi di Stato dei Paesi UE, dinanzi alle tante, impellenti, ovvie, lapalissiane e per un certo verso “minacciose” situazioni incombenti sul panorama socioeconomicopolitico mondiale in generale ed europeo in particolare, non pensino ad indire, quanto prima possibile, un vertice straordinario per trattare seriamente sui temi piu’ urgenti, tra i quali, quello primario della loro unificazione politica.

Gingillarsi invece, tranquillamente, ponendo prioritariamente sul tavolo, la questione della dimensione dei centrioli, del green, dei temi della genitorialita’ omosessuale e di quant’altro di estremamente secondario… mi sembra una pura follia: un comportamento talmente sconcertante da andare, a mio giudizio, ben al di la’ delle vere o presunte pressioni che Americani o altre potenze possano esercitare sui singoli Paesi europei!!!

Mi sembra pazzesco, difatti, assistere, impotenti, al fatto che le nazioni europee restino inerti e totalmente incapaci di far sentire la loro presenza nel dirimere questioni di vitale importanza come, ad esempio, la guerra russo ucraina consumantesi nel nostro stesso continente e fra Paesi…europei!!!

Si invoca e si spera, piuttosto, per ottenere la pace fra i belligeranti, nella eventuale mediazione di Cinesi, di Americani, di Turchi…

Cio’ e’ addirittura sconvolgente!!!

Alla fin fine conta piu’ Erdogan da solo che tutta la UE messa insieme!!!!

Continuare poi a turlupinarsi fra Stati della medesima UE invece di unirsi e collaborare intelligentemente per contrastare i comuni problemi non ha il benche’ minimo senso logico.

Se ci si riflette sembra di essere in un manicomio, in un mondo fuori dalla realta’, in una fantascientifica dimensione dell’assurdo laddove in un edificio che scricchiola, minacciando prima o poi di crollare, i condomini, invece di intervenire urgentemente, e logicamente in primis, per mettere in sicurezza l’intero stabile ed attuare successivamente opere di solida ristrutturazione, pensano, ciascuno, chi a ripitturare la finestra del proprio bagno, chi a ritinteggiare la camera da letto del suo appartamento, chi a rinnovarne la cucina con mobili piu’ moderni…

Ma che l’intero stabile rischi di sfracellarsi, che’ le fondamenta stanno per cedere e che i muri portanti presentino vistose crepe non importa ad alcuno!!!

Tutti insensibili, a guisa di  incoscienti affetti da morbo di Alzheimer, nella piu’ totale demenza, oramai incapaci di intendere e di volere, i leaders europei si avviano all’ autoannullamento insieme ai loro rispettivi, rassegnati cittadini…

Cosi’, come Lucia ne’ i Promessi Sposi, si da’ l’addio…non ai “monti sorgenti dall’acque” ma ad una Europa oramai ex propagatrice di civilta’ e di democrazia.

Cordiali saluti.

Romolo Piccinini

Il varco

Poverina, mi fa un po’ di pena. Elena Ethel Schlein, non sembra avere troppo fortuna. La fortuna non va sempre dove la si chiama, anzi, il più delle volte se ne va per vie che sembrano proprio contrarie. E lei ne aveva bisogno. Ma no, niente. Le va tutto storto. Ma non è che lei se la chiami anche un po’ di rogna? La rogna del PD è tanta. Ci voleva una donna per togliere i vari strati che si sono depositati negli anni. Ma lei, non è massaia. No, ci voleva una tuttofare, molto più energica. Ripulire il PD è una missione per donne toste. Lei si voleva far credere tosta ma è stata tostata. Non è per niente presto per dire che è un disastro.

Poverina, non sa fare proprio niente. E scappa, si nasconde. Ogni tanto ricompare ma poi si eclissa. E’ timida? Dallo spudorato Renzi alla timida Schlein, passando per gli insignificanti Zingaretti e Letta, il Pd non ne azzecca uno o una. Troppa maceria non rimossa. E chi l’ha fatta e lasciata li? Mah, qualche ciarlone che non conosce la pulizia. Uno spudorato o tanti spudorati o spidirati? Però potrebbe ancora farcela se volesse, ma vuole? Ho come l’impressione che stia per mettersi a piangere.

La donna ad una dimensione che non si sa spiegare neppure ai suoi santi: bisognava allargare i campi, non allagarli, niente capiscono. Ma non sarà che non sei chiara? Fresca e dolce magari si, ma Chiara non sei Elly e anche qui…si fa fatica persino a chiamarla. Eppure avremmo tanto bisogno di chiarezza. Di luce dopo tanto buio. Ma nel PD regna ancora la notte. Si interroghi la segretaria cosa sia diventata la sinistra e cosa voglia farne di quello che ne rimane. Perché se vuole allargare i campi, se un PD solo non le basta se le ce ne vonno tre, allora si deve sbrigare. Scappare non serve, l’aspettano al varco e un varco stretto dal quale farà fatica a passare povera Elly. In 101 nascosti tra le righe di un partito prolisso che parla parla e non sa cosa dice né a chi lo dice.

Un bel “pacchetto”

Due commentatori di Sky su Formula 1, uno definisce “un bel pacchetto di aggiornamenti” il lato B di una donna dietro al suo interlocutore, che risponde “lo so ma non posso testarli”. Beh sono due idioti, si potrebbe pensare. Certo magari lo sono, ma sono in diretta e accanto ad uno c’è un’altra commentatrice in chiaro imbarazzo. Sono stati sospesi dal servizio. Magari è un’esagerazione, può darsi, ma fare di questi apprezzamenti in diretta è diventato così “normale” che non ci si farebbe caso se non fosse che la violenza sulle donne è diventata così intollerabile da non sopportare neppure questo scambio di “vedute “(sul particolare) perché dimostra, se ce ne fosse bisogno che molti uomini non si sanno trattenere dal fare osservazioni sciocche e sessiste neppure quando sanno di essere ripresi e ascoltati da un buon numero di persone. Freni inibitori sciolti e mancanza totale di rispetto nei confronti della collega.

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Una palude di bugie

Il più grave disastro ecologico dopo Chernobyl. Un disastro che produrrà danni immensi in Ucraina già da oltre un anno sotto attacco da parte della Russia. Un disastro incalcolabile la distruzione della diga di Nova Kakhovka, fatta saltare in aria dai russi nella notte di martedì 6 giugno. I russi negano e “annegano in un mare di fango prodotto dalle loro bugie”. Così si è espresso l’inviato ucraino al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Si, perché il collega russo ha avuto la spudoratezza di dire che la diga l’hanno fatta saltare gli ucraini. Già un buon metodo quello di dare del carnefice alla vittima. In voga ormai anche qui da noi. Ma non è una novità, questa maledetta guerra ci ha abituato a tutto. Ma noi che stiamo qui, possiamo capire cosa provano le decine di migliaia di persone che sono residenti nelle zone allagate dalle acque che la rottura della diga ha scaraventato per chilometri lungo le rive del fiume Dnipro. La recente alluvione in Emilia ci ha dato l’ennesima prova di quanto sia fragile il nostro territorio anche se qui non c’entra la guerra, si parla di fenomeni altrettanto pericolosi e incontrollabili.

Gli ucraini che fanno saltare una delle più grandi dighe europee, un impianto idroelettrico di enorme importanza sotto molti aspetti e che ora è stato distrutto con conseguenze ancora tutte da verificare può venire in mente solo a chi ha interesse a buttare ancora fango (in senso letterale) addosso agli ucraini.

Ridicolo anche solo pensare che gli ucraini abbiano prodotto un danno simile a se stessi, ridicolo e offensivo oltre che molto difficile da credere. Come tutte le bugie del Cremlino, ma questa è decisamente la più grossa e invadente in tutti i sensi. La logica non abita più, se mai ha abitato il mondo alla rovescia delle bugie di Putin.

L’offensiva ucraina alle forze di occupazione si deve fermare davanti all’acqua, i russi si sono creati una difesa “naturale” per continuare a massacrare di bombe e di menzogne un Paese che ha l’unica colpa di essere confinante con un altro Paese retto dalla devastante brutalità del dispotismo

Per non dimenticare

Inquietante e raccapricciante, nessun giallista, nessuno nemmeno tra i più famosi, sarebbe riuscito a inventarsi un femminicidio come quello avvenuto a Senago qualche giorno fa.

Lui, lucido, criminale, assassino spietato, la faccia seminascosta dal cappuccio mentre i Carabinieri lo portano via: ha confessato di avere ammazzato la sua ragazza a coltellate nella casa dove i due abitavano. Aveva tentato di cavarsela denunciando la scomparsa della donna Giulia Tramontano, 29 anni incinta di sette mesi. e poi per rassicurare i genitori di lei, assieme a loro, aveva anche mandato un messaggio alla donna per dirle di tornare a casa, mentre lei era rinchiusa dentro la sua macchina, cadavere.

Si chiama: Alessandro Impagnatiello, teniamolo a mente perché dimenticarlo sarebbe dimenticare Giulia, suo figlio e tutte le donne uccise come lei da simili bastardi.

Un assassino lucido e spietato: l’ha prima accoltellata, poi ha cercato di bruciarla nella vasca da bagno, poi ne ha denunciato la scomparsa, poi ha mentito ai genitori di lei facendo finta di non sapere dove fosse, poi ha inventato che lei si voleva uccidere e lui l’ha aiutata…e infine, date le tracce evidentissime lasciate da quel povero corpo ritrovato in una zona verde poco lontano dall’abitazione dei due, ha confessato di averla uccisa.

E pare che non abbia fatto tutto da solo, gli inquirenti indagano anche su un possibile complice. Pare il bel Zerbolo avesse anche un’amante, una donna, pare americana, pare anche lei incinta.

La Giustizia farà il suo corso? Me lo auguro e auguro a questo delinquente assassino spietato, a questo criminale senza vergogna e pietà, a questo essere che di umano ha solo l’aspetto, di ottenere non uno ma due ergastoli e di passare il resto della sua vita con davanti l’immagine di quella povera ragazza mentre gli implora di non uccidere lei e il suo bambino. E questa lo deve tormentare per tutto il resto della sua vita.

Non riporterà in vita quella povera ragazza né il bambino che aveva in grembo, ma inasprire le pene per questi assassini è una cosa che il mondo civile deve prevedere perché sia fatta veramente un minimo di giustizia in attesa che quella divina (per chi crede) faccia la sua parte.

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Avviso ai naviganti

Questo blog è preso di mira da anni da vari “stalker “, cioè persone che non hanno di meglio da fare che dare fastidio e sparlare dietro le spalle.

Oggi ne ho avuto la prova tangibile, Me lo ha confermato qualcuno che ha messo nero su bianco quello che sospetto da tempo, ma non mi servivano prove, ne ho a bizzeffe.

Ma non importa, il mio blog va avanti anche senza commenti e senza lettori e andrà avanti fino a che lo vorrò io, alla faccia di chi ha “macinato” per anni invidia e cattiveria. E se per qualcuno sarà un godimento, sarà un godere ben meschino, da suo pari. Ma io non ho aperto il blog per fare da puntaspilli di nessuno e neppure per abdicare alle mie idee per qualche like in più. Di cui, francamente, non me ne può importare di meno.

Chi è in buona fede, invece, può sempre entrare qui ed è il benvenuto.

Oggi ( ma non solo oggi) ho avuto la prova ( ma non ne avevo certo bisogno) di come la cattiveria, il narcisismo, la smania di primeggiare, l’invidia, la tracotanza di alcuni, che serpeggiando dietro le quinte seminando quanta più zizzania gli riesce (e credete ne hanno sacchi e purtroppo molti cascano nelle loro reti)) solo per il gusto di dare fastidio senza motivo, possano fare cose che sembrano persino surreali. Ma purtroppo sono reali. E, certamente non accadono solo qui. Ecco, io non voglio che il mio blog diventi un ricettacolo di vipere: ho orrore delle vipere!

Ma, ripeto, non importa, io non mi faccio intimidire da nessuno. Chi agisce in questo modo deve rispondere alla propria coscienza, se ne ha una. Ma da oggi in poi chi entra qui dovrà farlo in “buona fede” (spero sia chiaro) o sarà inevitabile bannarlo immediatamente.

E “l’amicizia” è una cosa molto seria e deve essere concessa “gratuitamente” e non estorta con blandizie o altri subdoli mezzi, vantando reti di “amicizie” carpite in buona parte allo stesso modo e approfittando della buona fede delle persone per usarle per i propri meschini scopi. E chi non ottiene sempre quello che vuole e si vendica diffamando, va incontro a querela perché lo stalking è un reato. Chi mi legge (e so di chi parlo con nomi e cognomi) capisce bene quello che intendo e reagirà come fa da anni, continuando a tessere la sua tela di pettegolezzi e diffamazione a largo raggio, dovunque e con chiunque riesca a farlo. Purtroppo così va il mondo.

Ma chi agisce così e sa di andare impunito non è che un essere meschino che avrebbe bisogno di “cure specialistiche” serie e profonde. E però purtroppo di questi soggetti il mondo e pieno e riconoscerli non è sempre facile perché conoscono le armi della “seduzione” e per questo non è difficile cadere nella loro rete.

Qui, per loro, non c’è posto.