Mentre l’Italia è in lutto per la morte dell’ultimo sovrano, il Parlamento si ferma, la politica rimpiange o finge di rimpiangere il “grande statista”, si sta svolgendo un grande rito tribale attorno alla morte del padre.
Ma non è che stiamo andando un po’ fuori di testa? Sopravviviamo o periamo dopo l’annuncio triste della dipartita di questo uomo meraviglioso?
Io un’idea ce l’ho: siamo in pieno impazzimento totale. L’Italia ha bisogno di tutte le sue forze migliori per continuare a vivere dopo questa luttuosa notizia e che facciamo? Ci sdraieremo tutti depressi e circoleremo come zombies per qualche anno fino ad elaborazione del lutto?
Abbiamo tristemente varcato la soglia di non ritorno della follia?
Temo di si ma spero che prima poi prevalga la vita e che da destra e da sinistra si odano squilli di tromba che annunciano la fine del lutto perpetuo. E che i politici ritornino ad accapigliarsi sulle questioni minime o massime, che diano tutti segnali di aver ritrovato la pace interiore dopo il travagliato momento destabilizzante di questa sceneggiata collettiva di un paese in lacrime.
Italia asciugati le lacrime, hai tanto da fare, pensa al dopo Berlusconi come se fosse già in atto. Non subito magari, piagnucola ancora un po’, soffiati il naso ma poi va avanti.
C’è chi sta sulla sponda del fiume solo ad aspettare il tuo cadavere: datti una smossa.
Forza…e coraggio, Italia!
Pubblicato su Italians
Personalmente oggi mi sento in lutto per la morte ,in un tragico incidente stradale, di un bambino di 11 anni nel mio paese non certo per il sig Berlusconi che con tutto il rispetto per un defunto penso sia stato molto fortunato nella sua lunga vita.ha avuto tutto ciò che potesse desiderare nel lecito e nel meno lecito non si e fatto mancare proprio nulla .Sicuramente ha lasciato il segno ma non proprio quello di Zorro .Ha costruito un impero per se e per i suoi seguaci familiari affini amicizie con pubblici vizi e private virtù. Ma ha lasciato un Italia sempre più povera nonostante le sue tante promesse miracolose Insomma quello che mi sento di dire al cavaliere Berlusconi Riposi in pace che gli italiani purtroppo o per fortuna hanno la memoria corta e l’ Italia può ancora farcela a risollevarsi ….si può fare o almeno voglio crederci saluti cordiali
R
si, lo penso anch’io: ce la possiamo fare, grazie Carmela.
Certo che ce la possiamo fare!
A meno che qualcuno non ce lo impedisca e che i lasci lavorare come pare a noi e con chi vogliamo noi….
Buongiorno Mariagrazia, il contenuto di questo mio intervento è off-topic rispetto a tutti i suoi ultimi post. La prego pertanto di sentirsi libera di non pubblicarlo o aggiustarlo a suo piacere se lo ritiene opportuno, non mi offenderò 🙂
Ho visto che Severgnini ha pubblicato un altro suo intervento. Mi pare che abbia abbastanza successo, negli ultimi tempi ha trovato spazio su Italians. Complimenti, perché io non ci riesco. E’ un po’ la delusione di chi si sente escluso….. Non mi riferisco ai Suoi interventi – anche se quello di stamane non è tra i più brillanti. Lei può legittimamente obiettare “scusi, ma perché queste considerazioni le condivide con me e non le manda a Severgnini?”. Ed io Le risponderò: perché non voglio fare polemica né protestare, ognuno nel suo spazio pubblica quello che vuole. Lo spirito con cui le scrivo è quello di una confidenza, non di una polemica. Sa cosa mi ha fatto restare un pochino male nella gestione di Italians? che fino a poco tempo fa era possibile inviare foto. Ed io che cosa ho fatto? Ho inviato una foto! Ripresa settimana scorsa, in Alsazia. Un terreno screpolato dalla siccità. A Lei non posso inviarla, ma mi creda: rappresentava zolle di terreno secche cui attecchiva qualche sparuto e misero cespo d’erba. Ed il mio commento era il seguente :
“Il terreno nella campagna attorno a Strasburgo, dove mi trovo ora. Qui le municipalità hanno già limitato l’uso dell’acqua: non si può irrigare il giardino, né riempire le piscine (e ci mancherebbe!). Oggi sfioreremo i 30 gradi, non sono previste piogge nelle prossime settimane, e non siamo ancora al 10 giugno. E le carenze infrastrutturali non c’entrano nulla, se non piove, non piove, e la terra muore: punto. Lo fai notare, e taluni ti bollano come catastrofista: ma non saranno proprio costoro che dovrebbero scendere dalle nuvole – e magari ne comparissero all’orizzonte?”
A me sembrava un intervento meritevole di attenzione. Mi azzardo: sul maggiore problema contemporaneo, quello ambientale, alla pari del risiko geopolitico in europa orientale. Ecco vede, sono deluso due volte: uno perché non mi è stato pubblicata la lettera – e passi – e due per vedere un argomento vitale – spero siamo d’accordo – messo da parte.
Motivo per cui, siccome Beppe non me lo ha pubblicato , almeno lo condivido con Lei. E già mi basta. Ripeto: decida a suo insindacabile giudizio se pubblicarlo o meno, e nel caso come. Se Lei lo ha letto, già mi fa piacere. Cordiali saluti.
R
Ma certo che la pubblico Francesco, molto volentieri, ovviamente non posso rispondere per altri, ma se posso le darei un consiglio banale ( anche se non mi piace darne) e cioè di rivolgere all’interessato le sue osservazioni.
Per quanto riguarda il tema del suo off topic, non lo considero tale perché parlare del clima e delle conseguenze del surriscaldamento e dell’inquinamento, per me è sempre in topic.
Anzi, se le fa piacere, per quello che vale, se ritiene di scrivere ancora sul tema, la posso anche pubblicare in home page.
Mi dispiace che a Strasburgo e dintorni (città bellissima) ci sia questo problema, come sa c’é stato anche qui fino a poche settimane fa e pareva proprio che anche qui si dovesse limitare l’uso dell’acqua (erano già pronte le ordinanze comunali), poi…si sono rotte le cateratte e non fa che piovere da allora e come sa l’Emilia Romagna ha subito una grave alluvione e ancora non ne è fuori.
Prima o poi pioverà anche da quelle parti e probabilmente, dato il terreno secco, (spero proprio di no) ne verrà tanta da provocare anche qualche disagio, sempre naturalmente facendo gli scongiuri. Pare proprio che dobbiamo abituarci.
Certo non sarà un funerale con grande partecipazione popolare commossa, a fermare l’Italia. L’Italia è ferma da lungi, e purtroppo, l’augurio di rinascita che si legge nella lettera, difficilmente si potrà concretizzare almeno nel breve tempo, dove per breve intendo non meno di cinque anni.
Forza Italia è l’ala più moderata della coalizione, e la dipartita di Berlusconi, immagino, si tradurrà in una riduzione del suo peso, e quindi di uno spostamento più a destra dell’attuale politica della Meloni, e se il “buongiorno” si vede dal mattino -la cancellazione del reato di abuso di ufficio di oggi (in compenso il governo ha inasprito le pene contro gli organizzatori di “rave:)- non so dove ci porterà. Inoltre sembra che non riusciremo a utilizzare tutto il Pnrr e che parte di esso potrà essere convertito per fabbricare armi!
E, a proposito di guerra -da come ci ostiniamo noi occidentali ad affrontare la guerra in Ucraina, con l’assunto che l’Ucraina deve necessariamente vincere- la situazione già grave si aggraverà sempre di più: impossibile equilibrare un rapporto di “popolazione attiva” a favore della Russia di 5 a1, e un rapporto di perdite di forze militari a svantaggio dell’Ucraina di 1 a 2, a meno che l’Occidente, come mira Zelensky, non scenda in guerra coi propri uomini. Senza contare che anche le armi si stanno esaurendo e dovremmo convertire tutti una parte consistente del PIL in favore di industrie belliche. Veramente si configurano tempi “felici”, un bel progresso davvero, da fare ammutolire i profeti di sventura che da tempo predicano: “Mala tempora currunt!”
R
Alessandro quello che succederà in Forza Italia è ancora tutto in divenire, fare previsioni mi pare prematuro.
Per quanto riguarda l’abolizione del reato di abuso d’ufficio, ora deve passare in Parlamento, ma mi sembra che molti nel PD si dicano d’accordo. Su tante cause pochissime andavano chiuse con una condanna il più delle volte con assoluzione. Ma, certo, se questo darà maggiore impulso alla corruzione o alla prepotenza di chi abusa del proprio ufficio, non è certo una buona notizia, ma, ripeto, anche dall’opposizione le opinioni sono diverse e non tutte contrarie, anzi.
Per quanto riguarda Kiev , la guerra l’ha portata li la sete di potere di un dittatore, concedergli una resa con tanto di firma di accordi che non sarebbero mai attesi soprattutto da lui, sarebbe rinnegare le migliaia di vittime che ci sono finora e la strenua, tenace e coraggiosa resistenza del popolo ucraino tutto in difesa della propria libertà ed autonomia da un invasore.