Guardaroba

Donald Trump è ancora qui a soffiare sul fuoco del suo rientro alla grande in politica. Veramente non se n’è mai andato. Ha subito un processo per frode contabile e uno per assalto sessuale, ma lui ne va fiero, tronfio pallone come un colombo in Piazza San Marco. Ora deve affrontare un processo per detenzione di documenti classificati…ma insomma, poverino, ce l’hanno tutti con lui. Si candida per tornare alla Casa Bianca. Il suo partito non ha niente da ridire che sia pregiudicato, assaltatore di donne e pagatore di denaro per tacere inserito con la frode nei libri contabili…anzi. E’ bello Trump. E’ più giovane di Biden, Trump. Con lui l’America rinascerà più bella e più splendente che prima. Ma, una cosa prima di ritornare alla casa Bianca la dovrebbe fare: cambiare il fondotinta. Quello che usa, color carota, stinge e lascia tracce indelebili sulle candide pareti della dimora presidenziale. Se finirà in galera continuerà a correre per la presidenza (nell’ora d’aria) e poi una volta eletto si perdonerà. E però in galera non finirà mai, è tutta una caccia alle streghe e non hanno uno straccio di prova. Ne hanno un guardaroba stagionale.

Pubblicato su Italians

8 commenti su “Guardaroba”

  1. Ecco come il Guardian da la notizia della morte di Silvio Berlusconi:
    https://www.theguardian.com/world/2023/jun/12/silvio-berlusconi-former-italian-prime-minister-dies

    Da molti paragonato a Trump. Io non credo che i due si somiglino, hanno delle similitudini, certo, ma Trump è più spregiudicato.
    Per Berlusconi negli ultimi anni ho provato un sentimento misto tra pena e simpatia.
    Per molti anni mi è stato cordialmente indigesto ed ho scritto molte filastrocche su di lui.
    Ma il suo percorso umano è finito, ora dovrà rendere conto al “cielo” della sua condotta sulla terra.
    E sono certa che anche li troverà il modo di cavarsela.
    Auguri presidente.

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  2. Mi dispiace. Tutto sommato mi era simpatico.
    Aveva sottovalutato le difficoltà del governare contando di risanare l’Italia come fosse un’azienda, ed aveva fallito.
    Però credo che in fondo amasse i nostro Paese e lo volesse migliorare.
    All’inizio apprezzavo il suo pragmatismo e la sua determinazione. Poi, visto che non gli riusciva di fare quello che si era proposto, si è buttato sul populismo e non mi è piaciuto più.
    Le somiglianze con Trump, per me sono tante. Certo l’Italia e gli USA sono nazioni molto diverse con regole diverse, cultura e valori diversi e questo spiega le differenze.

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  3. C’è uno splendido pezzo di Aldo Cazzullo sul Corriere.
    https://www.corriere.it/politica/23_giugno_12/silvio-berlusconi-impresa-467dd184-0906-11ee-9252-2eef801783fd.shtml

    Berlusconi è riuscito a far stringere la mano allo Zar di Russia e al Presidente degli USA; il suo ideale era una immensa, planetaria cena elegante con tante barzellettacce, tante belle figliole e tutti che si divertono. La realtà che piace a Trump (ma anche ai Dem) è un campo di battaglia pieno di morti, armi e i sopravvissuti che ancora si menano per la “supremazia”, qualunque cosa voglia dire.
    Pur nella manifesta irrealizzabilità di tutti e due i progetti, la mia “pancia” preferisce il primo. Tanto, come diceva mia nonna, “A parlà nun è fatiga”

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  4. Volano gli stracci. Trump si definisce vittima di persecuzione politica e minaccia Biden quello che definisce “il presidente più corrotto di sempre”(lui si chiama fuori) e dice che quando sarà rieletto (perché non ha dubbi) gli farà causa perché tutto parte da Biden, secondo Trump.
    Ma certo, ma sicuro, la colpa di tutto è Biden, lui ha portato le decine di scatoloni di documenti classificati nella sua residenza estiva e sempre lui, Biden ha assaltato la povera giornalista, ha pagato hush money e ha assaltato Capitol Hill, inoltre sempre Biden ha pregato il governatore della Georgia di trovargli altri mille voti per far vincere Trump.
    Povero Trump, mi fa pena e poveri i suoi fans che gli stanno sotto ad applaudire.
    Sono davvero penosi. Ma cosi va il mondo. La realtà si affaccia, fa capolino, ma poi viene ricacciata indietro da un mare di balle che la gente vuole sentirsi dire, gode a sentirsi presa per i fondelli e applaude questo losco individuo con una faccia che basta guardarla per capire quanta arroganza e quanta prepotenza e quanta falsità si cela dietro al fondotinta. Ma no, ma che scherziamo? attendiamo il corso della legge, tanto, se è contraria a quelllo che fa lui la cambia e stravolge a suo favore.
    Un piccolo Putin vestito da occidentale e con la parrucca e il fondotinta color pappagallo che incanta una massa di poveracci sempre più…im maga ta dalle sue bugie.

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  5. TANTI CARI AUGURI AL PRESIDENTE DONALD TRUMP IN OCCASIONE DEL SUO 77.MO GIORNO GENETLIACO!
    R
    ma certo Marina: tanti auguri e lunga vita…basta che si tolga dai piedi.
    PS. scriva pure minuscolo, qui ci vediamo bene.

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  6. Quindi mi faccia capire: lei è libera di insultare alcuni frequentatori dei blog (“poveri i suoi fans …rinco e glioniti che gli stanno sotto ad applaudire”) perchè questo è il suo blog.
    Che sarebbe successo se io (o altri) avessi scritto ad esempio “poveri i suoi haters …rinco e glioniti che lo stanno ad insultare”. Avrebbe minacciato chissà che. Alla faccia della coerenza
    R
    io non insulto nessuno, esprimo il mio parere su chi sta sotto quel palco ad applaudire quell’individuo, non credo che i frequentatori del blog fossero li sotto.
    E non faccio nomi, ma satira politica o ironia se meglio crede, qui non ci sono haters verso nessuno mentre Trump è un hater feroce verso chi non gli lecca la pantofola.
    E le ricordo che ha definito Clinton in tutti i modi quando era in corsa per la presidenza e i suoi sostenitori pure. E che ha fatto anche di peggio.
    PS: si dia una calmata.
    Comunque, siccome le voglio venire incontro, ho cancellato quella parola che la disturba.

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  7. Quindi per lei “rinco-e-glionito” non è un’offesa? Buono a sapersi. La prossima volta le dirò “rinco-e-glionita” sapendo di non offenderla.
    R
    lei lo direbbe a me con nome e cognome non ad una massa indistinta. Non sia offensiva Marina perché io posso anche essere “rincoglionita” (non mi offenderei comunque) ma lei ha sicuramente il dente avvelenato nei miei confronti, ma non importa lei qui trova accoglienza comunque perché si sta rivelando “affezionata”, nel bene e nel male.

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    • “affezionata” è un parolone. Scrivo qui consapevole di esser malsopportata con la spada di Damocle delle sue minacce d’essere cestinata ricordandomi delle regole da seguire (le sue!) masticando amaro poiché come le ho detto in un blog la prima regola per me è dare voce a tutti per creare un confronto.
      R
      Mi sembra che lei qui abbia voce. Ma le regole valgono per tutti Marina e quindi anche per lei che non è affatto mal sopportata se ci si adegua. Oppure ci si crea un blog proprio dove si scrive quello che si vuole.

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