Pubblico questo sfogo di un lettore noto a questo blog per il suo europeismo e anche per il suo scetticismo circa questa Europa. Lo pubblico perché lo ritengo un argomento di vitale importanza, soprattutto in questo momento in cui ci sarebbe più che mai bisogno di una vera Unione Europea che contrastasse seriamente ed in maniera efficace le mire espansionistiche di chi crede di prenderci tutti per i fondelli.
Sapete di chi parlo, ovvio. Magari possiamo non essere d’accordo su quanto scrive il nostro amico, ma credo che su una cosa possiamo tutti concordare: che non ci sia in questo momento nessuna leadership europea che sia in grado di far sentire la propria voce a livello mondiale. E sarebbe, al contrario, molto importante che l’Europa parlasse con una sola voce autorevole e ferma nelle espressioni e nelle intenzioni e che desse la sensazione che l’Europa non ci sta a tornare indietro di secoli.
Sono un simpatizzante europeista.
Purtroppo e pragmaticamente, oggi e man mano che il tempo passa, comincio a rendermi conto che il vecchio sogno dei vari Spinelli, Schumann, Adenauer, De Gasperi ed altri, di formare una confederazione politica europea comincia davvero a dissolversi, fino a svanire del tutto, visto l’attuale andazzo di…aspettare, inutilmente, un “fantomatico Godot”.
Non riesco a spiegarmi e a capacitarmi del perche’ i Capi di Stato dei Paesi UE, dinanzi alle tante, impellenti, ovvie, lapalissiane e per un certo verso “minacciose” situazioni incombenti sul panorama socioeconomicopolitico mondiale in generale ed europeo in particolare, non pensino ad indire, quanto prima possibile, un vertice straordinario per trattare seriamente sui temi piu’ urgenti, tra i quali, quello primario della loro unificazione politica.
Gingillarsi invece, tranquillamente, ponendo prioritariamente sul tavolo, la questione della dimensione dei centrioli, del green, dei temi della genitorialita’ omosessuale e di quant’altro di estremamente secondario… mi sembra una pura follia: un comportamento talmente sconcertante da andare, a mio giudizio, ben al di la’ delle vere o presunte pressioni che Americani o altre potenze possano esercitare sui singoli Paesi europei!!!
Mi sembra pazzesco, difatti, assistere, impotenti, al fatto che le nazioni europee restino inerti e totalmente incapaci di far sentire la loro presenza nel dirimere questioni di vitale importanza come, ad esempio, la guerra russo ucraina consumantesi nel nostro stesso continente e fra Paesi…europei!!!
Si invoca e si spera, piuttosto, per ottenere la pace fra i belligeranti, nella eventuale mediazione di Cinesi, di Americani, di Turchi…
Cio’ e’ addirittura sconvolgente!!!
Alla fin fine conta piu’ Erdogan da solo che tutta la UE messa insieme!!!!
Continuare poi a turlupinarsi fra Stati della medesima UE invece di unirsi e collaborare intelligentemente per contrastare i comuni problemi non ha il benche’ minimo senso logico.
Se ci si riflette sembra di essere in un manicomio, in un mondo fuori dalla realta’, in una fantascientifica dimensione dell’assurdo laddove in un edificio che scricchiola, minacciando prima o poi di crollare, i condomini, invece di intervenire urgentemente, e logicamente in primis, per mettere in sicurezza l’intero stabile ed attuare successivamente opere di solida ristrutturazione, pensano, ciascuno, chi a ripitturare la finestra del proprio bagno, chi a ritinteggiare la camera da letto del suo appartamento, chi a rinnovarne la cucina con mobili piu’ moderni…
Ma che l’intero stabile rischi di sfracellarsi, che’ le fondamenta stanno per cedere e che i muri portanti presentino vistose crepe non importa ad alcuno!!!
Tutti insensibili, a guisa di incoscienti affetti da morbo di Alzheimer, nella piu’ totale demenza, oramai incapaci di intendere e di volere, i leaders europei si avviano all’ autoannullamento insieme ai loro rispettivi, rassegnati cittadini…
Cosi’, come Lucia ne’ i Promessi Sposi, si da’ l’addio…non ai “monti sorgenti dall’acque” ma ad una Europa oramai ex propagatrice di civilta’ e di democrazia.
Cordiali saluti.
Romolo Piccinini
Con Romolo Piccinini ci siamo già scambiati della corrispondenza su questo tema, e abbiamo molte posizioni in comune.
Signora Gazzato, mi è piaciuta la sua affermazione: “Lo pubblico perché lo ritengo un argomento di vitale importanza, soprattutto in questo momento in cui ci sarebbe più che mai bisogno di una vera Unione Europea che contrastasse seriamente ed in maniera efficace le mire espansionistiche di chi crede di prenderci tutti per i fondelli.”
Ovviamente, stiamo parlando degli americani.
R
NO. Ma il suo commento era prevedibile, ormai lei è scontato.
Comunque se avete già molta corrispondenza tra voi, che cosa scrivete qui a fare?
Anche io, come Piccinini, ero un europeista convinto. Di fronte gli Stati mastodonti Come Usa, Cina, India, la stessa Russia, solo un’Europa politicamente unita, coi suoi 500 milioni di abitanti, potrebbe competere con essi. Così, non contiamo nulla in quelle che sono le decisioni più importanti.
Adesso però ho capito perché l’Europa politica non è ancora nata.
Certo, mancano i veri statisti che possano realizzare un passo cosi naturale e nel contempo certamente difficile, ma il vero motivo a mio avviso è che l’Europa è rimasta come un bimbo in fasce, sotto la protezione militare degli Usa che ne hanno fatto un “campo minato” tramite la presenza della Nato. E già
la Nato fu usata per destabilizzare i balcani, e ha avuto un ruolo decisivo nel determinare condizioni di attrito sfociate poi nea guerra in Ucraina.
Questa protezione si paga in termini di decisioni. L’Europa oggi non è autonoma nelle decisioni che contano in campo internazionale, in quel campo decidono gli Stati Uniti, e non sempre le decisioni degli Stati Uniti sono favorevoli anche all’Europa, vedi sanzioni che ci stanno danneggiando pesantemente.
Il più grave vulnus ai nostri interessi è la rivalità tra Stati Uniti e la Russia, che ci obbliga a vedere un nemico nel nostro vicino di casa. Eppure la Russia è il più grande Stato euro-asiatico, ed è pure vero che sarebbe il nostro partner economico naturale. Averlo come nemico è una assurdità.
Ma l’America ha sempre remato contro una Europa forte e unita politicamente, non fosse mai decidesse rapporti collaborativi con la Russia.
Purtroppo manca lo statista capace di tagliare quel cordone ombelicale con l’America che non ci fa crescere come potenza mondiale
Ha scritto giusto il Sig. Alessandro.
L’Europa, con i suoi 500 milioni e passa di abitanti, con la sua ricchezza economica e la sua operosita’, collettivamente preso non e’ certo un continente “sottosviluppato”;
tale cioe’ da non poter competere, se non, in certi campi anche superare, americani, cinesi e russi.
Invece….e non si sa perche’, da parte europea si continua, volontariamente e coscientemente sempre piu’ divisi, a farsi condizionare politicamente e militarmente dagli statunitensi (vedasi NATO) ed economicamente dai Cinesi.
Militarmente contenti di farsi proteggere dagli yankee gli Stati europei ne subiscono anche le conseguenze come vittime “consapevoli” delle loro mattane ed americanate…perpetrate ad arte.
Eppure…basterebbe semplicemente che i Capi di Stato della UE, o almeno quelli degli Stati fondatori, piu’ eventuali altri che vogliono starci, indicessero, coraggiosamente, un vertice straordinario per cominciare davvero a ragionare seriamente, in quella sede, sul tema “unione politica” e ad impostare un patto di mutua cooperazione sociopolitico economico militare rafforzato, seguito poi da una ufficializzata Costituzione stabilente le linee guida del futuro Stato confederale e le competenze giuridiche riservate sia ad una governance centrale e sia a quelle inerenti ai singoli Paesi partecipanti…
Invece di niente di tutto questo si parla.
Si ciarla piuttosto di autentiche cavolate come le arcinote dimensioni dei cetrioli;
delle case e auto green (la cui messa in opera di quest’ultime costera’ cifre enormi ai cittadini europei ed italiani, oltre che a favorire l’economia cinese invece che quella europea datosi che i materiali occorrenti alle operazioni “green” giungeranno, la maggior parte, da quel Paese asiatico);
delle genitorialita’ per omosessuali;
degli insetti come alimentazione invece della sana dieta mediterranea;
del divieto della pesca a strascico; di come devono essere le tavolette per il water…
Una unione politica fra nazioni europee, ovviamente studiata e ponderata (io butto li’ solo delle idee indicative…) secondo assennati criteri (costituzionalisti e giuristi ne capiscono di piu’) possono portare il nostro continente, e quindi noi tutti cittadini, ad un livello di sicurezza, economico e politico-militare senz’altro superiore dell’attuale.
Lasciare da parte eccessivi nazionalismi in cambio di un comune, avanzato e condiviso stato di benessere, penso che convenga a tutti… anche se, come del resto accade in ogni umana convivenza, vantaggi e svantaggi ci saranno sempre….
Basta calcolarne le proporzioni, pero’;
ma io penso che i pro saranno senz’altro di piu’ dei contro in termini di sicurezza, benessere e autorevolezza a livello planetario.
Oggi non possiamo piu’ permetterci di essere succubi di governi extraeuropei che, giustamente per il loro punto di vista, pensano a fare i propri interessi mentre noi europei continuiamo a vivere nella continua paura di invasioni
militari russe o di popolazioni asiatiche e africane pronte a riversarsi a vagonate sul nostro continente;
a temere continuamente crisi economiche o ad aver costante timore per la carenza di materie prime (di cui i Cinesi invece fanno incetta) e di quant’altre spade di Damocle possano pendere sulle nostre teste…
E’ giunto il momento di dire basta alla sopravvivenza del minuscolo “Stato negozietto”, di ottocentesca memoria, che tira a campare mentre intorno futuristici ed ipertecnologici megasupermercati soverchiano di prodotti.
Purtroppo i nostri governanti europei, miopi, sembrano non accorgersi di nulla…continuando, imperterriti, a proseguire nel loro anacronistico percorso cosparso solo di nazionalismi, populismi, sovranismi e stupide turlupinature reciproche.
R
https://www.panorama.it/foto/25-aprile-1945-liberazione-foto-nazismo-partigiani
mia madre aveva vent’ anni e quel giorno se l’è ricordato per tutta la vita.
Mi scusi ma non ho capito che cosa c’entrano gli eventi tragici accaduti in Italia durante il secondo conflitto mondiale, dei quali ho ricevuto link e una eventuale, auspicabile, unione politica fra Stati europei.
R
non ha capito? ci pensi Romolo e vedrà che capisce, si rilegga. E comunque, sa io a volte quando rispondo non mi riferisco a chi posta il commento, in questo caso lei, ma ne approfitto per allargare la discussione.
Condivido al 100% l’analisi di Alessandro e sono gli stessi argomenti che ho portato nei miei scambi di mail con Piccinini.
Quello che continuo a chiedermi è come fanno concretamente gli americani a controllarci così pesantemente.
Di cosa hanno paura i nostri governanti, che non osano disubbidire neanche quando gli americani ci chiedono di rinunciare al nostro benessere economico e di affossare le nostre aziende produttive?
Il meccanismo ci deve essere, ma io non sono ancora arrivato a capirlo.
R
strano…
Mi scuso nuovamente con la Sig.ra Gazzato ma….
non ho capito (forse sono tonto) perche’ se tra me e il Sig. Lenzini ci sia, sporadicamente, qualche scambio epistolare, privato, per condividere o discutere su argomenti di cronaca planetaria e accadimenti relativi, noi non si possa esprimere un parere sul Suo blog, parlo per me, cercando di coinvolgere sui temi altri lettori che vogliano condividere o dissentire argomentando civilmente.
Eventualmente poi dovesse accadere che l’accesso al blog viene negato o vietato a coloro che gia’ intrattengono fra loro una corrispondenza privata al di fuori del puro ambito “ufficiale” del blog medesimo
(comunque se avete gia’ tanta corrispondenza fra di voi che cosa scrivete qui a fare?)
non c’e’ problema, io sono pronto a togliere il disturbo….
Non e’ difatti mia consuetudine essere causa di rottura di scatole o, peggio, causare incavolature a chicchessia.
Cordiali saluti.
R
ma che dice? ma che ha capito? Ma le pare che avrei pubblicato un suo articolo se intendevo dirle che lei “disturba”? Quello che intendevo dire al signor Lenzini, il quale ha fatto presente altre volte le sue frequentazioni con chi frequenta questo blog, che le cose che vi dite tra voi, non impediscono, se io le pubblico che vengano discusse anche qui. E’ proprio tutto il contrario Romolo.
Ma non è che lei forse è un po’ permaloso? Prima mi chiede conto del link (ma se lei parla degli americani e del loro da lei presunto strapotere in Europa, io mi sono sentita di ricordarle una delle cause e non una a caso…) poi si offende se scrivo quella frase che tendeva a confermare a Lenzini che il fatto che ne parliate tra voi non implica che non possiate parlarne qui, infatti, se nota, Lenzini ha del tutto snobbato il suo articolo ( se non per qualche riga dove ribadisce che ne avete già parlato e si allinea ad Alessandro), giusto perché “ne avete parlato tra di voi”…Spero di aver chiarito e che lei capisca che le sue considerazioni sono sbagliate e frutto di un malinteso.
Signora Gazzato, io non snobbo certo Piccinini. Tra noi c’è un rapporto di cordialità e stima reciproca.
il fatto è che io gli ho risposto in privato con una lettera lunga e articolata quanto la sua, e non mi pareva il caso di riportarla qui, visto che occupo fin troppo spazio.
La differenza principale tra noi su questo tema è che lui attribuisce una responsabilità marginale agli americani, mentre io credo che siano stati soprattutto loro a non volere un’Europa unita, tanto meno in buoni rapporti con la Russia.
Fino all’anno scorso la pensavo come lui, ma gli ultimi eventi: le sanzioni, la rinuncia al gas russo, l’invio di armi all’Ucraina, il tutto contro i nostri interessi, mi ha fatto pensare che gli americani in Europa sono molto più influenti di quanto pensavo.
In fin dei conti, hanno fatto, in maniera più elegante, quello che fecero i russi a est.
Mentre liberavano certe nazioni dall’occupazione nazista, con l’occasione si sostituirono ai nazisti prendendo il controllo del Paese. Gli americani lo hanno fatto in maniera meno rozza e violenta; sono stati sottili ed eleganti, ma il risultato non è stato molto diverso.
Prendere il potere in una nazione col pretesto di aiutarla militarmente contro un nemico è una tecnica antica. Lo hanno fatto i romani. lo hanno fatto i normanni nel sud Italia, lo hanno fatto gli Almoravidi in Andalusia quando sono intervenuti in aiuto degli Omayyadi attaccati dai cristiani. Se ben ricordo anche gli Sforza si sono impossessati del ducato di Milano in questo modo.
R
non sono d’accordo con la sue tesi, ma non è una novità.
In quanto a “snobbare” forse ho usato un termine inappropriato, intendevo che lei di solito si getta a capofitto nelle discussioni cosa che non ha fatto qui. Ma ora ha rimediato.