Il varco

Poverina, mi fa un po’ di pena. Elena Ethel Schlein, non sembra avere troppo fortuna. La fortuna non va sempre dove la si chiama, anzi, il più delle volte se ne va per vie che sembrano proprio contrarie. E lei ne aveva bisogno. Ma no, niente. Le va tutto storto. Ma non è che lei se la chiami anche un po’ di rogna? La rogna del PD è tanta. Ci voleva una donna per togliere i vari strati che si sono depositati negli anni. Ma lei, non è massaia. No, ci voleva una tuttofare, molto più energica. Ripulire il PD è una missione per donne toste. Lei si voleva far credere tosta ma è stata tostata. Non è per niente presto per dire che è un disastro.

Poverina, non sa fare proprio niente. E scappa, si nasconde. Ogni tanto ricompare ma poi si eclissa. E’ timida? Dallo spudorato Renzi alla timida Schlein, passando per gli insignificanti Zingaretti e Letta, il Pd non ne azzecca uno o una. Troppa maceria non rimossa. E chi l’ha fatta e lasciata li? Mah, qualche ciarlone che non conosce la pulizia. Uno spudorato o tanti spudorati o spidirati? Però potrebbe ancora farcela se volesse, ma vuole? Ho come l’impressione che stia per mettersi a piangere.

La donna ad una dimensione che non si sa spiegare neppure ai suoi santi: bisognava allargare i campi, non allagarli, niente capiscono. Ma non sarà che non sei chiara? Fresca e dolce magari si, ma Chiara non sei Elly e anche qui…si fa fatica persino a chiamarla. Eppure avremmo tanto bisogno di chiarezza. Di luce dopo tanto buio. Ma nel PD regna ancora la notte. Si interroghi la segretaria cosa sia diventata la sinistra e cosa voglia farne di quello che ne rimane. Perché se vuole allargare i campi, se un PD solo non le basta se le ce ne vonno tre, allora si deve sbrigare. Scappare non serve, l’aspettano al varco e un varco stretto dal quale farà fatica a passare povera Elly. In 101 nascosti tra le righe di un partito prolisso che parla parla e non sa cosa dice né a chi lo dice.

2 commenti su “Il varco”

  1. Il dilemma del PD è sempre lo stesso. Buttarsi al centro come avevano pensato Prodi, Veltroni e più di tutti Renzi, oppure non rinunciare a “dire cose di sinistra” come Bersani e Letta?
    Quella sinistra indefinita e residuale che descrive in maniera impietosa Luca Ricolfi nel suo libro “Sinistra e popolo”.
    Io credo che avessero ragione Prodi e Renzi.
    Forse, se si voleva un segretario donna, meglio la Serracchiani, che almeno sta sempre con i piedi per terra.
    R
    Serracchiani? ecco se il PD vuole proprio sparire del tutto si faccia rappresentare da lei.

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