Una palude di bugie

Il più grave disastro ecologico dopo Chernobyl. Un disastro che produrrà danni immensi in Ucraina già da oltre un anno sotto attacco da parte della Russia. Un disastro incalcolabile la distruzione della diga di Nova Kakhovka, fatta saltare in aria dai russi nella notte di martedì 6 giugno. I russi negano e “annegano in un mare di fango prodotto dalle loro bugie”. Così si è espresso l’inviato ucraino al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Si, perché il collega russo ha avuto la spudoratezza di dire che la diga l’hanno fatta saltare gli ucraini. Già un buon metodo quello di dare del carnefice alla vittima. In voga ormai anche qui da noi. Ma non è una novità, questa maledetta guerra ci ha abituato a tutto. Ma noi che stiamo qui, possiamo capire cosa provano le decine di migliaia di persone che sono residenti nelle zone allagate dalle acque che la rottura della diga ha scaraventato per chilometri lungo le rive del fiume Dnipro. La recente alluvione in Emilia ci ha dato l’ennesima prova di quanto sia fragile il nostro territorio anche se qui non c’entra la guerra, si parla di fenomeni altrettanto pericolosi e incontrollabili.

Gli ucraini che fanno saltare una delle più grandi dighe europee, un impianto idroelettrico di enorme importanza sotto molti aspetti e che ora è stato distrutto con conseguenze ancora tutte da verificare può venire in mente solo a chi ha interesse a buttare ancora fango (in senso letterale) addosso agli ucraini.

Ridicolo anche solo pensare che gli ucraini abbiano prodotto un danno simile a se stessi, ridicolo e offensivo oltre che molto difficile da credere. Come tutte le bugie del Cremlino, ma questa è decisamente la più grossa e invadente in tutti i sensi. La logica non abita più, se mai ha abitato il mondo alla rovescia delle bugie di Putin.

L’offensiva ucraina alle forze di occupazione si deve fermare davanti all’acqua, i russi si sono creati una difesa “naturale” per continuare a massacrare di bombe e di menzogne un Paese che ha l’unica colpa di essere confinante con un altro Paese retto dalla devastante brutalità del dispotismo

17 commenti su “Una palude di bugie”

  1. “Isw: grande probabilità che “i russi hanno deliberatamente distrutto la diga”
    L’Institute for the Study of War (Isw) ritiene che con molta probabilità siano stati i russi a distruggere deliberatamente la diga di Kakhovka. “Non possiamo offrire una definitiva valutazione sulla responsabilità dell’incidente del 6 giugno, ma le prove, i ragionamenti e la retorica suggeriscono che i russi abbiano deliberatamente danneggiato la diga”, si legge sul bollettino giornaliero del think tank americano. Già il 21 ottobre 2022, l’Isw aveva notato che i russi avevano “un più chiaro interesse ad allagare il basso Dnipro, malgrado i danni alle loro posizioni difensive, rispetto agli ucraini”. Gli ucraini infatti non trarrebbero benefici nel far saltare la diga considerando il rischio di allagare 80 centri abitati, mentre invece “la Russia può usare l’inondazione per ampliare il fiume Dnipro e complicare la controffensiva ucraina”. Anche se i russi fanno notare che i danni alla diga mettono a rischio la fornitura di acqua alla Crimea, l’Isw sottolinea che la penisola è sopravvissuta senza l’acqua del fiume Dnipro da quando è stata occupata nel 2014 e fino all’inizio dell’invasione del 2022. C’è infine la possibilità che il crollo della diga sia stato causato da “danni strutturali pre-esistenti”.”

    Francamente stento a credere ai “danni strutturali”, la popolazione vicina ha sentito forti esplosioni nella notte…

    Da The Guardian
    ““We tried reaching Oleshky but checkpoints have been set up all around the town. A lot of people are waiting to be evacuated. We have heard stories of people drowning, but we can’t confirm because there is no access. Those with Ukrainian passports who are being evacuated further to Russia are forced to go through filtration centres.”

    Helping to Leave, a new organisation that provides aid and services to Ukrainians fleeing the war, described the situation in Oleshky as “chaotic”. “They are not allowing volunteers on boats to enter. Some evacuation is being carried out by [Russian] emergency services but it’s very selective and it is not enough.”

    ma si può?

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  2. Come sempre, quando non ci sono sufficienti elementi per conoscere chi è l’autore di un’azione, occorre capire a chi quella azione giova.
    Mi riferisco all’abbattimento della diga di Kakhovka che ha provocato l’inondazione delle terre sia a destra sia a sinistra del fiume Dnipro nei pressi di Kherson. Secondo l’analista di “Analisi difesa” Gianandrea Gaiani (intervista apparsa sul Fatto Quotidiano), il vero obiettivo sarebbe tagliare l’approvvigionamento di acqua alla Crimea, visto che quel bacino era importante proprio per questo scopo. Inoltre la sponda del Dnipro su cui insistono i russi è più bassa dell’altra dove sono gli ucraini, e quindi sono i territori occupati dai russi più soggetti all’allagamento con grave pregiudizio delle loro linee di difesa e della loro capacità di bombardare la riva destra controllata dagli ucraini.
    Putin parlando con Erdogan ha respinto le accuse che siano i russi gli autori del disastro ambientale, e ha chiesto una indagine super partes che appuri le responsabilità.
    R
    Putin respinge la responsabilità, non mi sorprende. Indagine super partes? Ovvio. Ma non serve, gli ucraini sono masochisti, Zelensky ha dato l’ordine di fracassare la diga con le conseguenze che potrebbe anche avere effetto sulla centrale nucleare, che personaggio! In Crimea, ho letto, non usano da due anni l’acqua del Dnipro.
    PS: anche Zelensky respinge la responsabilità, contando che quella parte è occupata dai russi da circa una anno è difficile credere che abbiano potuto mettere l’esplosivo sotto la diga, gli ucraini, intendo, ma, anche considerando l’obiettività del Fatto quotidiano, possiamo dire che la colpa potrebbe essere dei gabbiani che passano sopra la diga o, come qualcuno ha prospettato, un “cedimento strutturale ( ma le gente ha sentito forti esplosioni e non erano mortaretti). Tutto è possibile e che Putin neghi la responsabilità è già di per sé una garanzia…ma attendiamo pure l’esito della inchiesta super partes.

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  3. Si può fare anche un’altra considerazione.
    Visto che i russi hanno il controllo sulla diga, se avessero voluto inondare quei territori non avrebbero avuto bisogno di far saltare la diga. Presumibilmente avrebbero potuto aprire delle paratie o comunque creare un varco controllabile che permettesse in un secondo tempo di ripristinare la diga.
    Gli ucraini, invece, dovendo operare a distanza, potevano solo colpire la diga con missili o con mine galleggianti guidate, come aveva ipotizzato la Zakarova.

    Da “Oggi”:
    Su Telegram, la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova ha pubblicato la lettera inviata all’Onu a ottobre dall’ambasciatore russo Vasily Nebenzya, che scriveva: “Le forze ucraine valutano la possibilità di far passare mine d’acqua lungo il corso del Dnipro oppure di compiere un attacco missilistico. Un tale attacco da parte dell’Ucraina porterà ad un’inondazione catastrofica dei territori limitrofi e a danni irreparabili per la città di Kherson. Il prezzo possono essere le vite di migliaia di incolpevoli cittadini. Esorto con forza a fare tutto il possibile per evitare questo tremendo crimine”.
    R
    ah beh, se lo dice la portavoce…possiamo crederle. Gli ucraini hanno colpa di tutto dunque? Sta a vedere, che l’esercito russo, comprese le milizie Wagner, sono comandate o telecomandate da Zelenzky…ma è un vero genio quell’uomo…e Putin? Beh, lui è la vittima, se ne sta li seduto accanto al caminetto nella sua dacia a sferruzzare…si gli piace farsi i maglioni da solo…non ci pensa neppure di invadere , lui è pacifista, mentre gli ucraini sono dei masochisti che si fanno saltare le dighe per andare un po’ a nuoto…e poter dire di aver passato una bella giornata a mollo, ordine di Zelensky di stare a mollo per darsi una bella resentata, come si dice dalle mie parti. E anche le bestie ne avevano bisogno…
    PS: anche la portavoce voleva andare volontaria ad aiutare gli alluvionati (per colpa di …Zelensky) ma guardate qui…strano le forze russe impediscono gli aiuti…mah cosa si inventano ‘sti The Guardians…people! Non sanno niente e vogliono parlare…
    https://www.theguardian.com/world/2023/jun/08/russian-forces-accused-of-blocking-flood-evacuation-efforts
    “i russi accusati di bloccare gli aiuti per evacuare le persone dalle zone alluvionate” ma deve per forza essere una qualche insinuazione malevola delle “forze le male”…
    e pensare che gli alluvionati che sono nelle zone occupate dovrebbero essere aiutati dai russi…mah.

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  4. Adesso a Kherson si sono auto inondati. Visto il grande successo degli allagamenti in Romagna perché non fare lo stesso? Questa cosa che sono sempre gli ucraini ad autoflagellarsi alla Tafazzi mi fa venire il mal di testa.
    Credo piuttosto che il fango e l’ingrossamento del fiume che divide i due schieramenti sia una trovata per rallentare la famigerata ed annunciata contro offensiva. Lo dicono dall’inizio della guerra che il fango non aiuta chi attacca.
    R
    eh già…non aiuta il fango, ma proprio per niente e intanto i russi riprendono fiato, se non bevono troppa acqua…

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  5. ricordo che gli ucraini, mesi fa, fecero saltare il ponte che collega la Crimea. Un’infrastruttura importantissima e costosa da ricostruire.
    Eppure, secondo loro, la Crimea è Ucraina e la vogliono riavere. La vogliono riavere devastata?
    Comunque, non sarebbe la prima volta che un esercito distrugge le infrastrutture del proprio territorio perché valuta (a volte bene, a volte sbagliando i conti) che chi subirà il danno maggiore sarà il nemico.
    Può darsi benissimo anche che nessuno, né gli ucraini, né i russi, avessero intenzione di distruggere completamente la diga, e che l’azione gli sia sfuggita di mano andando oltre le intenzioni.
    Non dimentichiamo poi che Zelensky sta combattendo anche una guerra mediatica. Poter accusare i russi di un crimine contro l’umanità lo avvantaggia.
    R
    certo, come no? Si tratta di incidente, caso, fatalità e, alla fine della fiera, hanno sempre colpa gli ucraini. Basta sempre chiedersi a chi giova? E gli ucraini sono i primi beneficiari di questa guerra, si capisce che hanno interesse a che continui a lungo…

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  6. Non volete chiedervi a chi giovi? E allora chiedetevi almeno chi si stia ostinando a trasformare da più di un anno il proprio popolo in carne da macello mentre lui è in tournée a chiedere altre armi. Se gli ucraini (anzi… il presidente ucraino) avesse interesse a che la guerra non continuasse a lungo… avrebbe accettato le trattative di pace. E’ davvero così difficile da capire?
    R
    riformuli la domanda, il suo “chiedetevi” non mi piace: qui siamo pochi ma ognuno ragione con la propria testa e risponde per sé. Le risponderò dopo che avrà espresso la sua opinione chiaramente.

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    • @Pier Paolo Longanesi
      Scusi, che cosa sta dicendo? Con quale testa sta ragionando Lei?A chi giova l’allagamento di chilometri di territorio ucraino? Certo non agli ucraini visto oltretutto che l’allagamento non solo costituisce un danno umano ed ecologico enorme, ma chiude una possibilita’ di offensiva militare. Dall’anno scorso i russi avevano minacciato di far saltare la diga e per cortesia consideri che la diga era controllata dai russi, banditi famosi per i loro crimini di guerra. Naturalmente Lei che ragiona con la propria testa, vede che i cari russi addirittura bombardano i soccorsi. Per quanto riguarda il loro settore, quali soccorsi? Per distruggere una diga deve essere usata una grande quantita’ di esplosivo. Gli ucraini hanno usato le loro rane? Please give me a break! Di quali trattative di pace parla Lei? La pace sarebbe fatta immediatamente, i russi ritornano nel loro paese e riconoscono l’Ucraina come avevano riconosciuto con il Memorandum di Budapest del 1994. Le zone dove si parla russo non sono Russia come in Alto Adige dove si parla tedesco non e’ Austria. I nazisti invasero i Sudeti e la Polonia con la scusa delle minoranze che parlavano tedesco. Infatti i russi sono i nuovi nazisti del XXI secolo. Inoltre non manchi di rispetto a Zelensky che combatte una battaglia terribile con il suo popolo.

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      • @Giovannirossi Scusi, che cosa sta dicendo lei. Io ho espresso la mia opinione e per (vostra) fortuna ragiono con la mia testa. Lei si chiede “a chi giovi l’allagamento di chilometri di territorio ucraino”. Ha mai sentito parlare di boicottaggio per addossare le colpe a qualcuno? Dall’anno scorso i russi avevano minacciato di far saltare la diga e …l’hanno solo minacciato.
        Poi mi chiede a quali trattative di pace io mi riferisca. Sarò magnanimo e glielo spiego subito: mi riferisco a quelle offerte subito dopo l’inizio della guerra dal segretario di stato USA in collaborazione con l’omologo russo… beh a qualcosa però l’ex attore ukraino avrebbe dovuto rinunciare, of course!
        E poi che dire del rifiuto dell’intermediazione del Santo Padre?
        Zelensky per un anno va in tournée per chiedere solo armi e sovvenzioni non la pace! La pace si sarebbe potuta fare immediatamente, ma devono volerla in due.
        La pace richiede compromessi e l presidente ukraino è come un bambino capriccioso che vuole vincere a tutti i costi frignando e pestando i piedi con la sua felpina verdemarcio ormai consunta indossata anche in sedi istituzionali.
        R
        l’hanno solo minacciato…lo dice lei. La smetta di usare questi toni (“per vostra fortuna”) o lei qui non entra più. Le passo la risposta a Giovanni ma sono del tutto in disaccordo con quello che scrive, la pace bisogna volerla in due: giusto, lo dica a chi ha aggredito e aggredisce da un anno gli ucraini e non è il loro leader.
        Non si può più sentire questo sciocco ritornello. “Bambino capriccioso” poi è insopportabile, veramente il mondo alla rovescia.

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        • l’ennesima sua minaccia “[…] o lei qui non entra più” equivale alle minacce di chi invade il territorio di una nazione. Ecco la mancanza di confronto!
          R

          O anche lei si adegua alle regole (valgono anche per chi fa l’avvocato d’ufficio) o ne resta fuori. Vale per lei e per tutti, compresi quanti pretendono di entrare qui per offendere me, il mio blog e chi vi partecipa in buona fede.
          Le sue offese comunque, rendono bene l’idea che lei ha di “confronto”.

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          • Io non ho offeso nessuno. Mai.
            Si rilegga meglio i miei commenti! Mi sono solo sentito ingiustamente minacciato di non oltrepassare i confini delle sue idee… come fossero i confini russi. con gli stessi modi di fare!

            … e scommettiamo che ora arriverà la reazione del bimbo che se ne va col pallone e dichiarerà chiusi i commenti?
            R
            la pianti! Lei scrive: “ennesima sua minaccia “[…] o lei qui non entra più” equivale alle minacce di chi invade il territorio di una nazione. Ecco la mancanza di confronto! ” ma come si permette?
            Lei non ha alcun diritto di paragonarmi a nessuno (“equivale” sa cosa significa???), meno che mai a chi invade paesi “equivale a paragonarmi ad un dittatore…e io non ho “minacciato”, ma avvertito che qui si tengono toni moderati oppure sono costretta a cestinare. E anche questa presa per i fondelli “del bimbo etc.etc.” è un’offesa e una denigrazione, ripeto la smetta segua le regole se vuole scrivere qui. Altri blog che richiedono moderazione l’avrebbero cestinata e basta.

        • Capisco che non ci sia molta speranza per quelli che hanno la testa confusa. Ricapitoliamo per Lei: il 24 Febbraio 2022 i banditi russi hanno attaccato l’Ucraina su larga scala. Sono stati respinti sulla direttrice di Kiev non prima di aver lasciato molti cadaveri di civili, torturati, uccisi a sangue freddo. Gli USA hanno offerto a Zelensky di espatriare, lui ha declinato dicendo che non voleva un passaggio ma aveva bisogno di armi. Secondo Lei avrebbe dovuto chiedere fiori? Quasi il 20% dell’Ucraina e’ sotto occupazione russa, Zelensky ha proposto un piano di pace in dieci punti, addirittura i cinesi sono venuti fuori con un piano di pace, alla russa perche’ non prevede il ritiro dei banditi russi dalle zone occupate illegalmente e allora il suo richiamo alla pace e’ solo un chiacchieriggio che ha come condizione quello di assoggettarsi ai criminali di guerra russi. Gli ucraini combattono per la loro indipendenza e per la loro integrita’ territoriale. Qualsiasi piano di pace ha come condizione che i banditi russi lascino i territori ucraini altrimenti che pace sarebbe? Se io vengo a casa sua e occupo due stanze e chiedo di trattare perche’ vedo che Lei reagisce cosa direbbe? Ragionando con la sua testa penso che lei mi offrirebbe qualcosa di buono da mangiare e bere…

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          • Qualsiasi piano di pace per potersi fregiare di tale denominazione NON deve avere alcun tipo di condizione se non l’interruzione immediata del conflitto. L’esempio dell’occupazione della casa che lei propone manca di un dettaglio……………………………
            Infine se io occupassi casa sua e ogni giorno facessi fuori un membro della sua famiglia … mi dica … lei accetterebbe o no qualsiasi condizione pur di fermare la carneficina? Io si.
            R
            interruzione del conflitto con le truppe d’invasione sul campo? Lei ha le idee confuse.
            Anche a lei, se avete questioni tra voi, risolvetele fuori da qui!

  7. Da The Guardian oggi:

    ““The plant was designed to withstand a nuclear strike,” Syrota told the Guardian in an interview in Kyiv. “To destroy the plant from the outside, at least three aircraft bombs, each of 500kg, would have had to be dropped on the same spot. The station was blown up from the inside.”

    He added: “They brought hundreds of kilograms of explosives there. Ukraine reported last year that the station was mined. The Russians were just waiting for the right day to blow it up.”
    Parla il direttore della centrale idroelettrica: ” Il sito è stato pensato per resistere un attacco nucleare, per distruggerlo da fuori servivano tre bombe da 500kg cd, la stazione è stata fatta saltare da dentro.
    Aggiunge; “Hanno portato (i russi) centinaia di chili di esplosivo. L’ Ucraina ha riportato che il sito è stato minato ancora l’anno scorso. I russi aspettavano solo il momento giusto per farlo saltare”.

    Ma i santommasi diranno che lo hanno fatto gli ucraini nel deposito controllato da un anno dai russi. E c’è chi ancora da addosso a Zelensky: i putiniani non sono molto diversi da Putin: lui racconta balle e loro gli credono.

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  8. Premesso che, per me, il Guardian ha la stessa attendibilità di Maria Zacharova, credo anch’io che sia più probabile che a far saltare la diga siano stati i russi.
    Le motivazioni portate, però sono opinabili.
    Gli ucraini avrebbero potuto benissimo minare la diga prima di abbandonarla al tempo dell’avanzata dei russi.
    Purtroppo, la verità non la possiamo sapere. Forse tra una decina d’anni si saprà qualcosa.
    R
    Gli ucraini hanno minato la diga prima dei russi? Ipotesi assurda. E che si fida della Zacharova come del Guardian lo vada a scrivere sui blog russi.

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  9. Signora Gazzato, parlando seriamente, lei, che, quando ragiona con la sua testa, è una persona intelligente, crede davvero che questa guerra sia cominciata banalmente perché Putin voleva conquistare un pezzo di Ucraina?
    E perché non lo ha fatto 8 anni fa quando Yanukovich è stato estromesso con un colpo di stato?
    L’Ucraina, allora, era molto meno forte militarmente rispetto ad oggi.
    Tutte le guerre hanno motivazioni complesse. E per farle finire bisogna conoscerle e capirle.
    Nessuna guerra, dopo la seconda guerra mondiale, è finita con il rientro dell’aggressore entro i propri confini.
    Forse una sola si è conclusa così: quella tra Irak e Iran, ma dopo 8 anni di combattimenti.
    Io cito sempre il buon Bernard Shaw che diceva che “Per ogni problema complesso c’è sempre una soluzione facile, chiara …. e sbagliata.”
    Dire che per far finire la guerra basta che I russi se ne tornino in Russia è proprio il tipo di soluzioni a cui si riferiva Bernard Shaw.
    R
    Lenzini lei non sta capendo quello che Putin sta facendo. Lei giochicchia con le parole, lui fa saltare le dighe provocando un’ enorme tragedia umanitaria che avrà conseguenze su scala mondiale. Ragioni anche lei con la sua testa, non si faccia interdire dai caporioni del media system russo che ha spire ovunque anche in Italia.
    Lei è persona intelligente: usi la sua intelligenza e giudichi col suo cervello, lasci stare Shaw, non c’è niente che possa fermare Putin dal far saltare per aria il mondo se non lo si ferma prima. Nessun trattato (ridicolo) di pace. Come ha fatto saltare la diga potrebbe fare saltare la centrale nucleare. Non abbiamo che pochi minuti per prendere decisioni serie contro chi ci vuole tutti morti. Lo capisce o no? e se non lo capisce farà la fine che Putin le vuole far fare.
    Non mi faccia più di queste domande, lei ormai dovrebbe sapere come la penso, la smetta di illudersi di avere ragione: lei ha torto su tutta la linea. E potrebbe accorgersene quando sarà troppo tardi. La smetta di annaspare nella palude di bugie dei russi.

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  10. Signora Gazzato, le assicuro che a me non arriva una parola di propaganda russa, mentre sono sommerso in una palude – visto che siamo in tema – di propaganda filoatlantica.
    Il fatto che io non creda alla versione atlantica non dipende dal fatto che i russi dicano un’altra cosa. Dipende semplicemente dal fatto che la versione semplicistica che mi propongono i media italiani, secondo il mio modo di ragionare, non sta in piedi.
    Negli ultimi 30 anni ho visto un Putin sì autocrate, e anche violento, in alcuni casi, contro i suoi vicini (Cecenia e Georgia), ma sempre assolutamente amichevole al limite sel servilismo verso gli europei.
    E questo è logico e ragionevole, e per questo ne sono convinto.
    Gli europei gli garantivano un flusso imponente di soldi attraverso l’acquisto delle sue materie prime, e gli fornivano le tecnologie moderne per sviluppare la Russia.
    Se lei fosse un negoziante e avesse un ottimo cliente che le compra i prodotti e li paga for di quattrini, cercherebbe di farlo diventare un suo dipendente?
    Ovviamente, no. Molto meglio averlo come cliente e aiutarlo a produrre ricchezza. Più è ricco e più è buono come cliente.
    Per questo, negli ultimi 30 anni, ma già anche nell’era Gorbaciov, non mi ha mai sfiorato il timore che la Russia potese attaccare l’Europa occidentale. E neppure che volesse riìannettere le nazioni dell’ex cortina di ferro. Non c’è mai stato, dopo l’invazione della Polonia e la dittatura di Jaruzelsky del 1981, nessun altro approccio aggressivo.
    Viceversa, è molto comprensibile che gli USA vogliano assediare da vicino la Russia, e installare basi militari sui confini.
    Infatti, i missili balistici che sono l’arma principale dei russi sono molto difficili da intercettare quando arrivano, perché la testata cade a 10.000 – 20.000 km/h. Però, essendo “balistici”, partono con una direzione e una velocità predeterminata che, analizzati dai computer degli americani, permettono di calcolare con buona approssimazione dove cadranno, e programmare i sistemi antimissile per intercettarli.
    Avere quindi delle basi di avvistamento ai confini della Russia permette di avvistare tempestivamente gli eventuali missili in partenza, e quindi di neutralizzare in buona misura il potenziale nucleare russo.
    Oltre a questo, ho già spiegato altre volte quanto sia interesse degli americani avere un’Europa debole, povera e divisa.
    Mi sembrano elementi sufficienti per capire, al di là dell’episodio specifico dell’attacco all’Ucraina, chi sta minacciando chi, E non c’è bisogno che me lo spieghino i russi. E’ una strategia che ci hanno spiegato in più occasioni gli americani e le fonti NATO.
    R
    lei è stato colpito dai missili “ballistici” russi, le balle dei russi lei le beve e le diffonde. Quindi devo dirle che le sue analisi sono inficiate dai suoi pregiudizi antiamericani. Non c’ è speranza. Lei segua le balle di Putin col naso per aria e alla fine andrà a sbattere.

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  11. I servizi ucraini hanno pubblicato una conversazione intercettata tra due soldati russi che dicono, grosso modo, che la centrale l’hanno fatta saltare loro, il loro gruppo di sabotaggio e che lo hanno fatto per fermare la controffensiva ucraina ed avere meno territorio da difendere.
    Ne hanno fatta saltare anche una molto più piccola in questi giorni allo stesso scopo.
    Una palude di bugie, infatti, quella in qui i russi stanno affogando e ci si sono messi con le loro stesse mani. E intanto gli ucraini avanzano a liberare i loro territori.
    Oltre alla tragedia della diga, le bombe dei russi cadono dal cielo in piena notte anche sulla citta natale di Zelensky Kryvyi Rih dove ci sono morti e feriti e dove sono stati colpiti palazzi residenziali, una vigliaccheria senza senso se non quello di fare dimostrazione di muscolarità e di prepotenza inaudite. Non c’è paragone che tenga con nessun altro conflitto dalla fine della seconda guerra mondiale con questo messo in atto dal Cremlino con una subdola e spregiudicata manovra che, nei suoi calcoli doveva assoggettare tutta l’Ucraina ai suoi voleri.
    Altro che Nato e russofoni, le balle del Cremlino vengono sempre più a galla in questa palude di bugie nella quale i russi annaspano sempre di più.

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