Questo blog è preso di mira da anni da vari “stalker “, cioè persone che non hanno di meglio da fare che dare fastidio e sparlare dietro le spalle.
Oggi ne ho avuto la prova tangibile, Me lo ha confermato qualcuno che ha messo nero su bianco quello che sospetto da tempo, ma non mi servivano prove, ne ho a bizzeffe.
Ma non importa, il mio blog va avanti anche senza commenti e senza lettori e andrà avanti fino a che lo vorrò io, alla faccia di chi ha “macinato” per anni invidia e cattiveria. E se per qualcuno sarà un godimento, sarà un godere ben meschino, da suo pari. Ma io non ho aperto il blog per fare da puntaspilli di nessuno e neppure per abdicare alle mie idee per qualche like in più. Di cui, francamente, non me ne può importare di meno.
Chi è in buona fede, invece, può sempre entrare qui ed è il benvenuto.
Oggi ( ma non solo oggi) ho avuto la prova ( ma non ne avevo certo bisogno) di come la cattiveria, il narcisismo, la smania di primeggiare, l’invidia, la tracotanza di alcuni, che serpeggiando dietro le quinte seminando quanta più zizzania gli riesce (e credete ne hanno sacchi e purtroppo molti cascano nelle loro reti)) solo per il gusto di dare fastidio senza motivo, possano fare cose che sembrano persino surreali. Ma purtroppo sono reali. E, certamente non accadono solo qui. Ecco, io non voglio che il mio blog diventi un ricettacolo di vipere: ho orrore delle vipere!
Ma, ripeto, non importa, io non mi faccio intimidire da nessuno. Chi agisce in questo modo deve rispondere alla propria coscienza, se ne ha una. Ma da oggi in poi chi entra qui dovrà farlo in “buona fede” (spero sia chiaro) o sarà inevitabile bannarlo immediatamente.
E “l’amicizia” è una cosa molto seria e deve essere concessa “gratuitamente” e non estorta con blandizie o altri subdoli mezzi, vantando reti di “amicizie” carpite in buona parte allo stesso modo e approfittando della buona fede delle persone per usarle per i propri meschini scopi. E chi non ottiene sempre quello che vuole e si vendica diffamando, va incontro a querela perché lo stalking è un reato. Chi mi legge (e so di chi parlo con nomi e cognomi) capisce bene quello che intendo e reagirà come fa da anni, continuando a tessere la sua tela di pettegolezzi e diffamazione a largo raggio, dovunque e con chiunque riesca a farlo. Purtroppo così va il mondo.
Ma chi agisce così e sa di andare impunito non è che un essere meschino che avrebbe bisogno di “cure specialistiche” serie e profonde. E però purtroppo di questi soggetti il mondo e pieno e riconoscerli non è sempre facile perché conoscono le armi della “seduzione” e per questo non è difficile cadere nella loro rete.
Qui, per loro, non c’è posto.
Mariagrazia, c’è un modo semplicissimo ed efficace per liberarsi di vari disturbatori, che siano troll, stalker, provocatori, maniaci, dileggiatori, diffamatori, etc. non importa. Basta ignorarli e non dare seguito alle loro provocazioni. Con ciò auguro che il tuo blog, cha già conduci da diversi anni, possa proseguire sulla linea coraggiosa da te impostata di libera espressione, entro i binari della correttezza e del rispetto.
R
Grazie ma non è cosi facile come può sembrare e neppure semplicissimo. Bisogna stare dietro le quinte per capire.
Signora Gazzato, se lei dice di avere le prove che qualcuno semina zizzania, io le credo. Da semplice utente, però, le dico che, dall’esterno, questa cosa non appare.
A me pare semplicemente che, negli ultimi tempi, il clima sia più teso, anche per il tema della guerra in Ucraina che è molto divisivo.
Mettere in crisi il suo blog non conviene a nessuno degli utenti. Sarebbe come sputare nel piatto dove mangiamo.
A me, invece, dispiace che alcuni utenti siano spariti, ma se lei dice “meno siamo e meglio stiamo” è una strategia che ha senso, e la rispetto.
Io qui ci passo il tempo, è come una rassegna stampa che seleziona temi importanti e attuali, e mi piace scrivere cosa ne penso.
Se non sono d’accordo con lei lo scrivo fin troppo chiaramente, e non è mia abitudine manovrare nell’ombra. Conosco l’indirizzo mail di pochi utenti o ex utenti: Bianchi, Bifani, Piccinini e non mi pare ce ne siano altri. A volte parliamo del suo blog, ma non certo per organizzare delle “class action”.
Credo che ipotizzare complotti esterni non sia utile, perché si tratterebbe di fenomeni su cui non abbiamo modo di intervenire e quindi sarebbe una diagnosi che non produrrebbe soluzioni.
L’unica proposta che mi sento di fare per affrontare il problema è di invitare tutti ad abbassare i toni, ad evitare le illazioni, l’ironia e il sarcasmo, a commentare i messaggi senza estendere la critica a chi li scrive, dandogli titoli ed etichette.
Penso che sono le regole per mantenere in buona salute qualsiasi “social”.
R
io non mando via mai nessuno, come non trattengo nessuno, ci sono semplici regole però che alcuni non intendono seguire. E quello che non si vede, ovviamente, è molto di più di quello che si vede. Come nella vita dopotutto.
Poi ci sono le “semplici regole” che come ho spiegato valgono per gli esercizi commerciali come per i blog ma che si preferisce cestinare. Eh sì cara MGG
R
le “semplici regole” a cui si riferisce Lenzini sono quelle che vigono qui. Cestinare è un mio diritto. Se non è d’accordo si apra un blog suo e passi qualsiasi cosa anche le offese se crede. Se lei insiste su questa polemica invece che trattare i temi proposti o comunque generali che non riguardano le solite polemiche su come dovrei condurre e gestire il mio blog, sarà cestinato ancora. Lei qui non “spiega” proprio niente. Se vuole dare lezioni si apra un suo blog o si metta il lista al provveditorato.
Questo non è un “esercizio commerciale” ma un luogo dove ci si scambiano opinioni senza pregiudizi o secondi fini.
Nella mia precedente mail spiegavo bene perché la gestione di un blog è simile a quella di un esercizio commerciale. Nella stessa le ho spiegato che ho gestito un blog aziendale per vari anni. Quindi so di cosa parlo. Ma lei ha preferito non pubblicarla. E la sfido a trovare una sola offesa nelle mie parole.
R
e insiste…lasci perdere. Non mi faccia essere esplicita, se vuole stare qui stia anche lei alle regole del blog (tra queste anche cestinare a mia DISCREZIONE). Se insiste verrà cestinato come verranno cestinati certi spiritosoni/e che hanno l’ossessione di questo blog. Prego non insistere perché so chi siete o lo immagino e non credo di andare a pescare troppo lontano (vi riconosco anche senza firma). Vede signor Lenzini a cosa mi riferisco? (Lei non c’entra però).
Qui non si vende niente, il paragone, a mio parere, signore, se le aggrada o anche no, non calza. Ed ora però non ritorni sull’argomento perché altrimenti non passa. Spero di essere stata chiara.
Ammiro il masochismo di coloro che continuano imperterriti a cercare di voler raddrizzare le gambe ai cani
Ho la conferma di aver fatto bene ad andar via. Adieu
R
ma no signora Viviana, lei non è mi andata via, eccola di nuovo…e poi raddrizzare le gambe ai cani è meritevole.
Tranquilla. Sono di passaggio. Da quando sono andata via …resto alla larga da certi postacci.
P. S. raddrizzare le gambe ai cani è meritevole purché …se le lascino raddrizzare.
R
oh poffarbacco… “postaccio”? ma come si permette? Questo è un bellissimo posto (modestamente, ha visto che cignetti?) e lei lo guarda da dietro il ventaglio…ma mica poi tanto.