Non so immaginare un giorno di festa, in città, con tutti i preparativi del caso, le bancarelle che vendono ogni sorta di mercanzia, i bar e le gelaterie con i tavolini all’aperto in attesa di frotte di clienti e un aria gioiosa che si spande un po’ ovunque come nelle feste del santo Patrono di paese e la paura che dal cielo arrivi la morte, all’improvviso. O, meglio non lo vorrei immaginare.
Oggi a Kiev, capitale dell’Ucraina, sono in corso i festeggiamenti per la giornata che commemora la fondazione dell Paese. Una data importante.
E così Vladimiro Putin ha pensato bene di lanciare in nottata un raid con 54 droni di fabbricazione iraniana, 52 dei quali abbattuti dalla contraerea ucraina. Purtroppo però qualcuno è stato colpito: ancora vittime di questa guerra insensata.
Ma l’atmosfera è quella dei giorni di festa estivi, chiari e luminosi. Una donna ha risposto ad un giornalista del The Guardian:
““It’s like the values of your life have changed. You appreciate your life more because you feel like you can die every minute.”
E’ come se i valori della vita fossero cambiati, apprezzi di più la vita perché sai che potresti morire ogni momento”. E’ vero per tutti, ma per gli ucraini (e non solo) purtroppo è ancora più vero.
Dicono che i droni siano arrivati da una direzione diversa dalle solite, segno che i russi hanno cercato di non sorvolare le aree di confine in mano ai ribelli. Strategia militare a parte. Gli ucraini anche se spaventati, cercano come possono di continuare la loro vita e anche se c’è la paura degli attacchi – dicono – si deve pur continuare a vivere.
E alcuni di loro si sono affacciati presto, dopo l’attacco, a inveire contro i russi e a lodare i soldati che guidano la contraerea.
A Kiev la vita va avanti perchè la vita ha sempre il sopravvento e lo spirito di adattamento anche alle peggiori disgrazie, nell’uomo è sempre più forte. O quasi sempre. Ed è giusto che sia così, la vita deve sempre prevalere sulla morte.
Il capo del gruppo mercenario Wagner ( che combatte per i russi) ha avuto parole durissime verso l’alto comando militare russo, ma ora, sembra che sia silenziato. Lo ha detto lui stesso che gli hanno messo il bavaglio.
Difficile però tenere imbavagliato un tipo come questo. La libertà della sua espressione anche se non gli viene concessa se la prenderà e forse troverà altre strade per dire come la pensa.
E, ho l’impressione che non saranno complimenti per le alte sfere russe.
Pubblicato su Italians