Un fatto inaccettabile, sono d’accordo con Ilaria Cucchi: la Polizia Locale di Milano deve rendere conto della violenza ai danni di una donna di 41 anni, presa a manganellate mentre stava seduta sul marciapiedi. In tre grandi e grossi contro una giovane, disarmata.
E non basta, hanno anche usato lo spray al peperoncino, altamente irritante per arrestarla. Che cosa avesse fatto di tanto grave non è chiaro, sembra che abbia fatto resistenza alla Polizia, ma è ancora tutto da accertare.
Rimane il fatto gravissimo della violenza su una donna inerme da parte degli agenti. Una scena raccapricciante che non avrei mai voluto vedere-
Pubblicato su Italians
Indubbiamente, la ricostruzione che è stata presentata getta cattiva luce sulla polizia.
Faccio presente però che la polizia italiana è fortemente inefficiente e non è in grado di garantire la sicurezza dei cittadini, per diversi motivi.
1) Lo strapotere della Magistratura che ostacola le iniziative autonome di polizia e carabinieri e pretende di indirizzarle sugli obiettivi che ritiene opportuni bloccando tutto il resto.
2) La criminalizzazione dei poliziotti in occasione di fatti incresciosi come questo.
Oggi, in pratica, i poliziotti fanno finta di non vedere per evitare di essere coinvolti in azioni che richiedono l’uso della forza, o procedono con estrema cautela.
Vicino a casa mia, tempo fa, per portare via un ubriaco che dava in escandescenze, sono intervenute due pattuglie, e hanno insistito per una buona mezz’ora per convincerlo a salire in macchina spontaneamente, perché non se la sentivano di mettergli le mani addosso.
Faccio presente anche che Ilaria Cucchi, utilizzando la morte del fratello, ha scritto libri ed è stata eletta senatrice, mentre, ai tempi del fatto, il fratello Stefano era stato praticamente cacciato di casa dalla famiglia per la sua attività di spacciatore. La famiglia non sapeva dov’era e cosa faceva, e non sapeva neanche che fosse stato arrestato fino a che non li hanno avvisati che è stato ricoverato in ospedale a seguito del pestaggio.
Forse Ilaria Cucchi si sta impegnando anche per lavarsi la coscienza, insieme al resto della famiglia, per aver abbandonato il fratello al suo destino.
Per tornare al tema di come deve agire la polizia, dice il proverbio che “il medico pietoso fa la piaga purulenta”.
Se pretendiamo che la polizia non esageri mai, poi non ci dobbiamo lamentare se le nostre strade e le nostre case non sono sicure. Loro sono ben felici di avere le mani legate e stare negli uffici invece di intervenire come forza pubblica.
R
Mi scusi Lenzini: che penoso colpo al cerchio e alla botte. Le ha viste quelle immagini? La violenza contro i fermati, siano trans, ubriachi o con problemi psicologici è un reato. Punto. Non si fa. Ma lei, a quanto pare la giustifica (stessa operazione che fa con la guerra di Putin).
E in quanto a questo:
“Forse Ilaria Cucchi si sta impegnando anche per lavarsi la coscienza, insieme al resto della famiglia, per aver abbandonato il fratello al suo destino”. Lo dice lei e me ne dissocio, La sua ricostruzione suona un pettegolezzo malevolo. Non me ne voglia, ma questo suo commento non mi piace. Lo trovo decisamente molto poco obiettivo.
Non prendiamo mai esempio da questi.
https://www.theguardian.com/us-news/2023/may/25/blm-police-brutality-victims-speak-out
Le nostre Forze dell’Ordine sono al servizio dello Stato per la nostra incolumità, esempi come quello di Milano sono nocivi purtroppo per la fiducia che i cittadini devono avere in loro.
La violenza gratuita sui fermati va sanzionata e stigmatizzata e serve solo a penalizzare la maggioranza che compie il proprio dovere con abnegazione e spirito di sacrificio.
PS: anche in risposta a quei signori “scandalizzati” che mi hanno contattato via mail:
la violenza, da qualsiasi parte venga è inaccettabile, da parte di chi dovrebbe proteggerci da essa lo è due volte.
Sospendi l’indigno pe un paio di giorni….
sta venendo fuori che il trans è dal 2010 che ogni tanto dà fuori di matto e mena, ed ha menato pure stavolta.
Poi, per carità, tutto può essere, ma sarebbe il caso di capirne meglio: non sarebbe la prima volta che parte la crociata in direzione sbagliata
R
Nessuna crociata, ho scritto di getto e non mi pare che questo sia il primo caso di violenza sui fermati, ti risulta?. Se trans o meno con disturbi psicologici la violenza è sempre un reato.
Al limite si chiamano gli infermieri.
Bentornato Alberto
“la violenza, da qualsiasi parte venga è inaccettabile, da parte di chi dovrebbe proteggerci da essa lo è due volte.”
Sembra ovvio, ma, secondo me, non lo è.
Il poliziotto è come il chirurgo che fa del male al paziente a fin di bene, nel senso che il poliziotto usa la violenza per evitare violenze peggiori.
Inevitabile che ogni tanto l’operazione vada male e il paziente muoia.
L’alternativa sarebbe lasciar morire i pazienti a rischio invece di operarli. E, se continuiamo a criminalizzare i chirurghi che sbagliano, è così che andrà a finire.
Traslando il suo ragionamento, sarebbe come dire che, se un chirurgo ammazza un paziente, è doppiamente grave perché lui le persone le deve guarire e non ammazzare.
Secondo me, chi svolge lavori difficili e “invasivi” è fisiologico che ogni tanto faccia dei danni. Chi non fa non falla.
R
certo e quando sbaglia paga, come tutti gli altri cittadini. Ma il suo esempio non calza, per niente. A parte che il chirurgo quando opera lo fa per guarire il paziente non per ucciderlo e se lo uccide non è un bravo chirurgo e non deve fare quel mestiere.
Come non è un buon poliziotto chi abusa del suo potere. Perché la Polizia è potere ed è il potere dello stato e deve sapere come amministrarlo. Se non lo fa bene ne paga le conseguenze.
“Adesso una certezza c’è. Arriva dalla procura di Milano che ha smentito le ricostruzioni del sindacato. Gli agenti sarebbero intervenuti, secondo i pm, per la segnalazione di schiamazzi da parte della donna transessuale, ma non per atti osceni davanti ai bimbi di una scuola elementare. La procura ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica sul caso. Il fascicolo è al momento contro ignoti perché manca l’identificazione precisa dei quattro vigili che sono stati ripresi da numerosi video durante il fermo che somiglia a un assalto. La donna trans ha piccoli precedenti di strada per resistenza e violazione della normativa sull’immigrazione.”
Da l’Espresso
Il video ha fatto il giro del mondo, in quattro contro una.
il paragone di @luigilenzini calza alla perfezione.
il chirurgo salva la vita al paziente asportando ad esempio un tumore. E nella similitudine al posto del chirurgo ci sta il poliziotto e nella parte del paziente la cittadinanza… e e il poliziotto deve “asportare” dalla cittadinanza quel delinquente (participio presente del verbo delinquere). Ora alzi la mano chi direbbe al chirurgo “mi raccomando… anche le cellule tumorali sono esseri viventi… non le distrugga)….
R
la sua “arringa”, signor “avvocato”, mi pare campata in aria, oltre che assurda. Mah…participio presente del verbo mahare.
Una signora, in risposta a questa lettera ha scritto che se qualcuno le prende dalla Polizia è perché se le merita.
Un assunto grottesco. Cioè la Polizia o qualsiasi agente che opera in nome e per conto dello Stato che paghiamo tutti con le nostre tasse, se picchia qualcuno è perché se lo è cercato e meritato.
Capite che cosa significa questo? Dare mano libera al potere di agire sui cittadini prescindendo dal rispetto della legge!
Se mena lo fa sempre con ragione.
Vuole dire: io sto dalla parte dello stato violento…nella dittature funziona cosi signora, non nei paesi democratici!
Evidente che a questa signora la democrazia non piace e preferirebbe vivere in uno stato autoritario dove la polizia picchia e sa perché lo fa e lo fa sempre con la ragione dalla sua parte. E però trova accoglienza in un giornale democratico che permette l’espressione delle idee. Anche le idee che vanno nel senso della accettazione della violenza da parte di corpi dello stato. La signora ringrazi che vive in una democrazia.
Credo che a qualsiasi persona dotata di buon senso, una simile tesi dovrebbe far rizzare i capelli in testa.
Non dico che se qualcuno le prende dalla Polizia è perché se le merita ma sono più predisposta a stare dalla parte delle forze dell’ordine che purtroppo devono assistere spesso a scene violente senza poter intervenire.
…Peccato che nel video virale si vedano quattro vigili prendere a manganellate una donna transgender ma non l’antefatto che ha richiesto l’intervento degli agenti su segnalazione di una persona che urlava contro i passanti. §
Gli agenti hanno fatto salire la …signora in auto per portarla al comando per l’identificazione e durante il tragitto tentò di lesionarsi tramite alcuni fermagli metallici per capelli dando testate violente ai finestrini laterali della vettura e alla paratia di sicurezza centrale. Con la testa che sanguinava ha detto di non sentirsi molto bene e quando l’auto si è fermata, la signora… è scappata e iniziato a mordersi la mano fino a farla sanguinare sputando sangue minacciando di infettare tutti i presenti poiché sieropositiva…
Ora ditemi cosa avrebbero dovuto fare gli agenti davanti alla reazione incontrollata e scomposta della ….signora… tenendo conto che si era davanti ad un plesso scolatico
R
la sua ricostruzione non mi sembra corretta. La donna era disarmata e si poteva fermare tenendola per le braccia e senza picchiarla ed eventualmente se dava troppo in escandescenze chiamare i sanitari. Ma anche se fosse come dice lei picchiare in quel modo una donna inerme (ininfluente che sia transessuale) è un reato e una violenza del tutto gratuita.
https://espresso.repubblica.it/attualita/2023/05/29/news/donna_trans_manganellata_a_milano_gliagenti_denunciati_per_tortura-402347912/
La ricostruzione non le sembrerà corretta ma è reale.
Prima di puntare il dito sulle forze dell’ordine occorrerebbe mettersi nei loro panni. Dire “Risolvete i problemi di sicurezza ma guai ad usare la forza“, equivale po’ a “raccogliete l’immondizia ma guai a sporcarvi le mani”.
Io ho vissuto a Milano e lo so ma forse non tutti sanno che anni fa Milano era invasa di trans che si prostituivano ovunque a tutte le ore del giorno e queste scene erano all’ordine del giorno. Le forze dell’ordine venivano bersagliate da escrementi umani e questi trans – donne sì ma con la forza di uomini – distruggevano autovetture di servizio e creavano lesioni pesanti agli agenti. Eppure c’è qualcuno ancora qui che dice: “Guai ad usare la forza”. Ora il fenomeno trans è stato spostato in periferia, è come chi sposta gli imbarazzi dal salotto e li mette in cantina…. Semplice no? Ditemi che cosa ci faceva un cittadino brasiliano (trans o meno) illegale sul territorio nazionale libero di girare a Milano davanti una scuola strillando e spaventando innocenti bimbi. Prima di sentenziare a sproposito, seduti comodi su una sedia al caldo d’inverno e al fresco d’estate, provate a girare con quegli uomini in uniforme sulle piazze milanesi. Vi renderete conto che la reazione di quegli uomini non è così sproporzionata come pensate!! Quei vigili hanno intimato al trans di fermarsi, il video però si riferisce solo a quando gli agenti sono arrivati all’estrema ratio… E si vede bene (chi ha un minimo di onestà intellettuale) che i colpi non hanno colpito letteralmente la persona ma avevano uno scopo intimidatorio! Ma occorre aver qualcosa di nuovo di cui parlare.
Vi siete chiesti cosa avrebbe potuto fare quel soggetto ai bambini se gli agenti non fossero intervenuti? Lo sapete che Milano ha visto gente picconata, accoltellata, uccisa, e c’è chi continua a puntare il dito contro chi cerca di salvaguardare la sicurezza di tutti. E basta dico io!
R
Marina, lei insiste. Sentenzia, denuncia, banalizza e alla fine scrive ” E basta dico io”. No, signora, lei non dice “basta” qui, qui la sua opinione vale la mia e quella di chiunque altro.
La situazione della criminalità in Italia QUI è nota, non dubiti. E qui nessuno “sentenzia”, lei lo fa descrivendo chi scrive qui ( e quindi il mio blog) in modo piuttosto offensivo. Sul caso deciderà un tribunale e alla sentenza, quella vera, ci atterremo tutti, lei compresa.
Io ho descritto i fatti che sono un po’ diversi dalle opinioni. Altro che banalizzazione!
R
porti prove concrete di quello che dice e poi ne riparliamo se vuole. Ma le sue opinioni qui sono bene accette solo se non accusa ( di cose risibili) e denigra chi la pensa diversamente da lei.
Lei pretende di essere dalla parte della ragione e si erge a giudice inflessibile senza averne le prerogative e di condannare senza appello la vittima.
La vittima che diventa carnefice è una prassi diventata di “moda” Marina. E a me non piace affatto.
«[…] porti prove concrete di quello che dice». Chi pensa di essere? Il GIP?
Mah.
Mettiamo che per strada senza motivo io le dessi un ceffone e lei giustamente reagisca e mi insegua e mi dia le botte. Ma i passanti hanno iniziato a riprendere solo dopo la sua reazione e … quindi ci siano solo le prove del suo pestaggio che quindi apparirà immotivato. Capisce la follia di pretendere d’avere le prove? Ma secondo lei la Polizia Urbana si diverte a manganellare la gente così …a caso?
R
ci mancherebbe pure. Ma che domande fa? Lei come nessuno, qui può scrivere quello che vuole senza nessuna pezza d’appoggio e pretendere di essere creduto “sulla parola”, gli inquirenti che indagano sul fatto non sono “passanti”. E se non evidenzia articoli o altro che provino quello che scrive, sono solo sue personalissime illazioni. E come tali vanno prese.
Pezze d’appoggio che comprovino quello che si afferma, come questa, per esempio:
https://espresso.repubblica.it/attualita/2023/05/29/news/donna_trans_manganellata_a_milano_gliagenti_denunciati_per_tortura-402347912/
Se non le basta come esempio gliene posso fornire altri.
Signora Gazzato, io sono praticamente calvo e quei pochi me li taglio a zero, quindi non so dirle che effetto mi fa quella tesi.
Però, vorrei fare una considerazione.
Nella democrazia i comuni cittadini non sono autorizzati ad usare la forza contro altri cittadini, neanche se hanno ragione.
L’uso della forza è delegato alla polizia, e i poliziotti sono addestrati per usarla con criterio, con misura, e nel rispetto della legge.
Se non ci fosse la polizia, e se non fosse autorizzata ad usare la forza secondo le regole, un Paese democratico diventerebbe una giungla dove comanda il più forte.
La polizia in una nazione democratica non è come i bravi di don Rodrigo che tiranneggiavano il popolo per tenerlo soggiogato al signore.
La polizia è un corpo di professionisti addestrati per proteggere i cittadini perbene dai facinorosi, e questa è la visione che dobbiamo avere di loro.
Se qualcuno sbaglia bisogna accertare i fatti (chi di dovere) e vanno presi i provvedimenti del caso.
La gogna mediatica per fare like prima di aver accertato i fatti non giova alla democrazia. Una polizia intimidita che ha sempre paura di sbagliare fa il gioco dei malviventi.
R
La gogna mediatica? Ma di che parla? E’ stato fatto un servizio alla giustizia pubblicando quel video altrimenti non se ne sarebbe saputo nulla. La fiducia bisogna meritarla, fatti come quello gettano discredito e disonore anche su chi non lo merita. Picchiare in quel modo un fermato è semplicemente disgustoso!
Non avevo dubbi sulla sua calvizie, da come si esprime!
Signora Gazzato, riflettendo con calma, tutta questa faccenda mi lascia perplesso. Intanto il fatto che è stato picchiato un uomo travestito da donna.
I titoli hanno stigmatizzato che si è picchiata una donna, il che non è vero. Indipendentemente dalle sue inclinazioni sessuali, quello era un uomo con una struttura fisica da uomo e non una donna debole e indifesa.
Il fatto che qualcuno fosse pronto a registrare qual video è un’altra circostanza che mi lascia perplesso.
E poi, se io avessi girato quel video, lo avrei portato al comando di polizia per denunciare quegli agenti violenti. Non lo avrei diffuso su internet.
Il sottolineare che fossero 4 contro uno non ha senso. Mica parliamo di uno scontro cavalleresco a singolar tenzone! I poliziotti intervengono giustamente in superiorità numerica e questo è un fatto positivo.
Essendo in quattro contro uno possono aver ragione del malvivente usando minor violenza. Un singolo agente potrebbe aver paura di essere sopraffatto e usare le armi. Inoltre, essendo in 4 si controllano a vicenda ed è meno probabile che qualcuno esageri.
In definitiva, credo che si tratti di un episodio costruito. La persona che ha girato il video stava lì pronta ad aspettare che la cosa succedesse e si è precipitata a diffonderlo in rete senza specificare. Lo scopo potrebbe essere quello di attaccare il governo attraverso la polizia. Questo video vorrebbe dimostrare che si sta tornando alla politica del manganello. Oppure è semplicemente uno dei soliti video acchiappaclick.
R
si un complotto antidemocratico…Lenzini, i video in rete ci vanno da molto, che Schlein abbia orchestrato tutto contro il governo mi pare poco probabile, le manca la fantasia.
Il resto è risibile, io sono alta quasi un metro e ottanta e se mi vesto da uomo e mi metto un paio di baffi posso anche forse sembrarlo, ma se mi picchiano in quattro poco vale.
Lenzini queste questioni di lana caprina per trovare giustificazioni ad un atto violento, mi sembrano solo arrampicate per trovare ragione che non riesce altrimenti a trovare.
“Tortura aggravata dalla discriminazione razziale, lesioni aggravate dall’abuso di potere e minacce aggravate. Queste sono le ipotesi di reato avanzate dall’avvocata Debora Piazza che assiste Bruna, la donna trans manganellata da agenti della Polizia locale di Milano, si possono leggere nella denuncia-querela presentata questa mattina in Procura. L’esposto è stato depositato alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e alla sostituta procuratrice Giancarla Serafini che indagano sui fatto, avvenuto mercoledì scorso in zona Bocconi e divenuto virale grazie a video sui social filmati da diversi studenti dell’Università milanese”.
da L’Espresso online
Il filmato è stato ripreso da un passante che aveva visto gli agenti picchiare la donna e gli aveva detto di smettere e poiché non lo hanno ascoltato li ha filmati per avere una prova delle violenze.
Signora Gazzato, io, come al solito, cerco di seguire la logica.
Perché gli agenti hanno iniziato a picchiare quel travestito? Non l’ho ancora letto spiegato in modo chiaro.
Perché avrebbero continuato dopo che gli studenti gli avevano chiesto di smettere?
Erano 4 pazzi sadici?
Badate bene, non erano carabinieri, ma polizia urbana.
La denuncia enumera tutte le illazioni possibili e ipotizzabili, ed è chiaramente velleitaria.
Picchiare un immigrato non è un aggravante, a meno che non si dimostri che lo picchiavano perché era un immigrato.
Le manganellate, secondo la lingua italiana, non sono torture.
Ma, come le mosche accorrono attirate dalle cose sporche, ecco un’avvocata in cerca di notorietà che ci si è subito posata sopra.
Non è da escludere che una procuratrice in cerca di fama mandi avanti l’azione penale.
E, mentre ci trastulliamo con queste questioni di lana caprina, nel nostro Paese ci sono tanti problemi veri che passano isotto silenzio perché non fanno audience.
R
la pensi come vuole. Per me la violenza c’è stata e ora gli agenti ne dovranno rispondere.
Le piaccia o meno.
– Chirurgo/poliziotto;
– Paziente/cittadinanza;
– Tumore/delinquente.
@LuigiFranceschin ci da quadretto lucido ed esauriente della situazione.
E lei, sig.ra Gazzato, sia sincera, direbbe al chirurgo che la salva “ma mi raccomando… non distrugga le cellule tumorali che sono esseri viventi”.
R
senta Pier Giuseppe, francamente, mi dica, lei pensa che questo sia il blog di Jo Condor?
Non so chi dia Jo Condor. Ma pensavo questo fosse un blog serio!
R
si, questo blog è molto serio é chi fa di questi “giochetti” che non lo è e compare solo quando ha qualche “causa” da difendere che col blog non c’entra ma che c’entra molto con i giochini di “società”. Francamente noiosi. Jo Condor è un personaggio dei cartoni animati di un noto spot di una nota casa dolciaria che rispondeva a chi pensava di prenderlo per i fondelli: ” ma che c’ho scritto Jo Condor”? Indicando la sua fronte. Lo cerchi in rete, è molto divertente.
Cara Sig.ra/na Gazzato,
Non le auguro mai di aver bisogno delle Nostre Forze dell’Ordine. Vista la vostra diffidenza per coerenza non sarebbe corretto cercare il loro aiuto
R
Ma come si permette? Ne ho avuto bisogno eccome e ho sempre avuto di loro massima considerazione, non si permetta di insistere su questo punto e di fare insinuazioni ridicole solo per puro spirito di contraddizione e forse non solo, perché anche lei compare sempre “a seguito” di polemiche pretestuose. E lei sa a cosa alludo.
Eviti quel Sig.ra/na…è stucchevole.
Caro signore o /ino, qua non s’imbarca cucchi.
Non conosco il suo stato civile e dico Sig.ra/na. Se ciò è stucche… le sue risposte sono emetiche.
R
lei non deve conoscere il mio stato civile, sono affari miei, io non ho chiesto il suo lei non ha alcun diritto di conoscere il mio e giri la voce ai suoi amici curiosi.
La pubblico così i lettori in buona fede (lei non è tra questi) si rendono conto cosa comporta tenere un blog. Le offese non sono naturalmente accettabili ma la passo perché le sue la qualificano perfettamente.
Vuole pezze d’appoggio? Lègga questa intervista ad una persona del settore per schiarirsi le idee. Competenza oltre le opinioni.
https://www.nicolaporro.it/trans-picchiato-a-milano-parla-un-poliziotto-ecco-tutta-la-verita/
R
ah ecco da dove prendete le vostre argomentazioni, le copiate da Porro. Di sana pianta. Almeno mettete il virgolettato quando riportate frasi di altri.
E allora? Che ne sa Porro, era presente? Se era presente vada a testimoniare.
Signora Daniela, ma lei come mai si è decisa a scrivere nel mio blog? Forse per sostenere le idee di qualche sua amica/o? Il suo tono non mi piace affatto: i colpevoli di abusi vanno puniti, punto, La legge vale anche per le Forze dell’Ordine delle quali ho grande stima e ammirazione e so benissimo che hanno un compito molto difficile e ne ho parlato spesso. Ma ci sono esempi, come questo, se verrà confermato, che gettano ombra su chi lavora con dedizione e rispetto della legge, non se lo meritano.
Ed ora signora, se vuole continuare con questo tono di sufficienza sappia che non ne tollererò di ulteriore.
Le mie idee sono chiare, si schiarisca le sue che mi sembrano molto confuse!
Ma l’ha capito che non sono parole di Porro ma è un’intervista. La facevo più perspicace.
E poi se il suo blog e pubblico …non mi pare che debba darmi il permesso
R
Questo blog è MIO e lei per entrarci non solo deve avere il permesso ( sono io il moderatore) ma deve esprimersi con minore sufficienza, moderare il tono non fare insinuazioni di nessun genere nei miei riguardi e quelli del blog e il suo sarcasmo è del tutto fuori luogo. Non intasi il blog di proteste perché saranno cestinate.
Signora Gazzato, credo che dobbiamo fare una scelta di fondo.
Vogliamo una società organizzata, strutturata, con regole da rispettare e tutori dell’ordine, oppure vogliamo una società libertaria dove ciascuno si arrangia, e il più forte o il più violento prevale?
Se quei vigili avessero esagerato è giusto che vengano puniti. Non certo come colpevoli di tortura aggravata come sostiene in malafede quell’avvocata, ma, se mai, come trasgressori rispetto alle “regole di ingaggio” con i malviventi.
Quello che mi lascia allibito è la diffidenza preconcetta verso chi ha il compito di far rispettare le regole del vivere civile.
Il fatto che mi sconcerta è che, se capita un episodio non chiaro, si tenda a prendere a priori le difese del malvivente rispetto ai tutori dell’ordine.
E non siamo ai tempi delle proteste del ’68 contro l’autorità costituita.
Siamo persone mature, o addirittura anziane, che dovrebbero aver smaltito da tempo certi bollori anarchici.
Cerchiamo almeno di dare ad entrambe le parti uguale beneficio del dubbio, fino a che le cose non saranno chiarite!
Attaccare e denigrare la polizia fa il gioco dei delinquenti. La nostra polizia è già fin troppo inefficiente. Non diamo ai poliziotti il pretesto per non intervenire!
R
signor Lenzini
i “bollori anarchici” li avrà lei forse. Qui io ho espresso la mia opinione su quanto si vede chiaramente da quel video e la magistratura indaga. La lasci indagare e non si agiti. Se ci sono violazioni della legge da parte degli agenti gli inquirenti lo appureranno. E gli agenti saranno scagionati se il fatto non sussiste oppure dovranno pagare se hanno sbagliato. Come bisogna dirlo perché lei e i suoi amici lo capiate? Lasci fare alla giustizia, non credo sia suo diritto chiamare “preconcetti” le opinioni che sono diverse dalle sue.
Qui nessuno attacca o denigra la polizia e non si permetta mai più una simile osservazione perché finisce nel cestino per tre mesi questa volta. Le è chiaro abbastanza il concetto, signor Lenzini?
I commenti su questo post sono CHIUSI
https://www.open.online/2023/06/07/verona-torture-polizia-senzatetto-straccio-urina/
Fa male leggere queste cose, ma qui sopra e altrove si leggono molte difese nei riguardi di chi commette questi atti.
Mi sa che gli stessi che commentano qui e altrove e affermano che “se picchia la polizia sa perché” (circa) avrebbero da ridire anche su questo fatto. Io lo trovo raccapricciante quanto se non di più di quello di Milano e spero che chi ha commesso questi terribili abusi ( se confermati) venga condannato a pene severe. Episodi come questo sono intollerabili in un paese civile.
@Mariagrazia: Assolutamente d’accordo, e fa ancora più male chi minimizza o giustifica. Mi fa specie che a questa categoria appartengano sempre più donne, che per un mio personale pregiudizio positivo ritenevo più dotate di empatia rispetto a noi uomini. Me lo spiego con il fatto che si sentano più indifese sul fronte della sicurezza personale – e in effetti lo sono – e tendano pertanto a sorvolare sugli eccessi delle forze dell’ordine. Errando clamorosamente, perché tra questi ultimi e gli eccessi progressisti di città come San Francisco e NYC passa una distanza siderale, e sono certo ne siano ben consapevoli. Cordiali saluti.
R
Si, la sua può essere un’intuizione corretta, le donne forse si sentono di dover difendere anche certi abusi e sorvolare su di essi proprio perché pensano che così le forze dell’Ordine siano più protettive nei loro riguardi, ma purtroppo è un errore clamoroso perché chi delinque anche in questo campo difficilmente ha pietà delle donne in quanto tali e magari invece che proteggerle, in certi casi malaugurati, ne abusano.
Ricambio i saluti.
Concordo sulla condanna senza se e senza ma degli agenti di Verona.
A quanto pare erano una banda di sadici che si divertiva a picchiare soprattutto i poveracci.
Faccio notare, però, che loro sono stati denunciati per le vie canoniche dai loro stessi colleghi.
Non con un video diffuso su internet.
R
l’indagine è stata lunga e laboriosa, in questo caso ci sono voluti otto mesi prima che la cosa venisse a galla. Un lasso di tempo lungo e nel frattempo facevano quello che facevano.
Il video su Internet ha permesso di fotografare immediatamente la violenza senza dover aspettare che ne succedessero altre.