Mi sono sembrati due attori, Carlo e Camilla, protagonisti di un film surreale come è spesso la vita.
Carlo con lo sguardo perso in qualche altrove che conosce solo lui e dove avrebbe voluto trovarsi in quei momenti in cui il suo destino si compiva e lui era costretto a stare su quel trono così scomodo. Sembrava avere il nodo alla gola e sembrava pensare: mamma, lo faccio solo per te.
Mentre Camilla nella sua veste regale, mi è sembrata più sicura, più decisa e anche più convinta.
I due sono stati e sono, l’uno per l’altra, l’amore della vita. La vera protagonista della sfarzosa cerimonia è lei. Lei che ha sopportato di tutto pur di stare con lui. Quando si sono conosciuti erano due ragazzi ed ora sono due anziani che hanno attraversato la vita e tutte le vicissitudini, sempre col pensiero rivolto l’uno verso l’altra.
Lei che era stata da subito osteggiata da Elisabetta, lei che non è mai stata vista di buon occhio e che è stata giudicata inadatta al principe, al futuro re e lei, sempre lei che ha fatto riempire di sé i giornali di tutto il mondo per la sua storia complicata e contrastata col bell’erede al trono d’Inghilterra. Lei che aveva sposato un altro e sempre lei che però non è mai riuscita a dimenticare quell’amore e non è mai veramente uscita dalla vita del principe neppure durante l’infelice e tragico matrimonio di Carlo con la povera Diana.
Chissà cosa le sarà passato per la testa in quei momenti, mentre posava per le foto con l’abito regale e la corona. Forse pensava al momento in cui avrebbe potuto raggiungere il salotto di casa e spogliarsi di tutti quegli orpelli e ridiventare Cami, come immagino la chiami Carlo.
E Cami, anche da regina sarà l’amica, amante, moglie regina del cuore del re di sempre e una donna determinata a coltivare ancora il suo amore per quel re infelice e ad aiutarlo a reggere quella pesante e impegnativa corona.
- Pubblicata su “Italians”
Charles III è diventato re, lunga vita al re. Detto questo la madre Elisabeth II vera icona globale fino all’ultimo dei suoi giorni ha battuto tanti primati nel suo lungo regno, lui comincia con quello di essere stato l’erede più longevo della storia britannica e la persona più anziana ad assumere il titolo di sovrano del Regno Unito. Il Re ha messo spessissimo a dura prova le regole reali e l’immagine trasognante ed eterea della monarchia. Il divorzio dalla splendida principessa Diana, provvidenzialmente scomparsa in un tragico incidente d’auto e soprattutto amatissima dal popolo, qualche gaffe di troppo e le intromissioni su questioni “politiche”, dal tema della schiavitù a quello ambientale, hanno messo, troppo spesso, a dura prova la neutralità imposta dal suo ruolo. Un uomo che – per sua stessa ammissione – parla con le piante e che ha mantenuto la tresca con la sua Camilla come “terzo” incomodo sapendo che sua Madre non gli avrebbe mai permesso di sposarla prestandosi quindi a “quel matrimonio troppo popolato” di cui parlava la splendida principessa Diana nella celebre intervista alla Bbc del 1995! Non è un segreto che The Queen spesso definiva Camilla “that wicked woman” ovvero “quella donna malvagia”. Talmente malvagia che ora è riuscita a farsi incoronare regina! Che dire poi della demagogia populista in salsa ambientalista per ridurre a poco più di 2000 gli invitati, usando esclusivamente carta riciclata, depennando alcuni rappresentanti di numerose famiglie regali europee a favore della cosiddetta società civile ignaro che il segreto della “Royal Monarchy” sta proprio nello “sbrillucicchìo” del protocollo che ci riporta alle principesse delle favole… Non è questione di bellezza ma di stile: volete mettere lo charme di Lady Diana che tra l’altro apparteneva ad una delle più antiche e importanti famiglie britanniche??
R
il suo commento è preciso e a tratti persino condivisibile.
Dove non mi trovo d’accordo è nella seconda parte, quando definisce Camilla “malvagia”. Che l’abbia definita così sua suocera, non mi meraviglia affatto, spesso le suocere hanno qualche paraocchi di troppo e lei, da regina, forse qualcuno di più, con tutto il rispetto e anche l’ammirazione che ho sempre provato e provo per Elisabetta II.
In quanto a Charles, vedremo, certo non lo faranno santo e neppure Camilla, sbagli ne hanno fatti, eccome e forse non hanno ancora finito, è umano.
Ma pur con tutto il rispetto per l’icona che è stata e sempre sarà, anche Diana qualche errore deve averlo pur fatto nella sua breve vita. Ma sono tutti cancellati dalla sua tragica fine. E che Camilla sia malvagia non ci credo: una che riesce a innamorarsi e a far crescere il suo amore per così tanti anni, non può esserlo. Non si può dire che lo abbia fatto per “convenienza” perché le sarebbe convenuto, forse, dimenticarselo.
Vede Marina, questa faccenda è complessa e riguarda i sentimenti e la vita delle persone. Anche se re e regine, principi e principesse, sono sempre esseri umani.
Ed è più facile giudicare, a mio parere, che immedesimarsi negli altri.
PS: anch’io parlo con gli alberi, ma io non faccio notizia.
Mi dica, gent.ma sig.ra Gazzato, lei da donna avrebbe sopportato di essere l’amante segreta (mica tanto!) di un uomo per così tanto tempo? Lei da donna avrebbe accettato di condividere il talamo (come Diana) con un uomo pur sapendo che l’aveva da sempre tradita e che l’avrebbe tradita per sempre in futuro? Ecco perchè entrambi mi ripugnano. Non come regnanti ma come esseri umani
R
signor Franceschin, lei è nuovo di questo blog e non sa che per principio io non rispondo mai a domande personali.
Lei può avere la sua opinione, io ho la mia. La mia l’ho già espressa: non giudico Carlo e Camilla come li giudica lei perché ritengo che in casi come questo ognuno deve rispondere alla propria coscienza. E non credo che neppure per loro, anche se re e regina, la vita sia stata o sarà poi così facile.
Mettiamola così: un uomo che per oltre cinquant’anni ha continuato ad essere infatuato per una vecchia fiamma giovanile potrebbe tradire anche la ragion di Stato lasciandosi guidare da un suo personale ideale.
Vi ricordo che il presidente USA, Bill Clinton non rischiò l’impeachment per i numerosi incontri sotto la scrivania alla Casa Bianca ma per il fatto che avesse mentito sotto giuramento negando tutto. Chi tradisce la moglie può essere capace di tradire anche la nazione che governa!
R
non ha bisogno di ricordare Clinton, lo sanno anche le formiche cosa è successo. Ma lei parla di Clinton o di Trump? Perché se Trump dovesse andare in galera per le bugie che racconta non gli basterebbe un ergastolo in quanto a tradire la moglie poi…persino i sassi potrebbero testimoniare. Non credo sia giusto misurare Carlo con questo “metro”, ne trovi un altro.
Il metro adottato da @piergiuseppe è adatto. Se uno tradisce la moglie tradirà la nazione
R
allora diciamo che non è adatto il… centimetro.
Ma é “la somma che fa il totale, egregio amico”.
Il paragone col sexgate di Clinton non regge: non stiamo parlando di una scappatella con qualche rapporto non convenzionale. Qui si tratta di una relazione preesistente al matrimonio e reiterata ostinatamente durante lo stesso finché è sopraggiunta – provvidenzialmente – la tragedia nel Tunnel dell’Alma a Parigi che ha dato il via libera ai due piccioncini stagionati fino a riuscire a farla incoronare regina.
R
ho dovuto cancellare alcune frasi dove lei fa delle insinuazioni troppo esplicite e sul mio blog non è consentito superare certi limiti.
Mi permetta sig.ra (o sig.na?) Maria Grazia, ma non mi pare corretto deontologicamente cancellare alcune mie frasi per delle insinuazioni da lei ritenute troppo esplicite. Salvo che fossero parolacce o volgarità. E non è il mio caso! Il “revisore di bozze” non rientra nelle sue competenze!
R
Lei si sbaglia, signora.
Mah!! Le dirò di più. Tutto ciò è fortemente offensivo nei miei confronti poiché lascia intendere ai suoi visitatori che io abbia usato volgarità o turpiloquio. E lei sa che non è così.
R
mi dispiace ma devo dirle che si sbaglia ancora. Io non lascio intendere proprio niente la mia frase è la seguente: “ho dovuto cancellare alcune frasi dove lei fa delle insinuazioni troppo esplicite e sul mio blog non è consentito superare certi limiti.”. Insinuazioni esplicite, non significa offese o turpiloquio.
Lei sa che i commenti vengono moderati, il moderatore sono io, io decido cosa pubblicare e cosa no, compresa la punteggiatura. E il mio giudizio è insindacabile.
Avrei potuto anche cestinare in toto il suo commento, come avrei potuto cestinare questo. Ho voluto spiegarle il motivo per cui ho cancellato quella frase, avrei anche potuto cancellare e basta, ma mi sembrava scortese.
Se insiste e scrive ancora cose che io non ritengo di dover pubblicare (qualsiasi cosa sia, non necessariamente offese o parolacce, ma qualsiasi cosa io ritenga inidonea alla pubblicazione) il suo commento sarà cestinato.
Nessuna offesa nei suoi riguardi, anzi le ho usato una cortesia. Commenti se vuole e quello che vuole, lei qui è la benvenuta sempre, ma ora che conosce le regole di questo blog, si attenga ad esse e vedrà che non ci saranno altri problemi.
Mi pare un sillogismo semplicistico.
Gran parte dei grandi uomini politici, da Cesare a Metternich a Nelson e tanti altri, sono stati molto disinvolti e spregiudicati nella loro vita sentimentale.
Ciò non ne ha fatto dei politici inaffidabili per il loro popolo.
Buongiorno Mariagrazia, ho letto su Italians questo suo intervento su Carlo e Camilla e passo di qui solo per dirle che secondo me è tra i suoi post più riusciti: e lo penso davvero! Ha fotografato gli stati d’animo dei due come se avesse potuto leggerne i pensieri.
Aggiungo che per una volta sono d’accordo con Lenzini sul fatto (che però dovrebbe essere scontato) che una relazione extra coniugale di per sé non faccia di Carlo un cattivo reggente. E forse nemmeno una brutta persona.
Buona giornata.
R
Grazie Francesco. Neppure io credo che Carlo sarà un cattivo regnante, anzi credo che farà bene e che Camilla lo aiuterà.
Passi di qui più spesso, buona giornata anche a lei.