Mi capita spesso di dover scansare le bici, spesso guidate da bambini, ma anche da adulti, sia sui marciapiedi che nei parchi o per la strada. Sbucano a velocità folle e ti costringono a mandarli al diavolo di cuore e ringraziare i santi per lo scampato pericolo.
Perché una bici, specie una bici da corsa, ma anche una mountain bike, che ti investe non è uno scherzo e può fare guai seri. Mi è capitato anni fa di essere investita da dietro da un bambino su una pista ciclopedonale (dove ci sono regole precise da seguire), il manubrio della bici mi ha colpito all’altezza dell’anca è non è stato piacevole, la botta è durata parecchi giorni.
Il bambino di circa sette, otto anni, correva davanti al padre, anche lui in bici, senza guardare dove andava, inevitabile l’impatto con me che camminavo a lato e non vedendolo non avrei potuto scansarlo. Il padre ha farfugliato uno “ma stai attento” al piccolo e un blando “mi scusi” a me, senza accertarsi se mi ero fatta male e proseguendo per la sua strada col bambino che continuava caracollare sulla bici troppo grande per lui.
Ma mi succede tutti i giorni ormai e dovunque. Qualche giorno fa ho rischiato di venire investita sempre da un bambino che correva all’impazzata sul marciapiedi venendomi incontro e guardando la ruota davanti. Io sono scesa in strada ed ho detto al piccolo di fare attenzione a dove andava. La madre, con un crocchio di amici, molto più indietro mi ha apostrofato carinamente: “vuole educarlo al posto mio”? Io le ho risposto che l’educazione la dovrebbe dare lei ai suoi figli e che se suo figlio mi veniva addosso potevamo farci molto male entrambi. Mi è sembrata persino deridermi con i suoi amici.
E capita anche purtroppo che incidenti simili abbiano conseguenze molto gravi, come la morte di una signora che passeggiava in un parco a Milano, caduta a causa dell’investimento da parte di un bambino che imparava ad andare in bici mentre il padre che correva accanto a lui non ha fatto nulla per evitare la tragedia. E’ accaduto in questi giorni e ora il papà del bambino dovrà rispondere della morte della signora, 87enne, a causa della sua dabbenaggine. Come minimo prenderà qualche anno di carcere (spero) e dovrà rifondere la famiglia di una grossa cifra. Mi sembra più che giusto.
Ma mi sembrerebbe anche più giusto che finisse questa prepotenza di chi pensa di poter fare per la strada, sui marciapiedi, nei parchi pubblici (dove è proibito andare in bici) quello che gli pare e che le autorità prendessero seri provvedimenti comminando grosse multe a chi si comporta in modo da causare pericolo per l’incolumità altrui.
E infine, non credo affatto che il bambino “andasse piano” come scrive il giornale, fosse andato piano la signora forse non sarebbe caduta, e il padre non se la cavi con il solito: ” ma è un bambino…”, perché anche un bambino deve sapere che non può andare in giro ad ammazzare la gente.
E qualche anno di galera gli farebbe bene per impararlo anche lui e servire da esempio e monito per quelli come lui che pensano che gli sia tutto dovuto e concesso!
Pubblicato oggi (15.4.2023) su Italians del Corriere della sera