Non sarà così importante, ma che Elly Schlein indossi spesso l’ impermeabile, ormai lo sanno anche i più distratti. Ne ha di vari colori e sfumature di grigio, di verde e di azzurro. La definirei: ImpermElly per questa sua nota caratteristica. Estate, inverno o primavera, autunno, per ImpermElly è sempre tempo di ripararsi sotto un comodo, largo, accogliente impermeabile.
La tenente Elly si impermeabilizza alla bisogna: la politica italiana nella quale ha voluto entrare quasi dal buco della serratura è perigliosa e ardua e ora che siede una donna a Palazzo Chigi e la via era meno stretta del solito, lei si è infilata.
Ma si è anche infilata l’impermeabile perché non si sa mai quel che nel partito ti può capitar.
Pare non sia troppo reperibile, pare si nasconda spesso e volentieri e non solo sotto l’impermeabile, Elly, si dia piuttosto alla macchia anche se armocromatica.
Come darle torto? Il PD fa crescere i peli della barba anche ai neonati, figuriamoci ad una donna! E ImpermElly i peli se li toglie con la pinzetta o la ceretta e di farseli crescere non ci sente proprio. Per ora ImpermElly non impera si limita a esserci quanto basta, la barba non se la vuole far crescere, giustamente, giovane e piacente com’è. In fondo c’è sempre tempo per le barbose riunioni delle correnti.
Meglio parlare di vestiti e di colori, decisamente meno compromettente e divisivo.
Si riuniscano tra loro e nel frattempo si mettano un po’ d’accordo sul da farsi. Lei intanto pensa al guardaroba. Poi, si vedrà. Non mettetele fretta.
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Capperi! Per un verso o per un altro Elly Schlein sta facendo parlare di se, tanto da oscurare –e non mi riferisco all’articolo di lieve ironia di Mariagrazia, ma a certi giornali e certi personaggi- altre notizie che fa comodo non essere divulgate, ora a una fazione politica ora all’altra. Così è preso di mira il servizio fotografico e l’intervista concessa della Schlein e alla rivista Vogue (non certo fra le predilette da quel che resta della classe operaia), come se non di sapesse di quale famiglia benestante provenisse la segretaria del Pd. Quali le notizie passate in cavalleria?
La prima, lo scivolone del governo sul Def bocciato alla camera “per sciatteria o per divisione nella maggioranza”(parole delle Schlein), e precipitoso rimedio con conseguente caos in Parlamento.
La seconda, il discorso di papa Francesco in visita da Orban: Bergoglio, come non fosse bastato, a suo tempo, “l’abbaiare della Nato”, adesso non ha esitato ad appoggiare il Presidente ungherese, considerato un fedifrago dalla Ue, per quanto riguarda le sue politiche pro famiglia, in contrapposizione alla cultura gender e al diritto all’aborto,
La terza è il flop della tassa sugli extraprofitti –idea del grande statista Draghi- che ha ricavato, a fronte di 11 miliardi previsti, le briciole pari a 2,8 miliardi(tra l’altro contestati) lasciando un buco di 8,2 miliardi.
R
beh, oscurato mi pare un termine forte, diciamo che se ne parla ma i grandi statisti che finora ci hanno governato non hanno avuto pari visibilità. Schlein fa parlare di sé perché per lo più tace. Vedremo se andrà in paradiso…
Eccola l’intervista a Vogue Italia, me la sono letta tutta…che noia. In certi passaggi è molto trench…ant. in altri è molto obamiana. Niente Renzi per carità, niente spettegolo sui colleghi del PD, nessuna vera dichiarazione su come vuole fare opposizione creativa, ma generiche affermazioni di una leader che sembra nata per esserlo.
Non è antipatica, ma potrebbe diventarlo.
https://www.vogue.it/article/elly-schlein-pd-intervista-esclusiva
Come dichiarazione d’intenti non c’è male, ora vediamo i fatti.
R
ci vorrà un po’, ma noi tanto, abbiamo tempo. Non mettiamole fretta.
Per ora mi pare:
Impermeabile alle critiche (per ora), allergica alle correnti, preferisce il muso duro in piazza e l’high profile, high banking, high class on the rocks con una drop di gin, in the living room.
Un po’ influencer e un po’ lockup, cut for success ma rigorosamente abroad, un po’ chic ma anche un po’ choc, decisamente rock…
E infatti il “Caritas look”, subito ripreso da qualcuno di cui non farò nome né cognome, (tanto è un concetto già espresso dai frati trappisti nel diciottesimo secolo o giù di li), mi aveva lasciato perplessa ed avevo pensato: ” ma chi Chicchio la veste?
Ora lo so.
“Un po’ influencer e un po’ lockup, cut for success ma rigorosamente abroad, un po’ chic ma anche un po’ choc, decisamente rock…”
Admirable crativity!
R
I feel my cheeks red!
Dal libro di un mio amico, ambientato in Nepal: “Essendo una delle personalità locali più in vista, quando era nel villaggio, amava vestirsi con in modo adeguato, indossando con sussiego uno spolverino impermeabile di gran moda in Europa trent’anni prima ….”
R
Beh, se crede può dirci il titolo e l’autore.
Sandro Lovari: “Il Leopardo dagli occhi di ghiaccio”, ma non è rilevante. Era solo per dire che certi indumenti erano considerati prestigiosi a Katmandu 20 anni fa.
P.S. chiedo scusa per gli errori di battitura
R
grazie per l’informazione. Non si preoccupi, errori ne facciamo tutti, io non mi formalizzo certo.
Si, l’impermeabile ha una lunga storia, anche letteraria e cinematografica, basti pensare a Sherlock Holmes e più ai nostri giorni al tenente Colombo e il suo impermeabile bisognoso di cure materne. Una vasta letteratura ed il libro del suo amico ne è la prova. Forse a Elly è stato suggerito dalla sua creativa ben pagata e lei ha pensato bene che, visto che la pagava, tanto valeva provare. E’ il suo “distintivo” per ora, ma mi sembra davvero troppo poco per guidare un partito variegato e ribelle come il PD. Ci vuole anche un po’ di spocchia e in quanto a questa mi pare che lei la stia ben dimostrando.
Eccola qui:
https://www.huffingtonpost.it/video/2023/04/28/video/armocromia_schlein_importanti_sono_i_contenuti_non_capisco_nulla_di_abiti_e_allora_mi_affido-11952703/
va bene tutto, l’opposizione ci sta, i governi hanno bisogno di essere pungolati, verrebbe da chiedersi tutti questi anni che cosa ha fatto il PD per i precari e i lavoratori in generale, ma sarebbe una domanda troppo ovvia.
Ma ricorderei a Schlein che se è vero che mostrarsi con la faccia pulita può essere un modo per comunicare semplicità e trasparenza alla lunga, sapendo che si affida alle “amiche” a 300 euro all’ora per sapere come vestirsi e truccarsi e sapendo che è a busta paga dello stato (se è ricca non importa), a mio parere avrebbe fatto meglio a tenerlo per sé e non a farle anche pubblicità. Lo trovo controproducente perché significa che la sua semplicità è costruita a tavolino e pertanto non lo è.
Ma, magari, un po’ di burro di cacao sulle labbra, prima di esporsi alle telecamere la signora Chicchio potrebbe consigliarglielo, io lo faccio gratis: Elly: burro di cacao o lip gloss, ce ne sono di tante buone marche, te li puoi permettere, le labbra screpolate faranno anche “look Caritas” ma sono brutte da vedersi. Non costa davvero niente essere presentabili.
E si presta al quasi ovvio: ma chi Chicchio la veste? Questa volta si può dire: te la sei cercata!
In questo periodo mi pare che il confronto politico abbia toccato il fondo.
Tipici botta e risposta:
Opp.: “Vi dovete impegnare per combattere la precarietà, il lavoro nero, gli stipendi troppo bassi.”
Gov.: “Sì, lo sappiamo che voi in anni al governo non avete fatto niente, e quindi tocca ora a noi sanare queste situazioni.”
Gov.: “Il Paese si sta riprendendo e la crescita è superiore al previsto. Le nostre iniziative sono piaciute ai mercati e alle aziende.”
Opp.: “E’ il risultato differito di quello che ha fatto il governo Draghi, e ora voi ve ne attribuite il merito.”
E’ ragionevole che l’opposizione non voglia essere costruttiva, perché rischia di portare acqua gratis al mulino del governo.
Però, visto che le elezioni sono lontane, per almeno il primo paio d’anni si potrebbe dare la priorità al bene degli italiani.
R
non posso che concordare con lei e trovo che il suo esempio calzi perfettamente alla situazione attuale; un po’ di sana autocritica da parte di chi ha governato per anni con questi risultati, aggiungo, sarebbe non solo opportuna, ma persino liberatoria e costruttiva per chi la fa.