Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha definito proficua la telefonata di circa un’ora avuta col premier cinese Xi Jinping. Il tema era naturalmente le precondizioni per aprire un tavolo di negoziati con la Russia.
In molti hanno apprezzato (con molti distinguo e non poco scetticismo) che il leader cinese si stia attivando per la Pace, ma in molti hanno fatto notare che i cinesi non hanno mai parlato veramente e chiaramente di attacco da parte della Russia alla sovranità di un altro paese.
Senza dubbio il primo ad apprezzarlo è stato il presidente russo Putin il quale a però aggiunto che è Kiev a non volere la pace (!). Non mi stupisce.
Si tengono sulle generali, i cinesi. Come loro consuetudine aspettano che passi il cadavere del nemico, pazienti. Hanno pazienza da vendere e solo per questa prerogativa il leader cinese sarebbe, sulla carta, il migliore mediatore sulla piazza.
Dopotutto tentar non nuoce e se tentare di mettersi ancora più in luce con questa sortita diplomatica, di tutto rispetto, ovvio, servirà ai cinesi ad emergere un po’ dal pantano provocato dal Covid e non solo in termini sanitari, certo è una buona mossa. Ben studiata e meglio attuata non ultimo il prestigio che ne seguirebbe in caso di successo.
Ma buona per chi? è tutto da vedere.
Certo Zelensky ha accumulato abbastanza “pelo” sullo stomaco per avvertire a naso se la mossa può aiutarlo ad uscire dal conflitto nei termini che lui si augura per il suo paese o se, viceversa, non è che l’ennesimo trabocchetto che il russo gli sta tirando.
La domanda non può che essere legittima dati gli interessi in campo. Ma la risposta è di quelle da un milione di…rubli e la sapremo solo quando tutti ( e sottolineo tutti) i personaggi ed interpreti di questa triste vicenda si saranno convinti di una cosa: che il mondo ha già troppi problemi e che spetta a chi ne ha in mano le redini e la responsabilità risolverli.
Non certo aggravarli.
Altrimenti dovrebbero fare “tutti” le valige e partire per Marte. Putin a guidare la carovana.
PS: cioè a dire: a XI giova?
Mi sbagliavo: non è un trabocchetto di Vladimiro, no, lui ha altro a cui pensare.
Pare faccia esercizi spirituali seduto gambe incrociate rivolto verso est e dica Hom tre volte a narici strette.
Da provare.
Dice che i rapporti con l’occidente non sono mai stati cosi bassi e lui ci soffre. Ci soffre perché la colpa non è certo la sua. Lui non ha colpe ne è scevro. Un po’ come è glabro è anche scevro di colpe. Non è nella sua indole incolparsi di qualche cosa, ne va della sua alta auto stima. Che non è neppure alta perché non esiste un criterio per misurarla.
Ergo, dicevo, lui non ci pensa a fare trabocchetti è impegnato a risollevarsi lo spirito dopo le campagne denigratorie nei suoi confronti che lo hanno lasciato deluso e sconfortato. Non c’è davvero gratitudine al mondo e lui lo sta provando sulla sua pelle, pelle d’orso russo, ma non per questo meno delicata.
Ma poi ha fatto anche aggiungere dalla signora Zuccherofa (non è mancanza di rispetto, traduco per chi non conoscesse il russo) che la strada verso l’ecalation nucleare è aperta, attenti a come vi muovete occidentali, la pazienza del russo è ai limiti.
Per quello, dicevo Homma dalla mattina alla sera. Non vorrebbe mai andare a riprendere la scatolina con i bottoni rossi. Non si ricorda dove l’ha messa e se l’ha messa da qualche parte o se qualche ucraino “nazista” non gliel’ abbia rubata…
Ma il suo amico cinese, mi dispiace, anche se ha una bella faccia dolce e pasciuta, non me la racconta.
Lui, ora lo so, non vuole che l’orso russo ritrovi la scatoletta, perché, non sia mai, scambiasse fischi per fiaschi e gli si invertissero gli ordini dei fattori, qualche cosa potrebbe cascare dalla sua parte, fosse anche solo fuoco d’artificio di riflesso, gli scoccerebbe l’anima e un cinese scocciato non si da.
“la strada verso l’ecalation nucleare è aperta, attenti a come vi muovete occidentali”
Chissà chi l’ha inventata la bomba atomica? I nazisti? No; i Russi? Nemmeno.
La bomba atomica l’ha inventata l’America, uno stato democratico e liberale.
E chi la usata la bomba atomica? Hitler? No, non l’ha usata lui; Stalin, neppure lui ha usato la bomba atomica. L’ha usata Truman, il Presidente degli Stati Uniti.
E contro quali obiettivi è stata usata l’unica volta nella storia umana? Contro le terribili fortificazioni naziste? No; contro le armi spietate dell’armata rossa? Neppure.
E’ stata usata contro inermi città giapponesi -Hioshima e Nagasaki, ricordiamole- contro la popolazione civile incolpevole, e non solo contro i “nati”, ma anche contro i “nascituri”, perché la radiazioni mortifere hanno mietuto vittime per molti anni successivi a quel misfatto.
E cosa è successo, dopo, contro chi ha usato la bomba atomica e nel modo come è stata usata? Ha subito un processo per crimini contro l’umanità? S’è allestita una Norimberga per lui e per chi l’ha coadiuvato? Manco per niente, nemmeno le scuse, l’America ha sentito il dovere di fare, neppure il premio Nobel per la pace, Barak Obama. E il cosiddetto Occidente, abbozza.
R
“Robert Oppenheimer è stato uno dei maggiori scienziati di tutti i tempi, un autentico genio della fisica. E stato anche uno straordinario manager e organizzatore: è merito suo se il Progetto Manhattan riuscì in tempi brevissimi a produrre la prima bomba atomica, frutto di un gigantesco sforzo collettivo che Oppenheimer riuscì a coordinare con successo. Tuttavia quel trionfo segnò anche l’inizio di una tragedia personale che ci può aiutare a capire la drammatica complessità del mondo in cui viviamo. Di fronte agli effetti devastanti di Hiroshima e Nagasaki, Oppenheimer iniziò una riflessione sul rapporto tra tecnica e politica che lo portò ad avanzare una radicale proposta per il controllo internazionale dei materiali nucleari e a opporsi alla realizzazione della bomba all’idrogeno. E la sua libertà intellettuale ne fece ben presto un personaggio sospetto, oggetto di violente campagne di stampa. Venne istituita un’apposita commissione, che dopo averlo interrogato stabilì che non poteva più avere accesso ai segreti nucleari americani. La straordinaria biografia di Bird e Sherwin, premiata con il Pulitzer, ricostruisce una vicenda fondamentale del Novecento: l’accurato lavoro d’archivio è il fondamento di un racconto in cui s’incardinano la storia del Novecento americano, il rapporto tra scienza e potere e un dramma umano di struggente fascino”
“l padre, Julius S. Oppenheimer, era un ebreo tedesco emigrato negli Stati Uniti da Hanau nel 1888 e divenuto in seguito un ricco importatore tessile, mentre la madre, Ella Friedman, era una statunitense di origine tedesche ed ebraiche, esperta d’arte, istruita a Parigi e con un atelier a New York. Oppenheimer ebbe un fratello, Frank Oppenheimer (1912-1985), anch’egli fisico. Frequentò la scuola “New York Society for Ethical Culture” e al terzo anno iniziò a studiare privatamente con un docente di chimica.”
Da Wiki.
Le responsabilità degli USA le conosciamo tutti. Le ripeti da un anno. Il russo minaccia il mondo con l’atomica oggi, nel 2023. E le bombe che cadono sui civili in Ucraina sono le sue.
Il problema posto non è la crisi di coscienza di chi ha inventato un ordigno micidiale, ma la mancanza assoluta di un imperativo morale che faccia chiedere scusa per quell’abominevole misfatto. E le giustificazioni tirate a sostegno dimostrano il supremo cinismo e l’alterigia di quegli ideologi del potere.
R
https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/Obama-a-Hiroshima-Gesto-storico-ma-senza-scuse-58f5a68c-2cde-447c-8184-db1067304342.html
se vuoi continuare su questa polemica, passerò i tuoi commenti ma io non ti seguirò né risponderò.
“Barack Obama non chiederà scusa, l’ha già detto in ogni modo”
Ecco cosa si legge nel link postato.
La chiami polemica? Mi pare una della pagine più vergognose della storia.
R
Senza dubbio, chiedere scusa persino oltraggioso. Come ce ne sono state altre e ce ne sono tuttora, purtroppo. Chi chiederà scusa agli ucraini?
Ma tu guarda quando si dice il caso: una nave russa specializzata in operazioni sottomarine è stata fotografata vicino al luogo dell’esplosione del Nord stream 2 quattro giorni prima, scrive un giornale danese.
Notizia non nuova, dicono, gli inquirenti, ma molto significativa:
già, direi…
https://www.theguardian.com/world/2023/apr/28/russian-navy-vessel-seen-near-nord-stream-pipelines-days-before-blasts
“A former Danish intelligence officer turned analyst, Jacob Kaarsbo, told Information that the presence of SS-750 in the zone “sheds light on what was going on in the region in the preceding days”.
The confirmation was of particular interest “because we know it is capable of carrying out such an operation”, he said.
“un ex ufficiale dell’intelligence danese, ora analista, Jacob Kaarsbo, ha detto che la notizia della presenza della SS-750 ” fa luce su quello che stava succedendo nella regione nei giorni precedenti”.
La conferma è di particolare interesse ” perché sappiamo che può portare avanti operazioni di questo tipo”, ha detto”.
Fonte: The Guardian Int.
Ascoltate e guardate questa ragazza ucraina (qui ha solo 14 anni), proviene da una famiglia di musicisti e vive con la madre e la sorella da un anno vicino a Newcastle, dove una coppia ha offerto loro due stanze e un piano per esercitarsi, la gente per strada si ferma sotto le loro finestre per ascoltare…davvero straordinaria e commovente..
Kristina che ha dovuto lasciare la sua città vicino Kiev a causa dell’invasione russa è una musicista coi controfiocchi e la sua affermazione mondiale non difficile da prevedere:
https://www.theguardian.com/world/2023/apr/29/ukrainian-sisters-lodging-northumberland-musical-prodigies