Xi teme Putin, caldeggia la pace e si vuole fare mediatore perché ha paura di lui, lo teme perché lo vede “disadattato”. Xi ha a cuore i propri confini, non quelli della Ucraina dei quali non gli potrebbe fregare di meno. Ma Xi è uomo posato e cinese, soprattutto e sa aspettare. Solo che per attendere il cadavere del suo nemico acerrimo lo sa benissimo di dover vivere altre mille vite e anche se diversamente giovane, il suo tempo non è illimitato. Tra dittatori ci si intende ma il russo intende solo quello che vuole intendere e Xi lo sa. Stringergli la mano o sedersi a un tavolo testa a testa come due innamorati, non gli nuoce: Xi mantiene una posizione neutraloide: non vede, non sente e parla solo lo stretto necessario. In somma, un buon uomo che ha a cuore il suo confinante perché sa che è cosi balzano che potrebbe trovarselo sulla porta di casa con la pistola fumante. Ma Xi potrebbe anche convincerlo a non restare su posizioni troppo rigide con gli ucraini, che questo potrebbe compromettere il suo “prestigio” e hanno ancora tanti affari da portare a termine. Insomma cazzeggia un po’ perché gli torna conto. Se Xi telefona a Zelensky e gli chiede cosa possa fare per lui, allora forse può avere una qualche credibilità, altrimenti è solo uno che pensa alla propria saccoccia.
Pubblicata oggi su Italians del Corriere della Sera
Zelenskyj è quel bimbo che frigna da un anno e fa il giro di zii, nonni, parenti ed amici (leggasi istituzioni occidentali e manifestazioni artistiche) per cercare di convincerli di regalargli il nuovo videogioco (leggasi forniture militari e sovvenzioni economiche) visto che i genitori (la Russia) l’hanno messo in castigo! Il vicino di casa (leggasi Xi Jin Ping) a questo punto può solo dire al bimbo capriccioso – con le buone o con le …meno buone – di smettere di frignare anche perché così facendo sta peggiorando le cose visto che ci stanno rimettendo soprattutto i suoi fratellini (leggasi popolazione ukraìna)
Si vede che Zelensky ha dei genitori piuttosto brutali. Se vede come i “Pier Giuseppe” siano i relitti di un’altra era, dove botte e percosse erano un normale mezzo “educativo”.
R
beh, con la logica suddetta Xi Jing Ping(Pong) è un altro che bastona.
Il bimbo fa i capricci perché i suoi (non) genitori lo stanno massacrando di botte, preventivamente.
Certo che sentire ancora queste storielle degli ucraini che fanno i capricci è disarmante. Infatti chi le propone vorrebbe proprio gli ucraini disarmati.
Beh noto che tutti fanno cancellato dalla memoria quando il bimbo capriccioso andò a bullizzare i cuginetti del Donbass. Forse sarebbe bene una cura di fosforo arricchito.
R
Potrebbe circostanziare meglio la sua affermazione?
Mi riferisco alle ultime risposte di Francesco e Mauro.
@Pierpaolo: non abbiamo dimenticato, ma se per lei è lecito rispondere ad uno sgambetto con un accoltellamento ci faccia sapere, ne prendiamo atto a manterremo le distanze sia mai che.
Che poi, alle popolazioni del Donbass sta facendo più male la guerra di Putin.
Inviterei il sig. PIER PAOLO LONGANESI a dare un’occhiata ai nostri elaborati ivi apposti da un anno a questa parte. Si accorgerà che non abbiamo cancellato dalla memoria proprio nulla. E non ho intenzione di ricominciare a ripetere le stesse cose, come invece fanno graniticamente il sig. Alessandro e il sig. Luigi.
R
in effetti, qui se ne parla diffusamente da un anno, se lei ha seguito il blog dovrebbe saperlo. Ha l’archivio a disposizione eventualmente dove ci sono prove evidenti di quanto afferma Mauro.
Ma noi non conosciamo la sua posizione, anche se si intuisce vagamente dal suo unico commento sul tema. Anche per questo le avevo chiesto di circostanziare.
L’Ucraina è stato il pretesto di Biden per provocare la Russia e combatterla per interposta persona. Così facendo, ha ottenuto due scopi, indebolirla e allontanarla dall’Europa, ma nel contempo ha commesso il gravissimo errore strategico di cementare l’alleanza della Russia con l’altro suo nemico, la Cina, che verosimilmente sarà da Putin appoggiata sulla questione Taiwan.
In entrambe le questioni, Ucraine e Taiwan, Biden entra come i cavoli a merenda, ignora totalmente le realtà locali, mette il naso in terre lontane dai suoi confini, gioca solo il ruolo di destabilizzatore degli assetti mondiali.
Ora non sa che pesci pigliare, se non continuare a illudere Zelensky della possibilità di una vittoria impossibile, e finché l’Europa lo segue in questa strategia folle, non ci sarà pace, mentre aumenterà fortemente il rischio di trascinare l’Europa nel baratro.
Non mi meraviglia affatto che una pur minima strategia di pace, accettata da Putin, l’abbia presa proprio la Cina, ma il rifiuto di Biden è stato netto, anzi ha dissuaso il “cieco” Zelensky a cadere nella “trappola” tesagli, e l’ha incitato a preparare la controffensiva di primavera: assicurati migliaia e migliaia di altri morti, altre distruzioni, altre sofferenze soprattutto per il popolo ucraino.
R
Zeenky è pure “cieco”. E ha fatto tutto Biden. Da solo.
Forse questo articolo di Nona Mickelize potrà fare un po’ di luce su quello che molti considerano i “capricci” degli ucraini, compreso il loro leader, facendo un torto a quella popolazione che sta soffrendo da molti anni per per l’invasività di un impero o ex tale che non vuole cedere al tempo che passa e alle conseguenze della storia che sono inevitabili per tutti:
https://www.affarinternazionali.it/la-guerra-russa-e-la-lotta-anticoloniale-degli-ucraini/
Grazie Mariagrazia. La cultura russa è esse stessa vittima dell’essere… Russa. Se la Russia avesse autentico rispetto per la propria cultura sarebbe un paese diverso.
R
eppure un cambio di mentalità potrebbe giovarle, ma sembra essere altrettanto difficile quanto un cambio di regime. Ne sanno qualcosa i dissidenti che però continuano a cercare di “cambiare”.
Gentile Mariagrazia, spero che possa leggere questo articolo sul tema (purtroppo a pagamento):
https://www.huffingtonpost.it/guest/memorial-italia/2022/12/05/news/putin_ha_cancellato_la_cultura_del_mio_paese_essere_russi_fa_male_di_m_shishkin-10834877/amp/
Buona serata.
R
Grazie Francesco, molto bello questo articolo e persino commovente in alcuni tratti.
Si, la cultura è da sempre un antidoto alla guerra, alla ferocia degli uomini e la letteratura russa non deve invidiare nulla a nessuno. Personalmente l’ho sempre trovata impagabile e preziosa per superare tanti momenti che nella vita capitano, chi più chi meno, un po’ a tutti. Io la amo e sono grata agli scrittori russi ( e ucraini) e la consiglio a tutti.
Magari partiamo da “Memorie dal sottosuolo di Dostoevskiy che è il primo che mi viene in mente.
Ecco come il regime tratta il suo popolo: due anni per avere una figlia 13enne che ha fatto dei disegni sulla guerra
https://www.theguardian.com/world/2023/mar/28/russian-man-detained-after-daughters-anti-war-drawings-flees-house-arrest
“History isn’t the boring recitation of stuff that we all know but have forgotten,” he says. “It’s a constant, exciting discovery of things that actually happened, which weren’t anticipated and which were probably considered wildly improbable at the time. The first world war, the Holocaust: a lot of the things which seem absolutely foundational were regarded at the time as ridiculous, absurd, impossible. And once you know that, then you can have the intuition that, well, maybe in this moment right now there’s something happening which people aren’t seeing.”
scrive lo storico, professore a Yale, Thimoty Snyder
“La storia non è la noiosa recita di cose che conosciamo bene e che abbiamo dimenticato ma l’eccitante scoperta di cose accadute che non erano state previste e che erano considerate come altamente improbabili al tempo. La prima guerra mondiale, l’Olocausto, un sacco di cose che ora sembrano assolutamente fondate apparivano all’epoca ridicole, assurde, impossibili. E quando sapete questo allora potete avere l’intuizione che, bene, forse proprio in questo momento stanno succedendo cose che la gente non vede”.
Ecco, esattamente quello che intendo quando rispondo ad alcuni che non capiscono a fondo quello che sta succedendo.
E già, c’è chi la metta in saccoccia, c’è chi la prende in saccoccia.
Ma non è Xi a rientrare nel primo caso, mentre e facile indovinare chi ricade nel secondo caso: e non per opera del mandarino cinese, bensì per causa della zucca vuota americana, quella che il giorno di Halloween incute timore e nel contempo… mette in saccoccia
Archiviato il piano di pace cinese (con estrema leggerezza), l’Ucraina e l’Occidente si preparano alla controffensiva di primavera. Quanto costerà in morti? Nessuno se lo chiede, l’importante è fare parlare le armi.
Ecco come la pensa l’Avvenire, il giornale cattolico degli italiani:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/kiev-controffensiva-prima-dell-estate-ma-il-fium
Dove sono andati a finire i “putiniani” del blog? Mi hanno lasciato solo a combattere contro la pugnace BM? La prosa originale e dissacratoria di Nencioni, le lunghe e approfondite analisi di Lenzini, le critiche pungenti dell’imprenditore Bianchi?
Ubi sunt? Nomina nuda tenemus.
Se è un pesce dì Aprile non fa proprio ridere, per nulla: la Russia oggi presiede il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: un vero schiaffo alla logica e in piena faccia agli ucraini vivi e morti
https://www.theguardian.com/world/2023/mar/31/absurdity-to-a-new-level-as-russia-takes-charge-of-un-security-council
La Finlandia è ufficialmente membro Nato: tieh! La Nato ha fatto 31 e Putin? Presiede il Consiglio di sicurezza delle NU, dovrebbe sentirsi abbastanza sicuro o vuole un Nobel per la pace?