Il discredito i politici se lo danno da soli. Per esempio l’esimio ex premier Giuseppe Conte, avvocato, diceva, degli italiani, poi si è visto che è avvocato solo di se stesso e anche li fatica, conosce così bene la storia del proprio paese che scambia Matteotti con Andreotti.
Già entrambi in “otti” finiscono. Dov’è il problema? E’ stato un lupus in fabula o meglio un lupino nella brodaglia che ha imbandito nel suo intervento in aula al Senato, qualche giorno fa.
Compito e compunto parla del governo che sarebbe a suo parere: “inadeguato”. Sarebbe da scompisciarsi dalle risate se non fosse che la faziosità e l’ipocrisia sono vizi italiani molto diffusi e non solo tra i politici.
La Rochefaucauld diceva ” L’ipocrisia è l’omaggio che il vizio rende alla virtù”.
Ma Andreotti al posto di Matteotti è davvero bella come boutade. Uno come Andreotti, sette volte premier per non parlare di quante volte è stato ministro e di lui si diceva, giustamente, che avesse nove vite come i gatti ( tra l’altro il titolo di un libro della grande Margherita Hack) e che è uscito sano e salvo da un processo che lo ha tenuto ben in ansia nell’ultimo periodo della sua lunga vita. Anche se lui si diceva più che sereno perché confidava nella sua innocenza e nel Signore. Ed ha avuto ragione.
Beh, lasciamo perdere l’innocenza che ai politici viene sempre data, alla nascita, con parsimonia, ma di lui tutto si può dire ma non che sia stato mai assassinato.
Ma per l’ex premier col “fischietto”, la cosa non è grave ma veniale, Capita di sbagliarsi no? O forse Andreotti è il politico più amato da Conte e il suo riferimento principale? Andreotti avrebbe detto di lui: “Il potere logora chi non ce l’ha…più”.
Per non parlare delle “giravolte” che imputa al governo. Proprio lui, Conte, che ha fatto due governi con partiti di segno opposto, parla di giravolte. Senza quelle che ha fatto su tutto quello che ai grillini non tornava più comodo da governanti quando gli era tornato molto comodo da opposizione.
Mi chiedo: l’avesse fatto Giorgia Meloni un simile errore, gaffe, lapsus…cosa sarebbe successo?
Ne avrebbero parlato i giornali di tutto il mondo, le agenzie si sarebbero rincorse come ragazzini nel cortile della scuola e il mondo intero si sarebbe rovesciato sulle poltrone dalle risate. Ne avrebbero fatto spot pubblicitari: Non fate come Meloni, per una memoria di ferro mangiate YXZ che contiene una buona dose di farina di coleotteri che però non mettiamo in etichetta”.
E le opposizioni…a partire da Schlein (quella che parla di salario minimo ma poi ha il suo partito che mette in cassa integrazione i dipendenti per la seconda volta all’80%, cioè sotto la minima soglia della sopravvivenza), che avrebbe tuonato (sembra lei Mosè veramente con quell’impermeabile verde bottiglia sempre addosso, forse teme che piovano gatti e cani portati dalle correnti?), dicevo avrebbe tuonato: “abbiamo un premier che prende fischi per fiaschi sonoramente e che dovrebbe tornare sui banchi di scuola a studiare la storia di questo paese e non nazione come la chiama…
Direbbe, forse, Schlein. Ma poi, che razza di nome ha poverina? Se lo deve portare pure con disinvoltura, perché va da Elly a Schlein e li la differenza è evidente: Elly sta col popolo, Schlein con l’alta borghesia a cui appartiene lei e la sua famiglia. Una bella lotta. Per sconfiggere la povertà. E anche l’ipocrisia.
Ricordiamo quando Conte indicò Piersanti Mattarella come congiunto del Predidente della Repubblica.
Be’, capitano le amnesie, capitano i lapsus, freudiani o no, capitano anche gli strafalcioni veri e propri.
Conte, nel mondo della politica, è venuto dal nulla, ma s’è rivelato subito un grande “eculibrista politico”, capacità che gli ha permesso di scalare in un battibaleno le più alte vette del potere. Diciamo che non era facile, se pensiamo che la Meloni è arrivata a quel punto, masticando politica fin da giovanissima.
Conte invece ha scavalcato tutti i gradini come fosse un campione olimpico di salto… del grillo, non fosse stato per il covid, forse lo avremmo ancora là.
Adesso, a capo dei grillini, mi pare di aver dato all’ex movimento, fallito come partito di governo. dignità di partito, almeno per ora, di opposizione
In tempi in cui le opposizioni hanno “inciuciato” con le maggioranze, o come nel caso della Meloni hanno fatto retromarcia rispetto all’illusorietà del rinnovamento, (almeno sulle questioni più importanti) non appena giunta al potere, in tempi come questi, dicevo, ben venga (almeno spero) l’opposizione al governo. Io credo più nella sua che in quella della Schlein.
Ma tutto è “fluido”, l’unica cosa certa, lo dico in latino, è che “mala tempora currunt”
R
certo, sicuro, Meloni farebbe bene a fare come fece Conte: orecchie da mercante ogni volta che lei si opponeva a tutte le…sue improvvide sparate, faccia di bronzo, di onice e di acciaio, la stessa che ha adesso, la sua bella faccia da …lapsus.