Biden va a Kiev,( quasi) a sorpresa. Zelensky lo accoglie a braccia aperte. Ha viaggiato, il presidente Usa in treno dalla Polonia dove era arrivato la mattina presto col suo aereo con le insegne di Batman. Con un esercito di guardie del corpo si, ma, comunque coraggioso.
Lo ha lasciato detto in segreteria di Putin: guarda che arrivo a Kiev, non fare cavolate che non è il caso, sono o non sono il presidente USA? Quindi statte accuorto.
Proprio così. Messaggio che Putin ha ascoltato di certo un po’ sdegnato tra una vodka un passaggio sul tapis roulant.
Va anche Meloni a Kiev, va a rincuorare il premier ucraino che l’Italia sta unita compatta come un sol uomo… con lui e il suo popolo. Sappiamo che non è cosi, manco per nulla la Nazione è “compatta”. Ma compatta de che? Ma Meloni fa il suo mestiere di rappresentante di un partito in quota di maggioranza, nonché prima ministra e deve dire anche le bugie, fa d’uopo. Berlusconi ne ha dette tante. Fa parte della coalizione, purtroppo, deve portare pure il suo contributo. Ma tacendo, perché se parla quello che gli esce da quella bocca è in grado di provocare la quarta e la quinta guerra stramondiale.
Comunque, avrebbe potuto, volendo, il russo, fare una salto a Kiev e intavolare una conferenza tout court, ma, pare, che sia sfumata quella che era l’occasione della vita per dimostrare al mondo la sua volontà di difendere la pace col coltello tra i denti e un carrarmato ultimo modello (o penultimo) nel tascone del pantalone.
Gli è sfuggita. Peccato. La Storia lo dirà: occasione mancata. I due grandi potenti a colloquio nel palazzo municipale a Kiev, a stringersi le mani e a guardarsi negli occhi e a complimentarsi l’uno con l’altro per aver finalmente trovato un angolino appartato dove scambiarsi un segno di (grrrr) pace.
Intanto il pellegrinaggio a Kiev continua, speriamo che ci vada anche l’Unico che potrebbe davvero mettere una Buona Parola.
https://www.theguardian.com/world/live/2023/feb/21/russia-ukraine-war-biden-arrives-in-poland-putin-to-make-state-of-the-nation-address-live
Meloni ha assicurato Zelensky sulla disponibilità dell’Italia ad aiutare l’Ucraina e in visita a Bucha si è commossa davanti alle foto dei crimini commessi dai russi sulla popolazione.
Zelenky ha detto che Berlusconi non ha mai avuto la casa bombardata e neppure ha mai avuto i carri armati in giardino…
Purtroppo i presidenti USA non parlano con Putin da molto tempo.
Lo hanno anche cacciato dal G7.
Se USA e Russia si parlassero la guerra non sarebbe cominciata. Però, come dice il proverbio, “Quando si sogna tanto vale sognare a colori …”
Sognamo pure un incontro al vertice, ma resterà un sogno.
E comunque, è impensabile farlo a Kiev. Se Putin andasse a Kiev non ne uscirebbe vivo. I suoi nemici non sarebbero altrettanto “sportivi” come lo è stato lui con Biden.
Magari, a Istambul, prima o poi, può essere un sogno realistico …..
R
anche “sportivo”…e poi dice di non essere …quella roba li, già, non vuole etichette perciò non lo dico ma lei veramente fa?
Ennesima mortificazione dell’Italia in campo internazionale.
Giorgia Meloni è andata da Zelensky con le migliori intenzioni.
Ha perfino reso omaggio ai morti di Bucha, un evento che non è mai stato chiarito.
Per ringraziarla Zelensky si è permesso di interferire pesantemente nella politica italiana, come già aveva fatto il suo ministro degli esteri Kuleba, facendo dell’ironia sulle dichiarazioni di Berlusconi.
La Meloni ha fatto buon viso a cattivo gioco e non gli ha detto quello che si meritava.
Ma veramente l’Italia è quella nullità internazionale che ci vogliono far credere?
Il nostro governo, dopo aver aiutato l’Ucraina in tutti i modi, manda il presidente del Consiglio a manifestare sostegno e amicizia, e viene attaccato in maniera così imbarazzante.
E non si dica che Berlusconi è una voce dissenziente! Berlusconi è stato il Presidente del Consiglio più votato nella storia della Repubblica, è il capo di uno dei partiti al governo, e, soprattutto, oggi rappresenta il sentire della maggioranza degli italiani.
Dopo un’uscita così Zelensky meriterebbe che gli sospendessimo gli aiuti.
R
“La sua casa non è mai stata bombardata, i russi non sono mai arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha mai ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare”: è questa la risposta di Zelensky a chi gli chiede cosa pensa delle frasi di Berlusconi sulla guerra.
Da Fanpage.
Chiaro che Berlusconi data l’età è testimone della guerra, ma Zelenky ha detto quella frase a seguito di quella di Berlusconi:
“Silvio Berlusconi ha dichiarato: “Io a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili”.
Il leader di Forza Italia ha anche detto: “Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.”
In pratica incolpa lui della devastazione e della morte dei civili e anche il resto. Fossi in Zelensky sarei stata molto più dura.
io le giudico molto peggio. In un momento cosi cruciale della guerra era meglio se stava zitto. Molto meglio.
E’ la seconda volta che l’arrogante Zelensky rimbrotta (in termini giornalistici “schiaffeggia”) i nostri politici.
La prima volta fu Draghi a farne le spese: aveva osato far presente che le sanzioni contro il gas russo avrebbero colpito l’Italia più delle altre Nazioni europee. Apriti cielo, Zelensky si negò al telefono al nostro Presidente del Consiglio, e quando Draghi lo fece presente in Parlamento, l’arrogante Presidente ucraino fece sapere, in tono canzonatorio, che lui poteva anche essere occupato in altri affari. Draghi abbozzò e anzi si affrettò ad aderire alle sanzioni che ci penalizzavano.
La seconda volta è successo ieri, durante la visita a Kiev delle Meloni che prometteva aiuti duraturi a Kiev, ha avuto l’ardire di canzonare Berlusconi, reo di aver espresso un suo pensiero sulle cause dela guerra non gradito a Zelensky: Berlusconi, ha detto l’ex comico ucraino con toni di rimprovero, non ha avuto la casa bombardata, né carri armati el suo giardino, né ha dovuto raccogliere la roba fuggire da casa.
A questo punto la Meloni anziché reagire in maniera energica, puntualizzando che, qui da noi (chissà, lì da loro) la libertà di opinione è tutelata dalla Costituzione, e che, Berlusconi, qualsiasi fosse stata la sua opinione, s’era mostrato sempre leale al momento delle decisioni, e che in ogni garante del Governo era proprio lei, lì presente, che si era scomodata fin là, a garantire aiuti a tempo indeterminato, ha reagito in modo fiacco: insomma, ha fatto capire che quelle di Berlusconi, povero vecchietto, erano parole in libertà che non contavano nulla.
R
già ed ha ragione Meloni a far finta di nulla, sono parole di una gravità inaudita.
In quanto a questo
https://www.rainews.it/articoli/2022/02/dopo-le-polemiche-di-ieri-telefonata-fra-draghi-e-zelensky-c91f5732-c8ad-4958-a72b-d362ed2dbd70.html
fai molta fatica ad immedesimarti in uno che si trova in una situazione come quella in cui vive Zelensky da un anno o anche da molti anni. Non lo capisco francamente tutto questo astio verso di lui. O meglio lo capisco perché ti serve per sostenere e tue tesi sulla guerra che vai sostenendo da un anno, ma lo ritengo poco obiettivo.
Forse lei non si rende conto che a Kiev c’era Giorgia Meloni, e non Berlusconi, e che era in visita ufficiale per confermare l’appoggio all’Ucraina. C’è un tempo e un luogo per ogni cosa.
Berlusconi ha esternato le sue idee al di fuori dei rapporti tra Italia e Ucraina, e la replica di Kuleba era più che sufficiente.
Da osservare che le argomentazioni di Zelensky sono state ad un livello più adatto ad una lite di condominio che ad un incontro tra capi di governo.
Peraltro, come Berlusconi, Zelensky non ha certo sofferto lui e la sua famiglia, ben protetto nei suoi bunker. La guerra l’ha fatta fare al suo popolo.
La grave mancanza di rispetto verso Giorgia Meloni, rappresentante dell’Italia e, per inciso, donna, dimostra che Zelensky è e rimane un attore, del tutto inadeguato al suo ruolo politico, pronto a sputare nel piatto dove mangia. Una gaffe così cafona non l’avrebbe fatta neppure il Berlusconi dei momenti meno felici.
Se Giorgia Meloni si aspetta gratitudine da Zelensky per l’aiuto che gli stiamo dando, ha sbagliato persona.
R
“forse lei non si rende conto”…la prossima volta se lo risparmi.
Il resto lo passo ma il suo odio verso quell’uomo è imbarazzante e le sue “narrazioni” su questa vicenda sono sue. Non le commento.
X sra Gazzato: cinque giorni fa il signor Mick Milley, che di mestiere fa il comandante supremo del Pentagono , cioè colui che ordina al Segretario della NATO cosa dire e cosa fare, ha affermato che in Ucraina non ci sarà nè un vincitore nè un vinto. Detta da un giovanotto con questo potere, la frase è inquietante. In soldoni, il signor Milley ci sta dicendo che mentre da un lato ci dissangua ordinandoci di spedire miliardi di armi in Ucraina, dall’altro ci sta dicendo che tutti questi sforzi non serviranno assolutamente a niente. Presumibilmente ci si siederà intorno ad un tavolo come si sarebbe potuto fare undici mesi fa senza 7.800 morti tra i civili. Dico ptesumibilmente perche un accordo implica ovviamento un compromesso , ma Zelinski non ne vuole sapere di compromessi e reclama addirittura la scissione della Crimea dalla Russia. Evidentemente Zelinski guarda troppi films di James Bond. La frase di Milley, se vogliamo una volta tanto ragionare con la testa e non come un ultras di curva, ricalca quanto pensa il 70 per cento della gente ( la percentuale aumenta vertiginosamente) e richiama , ancorchè con temi e toni diversi, quanto frettolosamente affermato da Berluscomi : Zelinski, mo’ basta! E che Zelinski debba ancora imparare come si sta al mondo, lo dimostra la sua sfuriata contro Berlusconi. Non si offende così il premier di un paese amico ( la Meloni). Se era così incazzato con Berlusconi, bastava che cancellasse la visita della Meloni ricorrendo alla solita influenza. Ma accettare oro , incenso e mirra e dire che i tre Re Magi sono dei furfanti non si fa.
R
Lo so cosa ha detto il generale, resta comunque il fatto che lei evita accuratamente di menzionare che l’Ucraina è stata invasa da un certo Putin e che viene dallo stesso massacrata da un anno. Forse lei al posto di Zelensky per quel poco che la conosco, avrebbe detto di peggio a Berlusconi. Comunque grazie per lo stile pacato, seguiti cosi e vedrà che ne guadagneranno le relazioni internazionali.
PS: state tutti a parlare di pace e che Zelensky sarebbe quello che fa il capriccioso…beh magari anche voi dopo un anno che qualcuno vi scassa la casa e vi stupra la moglie e uccide i bambini un po’ incaz…lo sareste. Immagino, ma forse voi no, voi lo prendereste sottobraccio e gli direste: senti amico che ne dici se ci facciamo una vodka assieme?
PS: per “voi” intendo tutti i signori che qui non fanno che convincermi che io della materia non ci capisco nulla. Tosta che sono.
Ma perché parli di “astio”? Non è forse vero che Zeleinshky si dimostra ingrato verso l’Italia che sin dall’inizio s’è schierata con l’Ucraina? Peggio, ancora, cerca di intimidire qualsiasi voce dissonante. Questo può farlo a casa sua, dove infatti ha liquidato ogni opposizione, non con i Paesi che l’aiutano.
Fosse stato più accorto, onorando gli accordi di Minsk II e accontentandosi di rimanere neutrale, tutto questo pandemonio, forse non sarebbe successo.
R
Forse, magari, chissà. Ma io sai non sento ragioni, a me Zelensky piace, si è più basso e più giovane di me, ma sai, tutto sommato è un gran figo.
Scrive la signora Gazzato: “magari anche voi dopo un anno che qualcuno vi scassa la casa e vi stupra la moglie e uccide i bambini un po’ incaz…lo sareste.”
Senza dubbio, ma se in un anno non sono riuscito a risolvere il problema, non vado avanti a testa bassa fino a che la mia casa e la mia famiglia saranno distrutte completamente e resterò in piedi solo io
O chiedo aiuto a qualcuno che faccia da giudice e da paciere e delego a lui la soluzione, oppure chiedo al mio nemico cosa c**** vuole da me, e cosa mi offre in cambio se glielo do.
R
già fatto e abbiamo anche visto che cosa ha ottenuto in cambio.
“…già fatto e abbiamo anche visto che cosa ha ottenuto in cambio….”
Mi sono perso qualcosa? Quando, come, dove?
Gli ultimi accordi sono stati quelli di Minsk, che però dopo la firma non sono mai stati veramente messi in pratica.
Altri colloqui non mi risulta…
R
si, gli accordi…un compromesso al ribasso per gli ucraini giusto per mettere una pezza e abbiamo visto…mi sa si che ti sei perso qualcosa.
‘When Putin stops fighting, the war will be over – When Ukraine stops fighting, the Ukraine will stop existing’
Quando Putin smetterà di combattere la guerra finirà. Quando l’Ucraina smetterà di combattere l’Ucraina cesserà di esistere”
Scritto su un manifesto a Kiev oggi per commemorare l’inizio della guerra.
Da Open di oggi
“La propaganda russa è riuscita a penetrare in Italia, in un modo o nell’altro, attraverso diversi canali, consapevoli o meno, alimentando ancora di più i dubbi sul conflitto e alimentando un odio anti ucraino, anti europeo e anti americano. Un’operazione che però non è affatto partita lo scorso 24 febbraio 2022, ma già dalla prima invasione in Ucraina del 2014 grazie a canali nati lo stesso anno come Pandora TV del defunto Giulietto Chiesa, quest’ultimo utilizzato dall’ambasciata russa in Italia per sostenere la falsa narrazione del “colpo di Stato nazista in Ucraina nel 2014“.
@Mariagrazia: questo è verissimo, e non solo Giulietta Chiesa è stato il portavoce della propaganda putiniana ma molti altri: Byoblu, anche uscite di Grillo ecc. La domanda da un milione di dollari però è: è efficace bloccare i canali della propaganda o si rivela controproducente? Io di mio non ho una risposta.
R
nessun canale è stato bloccato e la propaganda russa è riuscita ad infiltrarsi ovunque con gli effetti che vediamo. E bloccarli non sarebbe neppure possibile o molto difficile e questo Putin lo sa, mentre lui la sua propaganda la manda in giro per il mondo, la verità ai russi si guarda bene dal dirla e la sua propaganda è l’unico pensiero che passa.
Vede Francesco la democrazia è una bella cosa ma i dittatori furbi come il soggetto in questione sanno come utilizzarla e sfruttarla per i loro scopi e questo è il risvolto tragico e inquietante di tante battaglie per la libertà d’espressione. Giuste e sacrosante ma l’attenzione e lo spirito critico andrebbero innalzati sempre altrimenti rischiamo di diventare un target troppo facile per chi odia la democrazia e tutte le sue implicazioni.
X sra Gazzato: noto senza particolare sorpresa che ancora una volta mi ha fatto prendere la via del cestino, come un tuffatore di Acapulco. A cosa devo questa volta la censura? Non credo al linguaggio violento, perchè recentemente aveva rilevato una pacatezza invidiabile. Non sarà per caso perchè le ho segnalato la grande importanza della mossa cinese e che il fatto che gli USA ( Mary Poppins di Zelinski) l’abbiano rigettata, testimoni di una certa ritrosia degli US A ( padroni della NATO) a parlare di pace,
R
Non ho cestinato nulla di suo recentemente. Forse non l’ha inviato.
Ma faccia meno il sarcastico la prossima volta e meno supposizioni campate in aria.
Mariagrazia, ti invito ad ascoltare attentamente questo discorso del professor
John Joseph Mearsheimer che personalmente trovo molto illuminante.
https://www.youtube.com/watch?v=Vp1On7gTjN0
Certo non potrai dubitare che sia frutto di propaganda russa. Maersheimer è un politologo americano e studioso di relazioni internazionali, che appartiene alla scuola di pensiero realista. È R. Wendell Harrison Distinguished Service Professor presso l’Università di Chicago. È stato descritto come il realista più influente della sua generazione (Wikipedia)
R
grazie lo farò appena posso.
Anche se, francamente, non mi lascio impressionare dai titoli accademici. Lo ascolterò “attentamente” ma avresti anche potuto fare una sintesi del suo pensiero perché ora per saperlo dobbiamo tutti ascoltarlo attentamente…certo un esercizio per la mente ma visto che lo proponi potevi anticiparci qualche cosa.
Bene, Alessandro, ho ascoltato, molto interessante, soprattutto nel finale quando dice che “certamente sarebbe nell’interesse della Russia…” e lascio chi mi legge indovinare cosa ascoltando attentamente il professore.
Sono certa che a Putin questo signore stia simpatico, non saprei perché…sensazioni…
Ah, comunque non cambia di una virgola quello che penso di questa storia. Mi spiace.
Davvero illuminante di quanto la propaganda russa sia pervasiva.
Diciamo che un lume a petrolio farebbe più luce.
Bocciato!
Disgustoso! Putin usa i bambini di Mariupol per le sue adunate pro war
a Mosca e per “ringraziare” i “salvatori”…e poi qui c’è chi dice che la Pace è possibile anzi probabile …
https://www.theguardian.com/world/2023/feb/25/thats-my-neighbour-mariupol-residents-shock-at-putins-parade-line-up
Ecco chi è il professore che hai bocciato
https://en.wikipedia.org/wiki/John_Mearsheimer
Un vero “putiniano” e come lui potrei citare il professor Alessandro Orsini, il professor Luciano Canfora, il professor Jurgen Habermas, il professore Noam Chomsky, etc.
Tutti al soldo di Putin?
R
lo dici tu non io, io ho detto che la propaganda russa è invasiva no che lui è al soldo dei russi, cerchiamo di non inventarci le cose. E neppure ho detto che sia putiniano questo lo dici tu.
Ma non mi impressiona (Wiki lo so aprire da sola), puoi portarmi ad esempio tutta la scuola di Francoforte io rimango delle mie idee. La sfilza dei professori che mi citi hanno tutto il mio rispetto ma continuo ad essere della mia idea. E non ho mai detto che siano al soldo di nessuno. Evita di fare di queste illazioni gratuite.
Un cosa però è positiva del tuo link. che dimostra che l’America con tutti i difetti è una grande democrazia.
Resta il fatto che stiamo a litigare in uno stagno piccolo pensando che sia l’oceano.
La maggioranza della popolazione mondiale si è astenuta dalla mozione ONU contro la Russia, e la maggior parte delle Nazioni del pianeta NON ha imposto sanzioni alla Russia.
Per carità, non dico di fare una virata a 180°, ma magari qualche considerazione sull’ opportunità e adeguatezza di alcuni comportamenti un po’ tanto rigidi si potrebbe avanzare?
Visto che tutti piangono sulla democrazia bistrattata, i numeri andrebbero rispettati SEMPRE, non solo quando fanno comodo a nonno Biden e compagnia cantante.
E NON sto dicendo che l’Ukraina dovrebbe calare le braghe, ma che a credere nelle caduta della Russia c’è rimasto (a parole) solo Zelensky. Gli stessi USA gli suggeriscono di darsi una calmata, la Cina propone trattative (il che implica COMPROMESSI), tutti i sondaggi di qualunque parte indicano un consenso in calo non all’ Ukraina ma specificamente all’azione di Zelensky, il quale peraltro deve silurare un paio di collaboratori alla settimana per restare puro e vergine…
Sarei discretamente sconcertato.
R
di che ti sconcerti?
Il calo dei consensi a Zelensky, secondo te lo dovrebbe far cedere o preoccupare? Ma tu pensi davvero che a lui interessino i nostri consensi?
La pax cinese suona francamente un tarocco prodotto a Taiwan.
Poi se vogliamo essere obiettivi sempre e non solo quando ci fa comodo, le rovine i morti gli stupri le sevizie sui civili i morti sotto le bombe, li sta patendo l’Ucraina per mano di un esercito invasore.
Allora se Zelensky e il suo popolo resistono, secondo alcuni mandando a morire la gente per un puntiglio, la Russia che fa? Non manda a morire i suoi per un altro puntiglio? Solo che questo puntiglio dei russi non miete vittime nel paese ma solo tra i soldati mandati a morire da Putin per una causa che è solo la sua e che conviene solo a lui. Non mi vorrai dire che conviene a tutto il mondo che la Russia massacri gli ucraini definendoli tutti nazisti, senza mai avergli dichiarato guerra per poi poter dire che lui difende i filorussi dai “nazisti ” ucraini ma non fa la guerra all’Ucraina? Una tesi che a mio modesto parere (non sono un “barone” universitario) è davvero bislacca,
Proteste contro la guerra e per la pace in tutta Europa, anche contro i governi che mandano armi in Ucraina.
Ma guardate le immagini: almeno quelle inquadrate sono tutte pro Ucraina e contro Putin e non danno una grande idea di “diplomazia” per conseguire la pace, ma proprio il contrario. Alcune sono piuttosto bellicose.
Ben vengano, ma non so quale effetto avranno sul corso della guerra o sulle intenzioni del russo.
https://www.theguardian.com/world/2023/feb/25/thousands-protest-in-berlin-against-giving-weapons-to-ukraine
@Mariagrazia: 13.000 partecipanti per una città come Berlino sono pochi, molto pochi. Fossero stati anche 50.000, restano davvero pochissima cosa rispetto alle tante manifestazioni contro le misure anti COVID, che peraltro hanno avuto in taluni casi connotati violenti e piene di personaggi diciamo ambigui, mentre questa è stata pacifica. Le marce per la pace non hanno prodotto pace nel 2003, ed erano oceaniche. Figuriamoci che effetto possano avere qualche migliaio di pacifisti o bellicisti per strada. Ed è anche meglio così.
R
una manifestazione per la pace spesso nasconde altri fini. Ma l’effetto che possono avere, lo penso anch’io, non è rilevante ai fini delle determinazioni dei conflitti, servono, più spesso ai vari partiti per affermare le proprie posizioni.
Io continuo a vederci soprattutto una gara tra maschietti “vorrei essere alfa” tutti lì col righello a vedere chi ce l’ha più lungo. Alle popolazioni, proprie o altrui, pochissima attenzione, mentre i conti della spesa non si possono fare altrimenti diventi immediatamente “l’amico del cattivo”.
Non è con le ideologie o le marce o i tribunali che si pone fine alle guerre, o scendi a compromessi o hai la bomba giù grossa e i cimiteri più capienti.
R
eddai, Alberto, non mi dirai anche tu che non vedi differenza tra bene o male o buoni e cattivi, certo che ci sono sfumature e sono quelle che spesso fanno la differenza ma negare che esistano queste categorie mi sembra un voler dare il classico colpo al cerchio…
Mariagrazia, “…non mi dirai anche tu che non vedi differenza tra bene o male o buoni e cattivi…”
Non mi fare la vecchietta dei Testimoni di Geova, che se non gli compri la rivista ti accusa di volere la distruzione del mondo.
La differenza si vede benissimo, è che NON SERVE A NIENTE. Stabilito qual’è il bene e qual’è il male (e già non è assolutamente così chiaro come la raccontano i media) siamo punto e a capo. Bisogna decidere cosa si PUO’ fare e farlo. Sarebbe giusto che la Russia tornasse a casa? Certo. Si può fare? No, per cui è inutile impuntarsi su questa ipotesi, bisogna pensare a un’ altra soluzione meno “giusta” ma più fattibile.
Chiamala Storia, diplomazia, democrazia, convivenza, buon senso, pace, questo è.
Il resto è virtuosa conversazione e nobile indignazione, ma ai fini pratici di chi sta lì e muore è una totale perdita di tempo.
R
questo è il tuo parere ed io lo rispetto. Ma (spero di non essere ancora catalogata “vecchietta dei testimoni di Geova”, grazie) tu fai i conti senza gli osti e gli osti sono gli ucraini, quella terra è la loro e Putin non lo ha ancora capito. Si è cercato di farglielo capire con le buone maniere ma non sente ragioni. Dunque la comunità internazionale fa bene a sostenere l’Ucraina for as long as it takes. Che tu sia d’accordo o meno.
Signora Gazzato, ieri ero a Bologna ed ho assistito ad una manifestazione per la pace. Non era pro Russia, né pro Ucraaina. La gente chiedeva solo che la guerra finisse.
Riguardo alla propaganda russa in Italia, ci credo veramente poco, perché i russi non hanno in Italia una rete paragonabile a quella degli americani, e non vedo su chi potrebbero contare per diffonderla.
Quanto a Giulietto Chiesa, ho ascoltato molti dei suoi interventi su You tube e non ho notato che esprima particolari apprezzamenti per Putin. Ho notato invece critiche molto severe alla politica americana. Da queste critiche Putin ne esce come il meno pericoloso e il meno guerrafondaio tra i due, ma il ragionamento non parte da lui.
Posso raccontare anche la mia storia personale, che è simile a quella di tante persone con cui mi sono confrontato.
Da ragazzo ero visceralmente anticomunista, temevo che anche l’Italia potesse essere inglobata nell’impero sovietico, e il sistema comunista mi sembrava inaccettabile. Facevo il tifo per gli americani in Vietnam.
C’è stato un periodo in cui la questione non mi interessava più così tanto (anni ’70 e ’80), ma sono stato molto contento delle aperture di Nixon/Kissinger alla Cina e soprattutto degli accordi tra Gorbaciov e Reagan per la fine della guerra fredda.
In quel periodo, comunque, ero ancora convinto che l’occidente era dalla parte della ragione e che i Paesi comunisti dovevano, prima o poi, occidentalizzarsi.
Sono rimasto perplesso di fronte alle guerre fatte dagli USA e dalla NATO, perché era chiaro che non erano guerre difensive, ma offensive, e che la NATO, con l’obiettivo di punire o abbattere dei regimi illiberali, massacrava i rispettivi popoli con i bombardamenti (muoia Sansone con tutti i Filistei!) trasformando quei Paesi in rovine fumanti tra cui si aggiravano dei poveri disgraziati.
Negli ultimi anni, diciamo dall’aggressione all’Irak in poi, sono diventato antiamericano, perché ho finalmente capito cosa c’era dietro le bugie e le omissioni della pubblica informazione.
A quei tempi non pensavo mai alla Russia, ma mi rallegravo quando i nostri governanti (Prodi, Berlusconi, Renzi …) facevano buoni accordi commerciali che avvantaggiavano l’Italia, così come mi sono rallegrato per gli accordi di Berlusconi con Gheddafi (che consideravo un mezzo criminale).
Ultimamente, dopo le iniziative destabilizzanti di Obama in Europa e nel Medio Oriente (primavere arabe, guerra civile in Siria, guerra civile in Ucraina), tutte sovvenzionate dagli USA, la mia antipatia si è trasformata in seria preoccupazione, per le sorti dell’Europa, dell’Italia e della mia famiglia, per l’intensificarsi della politica aggressiva e guerrafondaia degli USA.
Non credo di essere filoputiniano. La persona non mi ispira simpatia, ma neanche preoccupazione. La Russia di Putin si è mostrata sempre desiderosa di migliorare i rapporti con l’Europa, e non ci ha mai minacciato.
Per inciso, credo che l’Ucraina non sia un Paese europeo. Non più di quanto lo sia la Russia. Per molti italiani russi e ucraini sono la stessa gente, sia fisicamente che come mentalità.
Se vogliamo fare i manichei e dividere il mondo in bianco e nero eliminando tutte le sfumature di grigio, possiamo dedurre che, visto che Russia e America sono nemiche, se sei contro l’America sei filorusso, o addirittura filoputiniano, ma mi sembra un ragionamento estremamente rozzo.
Si può essere, invece, semplicemente pacifisti e filoitaliani. Se le minacce all’Italia venissero dalla Russia sarei antirusso. Se le minacce vengono dall’America sono antiamericano.
La propaganda non c’entra. Basta ragionare con la nostra testa e pensare ai nostri interessi e alla nostra sicurezza.
R
anche gli ucraini ci tengono alla pace, più di tutte quelle persone in piazza, di certo e sicuro, ma non la pace che si ottiene chinandosi ad un dittatore e cedendo parte o interamente la sovranità, quella non sarebbe pace ma guerra continua.
Che lei sia antiamericano lo prova quello che scrive qui sopra e non da oggi, ma non vuole etichette tranne quelle che si appiccica da solo. Le sue teorie su Putin sono influenzate dal suo antiamericanismo e lo ammette lei stesso. Essere antiamericani o antirussi non aiuta a capire quello che succede né da quella parte del pianeta né da questa. I suoi ragionamenti stanno più dalla parte dell’opportunismo che da quello della ricerca della verità.
Purtroppo la propaganda è molto più invasiva di quello che lei pensa e ragionare con la propria testa non è sempre per tutti, soprattutto quando non hanno formato abbastanza spirito critico. E poi, proprio lei parla, lei che non fa che scrivere chi io sarei succube del main stream, allora si decida, esiste la propaganda o non esiste solo quando si tratta di denunciare quella dei russi?
Signora Gazzato, non ho detto che lei sia succube del mainstream, ma piuttosto che lei, essendo amministratrice di un blog, non si può sbilanciare più di tanto, cosa che io posso fare.
La propaganda esiste e, da sempre, la gestisce chi detiene il potere, mentre chi contesta il potere ha certo più difficoltà a farsi sentire.
In Italia praticamente governano gli americani e la propaganda è al 95% filoamericana. Basta confrontare i reportage sulla guerra in Ucraina con quelli sulla guerra in Irak.
Anche senza controllare le fonti, cosa quasi sempre impossibile, la propaganda si capisce dalle parole usate o dalle parole omesse.
Il linguaggio della propaganda è sempre ricco di aggettivi, sceglie le parole che suscitano emozioni, fa vedere immagini scioccanti, insiste sui dettagli piuttosto che raccontare le cose essenziali.
Se invece si legge un linguaggio asciutto, misurato, neutro, ci sono buone probabilità che non sia inquinato dalla propaganda.
R
Lenzini, io NON sono “amministratrice” del mio blog, sono la titolare e Blog master. Ma quando pensa di capire questa cosa? E quando pensa di capire che io posso scrivere qui quello che io ritengo giusto? Quando capirà che devo rendere conto solo a me e che sono unica responsabile di quello che scrivo? Perché non la smette di insinuare che io sia la “segretaria” di qualcuno?
Si sta parlando della propaganda russa che si è infiltrata dovunque anche da noi, che c’entrano gli americani? Lei vuole distogliere l’attenzione dal problema per tirare sempre l’acqua al suo mulino, non lo faccia comincia ad essere stucchevole. E ricordi che se non era per gli americani lei ora forse non starebbe qui a scrivere sul MIO blog quello che scrive.
Zelensky ne silura un altro.
https://www.periodicodaily.com/zelensky-licenzia-un-alto-comandante-militare/
Mi ricorda un altro Vladimiro, che se la piglia con i suoi generali…
R
già, già, ma con una differenza di fondo: che lui non solo non manda “caramelle” a chi dissente ma deve difendersi dalla propaganda, dalle bombe e dai potenziali traditori o semplicemente approfittatori.
Il combinato disposto dei post di Luigi Lenzini ed Alberto Nencioni danno una perfetta sintesi della situazione. E portano solo ad una domanda: ed ora? Temo che ne vedremo delle belle. La Cina ha lanciato un ballon d’essai che è stato immediatamente rinviato al mittente. Probabilmente i cinesi lo aveva previsto, ma non so se tollereranno di essere respinti per la seconda volta. Oltrtutto, se così fosse, si comincerebbe a dire concretamente che gli USA non vogliono la pace . E non sarebbe carino dal punto di vista politico. Per quanto attiene l’Italia, sistemiamoci bene sul divano perchè comincia lo spettacolo. I nostri impagabili PD ( che Dio ce li mantenga per tutto il buon umore che ci regalano) cominceranno a dilaniarsi tra una inespugnabile fedeltà ai dettami Europei ( guerra hasta la victoria!) ed i vecchi sentimenti di pace e rifiuto delle schioppettate. Hanno ragione Lenzini e Nencioni: ed ora?
R
non ho ben capito su che cosa avrebbero ragione Lenzini e Nencioni e alla domanda e ora? chi dovrebbe rispondere.
Intanto si legga questo magari si fa un’idea più precisa di cosa stiamo parlando.
https://www.theguardian.com/world/2022/sep/25/a-way-to-get-rid-of-us-crimean-tatars-decry-russia-mobilisation
Attendiamo il piano di pace Lenzini-Nencioni-Bianchi, ma se prevede dare le chiavi della Ucraina ai russi, mi sa che è da rigettare in partenza.
Signora Gazzato, sono d’accordo con lei che questa guerra è cominciata perché Putin ha aggredito l’Ucraina.
Forse, se non l’avesse invasa, una guerra ci sarebbe stata comunque, ma non lo possiamo sapere.
Il fatto è che le guerre sono come le malattie: vanno guarite e basta.
Sapere perché uno si è ammalato o perché ha avuto un incidente e se per colpa sua o di altri, non aiuta a guarirlo. Non è percorrendo a ritroso la storia in cerca di responsabili che si trova la soluzione.
La soluzione va cercata partendo dallo status quo.
E, comunque, se vogliamo sapere chi ha contribuito in vario modo a provocare questa guerra, si deve far partire la storia dal 1991.
Meglio ancora se partiamo dalla rivoluzione d’ottobre.
Molte guerre nascono dal fatto che qualcuno ha fissato dei confini sbagliati (vedi il caso dei Curdi o dell’Ulster, o della ex Yugoslavia).
Se le popolazioni sono mature e responsabili e se nessuno soffia sul fuoco la convivenza funziona (vedi fiamminghi e valloni in Belgio, altoatesini in Italia …)
Altrimenti si rischia la guerra.
R
già già, che dire Lenzini che non le abbia già detto? Parole sante? Però constato un’evoluzione nei suoi scritti, prima partiva dalle guerre puniche ora dallo status quo,
un bel passettino avanti.
@Mariagrazia: non mi pagano per elaborare piani di pace o di guerra, e non ne propongo.
Il grosso problema è che non li propongono neppure coloro che per elezione, incarico, competenze e soprattutto stipendio lo dovrebbero fare.
Il buon senso della sciùra Teresa dice che un piano che preveda che la Russia se ne vada via buonina anche dalle regioni previste dal trattato di Minsk è da rigettare in partenza pure quello.
Quindi, doppio popcorn e tripla birra.
In ogni caso i “trombati” da Zelenky non erano semplici omarelli o funzionari intermedi, ma pezzi grossissimi e fondamentali del suo staff. Da cui la domanda: visto che lui è il capo infallibile, come mai queste scelte sbagliate?
R
e che ne so io? Che domande mi fai? Non sono Nostradama. Ma certo che tu non confezioni piani di pace. Ci vuole altro per convincere quello sderenato a rinculare buonino.
Signora Gazzato, il piano di pace non è difficile da immaginare.
Le preoccupazioni principali di Putin sono due.
Non vorrebbe che l’Ucraina entrasse nella NATO perché questo comporterebbe l’installazione di basi militari americane ai confini della Russia, che invece non possiede basi militari lungo i confini degli USA, e quindi si sentirebbe minacciata.
Non vorrebbe perdere l’accesso al Mar Nero e al Mediterraneo che sono garantiti dalla Crimea.
L’accordo potrebbe prevedere l’annessione della Crimea alla Russia, magari facendo un nuovo referendum garantito da osservatori internazionali, e il rinvio sine die dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO.
In cambio la Russia potrebbe rinunciare al Donbass lasciando che sia territorio ucraino senza neppure uno statuto autonomo.
La Russia potrebbe indennizzare l’Ucraina garantendo forniture gratuite di gas e petrolio per un numero di anni da stabilire.
I due stati potrebbero siglare un accordo di non aggressione e di cooperazione, come sarebbe giusto e naturale tra due ex provincie dell’URSS.
In fondo, all’inizio della guerra la Crimea aveva votato l’annessione alla Russia e l’Ucraina nella NATO non c’era. Sarebbe più o meno un ritorno alle condizioni pre guerra.
Per ottenere la fine della guerra sarebbero prezzi ragionevoli da pagare.
Il popolo ucraino e il popolo russo li accetterebbero volentieri.
I loro governanti, forse, no, ma bisognerebbe trovare il modo di convincerli.
R
già, il problema che il russo i “mezzi per convincere” li sta usando da un decennio e più. E non sono stati affatto convincenti.
X signora Gazzato: se lei dice di non aver capito, permetta che mi spieghi. Luigi Lenzini ha tracciato in maniera magistrale il percorso di una generazione che partendo da un’idolatria degli USA , con il tempo e con la storia ne ha capito il cinismo . Alberto Nencioni, senza tanti giri di parole , è arrivato al punto nodale: se qualcuno pensa che per discutere di pace , Putin lasci i territori occupati o è un ingenuo o è un cretino. La domanda : ed ora? è la domanda retorica che si pongono tutti gli uomini di buon senso di fronte ad una situazione apparentemente inestricabile. Non so da dove abbia preso l’idea del piano Lenzini- Nencioni- Bianchi. È uma battuta un pò hracilina. La preferisco in veste di poetessa piuttosto che di umorista.
R
Bianchi, io non sarò un’umorista ma neppure lei è molto perspicace. Le pare che non avessi capito cosa intendevano i due signori che ha citato? Sarei ben “tosta” se ancora non avessi capito. Volevo sapere cosa avesse capito lei delle loro disquisizioni.
Bene, grazie della spiegazione, comunque. Ma siamo al punto di partenza. la domanda da un milione di dollari: “Ed ora?” is blowing in the wind, mi spiace ma io non ce l’ho la risposta potrei solo fare supposizioni che mi verrebbero contestate un minuto si e l’altro pure. Anche no, grazie. Ci pensi lei e ci dia la sua proposta.
La signora Gazzato scrive: “E ricordi che se non era per gli americani lei ora forse non starebbe qui a scrivere sul MIO blog quello che scrive.”
Ma lei crede veramente che gli americani siano intervenuti nella seconda guerra mondiale per salvarci dalla tirannide?
Me lo sono chiesto tante volte e, alla fine, visti i fatti dell’ultimo anno, sono arrivato ad una conclusione diversa.
Se gli americani non fossero intervenuti gli sviluppi possibili erano due.
La Germania avrebbe vinto la guerra e avrebbe unificato l’Europa sotto la sua amministrazione. Sarebbe nata una nazione federale popolosa, ricca e potente, in grado di rivaleggiare con gli USA.
Senza contare che la Germania era alleata col Giappone, e una vittoria della Germania avrebbe rafforzato il Giappone e complicato la situazione nel Pacifico (a quei tempi non c’era ancora l’atomica).
Se invece la Germania avesse perso contro la Russia, come poi avvenne, i comunisti russi sarebbero potuti avanzare verso occidente occupando l’intera Europa.
Anche in questo caso sarebbe nata una grande e potente nazione euroasiatica, per di più comunista.
Intervenendo, gli americani hanno scongiurato entrambi i rischi per loro, e per di più hanno occupato l’Europa occidentale con le loro basi militari in modo da controllare l’Europa, il Mediterraneo e il Medio Oriente.
Due piccioni con una fava. Altro che venire a morire per noi! Vennero a morire per colonizzarci.
R
Mi dissocio. Non sono d’accordo su niente, opinioni sue dalle quali prendo le distanze.
Signora Gazzato, lei parla spesso di propaganda russa.
Non escludo che esista qualche piccolo centro di propaganda: una tv privata, un giornale o una rivista, un’associazione o qualcosa del genere, ma credo che sia poca cosa.
Le idee che cominciano a circolare tra gran parte degli intellettuali italiani e tra la gente comune come noi, e che lei attribuisce alla penetrazione della propaganda russa, secondo me hanno un’origine diversa.
Credo che, dopo un’iniziale partecipazione convinta alla propaganda filoamericana, la gente abbia cominciato a rilevare e accumulare incongruenze, evidenti bugie, chiare mistificazioni della realtà, e che, piano piano, la fiducia in quello che ci raccontano stia scemando progressivamente.
Allo stesso tempo ci stiamo rendendo conto dei danni che la nostra economia subisce a causa della nostra partecipazione alle iniziative indicate dagli americani: sanzioni, rinuncia alle materie prime russe ecc… e cominciamo a chiederci “ma chi ce lo fa fare?”
Infatti, la guerra russo-ucraina è una questione interna al blocco ex URSS, al pari della guerra in Cecenia e in Georgia. L’Europa occidentale non è assolutamente minacciata e non rischia nulla, comunque finisca questa guerra, a meno che non diventi guerra mondiale.
Allora – la gente si comincia a chiedere – perché dobbiamo subire un’inflazione a due cifre, perdere posti di lavoro, spendere soldi per regalare armamenti invece di usarli per risolvere i tati problemi degli italiani, e infine perché dobbiamo rischiare di entrare in guerra contro ala Russia?
Solo per far contenti gli americani, che, in questa guerra, ci guadagnano alla grande a nostre spese?
Forse sarebbe l’ora che ci svegliassimo da questa ubriacatura giustizialista, e pensassimo a quanto ci costa e a quanto stiamo rischiando, e sostituissimo la generosità con l’intelligenza.
R
https://www.theguardian.com/world/2023/feb/28/china-spends-billions-on-pro-russia-disinformation-us-special-envoy-says
Non sono io a parlare di propaganda russa invasiva ma l’informazione arriva da fonti accreditate e ufficiali.
“Forse sarebbe l’ora che ci svegliassimo da questa ubriacatura giustizialista, e pensassimo a quanto ci costa e a quanto stiamo rischiando, e sostituissimo la generosità con l’intelligenza.”
Io non mi ritengo affatto “ubriaca”, sono astemia…
N.B. Lenzini, lei è per l’ennesima volta pregato di non considerare il mio blog il suo pulpito.
@Mariagrazia “…Non sono io a parlare di propaganda russa …”
Ma CERTO che c’è una finanziatissima propaganda russa, ci mancherebbe: viene usata da sempre in qualunque guerra.
Quello che nessun “bravo giornalista”, inclusi quelli del Guardian, vogliono andare a “sfrucugliare” è quanti miliardi ci spendono gli USA, che oltretutto sono i padroni dei motori di ricerca e dei “social” europei.
Così, tanto per avere un quadro più completo.
R
ti sbagli lo fanno eccome solo che tu non li leggi.
“Today European cities are full of Ukrainian flags. But what does their presence mean? Do these flags represent the revolutionary future or rather its commemoration? Is Ukraine supposed to be a dead hero or a living partner? It’s time to decide.”
Kateryna Mishchenko
“Oggi le città europee sono piene di bandiere ucraine. Ma che cosa significa la loro presenza? Rappresentano forse un futuro rivoluzionario o piuttosto una sua commemorazione?
L’Ucraina sarà considerata un eroe defunto o un partner vivente?
E’ arrivata l’ora di decidere”.
Kateryna Mishchenko autrice ucraina
Da The Guardian Int.
Signora Gazzato, queste manifestazioni non sono quasi mai spontanee.
Ci sarà stato qualche comitato o associazione che le ha organizzate.
Serve a far credere che l’Europa sta tutta con l’Ucraina, mentre la maggior parte degli europei sono preoccupati e vorrebbero solo la fine della guerra.
Oggi manifestazione a Portovesme, in Sardegna.
La fabbrica che produce metalli con processi elettrolitici sta chiudento per il rincaro dell’energia elettrica, e non sarà la sola.
Il gas russo lo rimpiangeremo.
R
ma scusi, me che ne sa lei che non sono spontanee? a chi si riferisce? di che parla? sia più chiaro. Lei qui sta imbastendo tutta la sua narrazione, ok, sono idee sue, non significa però che siano il sale della vita. Tutti siamo preoccupati e tutti, in primis gli ucraini vorrebbero la fine della guerra, lei non è, come si crede, sempre dalla parte giusta. Certo che c’è chi vorrebbe “calarsi le braghe” (è una metafora) davanti a Putin e lei rientra in questa fattispecie, ma non è cosi che si ottiene la pace ma solo una guerra dopo l’altra. E facendo gli egoisti e pensando solo alla nostra parrocchietta potrebbe darsi davvero che un giorno il lupo si mangi tutta la UE o quasi, comprese le fabbriche di Portovesme.
@mariagrazia
“…facendo gli egoisti e pensando solo alla nostra parrocchietta…”
Benissimo. Corriamo ad arruolarci. Rinunciamo ai telefonini, alle vacanze e alla cotoletta e a uozzàp e utilizziamo i risparmi per comprare bombe. Convinciamo i figli ad andare a farsi ammazzare senza spiegargli bene TUTTO quello che è successo, altrimenti siamo amici di Putin.
Mariagrazia, io a morire per l’Ukraina non ci vado. Se vuoi andare tu, mandami una cartolina: io di nobili cause che dieci anni dopo si rivelano amare ed interessatissime prese per il kiulo ne avrei anche abbastanza. Prima il Vietnam poi ‘Iraq poi l’Afghanistan, per un po’ di tempo facciamo che basta.
R
comincia tu se credi a rinunciare a qualcosa, per esempio a me di uzzap non me ne potrebbe fregare di meno, ma della mia libertà si.
Da quanto leggo e sento in giro, dunque, il conflitto in corso somiglia molto a questa metafora della guerra: “l’Ucraina se l’è cercata”, esattamente come spesso succede alle donne che vengono picchiate o violentate o anche uccise dal compagno.
Non aveva capito con chi si era messa, aveva provocato, i vestiti erano inadeguati e potevano lasciare intendere, avrebbe dovuto capire che quello era uno strz. e assecondarlo…insomma tutta la retorica usata per giustificare i femminicidi, viene usata nella narrazione di questa orribile invasione russa di un paese sovrano.
Ma…sovrano de che? Dicono in tanti, addirittura qualcuno sentenzia che i confini ai tempi avrebbero dovuto essere modificati per favorire la Russia, non si sarebbe dovuta mettere con quei fanatici yankee e neppure con quelli della tribù dai piedi neri della UE, per non parlare poi della famigerata alleanza atlantica!
Ma quando mai? Sottomessa deve stare, buona e zitta e sopportare e via andare.
I filorussi chi sarebbero? quelli che Putin ha mandato a forza a vivere nelle regioni occupate? ma a loro chi gli dava fastidio? I tartari di Crimea perseguitati dai russi e mandati a combattere contro gli ucraini quando loro stessi sono ucraini e se non ci vanno vengono messi in carcere.
I russi che protestano hanno ora un altro reato che gli costa 15 anni di carcere: sparlare delle forze armate russe da contrari alla guerra.
E tutte le atrocità compiute nell’ultimo anno passeranno di cavalleria?
Già, tanto dicono la Ucraina deve soccombere, che ci frega a noi della Ucraina che se l’è cercata? Fior fior di intellettuali dicono tutti in coro le stesse cose, dunque? Chi siamo noi per non credergli?
Il capo del famoso battaglione mercenario russo ha detto che dalla “casa madre” non arrivano viveri e munizioni e sta avendo molte perdite (fonte Guardian).
Ma, mi chiedo, questi qui si fanno pagare prima o fanno 50 alla partenza e saldo alla “consegna”. Perché è probabile che non abbiano l’opportunità di spenderli quei soldi e quindi forse vogliono pronta cassa. Non che sia importante ma è solo una curiosità
Però, sembra che quel tipo a capo abbia mangiato la foglia e non solo in senso figurato.
Sinceramente mi fido poco delle fonti ufficiali, figuriamoci di quello che dicono quegli avanzi di galera della Wagner.
PS: penso che il bonifico lo ricevano i parenti, comunque.
R
si, Mauro, lo penso anch’io ma non era questo il punto, il punto era che il capo che ora comanda in Ucraina è uno, che, si dice, voglia fare le scarpe all’altro capo, quello che sta in Russia e perciò (forse) le perdite non vengono rimpiazzate e le munizioni scarseggiano…
Signora Gazzato, certe cose se le dice da sola.
Nessuno qui ha detto che l’Ucraina si debba calare le brache o debba soccombere. Abbiamo detto solo che deve essere disponibile al cessate il fuoco e a mettersi a trattare con i russi. Trattare non vuol dire accettare quello che chiedono i russi. Probabilmente, visto come sta andando la guerra, i russi si accontenterebbero di poco.
La nostra libertà, come quella dell’Europa e della stessa Ucraina non è mai stata messa in pericolo.
E’ lapalissiano che la Russia non ha le forze per conquistare l’intera Ucraina, e che non ha né l’intenzione, né l’interesse a farlo.
Il massimo che l’Ucraina rischia è di dover accettare la secessione della Crimea, e di dover concedere una forma di autonomia al Donbass sul modello Catalogna o Alto Adige.
A noi italiani questa guerra non ci riguarda minimamente, così come non ci riguardava la guerra in Cecenia o in Georgia.
I problemi e i rischi ci sono, ma sono altri. Primo tra tutti il rischio di guerra tra NATO e Russia e di guerra mondiale.
Perbacco una principessa siciliana russofila…nel movimento russofilo, putinofolo e che altrofolo?
https://www.agi.it/estero/news/2023-03-14/principessa_siciliana_movimento_mondiale_russofili-20496695/