Let’s give it a try
if autumn stands by
it’s sort of a song
that comes and
it’s soon gone.
I just want to be
like this summer breeze
and don’t want to be
like that faded tree.
But want all my
colors maintain
all the warmth.
If spring is to come
and brings all
its charme
then let’s skip
the winter and
autumn together
and be the good
season for ever
and ever.
Apprezzabile la vena poetica di Mariagrazia, soprattutto se espressa in lingua inglese, che, pur divenuta universale, non è certo la madre lingua.
Sopprimere autunno e inverno (e immagino, estate) e lasciare la scansione del tempo alla sola primavera? Idea originale -ma più che idea, insondabile richiamo ai climi miti, ai colori e ai profumi, insomma “a la stagion che’l mondo foglia e fiora” (come recitava Compiuta Donzella)- non so come la penserebbero gli amanti delle “foglie morte”, delle nebbie e delle distese di neve su cui lanciarsi a capofitto con gli sci.
R
Grazie Alessandro per questo “compiuto” commento. Ma come tu ben sai la poesia è libertà, sfrenatezza, chissenefreghismo. Di sicuro sono belle anche le altre stagioni, è che la primavera è quasi una stagione ideale nella metafora della vita e poi io quando scrivo queste cose (non so se si meritano “vena poetica”) non so mai dove comincio e dove finisco e anche in mezzo non so bene che cosa sto facendo.