Delle 100 e passa vittime di femminicidio all’anno solo in Italia, ormai si parla quasi solo nelle giornate dedicate e quasi non fanno neppure più “notizia”.
Ma se è una donna ad uccidere il compagno, come nel caso di Brescia, allora è tutto un altro paio di maniche. Le considerazioni si sprecano i commenti pure. E’ appena successo ma già se ne sente parlare dovunque (soprattutto da maschi) e i il tema più o meno è questo: avete visto signore femministe che vi attaccate al tram del c.d. femminicidio e piangete e protestate, anche le donne uccidono i compagni…e adesso come la mettiamo”?.
Ecco, questo leggo e sento nell’aria. L’omicidio (orribile) di Brescia dove la donna ha ucciso il marito a coltellate davanti al figlio scatena polemiche di ogni tipo, perché questo si che è un fatto sul quale ragionare, altro che le centinaia di vittime donne sulle quali sempre loro le “femministe” (ma dove sarebbero?) si stracciano le vesti.
E allora consideriamolo. Certo la donna pagherà per quello che ha commesso come è giusto che sia. Ma che ne sappiamo noi che lei non si sia sentita in quei momenti concitati la “prossima”? Che non si sia “vista” con un trafiletto a fondo pagina: “Ennesimo femminicidio nel bresciano…”? E che proprio per questo, non abbia “sparato” per prima”?
Già mi pare di sentire i commenti: “ah, allora le trovi subito la giustificazione eh? ma non è anche lei un assassina feroce visto che ha fatto ciò che ha fatto”?
E questa è solo una sintesi ma me ne immagino molti altri sulla stessa linea.
Certo che è un omicidio efferato. Ma questo confuterebbe la teoria che le donne non uccidono perché più deboli dell’uomo, perché meno inclini alla rabbia come dicono spesso gli avvocati del diavolo che portano le sue ragioni in tutti i dibattiti pur riconoscendo, per carità che non si fa …però. C’è anche chi ha detto pubblicamente che i femminicidi spesso avvengono perché le donne sono “esasperanti”…
Ecco, questa donna, di cui non sappiamo nulla, sfata d’improvviso tutte le tesi sulla debolezza presunta e anche sulla capacità delle donne di mantenere la rabbia sempre o quasi sotto il livello di guardia e forse era lei stessa esasperata da un’ennesima lite o altro di cui non sappiamo e forse non sapremo nulla.
Nessuna discolpa per l’omicida, me ne guardo bene, ma spero che i giudici la giudichino secondo Giustizia considerando anche che il femminicidio è ormai un fenomeno che fa paura e che spesso è lungamente e meticolosamente premeditato. Mentre questo caso (per ora raro e speriamo anche che lo rimanga) potrebbe esserne una delle tante. gravissime conseguenze.
Quello di Brescia è un assassinio normale, senza particolari motivazioni psicologiche o ideologiche legate al genere.
Anche i delitti contro i genitori, i fratelli ed altri parenti sono delitti comuni.
Non siamo di fronte ad un maschicidio inteso come analogo e contrario di femminicidio.
Del resto, anche molti dei delitti etichettati come femminicidio perché la vittima era una donna, non sono femminicidi nel vero senso della parola, ma semplici casi di assassinio compiuti da un delinquente o da uno squilibrato, senza alcun riferimento ai rapporti tra i sessi.
R
senza alcun riferimento…lo dice lei. Il femminicidio è un fenomeno molto più complesso e lei lo vuole ridurre a “semplice caso di assassinio”, idea abbastanza comune che non fa che confermare quanto ipotizzo.
Non credo che, se una volta tanto è la donna a uccidere il marito o il compagno, si possa trovare un’attenuante al “femminicidio”, quest’ultimo da considerare una vera piaga sociale. Chi lo farebbe, non potrebbe che essere in malafede.
Non conosco bene i fatti, ma è certo che il delitto rientra in quel fenomeno più vasto che è il deterioramento e la degenerazione dei rapporti di coppia, cui non riescono a porre rimedio né la separazione legale, né il divorzio.
Chi ne piange le conseguenze, purtroppo, sono i figli. Non posso immaginare cosa abbia provato quel ragazzo che ha assistito all’omicidio e quali conseguenze produrrà nel suo carattere di adolescente.
Non ha capito o non mi sono spiegato. Ho scritto che MOLTI delitti etichettati come femminicidio …..
Non ho mai messo in dubbio che ce ne siano tanti altri legati al genere. Il problema dei femminicidi esiste, anche se è più complesso di quanto lo si vuol far apparire, come avevo argomentato in un messaggio finito nel cestino …
Lei mi contesta anche quando le do ragione.
Curiosa situazione …..