Ci vorrebbe una figura di diplomatico autorevole un ambasciatore di pace o meglio ancora un’ambasciatrice, che chiedesse di parlare con le due parti in guerra per trattare delle condizioni che potrebbero chiudere il conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Potrebbe essere una sola figura ma potrebbero anche essere di più, una delegazione di diplomatici con le doti di cui di solito sono provvisti per mediare e trovare delle soluzioni.
Oppure ambasciatrici della bellezza nel mondo o donne politiche fascinose.
Per esempio, tanto per fare qualche nome: Monica Bellucci, Sofia Loren, Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi e insieme a loro anche l’anziana maestra di Putin che sembra avere ancora una grande influenza su di lui . Le prime che mi vengono in mente Tutte insieme unite, sicuramente dotate di bellezza, autorevolezza e fine diplomazia, nell’ operazione molto speciale di salvare l’Ucraina e il mondo dalla follia di una guerra insensata.
Putin è sicuramente sensibile al fascino femminile. Ecco loro potrebbero ricordargli la madre studiandone la biografia e facendo leva sul suo sentimento di figlio. Potrebbero anche donargli qualche incisione di valore con la canzone “Mamma” cantata da qualche grande interprete della canzone italiana. Insomma raggirarlo e confonderlo da fargli perdere la testa tanto da fargli prendere l’impegno di un cessate il fuoco vero e di un tavolo altrettanto vero di negoziati nei quale cercare una via di uscita onorevole per entrambi i paesi.
E mettere fine a questa follia. Se vi sembra folle, perdonate ma è un’idea come un’altra in una notte insonne di fine Gennaio, nella giornata del Ricordo di tante vittime innocenti della follia umana.
Signora Gazzato, condivido il suo auspicio, ma credo che questa ambasceria non dovrebbe andare da Putin. Dovrebbe andare prima da Biden.
Viste le condizioni poste da Zelenschi e dalla NATO, l’unica possibilità lasciata attualmente a Putin è di ritirare l’esercito entro i propri confini abbandonando completamente l’Ucraina, accettare che entri nella NATO, rinunciare alla Crimea e quindi perdere l’accesso al Mar Nero/Mediterraneo, pagare i danni di guerra, e lasciarsi giudicare dalla corte dell’Aja per crimini di guerra.
Mi pare difficile convincerlo ad accettare una simile prospettiva.
Se la controparte non ammorbidisce un po’ le precondizioni per una trattativa, Putin non accetterà mai, chiunque ci vada a parlare. Sarebbe come convincerlo a bere la cicuta.
Un bel gruppetto di diplomatiche, davvero e senza nulla togliere, ci vedrei bene anche la moglie di Trump, se riesce a “relazionarsi” con un tipo simile forse qualche chance ce l’ha anche con Putin. Ma con quel tipo li ci vorrebbe Santa Madre di Calcutta o forse nemmeno. Oppure La Signora dei cieli, forse solo lei. Non resta che pregare che voglia intercedere.
Gentile Mariagrazia, intervengo perché l’argomento è, per modo di dire, leggero. Credo anche io che Putin sia sensibile al fascino femminile, ma più limitatamente ai bassi istinti. Farsi circuire dalla risolutezza di una Meloni, dolcezza di una Loren, occhi dolci della Boschi e prestigio di una Bellucci? Ma non penso proprio. A quelli come lui interessano le misure (età – fianchi – seno), e magari, ma proprio magari, certe fattezze fisiche. Glielo scrivo da uomo. Quello era pappa e camicia con Silvio, uno che le donne le intende usa-e-getta. Non credo proprio possa funzionare, a meno che non intervenga la Madonna, come scrive Fede. Allora, forse… Cordialità
R
Francesco, ne sono convinta anch’io ma ci provo a sperare che esista qualcuno (sulla terra) in grado di convincerlo a fermarsi. Oggi ha detto che Biden ha la chiave per fermare la guerra ma non la vuole usare. Chissà che porte apre quella chiave? Mi sa che ha ragione Fede.
Mariagrazia, gli sviluppi sono imprevedibili, chi lo sa. En passant, cosa pensa della partecipazione di Zelensky al festival di Sanremo? Buona serata.
R
penso che faccia bene ad andare dove lo porta il cuore.
Anche nella guerra credo che stia andando dove lo porta il cuore, invece che dove lo porterebbe il cervello.