Che ci sia un piano mondiale per eliminare le donne dalla faccia della terra per sostituirle con bambole di plastica o maschi convertiti al femminile?
La Spagna sembra essere già per la seconda volta quest’anno in “emergenza femminicidio”, cosi l’hanno chiamata le autorità del paese dopo aver riscontrato un alto numero di donne uccise solo nel mese di Gennaio: (finora) pare 6 donne e una bambina (1.188 dal 2003).
E’ inaccettabile dicono le donne delle Istituzioni preposte alla lotta alla violenza di genere e denunciano che non si è fatto e non si fa abbastanza per fermare il massacro.
Da noi non va molto meglio, come sappiamo, una donna uccisa ogni due giorni, circa dicono le impietose statistiche, ma in altri paesi europei non va molto meglio.
In genere vengono fatte fuori dai compagni amorevoli fino al giorno prima, oppure dei veri gangsters che le picchiavano e le maltrattavano, ma nessuno in famiglia sapeva nulla o sembrava curarsene. Uomini con precedenti penali, violenti e arroganti, oppure uomini al di sopra di ogni sospetto che non avevano mai dato segnali in tal senso, si scoprono d’improvviso assassini della peggior specie.
Ma non solo, le donne vengono uccise anche dai familiari stretti: padri o fratelli e però per la maggior parte i femminicidi sono compiuti dal partner. Il fatto che ci sia maggior libertà per le donne di lasciare , di divorziare, di rifarsi, come si dice, una vita, non viene digerito dal partner che per tutta risposta all’abbandono, le uccide.
Ma non solo questo, In generale si sente nell’aria una violenza maschilista o machista che permea la società: le donne “rompono”, in generale, ne vogliono sapere una più del libro e soprattutto non ci stanno ad essere messe sotto, sottomesse per essere chiari.
E un no detto magari senza contare che la “sensibilità” dell’ex amato potrebbe essere tale dall’averlo indotto a portarsi una pistola in tasca per farla fuori, può esserle fatale. Morta, chiuso, stop, fine della frustrazione dell’uomo di vederla andare via e di relazionarsi con altri.
La donna, perbacco, nella mentalità maschile (diciamo, meno “evoluta”) è un essere inferiore e non si può permettere di ragionare con la propria testa. Si deve attenere alle linee-guida dei maschi pena l’estinzione del femminile che può essere sostituito benissimo con il gender – fluid. Che roba è? mah, io veramente non l’ho capito, ma pare sia una cosa che significa che sei maschio o femmina a seconda di come ti gira al momento, fanta-gender, dunque. In tanti si giustificano con la scusa sempre buona che le donne provocano, si svestono troppo e mettono in mostra la “mercanzia”, insomma vanno in giro provocando il maschio che cade nella trappola. E se poi lei non è consenziente chisseneimporta? Hai provocato? Sopporta le conseguenze, dicono.
Contano, gli assassini, sul fatto che le leggi (un po’ ovunque) sono anch’esse ancora a favore dell’omicida o femmincida che dir si voglia. Si perché anche se vengono presi si fanno qualche anno in galera e poi escono per “buona condotta”.
Non c’è una vera cultura della prevenzione perché le donne in fondo “se la cercano” sempre e comunque e non hanno ancora capito che il mondo è maschio e che se non righi diritta puoi finire morta ammazzata. E ti va ancora “bene”.
Il Mondo è maschio, ma la Terra è femmina.
A parte i giochi di parole, temo che la campagna di sensibilizzazione in atto da alcuni anni contro la violenza sulle donne stia dando risultati opposti a quelli sperati.
Forse gli uomini che già erano predisposti alla violenza, oppure gli uomini con scarsa autostima, tendenti alla depressione da abbandono, insomma quelli che mediamente sono gli assassini delle donne, hanno reagito male a questa campagna e la loro predisposizione si è accentuata.
Non saprei dire per quali meccanismi.
Ma se una campagna di sensibilizzazione così martellante come quella attuale non produce una riduzione progressiva del fenomeno, probabilmente è stata impostata nella maniera sbagliata.
Forse si è sbagliato ad attribuire la responsabilità del fenomeno esclusivamente agli uomini. Non lo so. Ci vorrebbe uno psicologo esperto in campagne pubblicitarie.
Spesso i messaggi diretti non funzionano e ci vogliono i messaggi subliminali.
Oppure lasciamo perdere l’approccio psicologico e ci concentriamo sui provvedimenti di polizia: maggiore ascolto alle denunce, maggiore protezione di chi denuncia, maggiore sorveglianza sugli stalker, e così via ….
Mariagrazia, fai bene ad affrontare ogni tanto questo argomento -una macchia sociale intollerabile contraria ad ogni senso di civiltà e di umanità- perché il pericolo -al di là dell’azione nefanda- è l’assuefazione, anticamera dell’indifferenza.
Ormai si perde il conto di queste povere donne vittime della violenza maschile, di una subcultura di superiorità, di possesso e di falso orgoglio ferito.
Io credo che questo fenomeno non sia stato ancora capito, e, se la diagnosi della malattia è errata o incompleta, è naturale che la cura scelta non la guarisca.
Se un’infezione è prodotta da un batterio resistente, più che aumentare la dose di quell’antibiotico, è più utile cambiare antibiotico.
Perché penso che il fenomeno non sia stato capito, o che sia stato banalizzato?
Prendiamo in esame il fatto che, dopo aver ucciso la compagna, molti uomini si suicidano o si consegnano alla polizia.
Un suicidio, anche quello dei boss mafiosi in carcere, merita sempre, se non rispetto, almeno un po’ di riflessione.
Se gli autori di femminicidio disprezzano le donne e le considerano esseri inferiori di loro proprietà, perché dovrebbero rinunciare a vivere se le perdono?
Se perdi o ti tolgono qualcosa di scarso valore, al più ti incazzi, non ti deprimi fino al suicidio o all’autocondanna al carcere a vita o quasi.
Provo a ipotizzare che questi uomini che si autopuniscono, a differenza degli altri autori di femminicidio, non disprezzino affatto le donne, ma, anzi, le sopravvalutino, se pensano che, senza di loro, la propria vita non merita più di essere vissuta.
Certo, questa categoria non è la sola, ma ha una certa rilevanza statistica.
Molti autori di femminicidio, invece, sono dei delinquenti, ed è normale aspettarsi che delinquano anche contro le proprie compagne.
Rimane fuori un'”area grigia” di quelli che non erano delinquenti e lo sono diventati, almeno per un giorno.
Credo che per questi sia difficile trovare una spiegazione comune, e che ogni caso faccia storia a sé.
Certo, le considerazioni sul disprezzo per le donne, sul fatto di considerarle come una proprietà, di non accettare che lascino l’uomo, sono condivise da tanta gente perbene, ma temo che ai potenziali autori di femminicidio gli entrino da un orecchio ed escano dall’altro.
Pubblico qui questa lettera apparsa sul forum di Italians.
La trovo molto interessante e ne condivido i contenuti:
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Caro Beppe (Severgnini n.d.r.), dopo la verdura e la frutta biologiche, ora anche la donna biologica. Potrebbe essere fonte di sketch comici, se vivessimo in un’epoca dotata di raziocinio; purtroppo è solo la degenerazione intellettuale e morale di una società allo sbando. In Scozia a un uomo basta un’autocertificazione per dichiararsi donna, e così uno stupratore è stato mandato in un carcere femminile. In che modo un problema psichiatrico come la disforia di genere sia diventato un diritto da tutelare, per me rimane un mistero. Sarebbe come dire ad un’anoressica che è ok, che ha il diritto di percepirsi come vuole, anziché curarla a dovere. Non riesco a concepire che il sacrosanto rispetto dovuto ad ogni essere umano debba passare per la negazione della realtà, per la manipolazione del dato di natura. Soprattutto quando, tanto per cambiare, è la donna ad essere vittima di tale ideologia contorta. Infatti sono sempre degli uomini ad imporre la loro volontà predatoria. Mai una donna che si percepisca uomo e ambisca a diventare Papa o Ayatollah! J. K. Rowling vive sotto scorta per affermazioni talmente ovvie che mi devo rallegrare che in Italia abbia vinto la Meloni, dal cui governo mai usciranno leggi tanto assurde. Quello che mi chiedo è se davvero ci si debba ridurre ad essere conservatori, per timore di degradazioni dell’umano come l’utero in affitto o il cambio di genere à la carte, o se non si possa essere progressisti ammettendo che non tutto è possibile, non tutto è sano, non tutto è manipolabile. Ovvero ammettendo che la libertà ha costitutivamente dei limiti, e che non riconoscerlo diventa una violazione per tutti, anziché protezione per pochi.
Sara Gamba
Condivido. Sara Gamba è una persona che stimo molto.
La questione si collega in una certa misura a quella del mondo insicuro.
In entrambi i casi l’attrattiva esercitata dalle eccezioni, dalla diversità, perfino dall’assurdo e dal nonsenso, portano le autorità sociali a comportarsi in maniera irrazionale e ad imporre la loro irrazionalità alla gente.
Non è vero che chi riesce a comprendere e ad accettare l’assurdo sia uno di più larghe vedute di uno che, viceversa, si rende conto di quando si passa il limite della logica e del buonsenso.
L’assurdo è assurdo, il nonsenso non può essere preso a riferimento, l’ossimoro e il paradosso devono rimanere figure retoriche che servono a far capire, ma non possono diventare il riferimento e la regola.
Sarà un mio vecchio pallino, ma credo che una parte della colpa di questo superamento del limite, di questo rovesciamento della realtà, sia di due ideologie, che in teoria erano utili e valide, ma sono state fraintese e interpretate in maniera rigidamente letterale: la dottrina cristiana e quella marxista.
Quando Cristo presentava il caso del figlio scialacquatore (prodigo vuol dire un’altra cosa) perdonato dal padre, o del pastore che abbandona tutto il gregge per andare a cercare una singola pecora, o quando Marx parlava di dittatura del proletariato usavano espressioni retoriche.
Quando un giudice si preoccupa più dei diritti di un malvivente abituale che di quelli di un tutore dell’ordine, o quando, nel ’68 e a volte anche oggi i cultori dell’ideologia marxista proclamano “Siate realisti! Chiedete l’impossibile!” o fomentano l’anarchia, vuol dire che non hanno capito niente delle idee dei loro maestri e ispiratori.
R
Si, Sara è in gamba…prima di scriverlo non mi ero accorta dello “scherzo”, ma ormai l’ho scritto, sarà banale ma mi è venuto spontaneo.
Penso anch’io che tutta questa faccenda del gender fluid e altre diavolerie, sia insensata.
Ognuno si senta e diventi, se crede quello che gli pare, agisca di conseguenza e si sposi con chi vuole, ma le politiche di un paese non devono dare dietro alle assurdità solo per fare numero. La confusione sotto il cielo è tanta e diventa sempre più insopportabile.
Quando ho rinnovato la carta d’identità ho provato a dichiararmi alto 1,95, biondo e con gli occhi viola, perché mi sentivo così. Il funzionario però voleva chiamare le guardie. Come sono intolleranti!