Siamo fuori o dentro?

Non sono riuscita a trattenere una risata, mi dispiace, lo so che il tema è serissimo ma leggere che il ministro della difesa francese si chiama Lecornu …

La serietà sta nel fatto che molti paesi europei, tra cui la Francia, stanno discutendo della possibilità di inviare carri armati in Ucraina. Gli ucraini li chiedono da tempo. Ma c’è un ma: questo potrebbe significare una escalation pericolosa. Ma, pericolosa per chi? Non certo per gli ucraini che sono sotto le bombe da un anno e che vivono esclations tutti i giorni. Pericolosa per chi teme che i tanks possano rappresentare un salto di qualità della guerra, come se la guerra non fosse già entrata in una spirale dalla quale non si vede via d’uscita.

Quindi la Francia ha deciso di chiamare i carri armati che sta per mandare in Ucraina “carri armati leggeri”, non lasciano, pare, nemmeno le orme sul terreno, una cosetta, diciamo più “accettabile” almeno dal punto di vista lessicale.

Ma capisco la prudenza. “Prudenzia non è mai troppo”, diceva Totò e mai come in questi casi va usata e senza parsimonia. Ed è proprio quest’ultima che fa dire a molti, compreso il nostro Lecornu: calma, andiamoci coi cingolati di piombo, mandare carri armati potrebbe infastidire i russi e noi vogliamo restare fuori dal conflitto pur prendendovi parte con gli aiuti.

Ma, allora, mi viene da chiedermi: siamo dentro o siamo fuori? L’omologo italiano di Lecornu, Crosetto, nome decisamente più “tranquillo” (anche perché sembra piuttosto ben piantato e ad uno cosi pare difficile farla…) direbbe che siamo dentro con tutti gli stivali, pardon, le scarpe e forse direbbe anche che quando si è in ballo si deve ballare. Come ballerino, per la verità non mi pare proprio tagliato, ma qualche passo di tank sono certa che lo sa fare.

Per come lo conosco, anzi per come non lo conosco, Crosetto mi pare uno che non si tira indietro e ballerebbe volentieri.

Gli ucraini trovano anche lo spirito per fare un video dove ci dicono che ” le cose migliori si fanno in America, ma non devono stare in America”. Su questo Crosetto forse avrebbe da ridire e credo che protesterebbe che viva il cielo, le cose buone si fanno anche in Italia e che forse gli ucraini non conoscono il famoso: “Italians do it better, ma li perdoniamo. Lui, come esempio di tank andrebbe bene, la stazza c’è l’ha e i cingolati pure (credo che il suo numero di scarpe non sia inferiore al 52).

Lecornu non so, non lo conosco, ma dalle foto ho l’impressione che Crosetto lo sovrasti, ma sono quasi certa che si sappia difendere non per nulla ha quel ministero e se non si sa difendere uno che si chiama come lui…abbiamo tutti poche chances. Persino il tank…Crosetto.

36 commenti su “Siamo fuori o dentro?”

  1. Se questi “cornuti” inviano carri armati si potrebbe innescare un’escalation pericolosa soprattutto per gli ucraini.
    Non dimentichiamo che la guerra si fa sul territorio loro, e che ogni cannonata, da chiunque sparata, distrugge qualcosa in Ucraina, non in Russia.
    Ormai, dopo un anno di guerra, mi pare chiaro che, più aumentano le probabilità che l’Ucraina riesca a respingere l’attacco russo, più diminuiscono le probabilità che si arrivi presto ad un cessate il fuoco, e più si allunga la guerra.
    Se l’Ucraina non riesce a vincere, la Russia non può perdere, come non poteva perdere in Afghanistan negli anni ’80, e come non potevano perdere gli americani in Vietnam negli anni ’60.
    In entrambi i casi alla fine l’aggressione fu respinta, ma la guerra andò avanti per una decina d’anni.
    E questa volta si rischia qualcosa di simile.
    Speriamo bene …….
    R
    già, pericolosa per gli ucraini…perché ora stanno bene?

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  2. Gli inglesi hanno deciso di inviare due carri armati.
    Questa mattina un missile ha colpito un palazzo a Dnipro:
    ““[The Russians] are just inhuman. At least one stairwell is gone. Under the rubble there are people who were at home for the holiday,” he told Reuters.”

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  3. Signora Gazzato, credo che si debba fare un ragionamento logico.
    Durante l’offensiva russa erano i russi che bombardavano le città per conquistarle.
    Durante la controffensiva degli ucraini, analogamente, si suppone che siano gli ucraini a bombardare le città ucraine occupate dai russi.
    Possibile che la controffensiva non faccia né morti, né distruzioni e che anche in questa fase si debba imputare tutto ai russi?
    Ok che sono stati i russi a cominciare, ma questo non significa che, se gli ucraini abbattono un palazzo in una città ucraina, si debba dire che sono stati i russi.
    E, invece, l’assoluta mancanza di danni e vittime attribuiti all’offensiva ucraina dimostra che le informazioni sono inattendibili.
    R
    ma non diciamo bestialità per favore. Lenzini siamo rimasti lei ed io a commentare, cerchiamo di non accapigliarci.
    PS: mi scuso con gli altri commentatori, avrei dovuto aggiungere “quasi solo lei e io”!

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  4. Oggi Putin ha fatto un “tentativo serio” di costruire la pace, l’ennesimo, bombardando di missili un palazzo di sette piani che è andato in frantumi. C’è ancora gente sotto le macerie. Che operazione speciale sia questa e che cosa c’entri con il timore che la Nato si allarghi e che i russofoni ucraini non siano abbastanza considerati, non è chiaro.
    Quello che è chiarissimo è che lui procede a massacrare i civili e poi dice che l’operazione va avanti bene e gli ucraini sono bugiardi.

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  5. Signora Gazzato, capisco che lei, come del resto anch’io, non ha mai visto una guerra da vicino e inorridisce per un palazzo crollato colpito da un missile.
    I miei genitori mi dicevano che, durante la risalita della penisola da parte degli alleati, di palazzi che crollavano bombardati e seppellivano i civili sotto le macerie ce n’erano a decine ogni giorno.
    A’ la guerre comme à la guerre! Quando si bombarda o si lanciano missili e cannonate da lontano, a chi tocca tocca.
    L’unica via di uscita è fare un accordo di pace prima possibile.
    R
    A Dnipro ci sono 35 morti e decine di feriti, ne abbia rispetto. Le sue ipotesi sono grottesche (“39 people were saved, 75 were injured. Among the injured are 14 children”.) Tutti vogliamo la pace ma non si ottiene ammazzando i civili o insinuando che siano gli stessi ucraini ad ammazzarsi tra loro.

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  6. A proposito di carri armati ecco cosa dicono i leader di Lituania ed Estonia:
    “The Latvian foreign minister, Edgars Rinkēvičs, tweeted: “We, [Latvia, Estonia and Lithuania] foreign ministers, call on Germany to provide Leopard tanks to Ukraine now. This is needed to stop Russian aggression, help Ukraine and restore peace in Europe quickly. Germany, as the leading European power, has special responsibility in this regard.”

    The same tweet was put out by his counterparts in Estonia and Lithuania.

    The Baltic states border Russia and fear that if Russia is successful in Ukraine, they could turn their attention towards the three countries that once formed part of the Soviet Union.

    Dicono che la Germania deve mandare i Leopard (tanks) in Ucraina senza tentennare e che è la loro la prima responsabilità di ristabilire la pace in Europa….e dicono anche the temono che l’offensiva russa si diriga presto anche contro di loro…il resto è facilmente traducibile.
    Sono d’accordo, quel Scholz mi pare il re Tentenna, poca personalità e molto egocentrismo. C’è da chiedersi quali sarebbero stati le sorti di questa guerra con Merkel ancora al governo. Io penso molto diverse.

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  7. Ben quaranta Paesi si sono riuniti nelle base militare USA di Ramstein in Germania, non per discutere di pace o almeno di come fermare la guerra, neanche per sogno, si sono riuniti per fornire ancora armi all’Ucraina, come se ciò finora non abbia provocato quell’escalation che sta letteralmente distruggendo un Paese e messo a dura prova l’economia dell’Europa.
    Gli USA, dopo aver lasciato trapelare che vogliono sostenere un’offensiva fino alla riconquista della Crimea, hanno stanziato altri 2,5 miliardi di dollari in aiuti in armi; il sottosegretario alla difesa americano, Lloyd Austin ha dichiarato: “E’ un momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo… non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell’aiuto all’Ucraina”, tanto, hanno trovato chi si immola per essi pur di avere l’opportunità di mettere all’angolo la Russia; il segretario generale per le Nazioni Unite -organismo nato per perseguire la pace nel mondo- dichiara: “Non credo ci sia l’opportunità per un serio negoziato di pace…. non vedo la fine delle guerra nell’immediato futuro”.
    L’Unico ad aver mostrato qualche ragionevole dubbio sull’invio dei Leopard -pur avendo stanziato un milione di euro in altre armi- è stato il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius (succeduto, sotto la pressione di Washington, a Christine Lambrecht, ritenuta troppo debole), che ha dichiarato: “Dobbiamo valutare le conseguenze per tutti, abbiamo una responsabilità e dobbiamo usare cautela”.
    Ma, ci si può giurare, Scholz, più prima che poi, sarà ridotto alla “ragione” dal “Grande vecchio” americano.
    Se questi capoccia che reggono le sorti del pianeta avessero un granello di pietà nel loro cervello -occupato invece da un’ideologia guerresca e da una superba auto considerazione che non accetta mettersi in discussione, disprezzando le ragioni degli altri- si sforzerebbero di mettere attorno un tavolo i contendenti per arrestare lo scempio crescente che si sta consumando in Ucraina, mettendo da parte le ideologie astratte, ma attenendosi ad una saggia realpolitik, salvando così quel che resta dell’Ucraina.
    Vogliono invece vincere, a costo di distruggere, non dolo l’Ucraina, ma il mondo intero.
    R
    su Putin, come volevasi…, neanche mezza parola. Per metterli attorni al tavolo i russi, cosa bisogna fare che è un anno che bombardano? Per arrestare lo scempio (che fanno loro) basterebbe che i russi arretrassero.

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  8. Su Putin posso dire che è il Capo di una grande Nazione e di una grande potenza militare nonché nucleare, ha sentito sul suo Paese l’ostilità di chi si è sempre dichiarato suo nemico (gli USA), si è sentito isolato dal mondo con cui naturalmente avrebbe dovuto avere rapporti (l’Europa) e sempre più minacciato, approfittando dei disordini di un Paese appartenuto all’impero Russo e perciò con alta componente russofona.
    Ha più volte messo in guardia le potenze ostili, che pur avrebbero dovuto auspicare una neutralità dell’Ucraina, come molti politologhi ritenevano opportuno, invece non solo non è stato ascoltato, ma ha dovuto constatare un’escalation fatta di esercitazioni Nato in grande stile ai sui confini e di potenziamento bellico dell’Ucraina e un’intrusione illegale nella politica del Paese culminato con un golpe e una guerra civile e una repressione contro le minoranze russofone.
    La guerra è uno schifo, ma per molto meno gli USA ne stavano per scatenare una atomica(Cuba)
    R
    certo la guerra fa schifo, su questo siamo d’accordo, ma qui c’è un aggressore e un aggredito e le controversie internazionali vanno discusse al tavolo e non con le bombe. E va perseguita la pace sempre e con tutti i mezzi ma chi viene aggredito ha tutto il diritto di difendersi.

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  9. X Luigi Lenzini

    non ho pubblicato il suo post perché troppo polemico, se vuole lo riscriva con toni meno “accesi”.

    Dobbiamo tutti cercare di smorzare le polemiche altrimenti finiremo a farci la “guerra” anche tra noi.
    Mi piacerebbe avere la vostra collaborazione per riportare su questo blog un dialogo, anche con contrapposizioni, ma sereno.
    Grazie.

    PS: sappiate che io per carattere non porto mai rancore e che chi è seriamente intenzionato a contribuire alla discussione (senza secondi fini) è sempre bene accetto.

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  10. Signora Gazzato, la NATO ha molte basi lungo in confini con Russia e Bielorussia, in Polonia, Romania, ….) e in questa basi, oltre ad aeroporti con aerei da guerra, ci sono missili puntati contro la Russia.
    Sono d’accordo con lei che le controversie internazionali si dovrebbero affrontare sui tavoli di discussione.
    A questo proposito, il problema Donbass era stato affrontato in questo modo e si era arrivati, con gli accordi di Minsk, al progetto di parziale autonomia amministrativa. Ma il nuovo presidente Zelensky ha rifiutato di riconoscere l’accordo firmato dal suo predecessore.
    Quanto all’allargamento della NATO, Putin mentre ammassava truppe al confine per fare pressione, ha chiesto ripetutamente, per mesi, di discutere quale dovesse essere il confine ultimo a est, da fissare una volta per tutte, ponendo fine all’allargamento continuo degli ultimi anni, ma nessuno gli ha risposto.
    Se ci fosse stata la Merkel? Forse questa guerra non sarebbe mai iniziata.
    Era l’unica capace di difendere gli interessi dell’Europa anche di fronte agli americani.
    R
    non è vero che Zelenky rifiuta di riconoscere gli accordi di Minsk, cioè è falso:
    https://www.agi.it/estero/news/2022-02-16/accordi-minsk-interpretazioni-russia-ucraina-15638465/

    anche il fatto che Putin sia stato inascoltato nelle sue richieste è falso: l’Ucraina non è nella Nato e l’allargamento della Nato che Putin vede come una minacia ha una storia complessa e articolata:

    https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/03/25/news/la-nato-e-la-russia-non-un-centimetro-a-est-3847203/

    Credo anch’io è l’ho scritto molte volte che Merkel avrebbe mediato con Putin in maniera diversa da Sholz, la prova di quanto la Germania sia legata alla Russia è la sua indecisione sull’invio dei carri armati. Ma la storia non si fa con i se e i ma e lei, finora si è espressa davvero poco sul conflitto.

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  11. Aggiungerei -oltre all’ipotesi che la Merkel avrebbe potuto mediare evitando la guerra- anche quella che se ci fosse stato Trump al posto di Biden, Zelensky sarebbe stato meno “audace” nel provocare Putin.
    Però è vero, la storia non si fa con i se e con i ma, purtroppo, direi in questo caso.
    R
    Putin non ha bisogno di essere provocato e non è tipo da lasciarsi provocare. Zelensky neppure provoca. Questa guerra è assurda ma quello che è ancora più assurdo è che ci sia cosi tanta comprensione nei confronti del russo in Italia da parte di molti e cosi poca nei confronti di Zelensky da altrettanti. Si è assunto un compito cosi grave e però non gli viene riconosciuto da tanti, ma al contrario, viene spesso deriso e trattato come un guitto solo perché ha deciso di combattere per la libertà del suo paese. E la libertà non è una cosa che costi poco. E lui ne sta pagando le spese ogni giorno e le pagherà ancora a lungo. Secondo me meriterebbe maggiore considerazione.

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  12. Mariagrazia,, chi sta pagando per questa guerra è il popolo ucraino, non Zelensky il quale sapeva che Putin non avrebbe tollerato il nemico Nato alle costole, per giunta in un Paese nemico dichiarato della Russia che non vedeva l’ora di mettere a tacere definitivamente le minoranze russofone.
    Ha fatto il passo più lungo della sua gamba cofidando nell’aiuto americano e dell’Europa.
    Zelensky ha messo a tacere ogni opposizione e sa che i nazionalisti non gli perdonerebbero una resa neppure onorevole, perciò si comporta da disperato, preferendo che il suo Paese venga distrutto.
    Chiunque avesse a cuore il proprio Paese scenderebbe a patti anche con Belzebu, sapendo fra l’altro che Belzebu non si può sconfiggere pena la distruzione del mondo.

    R
    Ti sbagli, l’Ucraina non è mai stata nemica ma sorella della Russia e le minoranze russofone come le chiami hanno avuto problemi proprio causa della sistematica volontà di conquista di Putin in quel paese; ha fomentato tutte le insurrezioni ad arte proprio per creare problemi. Le minoranze russofone prima che lui creasse problemi manipolandole, non ne avevano e non erano certo perseguitate.
    E volendo nessuno le costringeva a rimanere in Ucraina, ma erano libere di espatriare. Zelenzky. non ha fatto alcun passo falso, il passo oltre il suo confine lo ha fatto Putin invadendolo. Ha solo licenziato quelli che potevano creargli problemi, ben sapendo che Putin ha un grande potere di corrompere e di entrare nelle istituzioni ucraine, come ha dimostrato di fare negli anni.
    Lui ha chiesto fin dall’inizio di scendere a patti con Putin ma Putin non scende a patti, vuole vincere e rimettere i suoi uomini nei punti chiave del potere e Zelensky lo sa benissimo, meglio di tutti noi visto che lui in quel paese è nato e cresciuto e ne conosce meglio di noi le vicissitudini ed è stato votato a larga maggioranza proprio per impedire questo. Putin sta bombardando da un anno un popolo che dopo tanti anni di dipendenza è indipendente e tale vuole rimanere. E la Resistenza eroica degli ucraini dimostra proprio questa volontà. Se ha chiesto l’ aiuto dell’Occidente lo ha fatto per difendere il popolo e assicurargli la libertà e l’indipendenza. Chi lo massacra è Putin. E molti russi scappano perché non vogliono combattere contro gli ucraini che considerano fratelli.
    Una guerra davvero insensata ma Putin sa di poter fare quello che vuole in quanto lui non deve rendere conto la suo popolo delle proprie azioni.

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  13. Mariagrazia, ognuno può vederla come vuole -non ci provo neppure a convincerti che la tua visione di una “Russia cattiva” e di una “Ucraina buona” è errata e fuorviante ai fini di ottenere la pace- ma ammesso e non concesso che sia come la vedi tu, resta un fatto, che è l’Ucraina ad essere distrutta e più durerà questa guerra, più sarà il popolo ucraino ad essere martoriato, un popolo che non ha voce se non quelle che la propaganda vuol fare conoscere. Voler sconfiggere la Russia è illusorio e porterà a conseguenze sempre più gravi. Sinceramente non credo che sia questo che tu voglia, ma è questo cui si va incontro.
    R
    infatti, dici benissimo Alessandro: è l'Ucraina ad essere distrutta e per mano di Putin. Non ho mai detto né scritto: "Russia cattiva" e di una "Ucraina buona", mai e non lo troverai neppure se lo cerchi. E' una tua libera interpretazione. Io non lo so a cosa si vada incontro, non ho la sfera di cristallo, ma se il popolo ucraino che tu dici essere senza voce, lo fosse veramente, avrebbe accolto i russi a furor di popolo, cosi non è ma è tutto il contrario e persino loro si chiedono perché i russi abbiano tanta cattiveria contro di loro e non sanno spiegarsela ma la subiscono senza protestare perché sanno che al governo c’è chi si batte per l'indipendenza e la libertà. I russi, in generale, come popolazione non hanno colpe, tranne quelli che sostengono il governo (e sono tanti ), i russi muoiono anche loro in questa guerra assurda e vedono tornare i loro figli dentro una bara e quindi sono anche loro colpiti da questa guerra, ripeto, tranne quelli che sostengono il loro leader. Ma tu sai meglio di me come finiscono quelli che si ribellano o anche solo ci provano. Dunque, casomai, sono i russi a non avere voce e quando provano ad averla, le conseguenze le sappiamo tutti.
    Gli ucraini non vogliono più sottostare ad un regime repressivo e hanno scelto la libertà Io non so come andrà, ripeto, ma sono convinta di una cosa: che tutti dovremmo aiutare convintamente gli ucraini a fermare l’ingiustificata l'aggressione russa. Il leader tedesco che tentenna sull'invio dei carri armati, dovrebbe decidersi per il bene di tutta Europa. Non si può dare un'Europa (a trazione tedesca) che non aiuta un paese che deve difendersi da un altro con una tale sproporzione di forze: tutti i trattati fin qui sottoscritti sarebbero acqua fresca.
    E quando parlo di fermare i russi intendo, certamente anche con la diplomazia. Ma c’è qualcuno che ci riesce?

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  14. Signora Gazzato, gli ucraini non sono stati tutti fratelli dei russi, anche se molti sì.
    Basta ricordare che, quando Hitler ha invaso la Russia, buona parte degli ucraini si sono uniti al suo esercito per combattere contri i russi.
    L’ostilità è rimasta sotto la cenere, e si è riacutizzata quando Stalin ha fatto morire milioni di ucraini per la carestia seguita alla collettivizzazione delle campagne.
    Da questa carestia il detto che i comunisti mangiavano i bambini (morti per la carestia) a simboleggiare il fallimento dell’ideologia comunista che produceva morte e fame fino al cannibalismo.
    Dopo Stalin Krusciov e Breznevavevano migliorato i rapporti, anche perché Breznev era nato in Ucraina e Krusciov in Crimea, e di Ucraina non parlava più nessuno.
    A seguito dello scioglimento dell’URSS i rapporti sono peggiorati, tanto che gli ucraini hanno più volte “bucato” il gasdotto che passa nel loro territorio per rubare il gas.
    In questo scenario si sono inseriti gli emissari degli USA, tra cui Hillary Clinton, che hanno fatto balenare di fronte agli ucraini la prospettiva di entrare nella UE e nella NATO, purché osteggiassero senza eccezioni la Russia.
    In questo momento né Putin, né Zelensky devono rendere conto al proprio popolo delle loro azioni, perché in guerra la democrazia è sospesa, tanto che neppure Draghi si è fatto scrupolo di interpretare il sentimento degli italiani, che erano in maggioranza contrari alla guerra.
    R
    lei deve provare le sue accuse, non può scriverle qui senza pezze d’appoggio serie e verificate:
    https://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/russiaucra/tratt/tratt.html
    Lei ha fatto bene a citare l’orribile Holodomor, (sterminio per fame) ecco di che si tratta:
    https://www.focus.it/cultura/storia/Holodomor-genocidio-carestia-ucraina
    per chi non lo sapesse.
    Nessuna meraviglia se memori di questa tragedia alcuni ucraini hanno preferito persino i nazisti ai russi.
    Zelensky deve rendere conto perché quando arriverà a scadenza il suo mandato può essere “mandato” via, lo stesso vale per i presidenti americani e questo Putin lo sa bene mentre lui si è fatto la legge per poter governare per a vita.
    https://www.ilpost.it/2021/04/05/putin-legge-mandati-2036/
    Fino ad 84 anni è tranquillo, poi si vedrà…
    Gli Usa hanno interesse a mantenere un equilibrio nella zona (anche se molto instabile e precario), gli scambi commerciali e tutto quello che ne consegue, cioè la pace e non vedo proprio perché dovrebbero voler “osteggiare” la Russia. Certo, come la Russia perseguono i propri interessi, ma gli Usa sono una democrazia certamente imperfetta e con tanti problemi ma, tra la dittatura e la democrazia credo che nel 2023 i popoli se possono tendono a scegliere quest’ultima. Ed io non posso che dargli ragione.

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  15. Per favore, signora Gazzato, non diciamo più che l’Ucraina combatte per la libertà. L’ucraina (cioè, Zelensky) combatte perché non vuole perdere la Crimea, non vuole dare lo status autonomo al Donbass e vuole entrare nella NATO.
    La libertà non è in discussione. L’Ucraina resterà comunque libera e indipendente, chiunque vinca la guerra.

    Quanto alla mancata attuazione degli accordi di Minsk, ho apprezzato la sua citazione, che però, a mio giudizio, aggiunge dettagli e sfaccettature importanti, ma non cambia il senso della questione.
    A seguito degli accordi, prima di arrivare alla consultazione popolare, il governo e i ìl parlamento ucraino avrebbero dovuto preparare il disegno di legge che dava maggiore autonomia amministrativa al Donbass, ma non mi risulta che ci abbiano messo mano.
    Potevano copiare lo statuto della Catalogna o della provincia di Bolzano, oppure ispirarsi alla Costituzione federale tedesca, e comunque scrivere uno statuto a modo loro. I russi in questa fase non c’entravano.
    Prima di chiedersi se fare la consultazione popolare per il nuovo statuto con o senza i russi sul territorio avrebbero dovuto scrivere lo statuto.
    Quindi, questo mettere il carro davanti ai buoi è stato chiaramente un pretesto per non dar corso agli accordi di MInsk.
    R
    Lenzini lei ha la brutta abitudine di dare “ordini”, se la faccia passare se vuole continuare a scrivere qui.
    Io scrivo quello che credo sia che lei approvi o meno.
    Da quello che scrive è evidente che presume di conoscere una faccenda davvero complicata, la sua affermazione “i russi non c’entravano ” lo dimostra.
    Forse questo servirà a fare un poca di chiarezza ed a confutare le sue affermazioni che io considero superficiali e disinformate.
    https://www.micromega.net/radici-conflitto-donbas/

    Ma a sua parziale “discolpa” posso dirle che lei è in buona compagnia e che la storia è veramente molto complessa e ci vuole molta buona volontà ( e onestà intellettuale) per arrivarne a capo.

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  16. Signora Gazzato, io non mi permetto di dare ordini. Le mie vogliono essere esortazioni amichevoli.
    Lei ha ragione a dire che in democrazia chi non opera bene non viene rieletto, ma questo non è un deterrente importante.
    Anche chi opera bene il più delle volte non viene rieletto.
    Negli USA del dopoguerra meno della metà dei presidenti hanno avuto un secondo mandato.
    In Ucraina nel dopoguerra un solo presidente è stato rieletto.
    La maggior parte dei capi di stato e di governo non si aspettano di essere rieletti.
    Il problema non è rendere conto a fine mandato.
    A fine mandato, se uno non è rieletto, sparisce e non se ne parla più, salvo casi particolari (Berlusconi e Trump).
    Il problema è se il capo di stato può essere fermato, sfiduciato dal Parlamento, se può perdere la maggioranza ecc… durante il suo mandato, se prende iniziative sbagliate.
    E qui la differenza tra democrazia e autocrazia è sottile.
    In Italia vari Presidenti del Consiglio hanno preso decisioni che hanno fatto perdere miliardi di euro al Paese. Draghi ha rischiato di farci entrare in guerra contro la Russia. Ma nessuno li ha potuti fermare in tempo.
    Esattamente come se avessero avuto un mandato a vita.
    R
    c’è qualcosa che non va se lei legge le mie risposte prima che io approvi i commenti, A volte rispondo ma non approvo proprio per poter eventualmente correggere. Devo sentire il tecnico.
    In Italia c’è un Parlamento che decide, che cosa dice? quando decide se non si decreta a raffica come ha fatto Conte che ha fatto come gli è parso e piaciuto portando il paese sull’orlo del baratro e poi è stato opportunamente fermato dal Presidente Mattarella (quindi nessun mandato a vita). Ma questo lei non lo dice come non dice niente che Putin si è fatto la legge per rimanere li a vita. Questo lei lo sorvola a piedi pari ma si ricorda di prendersela con Draghi solo perché ha approvato la fornitura di aiuti militari all’Ucraina. Mi spiace ma il suo commento precedente attende di essere moderato perché non ho finito la risposta.

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  17. Sembra che qui la discussione si sia fermata, troppe risposte pertinenti della BM? I signori che contestano sono rimasti spiazzati?
    Bah. a me pare che a sostenere i dittatori non si faccia una gran figura…però ognuno sente la propria coscienza. Oppure sono frenati dal test d’ingresso?
    R
    Mah…ha ragione Fede, sono a corto di argomenti e si ritirano nel guscio…

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    • L’approvazione dell’invio da parte della NATO di moderni carri armati ( mezzi di offesa e non di difesa) all’Ucraina rappresenta un’evidente mostruosa escalation del conflitto che ora sì può portare alla guerra mondiale. Nessun commento?

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  18. In Ucraina Zelenky ha dovuto cacciare alcuni funzionari del suo gabinetto perché accusati di corruzione a vario titolo, alcuni si sono però subito dimessi, va detto, cosa che da noi ci sogniamo…
    Però c’è certamente chi in Italia si lava la bocca e se ne servirà per criticare ancora Zelensky, ma io direi che sarebbe bene pensarci visto che noi non è che brilliamo in trasparenza:
    https://www.unina.it/-/7279400-il-bel-paese-e-la-nazione-piu-corrotta-d-europa

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  19. Saro diffidente, ma a me queste sembrano “epurazioni” di dissidenti in stile sovietico.
    Può darsi che qualcuno dei collaboratori di Zelensky abbia cominciato a contestare la sua conduzione della guerra e vorrebbe salvare il Paese dalla distruzione.
    Costringere un ministro o non so cosa fosse a dimettersi perché aveva usato a fini personali la macchina di servizio non mi sembra una motivazione così forte da giustificare un rimpasto in tempo di guerra, quando bisognerebbe serrare le file.
    Quanto al fatto che si siano dimessi, mi ricorda nuovamente lo stile sovietico. A quei tempi era normale che gli epurati facessero autocritica per evitare il peggio.

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  20. Signor o Signora Fede, non le passa per la testa che la conversazione langui ed il piatto pianga anche perche è un confronto difficile nel senso che colei che tiene il coltello per il manico ( cioè la BM) abbia stancato quelli che lei chiama contestatori ( contestatori di che? Si tratta solo di umani che esprimono la loro opinione) ? Non se ne è resa conto. Si è chiesta lei od a chiesto alla BM che cosa vi aspettate da questa folle politica di supporto di armi? Non ha capito che Putin non perderà mai sul campo? E che se per caso dovesse essere vicino al disastro prendera decisioni fatali? Non si può discutere per sempre con gente che pervicacemente sostiene che se non si ferma Putin poi toccherà alla Polonia.

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  21. In Veneto usiamo chiamare “intriga bisi” quelli che vogliono sempre farsi ragione di un torto. E lo sanno anche loro che non hanno ragione, ma vogliono lo stesso avere ragione: fa figo e “consapevole”.
    Di intriga bisi ce ne sono molti in Italia. Per esempio Quelli che vogliono la Pace costringendo gli ucraini ad arrendersi a chi li massacra. Bella pace. La pace dei fifoni la chiamerei io.
    La pace dei…” ma che c’entriamo noi”? La pace dei fifoni che se la fanno sotto ad ogni Bau di Putin. Putin è forte, ci schiaccerà dicono, meglio fare finta di stare dalla sua parte, non umiliarlo, poverino…che pena mi viene quasi da piangere… Combattono a parole una battaglia durissima per la pace…dei fifoni. Mentre gli ucraini stanno sotto le bombe e combattono per la loro libertà e anche per la nostra. Una differenza che chi dice che non mi capisce temo non capirà mai. Troppo difficile… Meglio intrigare bisi…

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  22. Certo che anch’io temo le minacce di disastri che girano ormai da mesi. Ma non è sacrificando l’Ucraina sull’altare della paura di Putin che si risolve tutto. Mi sembra assurdo persino pensarlo. Uno scatena una guerra del genere cosi? e poi si accontenta di qualche fazzoletto di terra e si ritira in buon ordine. Io non ci credo.
    Io leggevo ma non partecipavo perché non mi piace la polemica.
    Ma leggendo certi commenti io credo che avrei reagito peggio della BM. La sua arroganza Bianchi mi ha sempre dato fastidio.

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  23. Signor ( o signora ?) Fede , desidero innanzitutto tranquillizzarla circa il fatto che ho già somatizzato la sua affermazione molto cruda ed accetto anche che la BM sia così permissiva nei confronti di qualcuno ed intransigente verso altri. Ci sta. Non dovrebbe essere così, ma ci sta. Quelli come Lei ripetono ostinatamente che l’intero mondo occidentale é giustamente impegnato in una sacrosanta crociata per difendere un povero popolo invaso e rifiutano bellamente di discutere le ragioni perché questo é successo. Non c’é possibilità di dibattito : é così e basta. Come corollario , appoggiano incondizionatamente un impegno militare per porre termine allo strazio del popolo ucraino. E’ qui che i buonisti e le shampooiste d’Italia raggiungono il massimo : ragliano di sdegno e di pietà ed al contempo fanno di tutto perchè questo straziante sterminio continui. Non ho mai sentito né lei, né laBM. né nessuna altra shampooista spiegarci come, quando e perché la strategia di fornire incondizionatamente armi a Zelinski porterà alla fine del conflitto. Ci si indegna con la pancia piena e con i termosifoni a palla. E come se non bastasse, coloro che danno per scontata la giustezza dell’intervento, blaterano del pericolo che Putin si possa allargare altrove ( Polonia? Ungheria? ), Questa teoria é talmente bizzarra e priva di senso che non merita neppure di essere dibattuta. Attendo con ansia il prossimo insulto.
    R
    lei qui non ha mai ricevuto insulti, ne ha, talvolta in varie forme messi neri su bianco, la parte della “vittima” non le si addice.

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  24. Signora Gazzato e signora Fede, lo strazio dell’Ucraina finirà solo con un accordo di pace.
    Inviare all’Ucraina armi più potenti otterrà solo che anche i russi impiegheranno armi più potenti e le distruzioni aumenteranno.
    Questo perché una nazione come la Russia non può perdere la faccia, come non la potevano perdere gli americani in Vietnam e in Afghanistan.
    Putin ha detto chiaramente quali erano i suoi obiettivi, molto limitati, e non ha senso ipotizzare che si volesse spingere oltre. Non ne avrebbe assolutamente le forze. Credo anzi che si sarebbe voluto fermare molto prima.
    Questo aumento progressivo dell’impegno della NATO in Ucraina comporta pericoli enormi per l’Europa (badiamo bene: molto meno per gli USA!).
    Noi oggi ci permettiamo il lusso di commuoverci per i morti civili in Ucraina, ma non ci rendiamo conto che, se la guerra non si ferma, rischiamo che i russi sparino missili balistici su Roma e Milano, e che i nostri soldati siano mandati a morire per una guerra che non ci riguarda.
    Quanto ai discorsi sulla vigliaccheria, faccio osservare che certe parole erano usate molto durante il fascismo perché era un regime guerrafondaio, mentre erano praticamente cadute in disuso negli ultimi decenni.
    Io, personalmente, sono grato a quel vigliacco di Vittorio Emanuele terzo che, esautorato Mussolini, si arrese agli “alleati” facendo cessare i bombardamenti che avevano fatto quasi 100.000 morti civili e ne avrebbero fatti molti di più.
    Io sarò un vigliacco, ma se un rapinatore mi minaccia con la pistola preferisco dargli il portafogli piuttosto che farmi ammazzare o far ammazzare i miei familiari.
    Fare i coraggiosi facendo morire gli altri è un comportamento che mi disgusta.

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  25. Non intervengo quasi più su questo argomento perché ormai le posizioni sono chiare e consolidate. Da una parte noi parrucchieri lobotomizzati dal telegiornale che riteniamo l’Ucraina in diritto di difendersi a sua scelta e come le pare, e da una parte quelli che la vogliono salvare annettendola alla Madre Russia e chi s’è visto s’è visto. Noi vi diamo l’Ucraina e voi ci date il gas: un vero affare.
    Scenari possibili, vediamo se ne azzecco uno.
    Ritengo quasi impossibile che l’Ucraina vinca o la Russia si ritiri, come vorrebbe Zelensky.
    1) La Russia sfonda, prende Kiev con l’aiuto della Bielorussia, indice un referendum farlocco col quale sancisce l’Ucraina come Russia. Da qui anni e anni di guerriglia strada per strada della resistenza Ucraina modello Afghanistan, con repressione morti e feriti.
    2) La Russia sfonda, prende Kiev e ci mette un presidente fantoccio tipo Lukashenko. Rivolta popolare e si torna al punto 1.
    3) Si tolgono le forniture di armi all’Ucraina, la Russia sfonda e si torna ai punti 1 e 2.
    4) L’Ucraina resiste all’attacco della prossima primavera, Putin comincia a scricchiolare in patria e si può trattare sulla Crimea e Donbass, ma è inevitabile l’entrata dell’Ucraina nella NATO. Praticamente c’è già assieme a Finlandia e Svezia. Grande figuraccia per Putin, però.
    5) La NATO entra con l’esercito in Ucraina (non in Russia) con armi convenzionali. A questo punto a poker è come dire “vedo” se la Russia sta bluffando o cominceranno a sparare testate nucleari anche in giro per il mondo.
    Altri scenari?

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    • Signor Mauro è stato un piacere leggere un commento che analizza la situazione ed azzarda qualche ipotesi al contrario di
      interventi di finto patriottismo e di pelosa solidarieta al caldo dei nostri caloriferi accesi e di fronte ad un piatto di ravioli fumanti. Mi pare di capire che tutte le sue ipotesi( a parte la n.4 che condivido solo parzialmente) portino ad un protrarsi di una logorante guerra tipo Vietnam ( ma nel cuore dell’Europa!!!) con la concreta possibilità che porti ad un conflitto globale che, a quel punto , non può non essere nucleare. La luce verde ai tanks mi ha veramente scosso perchè l’asticella del conflitto si è irrimediabilmente innalzata. Mi piacerebbe chiedere ai cittadini europei se sono d’accordo sulle scelte dei loro politici. Si celebra in queste ore il giorno della memoria. Un’altra ipocrisia! Ci siamo gia dimenticati i dolori della gente comune.

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  26. Io escluderei i primi tre punti che mi sembrano non realistici.
    Putin ha dimostrato di non essere il più intelligente e lungimirante degli uomini, ma non credo che sia così stupido da voler annettere l’Ucraina, né si illude che metterci un presidente fantoccio reggerebbe. Le conseguenze immaginate da Mauro le sa immaginare anche Putin.
    Io penso che i russi non abbiano mai progettato di arrivare a Kiev.

    Lo scenario 4 lo vedo possibile. Putin è sempre stato disponibile a ritirarsi se si fosse aperta una trattativa su Donbass e Crimea. Finora chi si è opposto è stato Zelensky, che ha posto la precondizione del ritiro dei russi oltre confine e della conservazione dei confini attuali dell’Ucraina.
    Vedo invece difficile che la Russia accetti l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, a meno che non ci sia un impegno della NATO a non installare in Ucraina basi militari, e si crei un sistema di controlli. Potrebbe diventare un membro NATO atipico, in chiave difensiva e non offensiva. Ma un accordo del genere lo vedo difficile.

    Lo scenario 4) sarebbe più realizzabile se Putin uscisse di scena (magari solo per finta) e le trattative le facesse il suo successore (purché non sia Medvedev).

    Lo scenario 5), purtroppo, lo vedo come il più probabile, o, quanto meno, quello a cui stiamo tendendo con l’invio dei carri armati pesanti.
    Forse, prima ancora di usare le armi nucleari. la Russia potrebbe lanciare qualche missile balistico ipersonico con testata tradizionale.
    Sembra che i sistemi antimissile della NATO non siano in grado di intercettare con sicurezza i missili ipersonici (lo ha detto Biden).
    Anche senza usare le armi nucleari, qualche missile tradizionale che colpisse Montecitorio o Palazzo Chigi, o l’Eliseo, o il Bundestag farebbe una certa impressione. Per non pensare ad un missile sulla Casa Bianca o sul Pentagono.

    Altri scenari?
    6) La guerra si impantana in una situazione vicina a quella attuale, senza vincitori, e va avanti per anni come le guerre del Vietnam o dell’Afghanistan, e petrolieri, finanzieri e produttori d’armi brindano a Champagne.

    7) L’Ucraina, da sola o con la NATO alle spalle, respinge i russi e continua l’avanzata in territorio russo verso Mosca. In questo disgraziatissimo scenario temo che la Russia userebbe le armi nucleari. E penso che anche Cina, Corea e forse India non starebbero a guardare, temendo che, dopo la Russia, toccherebbe a loro.

    P.S. Mauro, discutere con lei in questo modo è un vero piacere. Dico sul serio.

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    • Signora Gazzato, anche a me piacerebbe da morire un sondaggio sull’opinione degli italia sulla guerra e su Zelinski. Ma, malgrado si facciano sondaggi su tutto, quelli non li ho mai visti. Sono sfuggiti a me o non li hanno fatti?

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  27. Lo scenario 6) è plausibile anche se né Putin né il consenso ai governanti occidentali sono eterni. Anche il Vietnam finì, così come l’Afghanistan.
    Lo scenario n. 7) mi pare sovradimensionato. Qualora, per miracolo, con l’aiuto della NATO, l’Ucraina dovesse respingere i russi nei loro confini, lì si fermerebbero: non avrebbe alcun senso per loro proseguire una guerra, per avere altri morti e per passare dalla parte del torto. A quel punto, per la proprietà simmetrica, dovremmo difendere la Russia invasa. Siamo al fantapolitico. All’Ucraina converrebbe fermarsi, consolidare i confini, entrare nella NATO e ricostruire con l’aiuto di tutti.
    La Cina credo abbia capito che convenga starsene buona, perché se si comincia a fare l’embargo anche a loro (magari) tornerebbero a coltivare riso e mangiare chirotteri.

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  28. Mauro, lo scenario n. 7 penso anch’io che sia esagerato.
    Sono d’accordo che all’Ucraina non converrebbe.
    Quanto alla proprietà simmetrica, nelle guerre, non è mai stata applicata, e non lo sarebbe neanche ora. Forse che a qualcuno è venuto in mente di difendere l’Irak a suo tempo?
    Il guaio è che forse converrebbe agli USA, per risolvere il problema Russia una volta per tutte (soluzione finale). Per questo ho paura che non si possa escludere del tutto.
    Probabilmente, a quel punto, a varcare il confine sarebbe la NATO, smettendo di nascondersi dietro il dito ucraino

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  29. “Probabilmente, a quel punto, a varcare il confine sarebbe la NATO, smettendo di nascondersi dietro il dito ucraino” (L.)
    La NATO che invade la Russia è una dichiarazione di guerra mondiale atomica. Per risolvere un problema relativamente piccolo ne creerebbero uno mostruosamente grosso: la fine del mondo. Direi che non è proprio verosimile.

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  30. La questione ucraina è un problema relativamente piccolo, ma anche le precedenti guerre mondiali sono partite da problemi altrettanto piccoli. E questo perché dietro c’erano movimenti e tensioni forti.
    Mi fa una certa impressione sentire cosa diceva 3 anni fa Giulietto Chiesa, poi morto di notte per un infarto improvviso (?) nel 2020.
    Se uno non guarda le date potrebbero sembrare affermazioni di ieri.
    Era un complottista? Certo che lo era, ma le sue previsioni fanno impressione lo stesso.


    https://www.youtube.com/watch?v=BYtbr5tTu1Y

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