Un appello a Giorgia Meloni: signora primo ministro, li faccia scendere, li liberi da quell’incubo. Parlo dei migranti ancora dentro le navi delle ONG ferme al porto di Catania.
Non importa che il suo governo debba dare un segnale di fermezza agli scafisti, ora sta dando solo un segnale di disumanità. Non è umanità lasciare quelle persone ancora dentro le navi quando potrebbero sbarcare ed essere rifocillate dopo tutte le traversie che hanno subito. Hanno il diritto in base alle leggi internazionali di essere accolti e aiutati a sopravvivere dopo un viaggio che li ha stremati, per raggiungere la salvezza.
Lei è una donna e una donna non può accettare una simile situazione. Li faccia scendere affinché gli vengano prestati i primi doverosi soccorsi.
Dopo faccia come le pare: si appelli a chi le pare giusto ed è giusto appellarsi alla UE, per esempio, perché l’Italia abbia maggiore considerazione e aiuto per affrontare l’arrivo di così tante persone nelle nostre coste.
Ma ora serve solo umanità. Pensi solo se tra quelle persone ci fosse suo fratello, sua sorella, sua madre. Non pensi ai suoi alleati di governo e della coalizioni, pensi al suo cuore e io sono sicura che le dirà quello che le sto dicendo io: Giorgia, falli scendere. subito.
Pubblicato oggi su Italians del Corriere della Sera (10.11.2022)
Bene sembra che stiano per sbarcare tutti. Una buona notizia. Ci sono ancora 39 persone nella Humanity ma forse faranno sbarcare anche loro. Meno male.
Al porto di Catania molte manifestazione pro sbarco.
TgCom24 annuncia l’inizio dello sbarco grazie al soccorso della Francia (non meglio specificato).
Il telegiornale locale però non ne parla, Rainew24, annuncia: Ultim’ora “Meloni: Bene Francia, emergenza migranti è tema europeo” (toh che novità).
Mi sa che finirà come doveva finire, tutti a terra, e la Meloni si metta il cuore in pace, il problema migranti potrà essere regolato solo a livello europeo, ma il flusso migratorio non cesserà.
Signora Gazzato, mi pare che il governo abbia correttamente fatto una distinzione tra i migranti che fanno la traversata con mezzi di fortuna e quelli che fanno il viaggio organizzato dalle ONG.
Infatti, i migranti raccolti dalle navi della nostra marina, che sono la maggioranza, sono stati fatti sbarcare senza problemi.
Ormai lo hanno capito tutti che, mentre una parte dei migranti fanno la traversata correndo effettivamente grossi rischi, ce ne sono altri che vengono comodamente portati all’appuntamento al largo con le navi delle ONG.
Le ONG sono d’accordo con gli scafisti e sanno esattamente il punto dove troveranno il barcone alla deriva.
Del fatto che questo tipo di immigrazione sia un bene o un male per l’Italia se ne può parlare, ma è ovvio che un ragazzino che arriva non accompagnato resterà dieci anni a carico del nostro Paese prima di cominciare a lavorare e a produrre, e un discorso analogo vale per le donne incinte. Non risolveranno certo il problema della carenza di forza lavoro.
Ma, a prescindere da tutto questo, e dal fatto che soccorrere chi è in difficoltà sia doveroso, il nostro Paese non può continuare a farsi prendere in giro dalla messinscena delle ONG.
Raccogliere i migranti e accoglierli ormai è diventato un business per molti, e questo deve finire.
E dobbiamo finirla di fare la figura dei più coglioni d’Europa che non si accorgono di essere turlupinati.
Se un marziano od un venusiano osservassero la terra con uno di quei cannocchiali che funzionano infilando una moneta da 50 centesimi, resterebbero senza parole. Penserebbero di aver trovato il paese più virtuoso del mondo : non c’é trasmissione televisiva o testata giornalistica che incessantemente e pervicacemente non ripetano quanto orrendo fosse stato il fascismo, quanto sia necessario ricompattarsi in falangi antifasciste e quanto sia vitale eliminare qualunque cosa richiami quei tempi infami (cioé tutto, a parte quello che fanno e dicono i sedicenti antifascisti); l’intero paese sospende tutte le sue attività ogniqualvolta il suo Presidente dica qualcosa, anche la più banale ( ” Peppino, mi porti un po’ d’acqua per favore?”) ringraziando Dio, come facevano i Maya, di essere stati il popolo più fortunato ad avere un Presidente così saggio, profondo, umano; l’adorazione del Presidente viene addirittura estesa al Presidente precedente, che sì ,va bé, all’epoca aveva condannato a morte Kadar, se vogliamo un’edizione più nobile e gloriosa dello Zelinsky odierno, ma che comunque si era coperto di gloria mandando a morte Gheddafi ed organizzando colpi di stato con il “loden ” in Italia ; una signora che, per carità, ha vissuto esperienze estreme, viene gatificata con overdose di onori e soldi e ad ogni affermazione, anche la più scontanta, si gettano tutti in ginocchio bevendosi a piene mani ogni sillaba che pronuncia; é un paese che non riesce a sopportare la sofferenza altrui ed accoglie tutti nel proprio paese, ma che, una volta sbarcati, ok, bye bye, ognuno per conto suo ed i poveri migranti, quelli veri , quelli genuini, cioé la stragrande minoranza, viene abbandonata come cani rognosi sui moli , mentre la stragrande maggioranza si é già infrattata nei centri storici, spacciando e sfruttando. Ma se il nostro marziano o venusiano, avesse altri 50 centesimi da mettere nel cannocchiale, vedrebbe che questo virtuoso paese ha il più alto numero di evasori d’Europa. é tra i primi paesi più corrotti, si dibatte in fondo alla classifica della qualità delle scuole, é il paese sul gradino più alto del podio dell’anafalbetismo di ritorno, che vuol dire , in soldoni, che la stragrande maggioranza degli italiani, finito di leggere un articolo di giornale non sa capire cosa ha letto.Ma non solo: é un paese dove ad una professoressa di novantanni occupano la casa, fanno sparire mobili e ricordi e nessuno dice niente ( e , cara Signora, mi scusi ma lei non ha capito nulla: doveva farsi deportare a Buchenwald ed allora sì che gli occupanti avrebbero passato i loro guai e lei sarebbe stata sontuosamente risarcita), dove baby gang di immigrati di seconda generazione sbeffeggiano carabinieri ed istituzioni, impuniti ed arroganti per avere coscienza della loro impunità. Giorgia Meloni sta cercando, oltre a sistemare in qualche modo i disastri dei costi dell’energia ( CHE NON C’ENTRANO NULLA CON LA GUERRA) anche di trasmettere il messaggio che cercherà di mettere qualche qualche correttivo ad un’anarchia ed un vuoto di senso civico che francamente stanno diventando insopportabili per tanti italiani, per lo meno per quelli che l’hanno votato. Coloro per i quali é più facile protestare che tentare di fare qualcosa, continuino pure a protestare. Nessuno glielo impedirà. L’unica ad impedirglielo sarebbe la loro coscienza, che é come la foca monaca : estinta.
Un capo di governo non deve ragionare “umanamente” ma istituzionalmente. Ragionamenti come «cosa faresti se in quella nave ci fosse tuo fratello/padre/cugino» sono totalmente fuori luogo. Il capo del governo ha il compito di difendere i propri confini. E questo governo —finalmente — pare lo stia facendo.
R
io penso invece che deve ragionare soprattutto “umanamente” e ancora di più se il capo del governo è una donna. Mi sta bene che difenda i confini, ma non sono quelle persone bisognose di aiuto a minacciarli.
PS. ho aggiunto un 2 al suo nome in quanto abbiamo già un Francesco che partecipa al blog.
X signora Gazzato: mi sono commosso a leggere la sua toccante lettera su Italians . Ma Le chiedo una cosa: perchè non si chiede anche un pò di umanità sensibilità anche a Macron, che invece massacra i clandestini alle sue frontiete? Perchè deve essere solo Giorgia a portarsi tutto il peso ed il dolore del mondo? Mah, la malafede non ha confini. LaMeloni si sta dimostrando u a donna eccezionale ma con tutto il mondo contro. Che Dio l’aiuti.
R
Bianchi, le sue lacrime commuovono anche me…ma certo chiediamo anche a Macron umanità, chi ha detto di no? Che la premier abbia bisogno di un aiuto da Lassù non c’è alcun dubbio dato l’in(carico) che si è presa ed io glielo auguro sinceramente.
Concordo con Francesco II: un ruolo istituzionale impone di non lasciarsi abbandonare a sentimentalismi. Lo Stato non è una ONLUS. Senza contare che è stato più volte appurato che dietro i viaggi di migranti si nascondono spesso vere attività criminali di tratta di migranti. Facendoli sbarcare si sta assecondandonquelle attività.
R
e dunque? Li lasciamo morire in mare o sul ponte di una nave per sfinimento?
Non li devono far partire. Semplice no?
R
semplicissimo, Watson!
“(…) ancora di più se il capo del governo è una donna”. Quindi passiamo la raffigurazione dello sterotipo della donna mansueta che accetta supina tutto? No, io da donna non ci sto!
R
ma quando mai?
Allora mi spiega il senso della sua frase?
R
cosa dovrei spiegare? Dico che un capo di governo deve agire “umanamente” soprattutto se, come in questo caso si tratta di una donna. Che c’entra “accettare supinamente tutto”? Non è proprio nelle mie corde. mi creda.
Mettiamola così. Nota che ci sono un cospicuo gruppo di malintenzionati che hanno scavalcato il muro di recinzione della sua casa. Lei cosa fa? Pensa «potrebbero essere mio padre o fratello o cognato o figlio» e apre loro le porte di casa oppure chiama immediatamente le forze dell’ordine per buttarli fuori??
R
ma che domande fa? Certo che chiamo i carabinieri. Ma che c’entrano i delinquenti con quella povera gente che chiede aiuto e arriva qui stremata dopo aver subito, alla meglio, le peggiori vessazioni? Andiamo, non facciamo per favore, paragoni incongrui.
“(…) quella povera gente che chiede aiuto e arriva qui stremata dopo aver subito le peggiori vessazioni”…. il buonismo ci sterminerà. E quando vi sveglierete sarà tardi
R
banale e supponente. Non ha qualche argomento più serio?
Una considerazione generale, per tornare con i piedi per terra.
In questo periodo circolano alcune frasi che io trovo ipocrite e stucchevoli, per non dire stomachevoli, e che trovo offensive per l’intelligenza delle persone.
Una di queste frasi è: “I migranti sono esseri umani”, tanto ovvia quanto fuorviante e insignificante.
Proviamo ad entrare nella questione in maniera seria.
Nei barconi c’è di tutto. Tra quegli “esseri umani” ci sono perseguitati politici veri, esseri umani che nel proprio Paese non hanno da mangiare e non hanno medicine per curarsi, o che rischiano di essere ammazzati per strada da bande di criminali. Ci sono anche malviventi che vengono ad accrescere le file della mafia nigeriana in Italia, trafficanti di droga e di armi, sfruttatori della prostituzione, e così via.
Ma voglio essere buono e ottimista, e fissare la mia attenzione su un povero Cristo che stava in Burkina Faso, non aveva di che vivere, ed aveva un figlio malato e la moglie incinta.
Bene, suppongo che una famiglia così non si può non accogliere in un Paese generoso e altruista come l’Italia.
Se così è, questa famiglia deve poter andare all’aeroporto di Ouagadogu, acquistare i biglietti per l’Italia, e salire su un aereo. Per esempio, l’8 dicembre c’è un aereo della Air Algerie che, con vari cambi, li porta a Ciampino con 329 euro a testa. Probabilmente, se si prenota con molto anticipo, si spende anche meno.
Se invece quella famiglia arriva in qualche modo a Tunisi, può prendere il traghetto GNV che costa 105 euro a persona.
Perché le nostre autorità non permettono a questa famiglia di prendere quell’aereo o quel traghetto?
Perché, evidentemente, si ritiene che quelle 3 persone non abbiano i requisiti per entrare in Italia.
Lasciarli all’aeroporto di Ouagadogu o sul molo di Tunisi non è un problema umanitario. Una guardia gli dice che non possono passare e loro tornano indietro e si arrangiano.
A questo punto quei tre “esseri umani”, non potendo entrare dalla porta, cercano di entrare dalla finestra facendoci fessi.
Contattano dei trafficanti di “esseri umani”, che, in cambio di una somma 10 volte più alta del biglietto aereo per Ciampino, li portano in Libia e li caricano su un’imbarcazione che sta a galla per miracolo.
Magari, per rendere la richiesta di soccorso più credibile, ci fanno anche un buco perché imbarchi acqua
Dopo di che lanciano l’SOS e se ne tornano in Libia. Prima di lanciare l’SOS hanno fornito la posizione ad una nave delle ONG con la quale hanno un accordo di collaborazione.
Il resto è cronaca di tutti i giorni, e personaggi squallidi della nostra politica, così come giornalisti ipocriti come Marco Damilano, ci zuppano il pane.
Quella famiglia alla quale non sarebbe stato permesso di salire sull’aereo a Ouagadogu o di salire sul traghetto Tunisi – Palermo, a seguito di una costosa e rischiosa messinscena, con arrampicate sugli specchi riguardo alle leggi della navigazione, ha acquisito il diritto di entrare in Italia.
E noi popolo italiano accettiamo che dei poveracci spendano tutti i loro averi e rischino la vita per poterci fare fessi ed aggirare le nostre leggi.
E alimentiamo così un traffico ignobile di, appunto, “esseri umani”.
Siamo proprio forti!
R
beh bisogna dire che ha fantasia da vendere…qui anche di più che col tema Ucraina. Ma che facile sarebbe se fosse come dice lei, basterebbe un visto turistico e voli regolari. E gli hotels italiani, che già fanno buoni affari le manderebbero qualche voucher.
X Luigi : Lei ha fatto un quadro preciso della situazione , Purtroppo, qui , su questo blog, ed altrove, parla gente che non ha mai visto di persona certe situazioni e certi paesi. Gli aeroporti di Addis Abeba e di Kampala sono pieni di stranieri che lasciano quei paesi con bambini adottati localmente e regolarmente. Ed adottare un bambino é infinitamente più impegnativo e rischioso che non dare i documenti di espatrio a che vuole andare a lavorare fuoroi del proprio paese. I nostri insopportabili buonisti non hanno capito che qui arriva gente che, prima di essere immessa in un circuito produttivo serio , ci vorranno anni di formazione perché arrivano senza arte né parte. In Africa si trovano lavoratori molto bravi, artigiani abili, gente che potrebbe essere inserita quasi immediatamente. Ma bisognerebbe poter scegliere. I francesi hanno un atteggiamento odioso, ma fanno i loro interessi: in Francia tutti gli arabi ed i negri lavorano. Avete preso negli ultimi 5 anni un taxi a Parigi guidato da un europeo? A loro l’integrazione é costata tanto, sanno quanto é difficile e non vogliono che il loro equilibrio venga sconquassato dall’arrivo di disgraziati che, per ovvie ragioni, sono inutilizzabili e pericolsi. La migrazione é il tema di questo secolo ed accompagnerà le generazioni future. Dobbiamo soffrire tutti, noi che ci vediamo minacciati, e loro che voglioni quello che noi ci siamo conquistati faticosamente. Ci vorrà del tempo. I migranti non possono volere tutto e subito e noi non possiamo pensare che li fermeremo.Dovranno guadagnarsela un po’ di tranquillità di vita come abbiamo fatto noi. Il tempo gioca a loro favore. Il problema lo si risolve con il cervello non con i ragli dei somari buonisti.
R
“ragli di somari buonisti” o “insopportabili buonisti” forse è riferito a qualche amico suo? Perché se si riferisce a me (e si riferisce a me) le rispondo che i ragli sono solo i suoi e sono anche belli alti. Se vuole tornare a commentare adotti un tono meno supponente ed offensivo, altrimenti finisce sa dove.
Mossa sbagliata mandare la Ocean Viking in Francia. Dovevamo farli sbarcare qui. Cosi abbiamo dato il destro a Macron di ricattarci. Questo è il saluto che la Francia da al nuovo governo italiano e non è un buongiorno.
Signora Gazzato, quando la gente non riusciva ad uscire dal proprio “tunnel cognitivo”, Gesù di Nazareth, per sbloccarli, gli raccontava un aneddoto, o, se vogliamo, una parabola. Scusandomi per il paragone irriverente, provo a farlo anch’io.
Tornando a casa dopo che sono andato a fare la spesa un ragazzo malvestito e con aria malandata mi ferma sul portone dicendo:
“Signore, ho osservato le persone che entrano ed escono dal condominio e ho capito che tu vivi solo con tua moglie in un appartamento di 120 metri quadri. Io vivo un una baracca lungo il Tevere, sono senza lavoro, e voglio venire a vivere in casa tua. Il posto c’è.”
E io: “Capisco i tuoi problemi, ma io ci tengo a vivere tranquillamente con mia moglie. Per comprarmi questa casa ho messo i soldi da parte per 10 anni. Non ti conosco, non so se sei una persona perbene e se sarebbe piacevole averti in casa, e non sono abbastanza ricco da poterti mantenere. E poi ci tengo alla mia riservatezza, voglio poter fare conversazione con mia moglie senza essere ascoltati, vogliamo girare nudi per casa se ci va, vogliamo essere certi che nessuno ci derubi o ci ammazzi. Credo che dovrai risolvere i tuoi problemi in qualche altro modo.”
Salgo in casa e, mentre racconto la storia a mia moglie, sento rumori provenienti dalla finestra.
Quel ragazzo, che è giovane e agile, si è arrampicato sul tubo della grondaia, è salito fino al quarto piano, e sta bussando sul vetro.
Io apro la finestra e gli dico: “Ti avevo già detto di no. Perché insisti?” E lui: “Signore, sono appeso fuori dalla finestra al quarto piano e rischio di cadere e di sfracellarmi. Fammi entrare per favore!” E io: “OK, non voglio che ti sfracelli. Ti faccio entrare e poi ti accompagno alla porta; anzi, ti accompagno fino al portone per essere sicuro che esca anche dal palazzo. Magari, visto che sono buono, ti do anche qualche euro per comprarti da mangiare per oggi. Però, non ti azzardare più ad arrampicarti sulla discesa della grondaia, perché giuro che ti lascio fuori e chiamo la polizia.”
Sono un mostro o sono semplicemente un essere umano capace di distinguere un polpo da un’attinia e da una medusa?
Fine della parabola.
R
ma quante volte bisogna ripetere che accogliere chi è in stato di bisogno, perchè naufrago o perché scappa dalla guerra o altro che non riusciamo neppure ad immaginare, deve essere accolto nel primo porto sicuro se arriva via mare? Ci sono leggi internazionali che lo affermano, non me lo invento io. Meloni fa benissimo a cercare di creare una diversa politica di accoglienza che coinvolga tutta l’Europa e che non ci lasci soli a accogliere centinaia di disgraziati che farebbero magari volentieri ameno di venire qui a chiederci la carità.( Macron si sta comportando con noi più da capitano di ventura che da capo di governo).
Ma se sono sopra una nave da giorni dopo un viaggio pieno di pericoli, non possiamo esimerci dall’accoglierli e poi però vanno distribuiti anche in altri paesi europei.
Nessun governo sinora è riuscito a fare una politica migratoria seria ed efficiente. Il problema è immenso e lo diventerà ancora di più nei prossimi anni. La sua parabola non mi convince, lei ha tutti gli strumenti legali per difendere la sua privacy e la sua dimora, nessuno gliela minaccia.
Questa gente chiede solo di essere aiutata a sopravvivere perché rischia di morire, nessuno verrà a bussare alla sua porta ma lei non può nascondere la testa sotto la sabbia, il problema è di tutti.
Signora Gazzato, lei dice giustamente che il problema è immenso, e sono d’accordo con lei.
Accogliere i migranti in un modo o nell’altro è come dara l’aspirina a chi ha un tumore, o, peggio, dare la droga a chi è in crisi di astinenza.
Il problema è immenso perché ci sono Paesi poverissimi, come il Burkina Faso che ho citato sopra, con tassi di crescita demografica altissima.
E la situazione peggiora nel tempo perché il riscaldamento globale riduce progressivamente le aree coltivabili e la disponibilità di acqua, per cui molti Paesi poveri diventano sempre più poveri.
Purtroppo, nonostante questo, continuano a riprodursi “come conigli” (definizione non mia, ma usata da papa Francesco).
E’ chiaro che è come stare su una barca con una falla e sgottare l’acqua con una sassola invece di cercare di tappare la falla.
L’Africa, il Bangladesh e altri Paesi in crisi hanno una tale “produzione” di esseri umani che possono riempire l’Europa in pochi decenni e diventare maggioranza.
Le società europee hanno la prospettiva di diventare società islamiche gestite con leggi ispirate al Corano, cancellando una civiltà e una cultura millenarie.
E, anche se succedesse questo, i Paesi d’origine non risolverebbero i loro problemi e continuerebbero ad essere poveri e scossi da guerre e tumulti.
I problemi immensi richiedono soluzioni complesse, e non palliativi.
Bisogna avviare un programma mondiale per il contenimento della crescita demografica, così come esiste un programma per contenere i gas serra (i due obiettivi sono anche molto interdipendenti).
Una volta stabilizzata la popolazione, o, meglio, ridotta progressivamente ai valori di qualche decennio fa (non certo facendo morire la gente, ma limitando le nascite esportando il modello culturale italiano), bisogna aiutare i Paesi poveri a sopravvivere nel loro territorio perché non abbiano la necessità di sradicarsi, che non è una bella cosa neanche per loro.
Continuando così , invece, non facciamo i nostri interessi e neppure quelli dei migranti. Facciamo solo gli interessi di quei criminali che sfruttano e alimentano il fenomeno.
R
io non voglio “continuare cosi”, ma è mai possibile che mi si attribuiscano cose che non ho mai detto né pensato? Meloni ora dovrebbe, stante il suo programma, cercare soluzioni in Europa (mai trovate da nessuno, non c’è la volontà) speriamo ci riesca. Tutti i governi su questo campo hanno fallito. Ma non possiamo lasciar morire la gente in mare o sul ponte di una nave nè fare discorsi di largo respiro a gente che cerca solo di sopravvivere. Questo penso dovrebbe essere chiaro anche a lei e spero una volta e per tutte.
X Luigi: mi permetta di ribadire un concetto anche se so che Lei non ne ha certo bisogno: se, per ipotesi, una portacontenitori della Mercks in servizio da Atene a Valencia , incrocia una barca di migranti naufraghi alla deriva nel Mediterraneo, ha l’obbligo di fermarsi e recuperarli. Questa è la legge del mare a cui nessuno, forse neppure i pirati, si è mai sottratto. Una volta a bordo, l’emergenza è finita e la portacontenitori scaricherà i naufraghi a Valencia e non certo a Lampedusa su richiedta dei migranti. La richiesta del porto sicuro non significa automaticamente il porto più vicino, ma signofica un porto in cui il naufrago puo ristabolirsi e da dove piu partire per andare dove crede. Malta, Lampedusa, Cagliari, Catania, Tolone, Nizza, Barcellona, Valencia, Amburdo, Brest,…..sono tutti porti sicuri. Malta ha detto assolutamente no ed allora perchè non viene messa al bando? E non mi vengano a dire che se è vero, e sottolineo se, uno ha attraversato il Sahara, e stato torturato e frustato in Libia, parte su un gommone per destinazione Norf con risinili probabilita di farcela, nel momento che questo è al sicuro su una nave ONG, riforcillato , riscaldato , protetto non regge 22 ore di traversata Lampedusa Marsiglia ?I buonisti dovrebbero avere un po più di rispetto per la nostra intelligenza.
R
chi sarebbero i “buonisti”?
X Sra Gazzato: i”buonisti” sono una categiria di individui chi in mamllafede e chi ignorante. Io non riesco più a reggere quando sento un cretino( un buonista, appunto) che dice che fuggono dalla guerra. Chi di questi scimumiti è in grado di dirmi in quali paesi c’è la guerra? Ed i boccaloni ci cascano tutti. Io ho battuto l’Africa palmo a palmo e le posso garantire che guerre non ce ne sono. Violenza? Si. Poverta? Abbastanza. Ma sono gli africani ricchi ed istruiti ad avere ridotto i popoli così. Fintantochè non si sanno le cose e si ragiona per sentito dire non si risolverà mai niente. Non solo ma aumenteranno le comprensioni e gli odi tra di noi. Sono due anni che sto cercando di sollecitare un finanziamento al nostro governo per un progetto da 25 milioni di Euro. 25 milioni di Euro! Ha capito? È un progetto che aiuterebbe un’azienda italiana e che creerebbe ricchezza in Etiopia oltre a 600 posti di lavoro. Risposta? Bè si….cioè no…be vediamo…..verifichiamo….Ed intanto i cinesi si portano via l’Africa e ci lasciano i clandestini. L’Europa non ha nessun piano sul tavolo e gli unici a parlare sono i buonisti, le ONG, Casarini etc. Ma come facciamo ad essere cisi stupidi? Gli Africani sono sodomizzati dai loro ricchi governanti africani stessi e noi siamo qui a flaggellarci ( ed a flagellare la Meloni). Complimenti. Siamo il lizza per vincere il “Coglione d’oro”.
R
Bianchi si pulisca bene la bocca prima di scrivere qui, lei ha la tendenza ad essere “sboccato”, abbia pazienza, ma che non ci siano guerre in Africa, lei l’avrà anche passata palmo a palmo ma forse smettevano quando passava lei e poi riprendevano. Comunque guerre o no le persone che affrontano la morte per scappare dal loro paese, tanto bene non stanno dove stanno non crede?
In quanto ai buonisti. La mia era una domanda pleonastica, lo so che lei identifica cosi i “coglioni” quelli ai quali attribuirebbe il bel complimento finale con tanto di banda in testa. La destra da sempre chiama buonisti chi ritiene che sia solo ipocrita perché i buoni sono solo quelli che hanno i soldi e creano “lavoro” in giro per il mondo (lei è escluso da questa critica assieme a pochi altri) solo per poter sfruttare le popolazioni locali, pagarle una pipa di tabacco, come diceva mia nonna che fumava in pubblico quando alle donne era consentito solo aspirare il fumo del marito, sfruttare al meglio le risorse del luogo e mettere un bel gruzzolo in banca magari esentasse.
Lasci stare Casarin e Co., non faccia nomi per favore, qui non è consentito insultare nessuno e io mi dissocio dai suoi insulti anche se dubito che li leggerà. In quanto a Meloni, lei è molto distratto qui, io, le ho persino fatto gli auguri prendendomi da molti che sono diventata di destra. Cosa non vera, naturalmente. ma che ad alcuni piace usare come una lama. Quando sono in vena di fare i “buonisti” naturalmente.
X sra Gazzato: è fondamentale mettersi d’accordo sul termine guerra. Se per guerra intendiamo il significato classico, cioè bombardamenti, movimenti di truppe, prigionieri e campi di prigionia, etc. allora mi deve fare dei nomi chiari. Se per guerra intende disagi, malesseri ingiustizie etc, allora ( e lo dico senza ironia) anche Castelvolturno è zona di guerra. Bisogna stare molto attenti con le parole. E lei lo sa bene .
R
certo che lo so. Mi sembra che sia lei quello che ha qualche lacuna.
Ecco qui per riempirle:
https://www.treccani.it/vocabolario/guerra/
se lo legga tutto fino alla fine e poi, evitiamo di ciurlare nel manico per favore.
Osservo che ogni tanto questo blog si anima di personaggi che entrano qui per indignarsi su quello che scrivo pensando di trovare terreno fertile per le loro recriminazioni… un tanto al chilo. Poi si accorgono che trovano pane per i loro dentini aguzzi e…scappano a gambe levate.
E non possono essere tutti robots perché c’è la guardia al “calcello”…
@Mariagrazia: osservava solo due giorni fa come fossero rimasti 4 gatti… Ora invece è arrivata un po’ di cagnara. Comunque credo che sia dovuto al fatto che il suo post sia stato pubblicato su Italians, è stato un richiamo.
Quello che mi colpisce è come esprimano opinioni forti – di cui non voglio entrare nel merito – ma non reggono una risposta: al primo tono appena deciso, appena diretto… piagnucolano che l’interlocutore risponde stizzito, è borioso, che insomma la buona educazione dove sta di casa ecc. Mah.
R
si, era proprio quello che volevo dire, Francesco, la mia osservazione sui”3 gatti” non voleva essere negativa, a volte come si dice, meglio pochi ma buoni. Ma a me non dispiace se entrano in tanti a commentare, c’è posto per tutti, ed ho visto che il blog va a periodi, in base anche a quello che succede e a come i miei articoli fanno “breccia” nella sensibilità delle persone, quello che mi da un po’ di fastidio è che molto spesso le opinioni che non collimano con le nostre vengono subito demonizzate e molti entrano qui solo per polemizzare credendo che io, magari mi intimorisca. Va bene tutto, ma le offese, le critiche sperticate o polemiche, anche basta, grazie.
Sì. Come dice Bianchi, per porto sicuro si intende “terraferma”, nel senso che l’importante, per un naufrago autentico e non finto, è di mettere i piedi sull’asciutto.
Può essere un molo o una nave abbastanza grande per navigare in sicurezza.
Se un porto sia sicuro dal punto di vista della sicurezza personale il salvatore, se è un salvatore occasionale e non professionista, non lo può sapere.
Vi racconto un fatto curioso. Tanti anni fa ho fatto naufragio anch’io.
Stavo tornando dall’isola della Maddalena verso il villaggio di Valle dell’Erica da cui ero partito viaggiando su una barchetta minima, un “Sunflower”, con lo scafo di 330 cm fatto di polistirolo espanso rivestito da uno strato di plastica, e un albero sottile senza sartie.
Si alzò un maestrale forte che mi piegò l’albero e mi fece scuffiare più volte.
Una barca a vela di passaggio mi soccorse: mi fecero salire a bordo e tirarono a bordo la mia barchetta.
Dato che erano diretti a Palau mi scaricarono lì e se ne andarono, e io gli fui molto grato comunque.
Essendo in costume da bagno e senza soldi con me, chiesi al bar la cortesia di farmi telefonare gratis a mia moglie perché mi venisse a prendere.
I salvataggi in mare funzionano così,
Altrimenti si parla di servizi di traghetto organizzati.
R
bollo il suo raccontino ma che c’entra con quei disgraziati? Signor Luigi, cerchiamo di non “scuffiare” anche qui, per favore.