E’ tornato più ricco e spietato del Conte di Montecristo. A chi pensava che fosse finito, sta facendo sberleffi dal giorno delle elezioni e non sembra voler smettere. Più intrigante e intrigoso di sempre, dopo aver messo il suo paggio Fernando/Benito al Senato e dopo essersi accomodato su quella poltrona . ha ripreso fiato ed ora ci farà pagare cari i tanti anni di quasi assenza dagli schermi.
Se Meloni si illudeva fino a qualche giorno fa di essere lei premier ora dovrà ricredersi perché il premier sarà lui e dovrà star dietro alle sue sparate ogni giorno senza poter fare molto altro.
E ha solo 86 anni e tanto, pensa, gli danno del rimbambito ormai da dieci anni, lasciamoglielo credere e cosi lui potrà sfogarsi a dire, fare, baciare, lettera e…testamento… no. Acchi? Non ha nessuna intenzione di testamentare, lui è tornato per restare e per far vedere gli effetti pirotecnici e tutti i frizzi e lazzi da cabarettista mai stanco di calcare il palco.
E lo ha già messo nero su bianco alla premier prossima ventura perché non si creda di governare di suo buzzo, dovrà tenere conto di chi ha già sperimentato troppe volte quel ruolo per lasciarlo ad una donna. Di destra, ma sempre donna. E se non è sceso alle altezze dei complimenti rivolti ad Angela Merkel, ha messo bene in chiaro quali sono le migliori qualità della giovane italiana Giorgia, cosi tanto perché gli italiani non dicano che lui non glielo aveva detto.
E anche perché cosi la tiene bassa (come direbbe Goldoni), non alza troppo le penne, non si monta la testa, insomma la ducessa…
E per fare ciò, ha messo in mezzo il suo caro amico di una vita, ma si quello del lettone che quest’anno però si è un po’ risparmiato visto le tante spese che deve affrontare e gli ha regalato solo 20 bottiglie di vodka e neppure della più cara, anzi era un po’ tagliata coll’acqua di San Pietroburgo, ma tanto lui non se n’è accorto e neppure i suoi assaggiatori. Occhio, Melona, perché io ho quel bel tomo di amico li, le ha mandato a dire e sono ben piantato sulla scena mondiale e potrei accreditarmi anche come mediatore e tu se alzi la cresta puoi fare la fine della prima della classe dietro la lavagna.
Insomma, se non avete ancora capito di chi parlo, lo capirete con questa definizione che ha dato di se stesso mentre raccontava una delle sue barzellette: l’umo politico più intelligente d’Italia…o ha detto del mondo?
Boh, non ricordo ma poco importa a questo punto avrete davvero pochi dubbi.
Non credo c’entri molto il fatto che la candidata Premier sia una donna. S.B. non ce la fa proprio a fare da secondo e fa di tutto per attirare l’attenzione come i bimbi che fanno i capricci. Per ora mi sembra che Meloni un po’ lo lasci fare – facendogli fare la figura del vecchio rimbambito – e un po’ lo rimetta in riga.
E se invece fosse il suo l’approccio giusto per far ragionare Putin, povero bimbo, che si sente minacciato dall’occidente e nessuno lo coccola più?
R
poverino…magari fosse l’approccio giusto ma credo che se Berlusconi fosse davvero cosi potente bisognerebbe fargli un monumento, ma perché allora non ci ha già provato e se lo ha fatto come mai non ha funzionato?
Come avevo già osservato nell’altra discussione, Berlusconi si comporta in modo veramente strano, da rimbambito.
Non è nuovo per lui dire cose imbarazzanti salvo poi ridimensionare o smentire, ma questa volta sta esagerando.
Se non è rimbambito, ci potrebbe essere una spiegazione sensata, anche se mi pare un volo pindarico.
Potrebbe essersi messo d’accordo con la Meloni per giocare al “poliziotto buono e il poliziotto cattivo”. In questo caso, al “fedele all’atlantismo la Meloni, e con la porta aperta verso la Russia Berlusconi”.
Potrebbe essere uno stratagemma per far dire a qualcuno dentro la maggioranza le cose che la Meloni non può dire, dopo aver professato atlantismo senza tentennamenti e continuità con Draghi.
Per esempio, che si dovrebbero togliere le sanzioni che fanno più danno a noi che alla Russia.
R
fanno danno anche a Mosca solo che loro lo nascondono bene.
Secondo me, per tagliare la testa al toro, sarebbe cosa buona e giusta che in Italia si cambiasse, una volta per tutte, sia parte del nostro sistema costituzionale, portando l’Italia ad essere una Repubblica Presidenziale, sia il nostro oramai obsoleto “meccanismo elettorale”.
Pochi partiti invece della solita pletora di liste e listarelle.
Chi ottiene piu’ del 50% dei consensi governa per cinque anni, altrimenti le prime due compagini (non sono ammesse coalizioni ma solo singoli partiti) classificate vanno al ballottaggio; dallo spareggio scaturira’ il partito vincitore il cui leader diverra’ automaticamente e senza dover attendere incarichi da chicchessia, Capo dello Stato; egli formera’, o avra’ gia’ formato, avendo pronta la lista dei componenti, il suo governo con gente del suo partito e con un mandato quinquennale.
Esisterannno, piuttosto e giustamente: un organo istituzionale che vigilera’ sull’operato del governo affinche’ esso si attenga ai canoni e alle regole dettate dalla Costituzione, e una “costruttiva” opposizione governativa.
Basta con accordi, compromessi, coalizioni, ammucchiate e quant’altro fra partiti nei quali c’e’ sempre chi la vuole cotta o chi la vuole cruda!!!
Non e’ possibile che, in nome di una presunta democrazia, ogni volta si debba assistere a litigi fra politici, lungaggini burocratiche, consultazioni varie, per formare un esecutivo
(abbiamo votato il 25 settembre 2022 ed e’ trascorso gia’ un mese senza che in Italia si sia ancora costituita una governance!!!),
snervanti attese, suspence e, per buona misura, anche cazz…* varie sparate da singolari personaggi a cui sta piu’ a cuore il proprio tornaconto che il bene nazionale!!!
Personaggi, tra l’altro, che contribuiscono non poco a condizionare oltre che a sputt…* un esecutivo ancora in embrione ma gia’ suscettibile di essere trafitto dalla immancabile, onnipresente, “spada di Damocle” della sfiducia, prevista proprio dal nostro barcollante ed obsoleto sistema di…Repubblica Parlamentare!!!
Ricordiamo che Berlusconi teneva in palmo di mano il famoso “Elogio della pazzia”, di Erasmo da Rotterdam, di cui sembra aver fatto tesoro per spunti del tipo corna nelle foto di gruppo di capi di Stato e di governo, apprzzamenti sulle forme basse della Merkel e così via.
Però in altri lidi non è che si stia meglio, in UK per esempio la Premier fresca di nomina ha fatto un bello scherzo ai sudditi del re pure lui di fresca “nomina’, ha annunciato la drastica riduzione delle tasse, per
poi dire: “Ci avere creduto, facce di velluto”.
Signora Gazzato, anche noi nascondiamo bene gli effetti delle sanzioni sull’economia italiana.
Parliamo di rincari dei combustibili, di imprese che chiudono, e di famiglie che non arrivano a fine mese come se si trattasse delle piaghe d’Egitto mandate da Yahvè.
Una parte dei rincari dipendono dalla guerra in sé e dalla speculazione, ma una parte dipende dal fatto che abbiamo messo le sanzioni alla Russia, e che compriamo materie prime da altri fornitori a prezzo più alto.
La Russia non ha cambiato la sua strategia militare a causa delle sanzioni, e non sarà costretta a ritirarsi a causa delle sanzioni. Se si ritirerà sarà per motivi militari. Putin non perderà il consenso interno a causa delle sanzioni.
Non è mai successo.
A partire dalle “inique sanzioni” di mussoliniana memoria che furono applicate all’Italia dopo l’aggressione all’Etiopia, fino alle più recenti applicate all’Irak e all’Iran, alla Corea del Nord …… , le sanzioni hanno sempre aumentato il consenso dei dittatori e dei governanti in genere.
E questo gli americani lo sanno benissimo.
Ma intanto, con le sanzioni, loro diventano più ricchi e più forti, mentre noi europei diventiamo più poveri e più deboli.
@luigi: certamente le sanzioni applicate a regimi dittatoriali non bastano a far cadere quei regimi. Possono avere un impatto sulle democrazie ma non su una dittatura che per definizione non lascia spazio al dissenso. Ma non è quello il loro scopo. Lo scopo è indebolire la capacità bellica ed economica del Paese colpito. In questo senso, nel caso dell’Irak hanno funzionato, Saddam non era in grado di porre in essere una vera minaccia militare (ed infatti USA e GB le prove per quella minaccia se le sono dovute inventare), in realtà non lo sarebbe nemmeno l’esercito malandato di Kim per cui la bomba atomica è uno spauracchio per garantirsi contro interventi esterni, non certo per perseguire avventure espansionistiche verso i paesi confinanti.
Ora, ovvio che il popolo russo non farà la fame per via delle sanzioni. Nemmeno noi facciamo, né faremo la fame. Ad entrambi saranno richiesti sacrifici, qualcosa che persino i nostri vecchi nati nell’immediato dopoguerra faticano un po’ ad accettare, per quanto dovrebbero esserne più avvezzi rispetto alle persone della mia generazione. Naturalmente non mi fa piacere versare 150 EURO mensili in più per il solo riscaldamento (in attesa del conguaglio primaverile…) ma non è la fine del mondo. Per me è piuttosto impensabile proseguire con lo scambio tecnologico e di saperi (peraltro unidirezionale) verso la Russia sapendo per cosa verrà impiegato. Se la mancanza di tecnologie e prodotti dual use occidentali renderà la vita più difficile ai russi (e sembra proprio lo stia facendo) ben venga. Ormai è chiara la loro strategia deliberata di colpire i civili: è stato osservato, riportato, registrato, provato. Negare questi aspetti criminali non è esercitare un pensiero critico: è malafede, cui si mette l’etichetta di indipendenza di pensiero, acume, intelligenza e così via. Pertanto seppur dolorose anche per noi ben vengano le sanzioni, accetto di buon grado pur di non foraggiare il sistema-putiniano fino a dargli il via libera verso altre “avventure” (che intraprenderebbe sicuramente se continuassimo con il business as usual, ne abbiamo avuto dimostrazione con il dopo-Crimea).
Inoltre non so per l’Italia, ma già prima della guerra i costi dell’energia stavano montando. Qui il mio fornitore di elettricità già il novembre scorso aveva disdetto il mio contratto perché non poteva ottemperarlo, ed era tutt’altro che un caso isolato. Usiamo con intelligenza le risorse (materiali, culturali, umane) che già abbiamo (e che le sanzioni non toccheranno) e non sentiremo i contraccolpi del non assicurare più i nostri proventi al regime russo.
Giusto ieri avevo parlato in termini poco lusinghieri della Premier inglese Liz Truss, che oggi s’è dimessa: giuro che non ne ho colpa.
La Truss s’è dimessa pure da leader del partito conservatore.
Comunque, battute a parte, la sua carica è durata appena 44 giorni, un record nella storia del Regno Unito. Dopo aver annunciato un drastico taglio delle tasse di 18 miliardi di sterline a vantaggio dei più ricchi, per rilanciare l’economia, aveva dovuto fare marcia indietro dopo il tonfo della sterlina e dei titoli di Stato, e incalzata dal Cancelliere dello Scacchiere Hunt (in parole povere il ministro delle finanze) ha deciso di lasciare.
Ha annunciato che sarà sostituita entro il 28 ottobre, ma sarà vero? i laburisti e i LibDem, infatti, insistono per ridare voce agli elettori. Grattacapi anche per il neo-re Carlo.
In campo internazionale, fortemente critica la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, visto la nomina di “falco” che la Truss s’era guadagnata,
mentre Biden la ringrazia per il suo appoggio incondizionato all’invio di armi in Ucraina.
Beh che la portavoce russa sia critica poi…pensi a criticare se stessa e il suo capo, ne avrebbe fino al 3mila.
Truss è indecente, ha sbagliato tutto a tempo di record, avrebbe dovuto dimettersi dal primo giorno.
Francesco, condivido la prima parte del messaggio, ma il resto no.
Nelle guerre di oggi, fatte con armi che colpiscono a distanza, i civili ci vanno di mezzo per forza. Anche volendoli colpire apposta sarebbe difficile, perché i missili si lanciano a decine di km di distanza, e i russi non hanno neanche il GPS per migliorare la guida. Come dicono i giapponesi, “Akikoio koio”
Questa guerra non è diversa dalle altre (Afghanistan, Irak, Siria, Libia, Yemen ….. ) E’ solo diverso il modo di raccontarla.
Nelle altre guerre la nazione aggredita non aveva nessuna possibilità di far sentire la sua versione dei fatti sui nostri media. Era completamente silenziata. In questo caso, viceversa, ci arriva praticamente solo la versione ucraina dei fatti.
Io, come lei, non mi preoccupo di pagare un po’ più care le bollette, ma per chi ha perso il lavoro o l’intera azienda è tutto un altro discorso.
E tutto questo perché ce lo ha ordinato Biden, altrimenti, a nessuno dei leader europei sarebbe passato per la testa di imporre sanzioni alla Russia.
R
Insomma, noi siamo schiavi di Biden, della propaganda, i russi sono solo delle mammolette innocenti Putin poi non ne parliamo, lo faremo santo…
Le guerre fanno schifo tutte questa qui fa ancora più schifo perché in troppi non capiscono che è un brutale attacco lanciato da chi vuole uccidere i valori occidentali, colpire i civili, massacrare e stuprare le donne, deportare i bambini, devastare, tenere al buio e al freddo migliaia di persone, farle scappare dal loro paese, sconvolgere la vita di un intero continente…mettere in dubbio persino che Cristo sia morto sulla croce e farci credere che non si possa credere più a nulla ma dubitare persino che noi siamo veramente noi …
No signor Luigi, lei ha torto, lei è vittima della propaganda dei russi infiltrata ovunque. Questa è la mia opinione e la prenda per quello che vale ma non posso fare a meno di dirglielo.
@luigi: le faccio presente che i leader rispondono all’elettorato anche se a volte non sembra e magari a lei non garba. Nell’elettorato c’è anche il sottoscritto che, come altri, approva le sanzioni e se ne assume costi e responsabilità. Se provasse anche solo lo sforzo di uscire dalla sua bolla, allora perderebbe parte della sua sicumera che la spinge ad affermare “E tutto questo perché ce lo ha ordinato Biden, altrimenti, a nessuno dei leader europei sarebbe passato per la testa di imporre sanzioni alla Russia.”
Taccio poi per carità di patria sulla sua interpretazione dei bombardamenti sulle infrastrutture civili. Mi spiace che sia vittima della propaganda Russa, con buona pace dei suoi 30 anni passati ad analizzare dati e trarne conclusioni.
Più che il destino è Berlusconi a farsi beffe di tutto e di tutti. Però con la vodka e la letterina amorosa dell’amico russo, ha superato il limite, dovrebbe togliersi dai piedi e chiedere scusa. Ma lui non solo si fa beffe di tutti ma si farebbe due beffe anche di questo se leggesse. Perché non è che sia rimbambito, come molti dicono, al contrario è più lucido che mai e sta già minando il governo Meloni prima che nasca. Lo sta uccidendo in culla, insomma.
Povero Tajani, che pena mi fa. A fare il ministro degli Esteri avrà le sue belle gatte da pelare e forse anche qualche cagna (per par condicio) visto che la premier è donna e che donna.
Ma lei non sarà un Berlusconi con la gonna ma una Meloni coi pantaloni e se vuole governare dovrà cantarle chiare all’amico di coalizione: ” e qui comando io e questa è casa mia”…altrimenti quello le fa portare a spasso il cane mentre lui porta a spasso l’Italia.
Cari Francesco e Gazzato, non mi sono mai accorto che in Italia circoli una propaganda russa e non vedo attraverso quali canali potrenbbe filtrare.
Io ragiono con la mia testa e le uniche voci che sento dire quello che dico io sono quelle di autorevoli personaggi che non credo siano vettori di una fantomatica propaganda russa.
Parlo di persone come Sergio Romano, Corrado Augias, Travaglio, Cacciari, Rovelli, Canfora, Odifreddi, De Magistris e tanti altri.
Viceversa percepisco una fortissima propaganda antirussa che permea la maggior parte dei media. Che si tratti di propaganda lo percepisco dall’uso gratuito di aggettivi, di verbi non neutri, dal fatto che si raccontino certe cose e non altre, dal fatto che quasi mai si riferisca la versione russa dei fatti per permetterci di farci un’idea propria.
Che io consideri Putin una mammoletta o una persona per bene, o quanto meno accettabile è una falsità che purtroppo ricorre nelle repliche ai miei messaggi, e fa parte della propaganda. Io non ho mai difeso o apprezzato Putin. Chi lo scrive mente sapendo di mentire.
Ho solo affermato che questa guerra è stata voluta, pianificata e provocata dagli americani, i quali continuano a lavorare perché non si arrivi alla pace perché vogliono snervare la Russia. Il giornalista Giulietto Chiesa, che era stato a lungo corrispondente da Mosca, aveva già previsto tutto 2 anni fa.
Putin ha sbagliato, ma non aveva molte alternative. Gli americani sono stati abili.
E smettiamola di dire che questa guerra è condotta peggio delle altre, perché è una balla!
E’ partita come una guerra limitata e i russi non hanno mai bombardato pesantemente la capitale Kiev, mentre la NATO ha subito bombardato a tappeto Baghdad, Kabul e Tripoli. Non è difficile immaginare quanti civili, donne e bambini saranno rimasti sotto le bombe, ma nessuno li ha contati.
R
prima di tutto non si permetta di scrivere questo : “Chi lo scrive mente sapendo di mentire.” Primo perché io non ho mai scritto “bugie” e se lei lo pensa mi offende, ho solo replicato alle sue reiterate e insistenti affermazioni che io considero sbagliate e secondo perché se c’è qualcuno che mente casomai è lei che continua a sostenere che la Russia ha le sue buone ragioni a fare quello che sta facendo (un disastro, una carneficina inaccettabile, una brutale aggressione verso uno stato sovrano) e insiste anche in tutti i suoi post in fotocopia da mesi su questa tesi, ma poi se qualcuno risponde che non è d’accordo e le spiega perché, replica piccato e con accuse di “mentire sapendo di mentire”. E se lei pensa di scrivere qui sopra, sul mio blog tutto quello che le passa per la testa pensando che quello che scrive insistentemente e in maniera quasi ossessiva, poi, passi inosservato o addirittura riceva gli applausi, si sbaglia di grosso, o accetta le reazioni critiche ai suoi post infarciti di odio verso gli americani e di sue congetture che non sono affatto la realtà solo congetture sue o prese a prestito dai personaggi che nomina (e poi lei penserebbe con la sua testa??) si sbaglia e anche di grosso. Io non sono d’accordo neppure su una virgola di quello che scrive ( o che scrive Giulietto Chiesa o altri come lui cui lei si ispira ) e lo dico e non me ne può importare di meno di quello che pensano tutti gli illustri personaggi che lei cita: io non prendo a prestito le idee di nessuno ma ho le mie e sono molto precise e le scrivo qui sopra da mesi, fin dal primo giorno. O lei accetta il contraddittorio oppure va a scrivere dove le danno ragione.
E moderi i toni, le passo questo post ma altri cosi NO, abbia rispetto per chi non la pensa come lei e continua da mesi a spiegarle perché.
Signora Gazzato, lei mi ha accreditato giustamente giorni fa di essere un buon incassatore, nel senso che, quando lei critica, anche duramente o in maniera sprezzante, le cose che dico, non faccio una piega.
In una discussione si fanno le affermazioni di cui siamo convinti, e si accettano le critiche e le affermazioni contrarie.
Quello che non posso accettare è che, oltre a criticare quello che scrivo, lei o altri critichino anche quello che non scrivo, semplicemente perché ritengono che io lo pensi, oppure che mi appiccichino delle etichette con superficialità, come quella di filoputiniano semplicemente perché sono antiamericano.
Questo tipo di critiche e di accuse, spesso espresse pure in forma sarcastica, non sono assolutamente giustificate da quello che scrivo, e quindi sono illazioni gratuite.
Dato che considero lei e gli altri interlocutori persone intelligenti e colte, perfettamente capaci di interpretare un testo scritto, non mi rimane altra alternativa che pensare che scrivere certe cose sapendo che non sono vere, semplicemente strumentalizzando qualche mio passaggio e facendo illazioni e dietrologia.
Questo non mi piace e lo considero un modo scorretto di dibattere su un tema, peraltro troppo importante per farci su dell’ironia, e quello che ho scritto voleva rappresentare questo disagio.
Non volevo offendere nessuno. Se non avessi stima per gli interlocutori di questo blog smetterei di frequentarlo.
R
E insiste…Luigi lei pensa male, anzi molto male. Quando ho scritto che lei è un buon incassatore intendevo che in genere non fa troppi piagnistei se rispondo o se altri rispondono contestandola, ma va avanti imperterrito per la sua strada…fin troppo, direi, quasi allo sfinimento dell’interlocutore.
Lei deve accettare qualche volta anche l’ironia (non sarcasmo) perché le confesso che a volte a leggere i suoi post sento un profondo senso di scoramento e sono mesi che continuo a risponderle sempre le stesse cose e lei non fa una piega ma continua a bombardare il blog con le sue tesi (che io trovo assurde) se ogni tanto mi permetto dell’ironia, lei se la piglia, oppure, ripeto, se ne va a scrivere dove le danno ragione. Oppure, se preferisce, ogni due per tre la cestino, scelga lei.
Oppure… continui a frequentare il blog ma la smetta di impermalosirsi su ogni virgola che non le sta bene in risposta alle sue “tesi”.
@luigi. Anche io la invito a moderare i toni.
Sugli autorevoli personaggi: anche se autorevoli, non sono immuni da toppate clamorosamente. Di Canfora mi ricordo una dichiarazione rilasciata al Corsera una settimana prima dell’invasione, in cui affermava che con tutta evidenza la Russia non avrebbe attaccato (infatti, abbiamo visto come è andata). Luigi, alcuni dei suoi “fari” sono fortemente ideologizzati (Chiesa quello dell’auto-attentato alle torri gemelle?), altri non si sono mai spinti ad affermare quello che afferma lei (Rovelli ha semplicemente portato avanti un discorso pacifista) mentre la posizione di alcuni (Augias) credo se la sia sognata. Ma non è nemmeno questo il punto, visto che altri personaggi altrettanto autorevoli hanno idee opposte alle sue, Luigi, e non dobbiamo dibattere a colpi di ipse dixit. Io credo che lei sia consapevole di avere torto marcio nella sua strenua negazione delle barbarie russe sui civili in Ucraina. Me lo suggerisce il fatto che si faccia scudo con le idee degli altri (anche prendendone in ostaggio il pensiero, vedi le mie precisazioni di cui sopra) sia nel pedissequo cherry picking: Kiev viene da settimane su settimane di terrore, patito unicamente dai civili, ed è ovvio che bombardare a tappeto una città di 3 milioni di abitanti prende il suo tempo, ma questo lei lo rimuove. Come rimuove che altre città sono già state bombardate a tappeto (Marioupol, per es), tattica che peraltro appartiene all’esercito russo per tradizione. Quello che scrive, tirando in ballo altre vittime per nascondere le presenti è meschino ed offensivo: della dignità delle vittime ucraine e della verità. Ma ai spiega con il suo bisogno di rimuovere l’imbarazzo che le provoca osservare che il male a questo giro non viene esercitato da coloro cui per ideologia ha deciso di attribuire tutte le colpe dei problemi del mondo, ma dai loro nemici. Oltre che dall’osservare che le vittime sono un popolo per cui lei non prova simpatia (sua stessa ammissione) né, con tutta evidenza, alcuna solidarietà.
R
anche a me francamente sembrava che Augias non fosse della “partita” ma non posso puntualizzare sempre tutto e neppure lo voglio fare, grazie per averlo fatto lei.