Tranne qualche logoro straccio che qualche nostalgico si ostina a tenere a brandelli ma attaccato al balcone o alla finestra, le bandiere arcobaleno inneggianti alla pace sono sparite.
La guerra alla pandemia prima e la guerra in Ucraina ora, sembrano aver fiaccato negli italiani la volontà di pace che per molto tempo sembravano considerare un valore primario
Prima viene la pace tra i popoli e poi tutto il resto. Ora che gli eventi incalzano e ci obbligano a vedere quello che non vorremmo vedere e a sentire quello che non vorremmo sentire, la richiesta di pace si è fatta flebile e quasi afona. La politica è occupata a pensare a se stessa, a sistemarsi nelle poltrone, a mettere insieme alleanze forzose, a destra ci si sforza di essere tutti amici, a sinistra è in atto il solito mea ipocrita culpa, stucchevole, inutile e soprattutto inconcludente.
Lui, l’uomo che minaccia da sette mesi la pace nel mondo sta li, imperterrito a minacciarla. Ormai la guerra è quasi sparita dalle TV, se ne parla ma con timore, si guardano le immagini che provengono dal fronte quasi con fastidio, si parla dei rincari del gas e della necessità di affrancarsi dalla Russia ancora quasi con distacco, come se il fatto non fosse nostro e se tutto dovesse risolversi in una bolla di sapone da un giorno all’altro.
Cosi fanno gli struzzi. Dopotutto, abbiamo anche altro a cui pensare, mille e uno sono i motivi per distrarsi da questa immane tragedia ed è meglio farne una piccola disputella locale dove si scannano tra loro nemici di una vita.
Purtroppo non è cosi. Non ricordo dove, ma ho letto che un suo generale ha detto di Putin che è uno che lascia molto poco di intentato pur di vincere…
Già, lo sappiamo, ce lo ha detto, lo ha minacciato più volte e sappiamo di cosa parlo: della minaccia di usare armi nucleari o in generale, di usare quelle armi che sono un tabù e che solo a nominarle si fa peccato.
Ma lui no, lui non ha mai incamerato i valori occidentali e perché avrebbe dovuto? Lui è uno che pensa con la sua testa, testa di russo e non è ogni testa di russo una testa come quella del compianto (ma da chi?) Gorbaciov.
Qui si parla di uno freddo, tenace, rabbioso perché la vittoria sembra stare per sfuggirgli di mano dopo sette mesi nei quali ha detto ai russi che sarebbero andati a fare una passeggiata in Ucraina a stanare i “nazisti” come andare per funghi. Un tempo un po’ lungo anche per chi è coperto e spalmato con la propaganda russa dai capelli agli alluci.
Gli appelli alla pace del papa sembrano cadere nel vuoto e ci vorrebbe ben altra grinta di quella di papa Francesco (con tutto il rispetto) anzi, ci vorrebbe che si mettesse all’opera il suo “Capo” e forse si vedrebbe qualche spiraglio, ma non è neppure detto perché ho l’impressione che l’uomo non ascolti proprio Nessuno.
E allora? si e allora mi è venuto in mente quello che mi insegnavano da bambina su come reagire di fronte a un cane feroce che mi attacca ( mi è capitato più di una volta): rimanendo calmi e attaccando a mia volta, cioè mostrando i denti alla belva feroce più di quanto li mostri lei e funziona, almeno io mi sono salvata cosi: insultandola a più non posso e mostrando di non aver nessuna paura anche se tremavo e avevo il cuore a mille. Dopo un po’ interdetta si guardava intorno e smetteva di abbaiare. Certo, non sempre può andare cosi ma sembra non esserci altra via, blandirla e mostrarsi piagnucolosi serve solo a farsi sbranare.
E cosi l’Occidente unito, ma davvero, dovrebbe fare con quell’uomo: mostrargli i denti e ben ringhiosi, continuare ad aiutare gli ucraini fino a scacciare quanto più possibile i russi dai territori occupati, staccarsi del tutto dalla dipendenza al gas russo e sanzionare ancora di più la Russia in ogni modo possibile affinché anche i più ricoperti di propaganda come una fetta di pane ricoperta di Nutella, si accorgano che non è Nutella ma …ben altro.
E poi accada che può.
Ma l’Occidente, Europa in primis, e’ sicuro di essere unito davvero?
Come ho gia’ avuto modo di scrivere, penso proprio di no.
Se i Paesi occidentali pensano solo a turlipinarsi, accecati solo dallo splendore del denaro che per loro e’ il vero ed unico valore che conta, allora e’ inutile farsi illusioni.
E’ vero che Putin e’ uno spietato soggetto figlio di putt…* capace di tutto ed incurante di tutti, cosi’ come i suoi simili Cinesi, Nord Coreani e Musulmani terroristi ma, non dimentichiamoci e prendiamone atto, seppur a malincuore, che dall’altro lato vi e’ una nutrita schiera di gente, altrettanto figli di putt…* che per i soldi ed il conseguimento dell’edonismo puro non guardano in faccia a niente e a nessuno: alleanze, ideali, cristianita’, umanita’, empatia… possono andare alle ortiche dinanzi all’opportunita’ di arricchirsi!!!
Piuttosto sono pronti, come suol dirsi, a vendersi il padre e la madre pur di incassare denaro, moltissimo denaro!!!
Del resto basta vedere i comportamenti egoistici di alcuni Paesi della UE verso altri Paesi europei o degli USA nei confronti di alcuni stati….europei.
Altro che Nutella!!!
R
Romolo, speravo da lei una parola di conforto…
Sarei tentato da essere d’accordo con Romolo. L’Europa non sta dando una bella mostra di sé, a prima vista. È giusto ma insufficiente elevare Orban ad emblema della divisione tra paesi europei, quando in verità nazioni più “pesanti” come la mia Germania si stanno comportando, in proporzione, peggio: le esitazioni di Scholz, l’opposizione al price cap, i 200 milioni di debito a creare un mercato artificiale… Eccetera. Ad oggi il 75% degli aiuti militari all’Ucraina arrivano dagli anglosassoni. 4 sistemi antiaereo (antiaereo!) tedeschi hanno messo mesi per arrivare in Ucraina.
Poi però guardo l’altro lato della medaglia, magari lo faccio per farmi coraggio. Nel farlo compio questo esercizio: occorre essere realisti e relativizzare dagli alti ideali che associamo alla costruzione europea. L’Europa è assieme al gruppo dei volenterosi (USA, Canada, Corea, Australia, Giappone…) l’unico amico dell’Ucraina. Lo è fisiologicamente perché una democrazia per quanto litigiosa non può che aiutare una democrazia, sarebbe innaturale che lavorasse a favore delle autocrature. Altre realtà più o meno democratiche sono indifferenti perché per loro l’Ucraina è lontana e preferiscono trarre vantaggi – o non incassare svantaggi – dalla situazione. Anche qui, sembra cinismo ma credo che sia sano disincanto. Gli Stati africani non si sono allineati perché non vogliono prestarsi a fare di nuovo da terreno di scontro tra USA e Russia: c’è da comprenderli. Sul lato opposto la stessa Ucraina non ha seguito la recente mozione ONU di condanna della Cina per il trattamento discriminatorio di alcune minoranze per ovvi motivi di interesse contingente. Questo per dire che nessuno è senza peccato ma proprio per questo a molti – non a tutti! – si può “perdonare” (non è il verbo più corretto, ma non me ne viene in mente un altro) la propria postura.
Tornando a questa fragile e biasimevole Europa proviamo a vedere i lati positivi. Il fronte è fragile, ma non si è ancora rotto. L’inflazione morde ma il lavoro c’è. La disoccupazione nel mio Land (ed anche in Germania) è ancora molto bassa, parlavo con amici italiani che tengono posizioni quadro in azienda e mi confermavano: si fa fatica a trovare forza lavoro, specialmente personale specializzato ma non solo. Ho avuto la ventura di dover scendere in Italia per il ponte del 4 ottobre (festa in Germania) un traffico – vacanziero! – infernale. Certo, io seppur benestante faccio risparmi in previsione: niente doccia calda, riscaldamento al minimo, auto solo se assolutamente necessario. Ma sono sacrifici irrisori ed alla portata di quasi tutti, al si là di ciò conduciamo la stessa vita di prima. Anzi, mi accorgo di essere più portato a spendere (ma faccio più selezione). Non mi pare nemmeno che la società sia particolarmente sfilacciata. Sento più coesione rispetto al tempo del Covid. Ci sono comprensibili manifestazioni di insofferenza e protesta, ma non vedo masse che voltino le spalle all’Ucraina attaccata.
Fronte umanitario: l’Europa non invia armi ma accoglie profughi ed elargisce fondi. Se quel paese sarà ricostruito sarà grazie alla solidarietà e agli interessi europei. I russi invece non ricostruiranno nulla, non hanno empatia nelle vene ma nemmeno classi imprenditoriali capaci o interessate a farlo. Intanto nel mio istituto attendiamo i primi ricercatori ucraini. Lo possiamo fare perché una regia comune a livello europeo ci ha permesso di farlo. Lo stesso dicasi per chi accoglie in casa, per le tante manifestazioni di solidarietà – ne sono rimasto impressionato durante le mie vacanze in UK questa estate. Anche i paesi che hanno votato verso il sovranismo non sembrano aver voltato le spalle ai nostri valori occidentali: tanto di cappello. Questa Europa è una famiglia disfunzionale in cui non funziona nulla, come i Simpson, ma che alla fine resta a galla, anche se qualche ingegnere in pensione borbotta “ehhh ma la NATO!”
l’intervento è già prolisso, me ne scuso, avrei ancora qualcosa da aggiungere ma credo basti. Buon fine settimana.
R
no, non è prolisso ma interessante e condivido quello che scrive, solo non capisco quando dice che l’Europa non invia armi, le risulta cosi? a me sembra lo faccia anche se in numero inferiore agli Usa. Altrettanto a lei.
@mariagrazia: ha ragione, intendevo appunto che gli USA forniscono molto più materiale bellico (ho letto, mi pare sul Corsera, il 75% del totale) dell’Europa. Del resto i contribuenti americani già hanno finanziato la nostra difesa per decenni – cosa che a suo tempo ha fa arrabbiare, stavolta a ragione, Trump.
Anche io, credetemi, desidero tanto che i negativi eventi che si sono profilati vadano diversamente: che si risolvano positivamente, in qualche modo.
La giusta ed augurabile parola di conforto dovrebbero darcela non io, che non conto un tubo, ma piuttosto i nostri politici, italiani ed europei.
I primi attuando provvedimenti che, sul momento, possano almeno arginare lo tsunami del costo delle bollette in attesa di soluzioni piu’ solide;
cosi’ come si fa quando, dinanzi ad una profonda ferita sanguinante ad un arto, si applica, strettamente ma provvisoriamente, un laccio emostatico per frenare l’emorragia in attesa di un intervento chirurgico.
I secondi vedendo di mettere da parte il loro cieco egoismo e spregiudicata avidita’ venale, trovando, una volta per tutte, la strada di una vera e solidale cooperazione fra di essi.
E’ perfettamente inutile, a mio parere, strombazzare su valori, democrazia, unione, unita’ di intenti e quant’altre belle chiacchiere quando poi, alla prova dei fatti, ognuno di quei libertari Paesi pensa per se’ stesso e non solo, ma anche e soprattutto mirando a costruire il proprio benessere sulle disgrazie degli altri comportandosi da autentico sciacallo o iena antropofaga che dir si voglia.
A questo punto che differenza c’e’ fra un Putin violento, dittatore e sanguinario che fa ammazzare gente inerme tramite bombardamenti, torture e nefandezze varie e i leaders di governi occidentali, cosiddetti libertari e democratici ma che con altrettanta spregiudicatezza pensano solo a rimpinzarsi di soldi speculando sul prezzo di beni di prima necessita’ a danno di altri Stati (ammazzandoli economicamente e socialmente), per giunta pure loro ALLEATI e occupanti la stessa barca?
Putin, il leader cinese, quello nord coreano e i vari sceicchi, califfi e imam a capo di Stati musulmani hanno capito da un pezzo qual’e’ il tallone d’Achille dell’occidente e ne approfittano… purtroppo; e tutto cio’ mentre i leaders “occidentali” continuano a comportarsi da veri imbecilli (ci sono o ci fanno?).
Come ripeto e concludo, la parola di conforto ce la devono fornire, con i fatti concreti, i capi di stato occidentali: italiani per quanto riguarda noi Italiani ed europei per quel che concerne la (pseudo) Unione Europea.
Lasciamo da parte gli Americani, per il momento, che’ loro, pur coinvolti, e non poco, in tema di ambiguita’ e venale spregiudicatezza, sono un’altra storia.
R
qualche differenza dobbiamo pur trovarla tra chi massacra e distrugge un paese sovrano e chi vuole usufruire degli effetti positivi di una unione ma svicola sui doveri che questo comporta.
@romolo: invece c’è una differenza immensa tra i nostri pur mediocri leaders europei e Putin. La differenza risiede nel fatto che i primi mantengono i rispettivi paesi entro una o due cornici di alleanze (NATO e EU) nelle quali seppur spesso in disaccordo tra loro hanno evitato guerre fratricide tra i paesi aderenti. Se la immagina un miccia come l'”operazione speciale”, cosa avrebbe provocato nell’Europa di 80 anni fa? Non ci vuole molta fantasia per prevedere chi sarebbe già corso alle armi e per quale parte si sarebbe schierato. Saluti, buona domenica.
C’è poco da essere confortanti.
A Madrid la NATO ha deciso di aumentare le spese militari e di dislocare 300.000 soldati contro i 40.000 attuali lungo il confine con Russia e Bielorussia.
La NATO ha deciso di armare fino ai denti l’esercito ucraino per metterlo in condizione di ricacciare i russi dal Paese, a costo di distruggere l’Ucraina, invece di puntare ad un cessate il fuoco.
La NATO si allargherà ulteriormente a ridosso della Russia incorporando Ucraina, Finlandia e Svezia.
Biden ha invitato i cittadini americani che si trovano in Russia a lasciare il Paese. Analogo invito fu fatto ai cittadini americani che stavano in Irak prima dell’aggressione e invasione.
Il generale Petreus (non a caso quello che aveva comandato l’invasione dell’Irak) ha affermato che, se Putin usasse armi nucleari in Ucraina, la NATO interverrebbe direttamente e distruggerebbe ogni russo che si trovi in territorio ucraino.
Hanno già un piano pronto.
Zelensky ha chiesto formalmente alla NATO di non limitarsi a preparare una reazione ad un’eventuale escalation nucleare decisa dalla Russia, ma ad attaccare la Russia per primi.
Ci rendiamo conto di dove stiamo andando a parare?
Altro che gas e beghe politiche italiane! Stiamo procedendo speditamente verso una guerra tra NATO e Russia. Noi italiani stiamo andando verso una guerra con la Russia.
Le nostre città rischiano di diventare presto obiettivi dei missili russi.
I nostri politici, come la maggior parte dei politici europei, si stanno comportando come l’orchestrina del Titanic.
E noi continuiamo a giocare con le parole e a sottolineare quanto è cattivo Putin.
R
ma la pianti una buona volta con questa solfa su quanto è cattiva la Nato…e poi lei sarebbe quello che non tifa per Putin? difficile anzi molto difficile crederle. Lo vada a dire a lui come mai siamo messi cosi, lo chieda a Putin perché fa tutto questo casino magari a lei risponde visto che ne prende continuamente le difese, e cosi lo sapremo anche noi “poveri di spirito”…a sentire lei, (per non dire altro).
Io, da vecchio ingegnere in pensione, ma ancora lucido, mi chiedo se certe persone che sento o leggo in televisione, sui giornali, o in questo blog non hanno ancora capito la situazione o fanno finta di non capire.
Troviamo normale aiutare l’Ucraina aggredita, a costo di rimetterci decine di miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro e rischiare di essere coinvolti anche noi.
Mi chiedo perché a nessuno, a suo tempo, è venuto in mente di aiutare l’Irak aggredito (un esempio tra tanti) e mettere sanzioni agli USA.
Non sto provocando. Dico sul serio.
Quanto alle atrocità imputate ai russi in Ucraina, mi lasciano perplesso.
Che c’è di strano nelle fosse comuni? Se in una guerra ci sono dei morti civili e militari, da chiunque siano stati ammazzati, chi ha il controllo di quel territorio non può che seppellirli in fosse comuni. Mica li possono seppellire uno per uno al cimitero!
E mi spiegate perché un esercito invasore dovrebbe torturare i civili? Molto più verosimile che siano gli invasi a torturare i collaborazionisti e i partigiani. Nella seconda guerra mondiale funzionava così.
Ci sono troppe stranezze che vengono deglutite senza masticarle. E ho difficoltà a capire perché. Mi pare strano che chi dice di crederci sia veramente in buona fede.
R
Luigi se “dice sul serio” peggio mi sento e francamente un post cosi, per come sono fatta io (poco paziente lo riconosco) l’avrei fatto finire nel cestino. Ma la passo lo stesso e mi dissocio, risponderle poi sarebbe davvero cedere alle sue provocazioni non ci penso nemmeno.
IN quanto alle stranezze e alla “malafede”, gliela rispedisco al mittente, lei non si può permettere di tacciare (anche) di malafede chi no la pensa come lei, almeno non qui. Un altro cosi non passa. Spero di essere stata chiara.
Quello che Francesco scrive sul comportamento dei leaders europei, in teoria non fa una grinza, pero’ quello che io tento di far capire e’ che….
Sono trascorsi ben 65 anni (sono davvero tanti!) da quando furono fondate le prime istituzioni europee tipo CECA, EURATOM, CEE… e via dicendo.
Erano, allora, tutte iniziative sorte per arrivare, entro un ragionevole lasso di tempo e secondo i longimiranti disegni politici dei “Padri fondatori” (Adenauer, Schumann, De Gasperi..), ad una unione politica fra sei iniziali Nazioni europee ed altre che, in seguito, una volta pervenuti al traguardo della unione, avrebbero voluto starci.
Invece, tra allargamenti sconsiderati, continui litigi, menefreghismi sfacciati, reciproche turlupinature ed egoismi vari all’ennesima potenza, tutti pervasi da un acceso sovranismo che invece di attenuarsi o scomparire col tempo si fa invece sempre piu’ radicato, gli Stati europei con i loro meravigliosi statisti, restano, per quanto concerne quel grandioso progetto, sempre al palo….: dopo ben 65 anni!!!
Oggi non si tratta piu’ di coltivare un idealismo astratto e sognatore quale quello di far nascere gli Stati Uniti d’Europa…bensi’ esso diventa una necessita’ per il futuro di gran parte del nostro continente.
Ma i Capi di Stato euro occidentali continuano, purtroppo, a non capirlo… o vogliono non comprenderlo (non si sa ancora bene se ci sono o ci fanno).
E’ perfettamente inutile, a mio parere, voler ancora giustificare il comportamento dei governanti “occidentali” europei;
non si puo’ piu’ continuare ad illudersi o a sperare nella loro reciproca solidarieta’;
il tempo sta scadendo, purtroppo, se non e’ gia’ scaduto.
Russi, Cinesi, Musulmani terroristi, Nord Coreani e quant’altri, gia’ da un bel pezzo rendono difficile la vita a noi “occidentali”: Europei in primis che’ gli Statunitensi restano sempre una ricca e fornitissima potenza ben al sicuro oltre oceano, seppur con un loro presidente, Biden, alquanto opaco e gaffeur.
I piu’ vulnerabili oggi sul pianeta siamo proprio noi Stati europei carenti di materie prime e di spirito di solidarieta’.
Come si possono scusare o giustificare ancora governi come quello olandese o tedesco o norvegese che speculano sulle debolezze e i bisogni di loro “alleati” per arricchire o salvaguardare egoisticamente se’ stessi?
Fregarsene dello status socioeconomico di governi alleati con i quali si condivide (a chiacchiere) la stessa barca, i medesimi ideali e gli stessi obiettivi (sanzioni alla Russia putiniana e rinuncia al suo gas), mandandoli poi tranquillamente a “crepare” perche’ per il gas o le materie prime ognuno dovra’ provvedere in proprio non e’ tanto diverso dall’operato adottato da Putin che fa crepare i suoi nemici con bombe e torture.
Putin, palese feroce dittatore, uccide trivialmente e ferocemente gente inerme o dissidente sia in Ucraina come nel suo Paese mentre le cosiddette Nazioni liberali e democratiche uccidono lo stesso, ma col sorriso sulle labbra, “abbandonando nel deserto, senza acqua e senza viveri, nientemeno che i loro stessi amici dopo averli indotti a seguirli in una impresa eroica ed umanitaria come quella di sanzionare la federazione russa”.
E’ come se la Ditta di Milano per cui lavori ti ordinasse di andare per una settimana in missione, fuori sede, a Singapore per svolgere un compito professionale salvo che poi …il biglietto del mezzo di trasporto (aereo), la spesa per l’alloggio e il vitto (albergo) e quant’altro (trasporti urbani, taxi, telefonate…) sono tutte a tuo carico, completamente, senza rimborso, che’ alla Ditta non gliene frega un bel niente di quanto devi sobbarcarti!!!
Cosi’ capita oggi a certi Paesi eurooccidentali che hanno aderito, insieme agli USA, a sanzionare la Russia.
Si parte accomunati da entusiastici propositi e sicuri obiettivi da raggiungere per poi…accergersi che se qualcuno ci rimette sono ca…* suoi: GLI ALTRI SE NE FREGANO BELLAMENTE!!!
Vogliamo ancora giustificare certi leaders??
R
Romolo, qui nessuno giustifica nessuno, ma non le posso passare che non ci sia differenza tra l’uccidere fisicamente e la mancata osservanza delle regole di solidarietà fra i popoli della cosiddetta unione europea. Qui non la seguo più e la invito a riflettere su quanto scrive: essere dentro una unione anche sgangherata anche opportunista e poco solidale è sempre meglio che essere soli ad affrontare pericolose derive autoritarie.
Romolo, non voglio passare per quello che ha un’idea fissa, ma a nessuno è venuto il dubbio che a non volere un’Europa unita possano essere gli americani, i quali preferiscono avere rapporti con i singoli stati? (divide et impera)
Riflettiamoci un po’. Un Europa unita sarebbe per gli USA un interlocutore paritario. Abbiamo popolazione, denaro, tecnologie, persone competenti e capaci.
Se poi l’Unione Europeo fosse amica della Russia avrebbe anche quello che le manca: garanzia di fornitura di materie prime, e sarebbe veramente comparabile con gli Stati Uniti come potenza economica e industriale.
A questo punto, il presidente USA e il presidente UE tratterebbero da pari e il presidente UE potrebbe anche dire di no (per esempio, nel caso delle sanzioni).
Oggi, invece, se Biden chiama Draghi o Macron e gli chiede di fare qualcosa, l’altro si fa piccolo piccolo e risponde “signorsì”.
Supponiamo che, come scrive Luigi, siano gli Statunitensi a non volere la unita’ politica di parte dell’Europa.
Sorge allora una domanda che io, da perfetto profano di politiche internazionali, mi pongo e… pongo a Luigi:
– Come fanno gli “americani” ad impedire quel progetto -?
– Quale condotta assumono -?
– A quali mezzi ricorrono -?
– Inviano, forse, ad ogni Capo di Stato europeo della U.E. una lettera minatoria con la quale intimano di non prendere assolutamente iniziative in tal senso, pena bombardamenti o ritorsioni varie -?
Certo Putin o altri feroci dittatori possono ricorrere a simili espedienti – vedasi difatti l’ Ucraina invasa dai Russi perche’ aspirante ad entrare nella U.E. o aerei cinesi che sorvolano minacciosi Taiwan che deve “riunirsi” alla “madrepatria” con le buone o con le cattive… – ma non credo che Biden, come del resto non hanno mai fatto i suoi predecessori, arrivi a cio’.
Ovviamente tutto e’ possibile, che’ noi comuni mortali niente sappiamo o possiamo sapere di politiche e spionaggi internazionali.
Pero’…Mah!!!
Credo piuttosto, e lo vediamo, sentiamo e leggiamo ogni giorno in TV o sui quotidiani, che siano i governanti europei ad essere molto restii a creare una confederazione politica fra loro.
In un contesto paritario e solidale di nazioni, alcune di loro, vedansi Germania, Francia…, perderebbero “potere” e supremazia in campo politico, economico, sociale…divenendo semplici membri di un sovrannazionale sodalizio e di una superiore “governance”!!!
Altre, come Olanda e Lussemburgo, non avrebbero piu’ la facolta’ di speculare liberamente sul commercio del gas, dei diamanti, sui sistemi (paradisiaci) fiscali ecc.. perche’ anch’essi verrebbero inglobati in un piu’ vasto sistema statale, federale o confederale che fosse.
In buona sostanza diversi leaders di Paesi europei preferiscono “bazzicare” in proprio piuttosto che condividere, rinunciando a parti della loro sovranita’, con altri politiche e risorse, onori ed oneri.
Meglio essere primi da soli che uguali insieme e’ il loro miope pensiero, purtroppo.
Il risultato e’ che, a guisa degli antichi Fenici, i quali erano si’ straricchi economicamente ma ultradivisi politicamente in citta’ stato: Tiro contro Sidone; Sidone contro Biblo; Biblo contro Tripoli… ecc., finirono per essere fagocitati dai ben piu’ agguerriti e determinati popoli loro vicini (Babilonesi, Assiri, Persiani, Macedoni…Romani), cosi’, presto o tardi, anche gli Europei con tutta la loro civilta’ ricchezze e trascorse glorie, finiranno fagocitate da ben altre potenze e da ben piu’ crudeli sistemi.
Se e’ questa la prospettiva che vogliono i leaders europei….
P.S. – Sono pessimista?
R
vuole la mia opinione? Si, un pochino troppo pessimista e forse anche euro…depresso. Ma ci sta, oggi è la giornata mondiale contro la depressione, mi sa che in tanti in tempi come questi covano senza saperlo “il male oscuro”.
Ci sarebbe molto da dire sull’esplosione che ha danneggiato il ponte che collega la Russia alla Crimea, ma sarei bersagliata forse dal fuoco amico del blog (ma da quando mi preoccupa?).
Ma ci provo comunque: il camion con l’esplosivo proveniva dalla Russia ed era russo, chi lo guidava era russo, il proprietario è russo…naturalmente, come per i buchi del nord stream 2, i russi ne danno la colpa agli ucraini, e chi sennò?
Ma io sono molto perplessa e anche leggendo un pochino oltre la notizia e volendo ragionarci, forse gli ucraini sono quelli che ci guadagnano meno da questa esplosione, possibile che siano cosi ingenui?
mentre i russi sappiamo bene che ingenui non sono e stanno subendo una cocente e continua controffensiva che sta destabilizzando non poco il regime…ergo.
https://it.insideover.com/guerra/cosa-non-torna-nellesplosione-del-ponte-del-kerch.html
@mariagrazia: senza bersagliarla, anche io ho qualche perplessitá. dalla ricostruzione dell’evento sembra ci sia stato un tempismo perfetto tra esplosione del camion e transito di un treno. E poi: come fanno i russi a sostenere che non ci fossero state vittime e quanto esplosivo deve contenere questo camion? come ha fatto a passare del tutto inosservato? Sono domande da non-esperto. Vero anche che gli ucraini sono stati ondivaghi, siamo stati noi, no sono stati loro (forse accortisi di averla fatta fuori dal vaso non vogliono irritare gli americani?) chissá se sapremo mai laveritá.
Ma oggi mi piange il cuore per motivi che può immaginare. Altro non aggiungo. Un caloroso saluto a Lei, stia bene e complimenti per la pazienza nel gestire il blog.
R
grazie Francesco ricambio il saluto.
Se si riferisce alla strage di civili compiuta oggi dai russi in Ucraina, sono molto triste anch’io altro non saprei immaginare.
Ok.
Saro’ pure un…”eurodepresso”;
pero’ e’ un dato di fatto che Russi, Cinesi e quant’altri ci stanno tenendo ben in caldo sui carboni ardenti privandoci, paradossalmente, di gas per… riscaldarci e minacciandoci di spedirci (non per posta) sulla testa … testate nucleari e coinvolgerci in guerre totali!!!
E non solo quelle, ma anche limitandoci nella fruizione di materie prime per far andare avanti le nostre fabbriche con i loro relativi indotti mentre il nostro Paese rischia il collasso economico e sociale.
E’ un dato di fatto che mentre Putin e il leader ucraino, per opposti motivi, non hanno alcuna intenzione di cessare la loro guerra, la Germania, fregandosene di tutto e di tutti ed in barba ai piu’ elementari sentimenti di empatia e solidarieta’, scavalca gli altri Paesi europei e tutte le sue relative normative, investendo fior di miliardi, propri, per trarsi fuori d’impaccio dalle crisi energetiche (gli altri si arrangino).
E’ un dato di fatto che, sempre in barba alla pseudo unita’ europea e regole varie, la Germania investe fior di soldi, suoi, per riarmarsi alla grande incurante dei progetti per mettere su comuni “forze armate europee”.
E’ assodato che l’Olanda, virtuoso Paese che fa i conti in tasca a chi pare a lei, continua sempre a speculare sul prezzo del gas, alla faccia degli “alleati UE” e a lucrare attraverso i suoi “paradisi fiscali”…
E’ accettabile, piuttosto, che i leaders europei si riuniscano in faraoniche sale, tra sfarzi e costosissimi cerimoniali, per non concludere mai un tubo, oppure, ben che vada, rinviare alla successiva puntata importanti decisioni, a guisa di un film giallo, per tenere gli spettatori (cittadini) sempre col fiato sospeso?
Si puo’ essere ottimisti di fronte a simili comportamenti?
Si puo’ essere fiduciosi in questo sistema occidentale…
niente affatto unito, come invece, illusoriamente si vuol far credere?
Mi dispiace contraddire la pur gentile Sig.ra Gazzato ma la realta’ che vediamo sotto i nostri occhi e’ ben lontana dal “volemose bene” e dal “uno per tutti, tutti per uno” di “moschettierana” memoria.
E’ palese che in tutto questo scenario i governanti europei, ovviamente non proprio come quelli totalitari ma…quasi, in barba a tutte le piu’ rosee speranze, non solo non hanno alcuna intenzione di far fronte, uniti, al problema “costo del gas e materie prime” ma meno che mai di cogliere l’occasione, ora come ora, di trovare la quadra per intraprendere un serio percorso di unione politica.
Speriamo piuttosto che le giornate che seguiranno alla presente si limitino solo a commemorare la depressione e non qualcos’altro di piu’ grave.
Grazie per il termine “eurodepresso”!!!
R
ma prego, spero che però non sia vera euro depressione ma solo un passeggero e comprensibile momento di sconforto.
Romolo, la domanda che si fa lei me la faccio anch’io: come fanno gli americani ad ottenere la nostra obbedienza anche quando si tratta di iniziative che ci danneggiano molto e avvantaggiano loro?
La risposta non la so, ma ci deve essere.
Altrimenti non mi spiego come è stato possibile che, in occasione di questa guerra, l’informazione pubblica sia stata tutt’altro che obiettiva, e totalmente diversa dall’informazione che ricevevamo quando ad attaccare erano gli americani.
Questa volta abbiamo sempre preso per buone le notizie e le interpretazioni fornite da Kiev, anche quando erano inverosimili, e diffidato di quelle che venivano da Mosca.
Abbiamo messo in onda foto e filmati di morte e distruzione, e abbiamo perfino fatto il conto dei bambini morti.
Niente di tutto questo si verificò quando erano gli americani gli aggressori.
Ma l’interrogativo resta. Come fanno materialmente gli americano a darci ordini?
Riflettendo sulla storia osservo che Craxi e Andreotti, gli unici che provarono a fare la voce grossa (caso Sigonella) fecero una brutta fine. Craxi fu processato e morì esule ad Hammamet; Andreotti fu perseguitato fino alla fine con il processo per associazione esterna con la mafia. Ci fu anche l’assassinio inspiegabile di Salvo Lima, che molti interpretarono come un avvertimento, e non da parte della mafia.
Mi sono chiesto cosa succederebbe se l’Italia decidesse di chiudere la basi americane sul nostro territorio. Non avrebbe nessuna possibilità di successo.
Se gli americani si rifiutassero e noi gli mandassimo i carabinieri o l’esercito per sloggiarli, loro potrebbero far alzare qualche bombardiere e mandarlo a bombardare Roma, e noi non ci potremmo fare niente.
Sono d’accordo che, oltre all’interesse americano a tenere divisi gli europei, c’è anche la cattiva volontà degli europei stessi.
Forse perché vedono che, più si avanza nel processo di integrazione, e più aumentano i vincoli, mentre non aumentano le opportunità.
Per esempio, noi italiani paghiamo soldi buoni e ci ritornano soldi poco spendibili perché i progetti europei sono pieni di vincoli temporali e di finalità difficili da rispettare.
E poi ci sono i Paesi dell’Est che non sarebbero dovuti entrare, o almeno non subito, che rendono disomogenea un’ipotetica confederazione.
Signpra Gazzato, gli episodi del gasdotto e del ponte sono strani.
Come al solito, io seguo la strada del “cui prodest?”
Nel caso del gasdotto non ho chiaro a chi potesse far comodo. E’ una questione ingarbugliata, ma sembra che per i russi sia stato un danno. Se volevano interrompere il gasdotto sarebbe bastato chiudere il rubinetto.
Nel caso del ponte mi sembra che faccia più comodo agli ucraini. Ricordo che gli ucraini hanno già fatto saltare altri ponti (sul fiume Djnepr) per ostacolare i rinforzi russi verso Kerson.
Strano, però, che questa volta non abbiano rivendicato l’azione.
Il fatto che il camion fosse russo si può spiegare in tanti modi. Potrebbero aver corrotto qualcuno.
Se fossero stati i russi non mi spiego l’utilità, e bisognerebbe ipotizzare un sabotaggio di dissidenti russi.
R
lo sa che quel ponte era stato costruito abusivamente dai russi a tempo di record? Miracolo dell’ingegneria russa ( o si sono fatti aiutare da qualcuno?) E che Putin aveva dichiarato che era a prova di bomba? Beh, se sono stati gli ucraini non hanno che fatto un’azione di guerra difensiva legittima dato il disastro che per ringraziamento il russo sta facendo nel loro territorio, i morti e la devastazione. Certo però che i russi sono messi male se si sono fatti passare sotto al naso una tale carica di esplosivo…oppure i russi, che avevano da giorni preparato l’offensiva sulle città ucraine per “rappresaglia”, se lo sono bombardato da per loro per avere la buona scusa, in ambedue i casi sono i russi quelli che sono dalla parte del torto. Ma per lei e non solo lei questa cosa è di una difficoltà estrema da capire, me ne rendo conto. Se ogni tanto leggeste i link che allego, magari…