Oggi il papa ha chiesto a Putin e a Zelensky di trattare per la pace. Putin sta perdendo la guerra, ormai è chiaro, si sta ritirando dalle province occupate e l’esercito ucraino sta avanzando e liberando le regioni occupate e appena annesse alla Russia.
E’ chiaro che i due ormai sono ad un punto tale per cui negoziare una pace possibile sembra impossibile.
La brutale aggressione russa ad un paese sovrano va avanti da sette mesi e tiene il mondo col fiato sospeso per le implicazioni che questo insensato conflitto può avere. Le minacce di usare armi nucleari e di scatenare una terza guerra mondiale vanno avanti da sette mesi e non è più tollerabile. Non se ne può più. Perché dobbiamo ancora sopportare questo strazio?
Dopo due anni di Covid durante i quali abbiamo vissuto sotto la minaccia di un’epidemia che si propagava sempre di più e non avevamo mezzi per fronteggiarla. Ora il virus non è ancora sconfitto ma forse si può guardare avanti senza subirne la costante minaccia. Ma dobbiamo ritrovare la serenità che ci è stata ancora una volta sottratta a causa dell’intervento insensato del leader russo smanioso di allargare i propri già larghi confini.
Non ci sono scuse: ha fatto carta straccia di tutti i trattati internazionali da lui stesso sottoscritti e perché?
Per una sua ambizione personale, altro non può essere. La necessità di mantenere un potere forse evanescente, forse una sua malattia incombente che non gli consente di ragionare con lucidità…qualsiasi cosa sia è una porcheria!
La sopraffazione, la prepotenza, l’arroganza del potere che usa le armi contro civili inermi e che minaccia di far esplodere il mondo se non vedrà esaudire le proprie ambizioni e il mondo dovrebbe piegarsi alle sue fisime?
Il mondo intero deve stare a guardare questo eccidio continuo? questa è una guerra insensata che ha portato lo scompiglio nel cuore di un’Europa che è stata devastata da una guerra e che a fatica era riuscita a trovare la strada per una pace duratura. Ed ora dovremmo buttare tutto alle ortiche per un insensato capo di stato che pensa di avere il mondo nelle sue mani? Lui e i suoi sodali, il suo piccolo entourage assetato di soldi e di potere possono permettersi di tenere il mondo per le palle?
Eh, no! Deve essere il mondo a tenere per le palle lui e i suoi. Perbacco. Europa svegliati, non fare la Bella addormentata, non chiuderti nei tuoi piccoli egoismi nazionalistici, cerca di fare mente locale e unisciti ancora di più e meglio e fatti muro, fatti parete invalicabile, montagna altissima, rocciosa e inarrivabile e pretendi la pace in Europa!
Pretendila con tutte le tue forze e nei hai tante, al fianco degli oppressi sempre fai vedere il muso a chi pensa che si possa scherzare col fuoco e farla franca. Provocare incendi e non pagare pegno, devastare un paese, uccidere, massacrare, stuprare, ridurre un popolo in schiavitù e continuare come se nulla fosse a comandare e a minacciare di far saltare in aria il mondo.
Basta! Mettiamo fine a questa tragedia, facciamo vedere ai prepotenti che la devono smettere e che smettere conviene a tutti, anche a loro!
Signora Gazzato, tutta questa storia si può leggere anche in un’altra maniera. Non dico che la mia maniera sia giusta e la sua sia sbagliata, ma è giusto prenderle in considerazione entrambe.
Oggi il papa ha chiesto a Putin e a Zelensky di trattare per la pace. Putin ha affermato che è pronto a sedersi ad un tavolo e negoziare. Oggi come mesi fa è Zelensky che rifiuta di trattare.
Dopo due anni di Covid durante i quali abbiamo vissuto sotto la minaccia di un’epidemia che si propagava sempre di più e non avevamo mezzi per fronteggiarla, finalmente era iniziata la ripresa, ma gli americani l’hanno bloccata imponendoci di cessare il commercio con la Russia.
Zelensky ha fatto carta straccia dei due trattati di Minsk che prevedevano, non la cessione del territorio del Donbass, ma solo la concessione di un’equa autonomia tipo Alto Adige. Perché?
Per una sua ambizione personale, altro non può essere.
Il mondo intero deve stare a guardare questo eccidio continuo? questa è una guerra insensata che ha portato lo scompiglio nel cuore di un’Europa che da 80 anni viveva in pace (con l’eccezione delle guerre balcaniche e dell’attacco NATO alla Serbia), e che aveva visto la fine della guerra fredda e la caduta del muro di Berlino, che avevano aperto prospettive di pace e prosperità.
Eh, no! Deve essere il mondo a tenere per le palle gli americani. Perbacco. Europa svegliati, non fare la Bella addormentata, smettila di comportarti come una colonia, e unisciti ancora di più e meglio e fatti muro, fatti parete invalicabile, montagna altissima, rocciosa e inarrivabile e pretendi la pace in Europa! (la pace, non la sconfitta della Russia!)
Pretendila con tutte le tue forze e nei hai tante, al fianco degli oppressi sempre fai vedere il muso a chi pensa che si possa scherzare col fuoco e farla franca. Provocare incendi (tipo Afghanistan Irak, Siria, Libia …) e non pagare pegno, devastare un paese, uccidere, massacrare, stuprare, ridurre un popolo in schiavitù e continuare come se nulla fosse a comandare e a minacciare di far saltare in aria il mondo.
Basta! Mettiamo fine a questa tragedia, facciamo vedere ai prepotenti che la devono smettere e che smettere conviene a tutti, anche a loro!
R
la sua parodia di quello che scrivo la trovo stucchevole. E meno male che lei non sostiene il russo! Intanto l’esercito ucraino ha liberato la città strategica di Lyman un solo giorno dopo che i russi l’avevano dichiarata territorio russo e la gente che era scappata sta pensando di ritornare.
Nel frattempo ieri sera il papa ha invitato specificamente Zelensky (e non altri) a prendere in considerazione un accordo di pace.
Luigi ha ascoltato solo un pezzo del discorso del Papa. Il Pontefice prima di tutto ha supplicato il presidente della Federazione Russa a smettere di bombardare e poi, rivolgendosi a Zelensky, ha pronunciato le parole “aggressione subita”.
Andando oltre la solita tiritera della colpa della NATO, cosa potrebbe proporre Zelensky: tenetevi il Donbass e torniamo amici? Sarebbe un fesso perché l’anno prossimo ricominceremmo da capo con un altro pezzo da denazificare. Se cede il Donbass l’Ucraina per contropartita deve entrare subito nella NATO, ma non credo che questo piacerebbe a Putin. Non vedo molte alternative.
Credo che la Russia abbia una via di uscita onorevole appendendo Putin per le orecchie e dicendo che la colpa è stato solo sua. Noi ovviamente faremo finta di crederci.
R
Mauro, grazie. Naturalmente “appendere Putin per le orecchie” è una metafora.(!).
Russia invade Ucraina e minaccia il mondo con catastrofi nucleari.
Cina invade mercati con paccottiglie a poco prezzo, tecnologia e quant’altro; pone sue basi, militari e civili in ogni dove per il mondo; minaccia conflitti contro Taiwan per…riprendersela; diffonde virus e smog inquinanti per il pianeta fregandosene di tutto e di tutti…
In Iran ed in Afghanistan la gente, specie le donne, contano meno di un fico secco…come pure contano zero in tanti Paesi musulmani.
L’elenco dei regimi totalitari rompico…* potrebbe continuare.
Dinanzi a tali brutalita’ ed ingiustizie enormi perpetrate ad arte, le nazioni cosiddette occidentali: Europa in primis, rispondono invece turlupinandosi stupidamente fra di loro.
Gli USA vendono gas ad un prezzo salato ai cosiddetti suoi alleati;
l’ Olanda, in barba alla solidarieta’ europea che dovrebbe sussistere nel presente come non mai, specula invece bellamente sul prezzo del gas infischiandosene di tutti pur di impinguare le sue casse;
la Norvegia, membro della NATO, vende gas a iosa facendo soldi a palate sulla “pelle” dei suoi partners europei;
la Germania, ricca da far vomitare, pensa ad investire, di suo, somme favolose per salvare le sue fabbriche e i suoi cittadini dallo sfacelo economico che incombe sulla Europa…: anche qui fregandosene bellamente della solidarieta’ con gli alleati UE che possono tranquillamente andare a fare in cu…* che’ importante la salvezza la Germania! (uber alles!!
L’Occidente e’ questo: un mucchio di Paesi accomunati da edonismo puro, egoismo all’ennesima potenza e menefreghismo assoluto verso i bisogni altrui.
Come il ricco Epulone della evangelica parabola, i poveri “Lazzari”, rappresentati oggi dagli Stati europei “poveri”, dagli Ucraini invasi dai prepotenti Russi, dai Taiwanesi minacciati da spregiudicati Cinesi, da donne musulmane vilipese ed uccise, possono tranquillamente andare a quel paese….
L’ importante e’ continuare alla faccia di Lazzaro fuori alla porta del palazzo e coperto di piaghe, gozzovigliare in lauti banchetti, vestire di porpora e bisso e lucrare in redditizi affari ed investimenti.
Per tutto il resto bastano qualche processione con struscioni sui quali campeggiano “vuote parole di condanna”.
I guai chi li ha se li tiene….
POVERO L’UCCELLO CHE HA BISOGNO DELLE ALTRUI ALI PER VOLARE!!!
R
molto chiaro e persino…sintetico.
Condivido sostanzialmente l’analisi e le considerazioni di Romolo, ma osservo che ha omesso una parte importante dello scenario.
Ha omesso il comportamento imperialista degli USA che, dopo la fine della guerra fredda, hanno installato basi militari in mezzo mondo e hanno fatto guerra a chi gli pareva senza pagare alcun prezzo per le distruzioni che hanno provocato.
Hanno colpito sistematicamente i Paesi che erano buoni clienti delle nazioni europee, e, in particolare, dell’Italia, distruggendo le loro economie.
L’Italia lavorava proficuamente con Irak, Libia, Siria e più o meno con tutti i Paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo.
Le guerre “umanitarie” della NATO hanno rovinato molti dei nostri clienti producendo debiti non pagati, impianti distrutti, clienti cancellati.
E, last but not least, ci hanno costretto con le sanzioni a perdere anche i buoni clienti russi.
Vogliono un Europa povera e debole e dipendente da loro.
Io credo che questo sia uno dei problemi principali, e che molti altri siano figli di questo.
Credo anche che ci dovremmo occupare di questa minaccia che ci riguarda da vicino piuttosto che andare a ficcare il naso nelle beghe di altri Paesi con storia e cultura diverse, in aperta violazione del principio di autodeterminazione dei popoli.
Se il governo iraniano, eletto democraticamente, tratta male le donne, è un problema che possono risolvere solo gli iraniani. Non certo noi.
In Afghanistan, dopo 20 anni di guerra, il governo ha ripristinato il burqa, perché, evidentemente, agli afgani (e, forse, anche alla maggioranza delle donne afgane) sta bene così.
Vogliamo imparare dagli errori del passato, o continuare a intervenire facendo disastri inutili?
R
la sua versione, non certo la realtà delle cose
Rispondo a Mauro. Il papa è stato sottile. Ha chiesto a Putin di fermare l’aggressione, e a Zelensky di essere disposto a trattare. Questo perché Putin la disponibilità a trattare l’ha già data.
“Il mio appello si rivolge innanzitutto al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al Presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace.”
Quale potrebbe essere questo accordo? Non mi pare difficile da immaginare.
La Russia vuole annettere il Donbass e la Crimea, e l’Ucraina se li vuole tenere così come sono.
Una soluzione di compromesso può essere quella di creare uno stato indipendente sia da Russia che da Ucraina che raccolga le aree russofone.
Esistono già stati creati per questo motivo, come la Transnistria.
In subordine, annettere la Crimea alla Russia e dare al Donbass uno statuto autonomo sul modello catalano o altoatesino.
Il tutto dopo un referendum certificato da osservatori ONU sul quale non di possano avere dubbi (sul modello delle elezioni in Cambogia dopo il regime dei Kmer rossi).
Per i negoziati c’è tutto lo spazio che serve. Naturalmente, in un negoziato le parti devono essere disponibili a rinunciare a qualcosa.
R
chi deve rinunciare a cosa? gli aggrediti non devono rinunciare a niente, sono loro la parte offesa, i russi potevano reclamare quello che ritengono loro in modo civile e non massacrando una popolazione intera per mesi. L’Ucraina è da 30 anni una nazione sovrana, c’è chi se ne dovrebbe fare una ragione.
E’ di queste ore la notizia che dalla Corea del Nord, dove impera un regime totalitario, e’ partito un missile (sperimentale?) che ha sorvolato il Giappone mettendone in apprensione gli abitanti.
Putin, continuando a perseguire i suoi folli progetti di conquista, persevera nel bombardare l’Ucraina seminando morte e distruzione piu’ fra i civili che fra i militari di quel gia’ tanto martoriato Paese.
Putin, tra l’altro, ha minacciato piu’ volte di usare armi nucleari al fine di concludere, vittoriosamente per lui, una “operazione” che si prolunga, inaspettatamente e senza concreti risultati a lui favorevoli, gia’ da svariati mesi….: troppi.
Quella guerra, o operazione che dir si voglia, disagia non poco gli Europei, solidali con gli USA nel porre sanzioni economiche ai Russi putiniani.
Quelle restrizioni, pero’, sembrano danneggiare piu’ gli Europei che gli americani promotori, i quali, ricchi di materie prime e ben lontani dal teatro bellico russo-ucraino inviano soltanto soldi ed armi per prolungare, pare a tempo indeterminato, il conflitto.
In mezzo a tante difficolta’ la cosa piu’ logica da farsi sarebbe, soprattutto fra gli Europei che sono maggiormente coinvolti negli effetti collaterali di quella guerra, di unirsi ancor di piu’ fra loro per contrastare, con ogni mezzo, le difficolta’ insorte costituite dai prezzi alle stelle del gas, dalla carenza di materie prime, dai valori e liberta’ occidentali minacciate, ecc. ecc..
Invece… accade, inopinatamente, l’esatto contrario.
La Germania, difatti, manda a quel paese la UE e gli alleati decidendo di andare avanti, incaponita e da sola (sic), nel tentativo di salvare la sua “pelle”.
Stanzia pertanto somme enormi di denaro per contenere i prezzi sia del gas che di materie prime onde salvare la sua economia; stanzia altri colossali fondi per riarmarsi alla grande onde arginare eventuali invasioni del suo territorio… e quant’altro.
Si comporta, cosi’, come il ricco fidanzato della protagonista del film “Titanic”, che distribuiva soldi a destra e a manca pur di accaparrarsi una scialuppa per se’ onde abbandonare il transatlantico oramai destinato ad affondare.
Che poi la fidanzata stessa, insieme a tanti altri poveracci finissero a picco in fondo all’oceano, a lui poco importava.
I suoi soldi erano un ottimo lasciapassare…e tanto gli bastava!!!
L’Olanda specula sul costo del gas pensando piuttosto a rimpinguare le sue casse, altro che solidarieta’ europea!!!
Analogalmente fanno Norvegia, USA, Canada…e forse altri, anch’essi piu’ interessati a lucrare sulle disgrazie altrui e totalmente incuranti di alleanze, fronti comuni, minacce alla liberta’ e quant’ altro di umanitario ed idealistico possano esserci.
I soldi, e unicamente quelli, sono gli ideali occidentali.
Altro non conta.
I regimi totalitari hanno capito da un pezzo che il sistema occidentale, fondandosi prevalentemente sul denaro e sull’edonismo, e’ destinato, prima o poi, a finire miseramente, ragione per cui giocano le loro carte fino in fondo prima di dare l’ultima, fatale spallata ad una porta che, tarlata e marcia da un bel pezzo, finira’ per sgretolarsi del tutto sotto quei colpi.
In attesa della fine, che andando cosi’ le cose arrivera’ per tutti gli “occidentali” checche’ ne possano pensare gli Stati “egoisti”, assistiamo, disinteressatamente, mollemente distesi sui divani, con lo sguardo annebbiato, il cervello in pappa e le pupille sulle quali si stagliano i simboli del dollaro e dell’euro ($-€), alle nefandezze perpetrate impunemente dai Russi contro gli Ucraini; dai Cinesi verso Taiwan; dai Nord Coreani nel mar del Giappone con i loro missili lanciati a guisa di petardi a capodanno; dai feroci Talebani in Afghanistan verso tutti i cittadini, donne in primis; dal regime iraniano contro inermi rappresentanti del gentil sesso…ecc. ecc..
Mariagrazia, il primo a fare carta straccia di un accordo sottoscritto da Ucraina, Russia, Francia, Germania (parlo degli accordi di MinskII), è stato Zelensky che non ha voluto dare alle Repubbliche del Donbass quella autonomia concordata(autonomia, pur restando sotto la sovranità Ucraina) e che era costata loro una dura repressione. Ricorda che c’era stata una guerra civile sanguinosa conclusa con quell’accordo.
Zelensky per tutta risposta non solo ha ignorato quegli accordi, ma chiedeva l’ingresso nella Nato, un apparato bellico micidiale creato appositamente con scopi antirussi.
Tu pensi che una potenza come la Russia potesse tollerare senza reagire un vicino nemico di sempre, che trattava con ostilità la componente russofona, e per giunta si alleava con la massima potenza mondiale, nemica pure essa, che ne ha combinate di cotte e di crude in ogni parte del Mondo? Cosa fece Kennedy quando Krusciov tentò di piazzare una base militare a Cuba?
Queste non sono mie opinioni, è storia e non possiamo ignorarla.
Solo accettando che le responsabilità non pendono solo da una parte si potrà trovare un compromesso e sperare, se non la pace, il cessate il fuoco.
R
Zelensky avrebbe ignorati gli accordi? a me non pare , anzi, pare il contrario. E comunque non si spara contro gli innocenti.
Leggere Romolo di prima mattina dà sempre una sventagliata di ottimismo per affrontare la giornata.
Accendere la TV ed ascoltare, la sera a cena, le notizie provenienti da Ucraina, Iran, Afghanistan, Nord Corea, Italia e prendere atto degli insulsi ed IRRIDENTI comportamenti di ipocriti cittadini e leaders Europei ed “occidentali” di fronte alle provocazioni e minacce di autentici criminali alla guida di governi… infonde sempre una serena pace che favorisce il sonno notturno.
Per Luigi.
Grazie per voler condividere la mia analisi.
Voglio solo precisare che, al di la’ delle furbate americane e dei loro spregiudicati comportamenti, spesso deleteri e controproducenti per l’esistenza civile, esiste, PURTROPPO, la imbecillita’ e disunita’ degli Europei che facilitano, oltremodo, quei comportamenti spavaldi e deleteri per noi che giustamente affibi agli Statunitensi (ma anche verso altri, potrei aggiungere).
Ti scrivo che la debolezza politica europea favorisce non solo il primato americano ma anche l’affermazione dei Cinesi, dei Russi, degli Islamici i quali, in un modo o nell’altro, si sentono autorizzati, proprio perche’ hanno oggi il monopolio sul mondo, a fare il bello e cattivo tempo: spesso anche a danno di noi stessi Europei (vedasi crisi energetica che ci attanaglia un po’ tutti, noi Italiani in primis).
Cio’ proprio perche’ fra gli Stati UE non c’e’ unita’ di intenti, spirito di squadra, ecc..
Regnano sempre, in Europa, i nazionalismi, i sovranismi, le rivalita’, gli egoismi e quant’ altro, per giunta duri a morire.
Tutti fattori negativi che alla fin fine, ci si ritorcono contro.
Se i leaders europei vogliono continuare a non rendersi conto che una confederazione politica in seno UE e’ importantissima per la sopravvivenza del nostro continente, sia essa sociale, economica, militare, di valori cristiani e culturali, resteremo sempre piu’ in balia delle “americanate” iniziative statunitensi, del cinismo opportunistico cinese, delle follie russe, delle barbarie islamiche oltre che della nostra stessa attuale imbecillita”!!!
Signora Gazzato, non si può dare sempre la colpa all’ultimo atto di una storia lunga e complessa.
Putin chiede una soluzione negoziata per il Donbass da oltre 8 anni, l’aveva quasi ottenuta con gli accordi di MInsk che poi l’Ucraina ha sconfessato.
Prima di attaccare l’Ucraina erano mesi che chiedeva una conferenza per stabilire una volta per tutte i confini della NATO, in modo da dare un minimo di spazio neutrale tra NATO e Russia, e nessuno lo ha ascoltato.
Questo non vuol dire che tutto ciò lo autorizzasse ad aggredire l’Ucraina, ma bisogna riconoscere che USA ed Europa non hanno fatto niente per evitare che succedesse. Anzi ….!
R
ma per favore…ma quale spazio neutrale? ma chi lo voleva attaccare? è lui quello che attacca non viceversa, ma questa sembra una nozione troppo difficile da capire.
@mariagrazia: visto che si (stra)parla degli accordi di Minsk, segnalo un articolo neutrale sul tema che contiene anche qualche dato illuminante: https://www.butac.it/accordi-minsk-ucraina-russia/
Fermo restando che anche ammesso e non concesso che sia stata l’Ucraina la principale responsabile del fallimento degli accordi, la reazione Russa è del tutto sproporzionata e criminale. Nulla di quanto visto sul campo suggerisce che la Russia si sia mossa per proteggere le popolazioni del Donbass.
R
grazie Francesco per il link, no, certo, tutto abbiamo visto meno che protezione. Poi consideriamo che quegli accordi l’Ucraina li ha soprattutto subiti sono stati un compromesso per frenare le ostilità e l’aggressività russa, ma poi abbiamo visto come è andata.
Francesco. mi pare evidente che il vero scopo della Russia non era di proteggere la popolazione del Donbass, ma di dare un segnale agli americani e loro alleati/subordinati che non avrebbe tollerato l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, e, per impedirlo, era disposta a fare una guerra.
Il segnale lo ha dato, ma, a quanto pare, sta ottenendo il risultato opposto.
Quanto agli accordi di MIsk, era l’Ucraina che li doveva applicare, legiferando per concedere un’autonomia sul modello catalano o altoatesino, e non lo ha fatto.
R
Luigi a lei pare evidente tutto quello che le serve per insistere sulle sue tesi. Ma dove è finita tutta la sua filosofia sulla necessità di farsi venire dei dubbi? Secondo me le sue certezze somigliano di più ad incaponimento, quello che si usa quando non si sa come altro fare per non smentirsi.
“Prima di attaccare l’Ucraina erano mesi che chiedeva una conferenza per stabilire una volta per tutte i confini della NATO, in modo da dare un minimo di spazio neutrale tra NATO e Russia” (Luigi)
Così la Russia avrebbe chiarito bene dove poteva allargarsi.
Mi sfugge comunque il perché se a far parte della NATO lo dovesse decidere una conferenza e non l’Ucraina stessa. Ma il dibattito comincia ad essere ripetitivo.
R
ha ragione ma come può non esserlo dopo sette mesi di questo strazio e la tigna dimostrata da chi sembra non capire che la pace non si ottiene mostrandosi deboli e remissivi col despota russo?
Per me la Nato dovrebbe far entrare l’Ucraina ieri e così pure la UE.
Mauro, proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Na NATO era nata ufficialmente per difendere l’Europa dalla minaccia sovietica.
In realtà le centinaia di basi americane installate nelle nazioni che avevano perso la guerra e anche in quelle alleate degli USA garantivano agli americani il controllo militare sull’intera Europa. L’eserecito della NATO è agli ordini di un generale americano.
Tanto è vero che, quando l’URSS si è sciolta ed è finita la guerra fredda, gli americani si sono guardati bene dal chiudere le loro basi, ormai diventate inutili per lo scopo dichiarato (restava solo quello non dichiarato).
Anzi, nonostante che la Russia di Gorbaciov, di Eltsin e di Putin fino a pochi mesi fa non desse nessun segni di voler minacciare l’Europa, ma fosse sìdesiderosa solo di farci buoni affari, la NATO, in violazione delle promesse fatte a Gorbaciov, si è estesa alle nazioni ex cortina di ferro, che, da alleate delle Russia, sono diventate sue nemiche.
A che servono la basi americane vicine ai confini della Russia? A proteggere l’Europa da minacce mai manifestate?
Escludendo l’ipotesi più pessimistica che servano ad un futuro attacco contro la Russia, servono a spiare i russi, e ad intercettare eventuali ipotetici missili in partenza dalla Russia.
Infatti i russi, non avendo soldi per potenziare il loro arsenale bellico tradizionale, hanno puntato su un deterrente fatto di missili a lunga gittata, ultimamente perfezionato con i missili ipersonici, molto difficili da intercettare e abbattere quando arrivano sull’obiettivo a 10.000 km/h.
Anche i missili ipersonici, però, partono da fermi, e sono intercettabili nelle fasi iniziali, quando non hanno preso ancora velocità. Ecco quindi l’utilità di circondare la Russia di basi americane dotate di missili antimissile, che devono essere più vicine possibile alle basi russe.
Ricordo ai distratti che la Russia non ha mai accennato minimamente di volersi riprendere le nazioni ex cortina di ferro, e non ha battuto ciglio quando sono entrate nell’EU.
La NATO, che, come ricorda Alessandro, negli ultimi 30 anni non ha svolto nessuna azione difensiva, ma solo azioni di aggressione, però, è un’altra faccenda.
Entrare nella NATO significa dichiararsi nemici della Russia ed associarsi con chi sta minacciando da vicino la Russia.
Quanto al fatto che una nazione sia libera di stringere un alleanza militare con chi vuole, basta ricordare il caso, rimasto unico, dei missili sovietici a Cuba, che gli USA hanno impedito a costo di una guerra nucleare.
R
Ancora con questa storia del missili a Cuba? Ma vuole o no capire che non c’entrano nulla? Ma la Nato non interviene se non ci sono aggressioni e anche in questo caso con la Russia non può altrimenti succede il finimondo, difficile da capire eh? E poi lei ricorda che i russi etc.etc., che lei ha filo diretto col Kremlino? La metto sotto osservazione se continua la sicumera…
Signora Gazzato, io non ho nessuna informazione di prima mano.
Mi limito a osservare i fatti che sono successi negli ultimi 30 anni, che sono sotto gli occhi di tutti quelli che li vogliono vedere. Fatti che lei non mi contesta (non potrebbe).
La NATO interviene solo in caso di aggressione?
L’Afghanistan stava aggredendo qualcuno? Dichiararsi amici di Bin Laden e nemici degli USA non è un’aggressione. Peraltro Bin Laden stava in Pakistan.
L’Irak stava aggredendo qualcuno? No, tanto che, per fargli guerra, gli USA si dovettero inventare la balla delle armi di distruzione di massa.
Ricorda la favola di Fedro “Lupus et Agnus”?
La Serbia non stava aggredendo nessuno. Stava attuando una repressione contro i separatisti del Kosovo come l’Ucraina ha fatto per 8 anni contro i separatisti del Donbass.
Gheddafi stava aggredendo qualcuno? Stava solo cercando di sedare una rivolta dei separatisti della Cirenaica. Una questione interna alla Libia.
Altrettanto stava facendo Assad contro i rivoltosi e i terroristi dell’ISIS.
Tutte questioni interne ai singoli Paesi, e che si sarebbero dovute risolvere internamente, in base al principio, strombazzato ma continuamente violato, di autodeterminazione dei popoli.
Chi autorizza gli USA a fare i poliziotti del mondo e a intervenire aggredendo nazioni libere e sovrane? Io continuo a non vedere differenze tra queste aggressioni gratuite e l’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Anzi, l’ucraina, entrando nella NATO, in effetti, stava minacciando la Russia.
R
Luigi, lei sa meglio di me che quello che scrive scorretto, perché lo fa? Ma, anche volendo ammettere che quello che scrive (da cui mi dissocio) fosse corretto (la Nato è un organo difensivo e lei lo sa bene, ma alle questioni che pone ho risposto fin troppe volte, anche basta!), poniamo che uno stato “canaglia” ci minacci, lei sarebbe il primo, ci scommetto, a chiedere l’aiuto della Nato. Spero che ciò non si verifichi mai, anche per evitarle la figuraccia!
Questa mattina alle 6 è saltato in aria il ponte che i russi avevano costruito nel 2014 dopo l’annessione (illegale) della Crimea.
https://www.theguardian.com/world/live/2022/oct/08/russia-ukraine-war-live-news-fire-engulfs-part-of-kerch-bridge-between-crimea-and-russia
Gli ucraini hanno decisamente rifiutato di assumersi la responsabilità dell’esplosione, ma Zelensky ha commentato: ” se si costruisce qualche cosa di esplosivo prima o poi esplode”.
Come dargli torto?
Sembra che il compagno Putin non stia al al meglio delle sue possibilità, sembra che l’invincibile armata mostri delle pecche, delle falle visibili dalla luna, sembra che la prosopopea, la truce cattiveria mostrata nei confronti dell’Ucraina si stia rivoltando contro il despota, si potrebbe parlare di Nemesi?
Non lo so, quello che so è che il momento è cruciale come lo è stato fin dal primo momento e che tutta la retorica pro Putin finora scodellataci da chi pensava che andasse difeso dalla “spocchia” dell’Occidente (in primis gli USA)
sta finendo nella agghiacciante scoperta delle fosse comuni e delle camere di tortura scoperte nelle città liberate. E che sarebbe ora che le istituzioni europee parlassero di sanzioni per i crimini di guerra perpetrati contro quella popolazione.
Signora Gazzato, per noi italiani, e anche per gli altri europei, sarebbe stato molto meglio se Putin avesse ottenuto quello che voleva.
Io non mi rallegro per niente delle batoste che sta subendo, e non per simpatia verso Putin, ma perché lo scenario sta evolvendo verso una guerra più ampia che potrebbe coinvolgere anche l’Italia.
Francamente ora non vedo come questa guerra si potrà concludere.
Zelensky si sente forte e non vuole trattare.
Putin non può perdere la faccia di fronte al suo popolo e di fronte al mondo.
Lei non è preoccupata per il fatto che Putin stia perdendo la guerra?
Io molto.
R
Chi si rallegra qui? Lei pensa che io mi rallegri delle sconfitte di Putin? Significano solo che hanno dietro morte e distruzione e ne hanno anche davanti. Ma le faccio notare per l’ennesima e ultima volta, che l’operazione speciale l’ha lanciata lui e solo lui e qualche conseguenza di questo avrebbe dovuto prevederla, o no? Si, lo so, si ritiene invincibile ma forse è proprio per questo che sta perdendo. Lei non se n’è accorto ma l’Italia in guerra c’è già, speriamo solo economica ma io spero che il conflitto non si allarghi nel modo più assoluto, ma fare come fa lei e altri che si volterebbero dall’altra parte con la scusa che cosi facendo evitano che “il conflitto si allarghi” io, francamente la trovo ipocrisia e cinismo e per niente inerente alle regole che ci siamo dati da quando è finito l’ultimo devastante conflitto mondiale.
Se Putin perdesse la faccia davanti al suo popolo non me ne potrebbe importare di meno, in parte la sta già perdendo, dopotutto chi va per certi mari…sa o dovrebbe sapere a cosa va incontro, tanto più lo dovrebbe sapere un capo di stato che ha una simile responsabilità sulle spalle, che scatenare guerre fratricide può avere qualche conseguenza sulla tenuta della sua credibilità. Almeno un minimo.
Lei dovrebbe preoccuparsi se Putin la vince la guerra e non viceversa.
x sra Gazzato : Lei risponde a Luigi : ” Poniamo che uno stato “canaglia” ci minacci, lei sarebbe il primo, ci scommetto, a chiedere l’intervento della NATO. Spero che ciò non si verifichi mai, anche per evitarle la figuraccia!”. Nel frattempo la figuraccio l’ha fatta lei. Infatti, nel caso che uno stato “canaglia” ci minacciasse, Luigi non farebbe nessuna figuraccia perché l’Italia fa parte della NATO ( e quindi ha diritto alla protezione perché ce la paghiamo) , l’Ucraina NO. Se non é chiaro neppure un concetto così semplice e facile, é evidente che é difficile parlare con Lei di questi temi. Le auguro una notte serena.
R
Ma davvero siamo nella Nato? Ma va? Allora nel caso malaugurato qualcuno dovrebbe difendersi a mani nude rifiutando qualsiasi aiuto.
Signora Gazzato, credo che lei dovrebbe distinguere tra il piano pratico e il piano dei principi.
Sul piano dei principi è certamente lodevole intervenire in aiuto di un Paese aggredito, anche se non è formalmente nostro alleato.
Ma qui ripeto che, sul piano dei principi, avremmo anche dovuto aiutare militarmente l’Irak e l’Afghanistan aggrediti, invece di limitarci a mandare “Emergency” e “Medici senza Frontiere”.
Sul piano pratico, credo che sarebbe necessario provare a immaginare vari “What if” come dicono gli americani, e capire qual è la prospettiva migliore per tutti.
Io credo che un cessate il fuoco prima possibile sarebbe utile alla Russia, che sta pagando un prezzo alto per questa guerra e sa che non può vincere.
Sarebbe utile all’Ucraina, che sta pagando un prezzo ancora più alto e non può immaginare di poter sconfiggere pesantemente i russi. Anche se ci riuscisse, sarebbe come la vittoria dei sudvietnamiti, che, alla fine, sono riusciti a cacciare gli americani, ma si sono trovati un Paese distrutto dalle bombe e dai defolianti.
Sarebbe ovviamente molto utile per noi europei che ci toglieremmo da una situazione estremamente rischiosa e potremmo cessare le sanzioni che ci dissanguano.
A chi tocca far sì che la guerra finisca? Una risposta semplicistica sarebbe “Tocca a chi l’ha iniziata”, ma sappiamo bene che, arrivati a questo punto, ci vuole la volontà politica di tutte le parti, o quasi tutte.
Un segnale finalmente positivo è arrivato da Biden, che ha parlato per la prima volta di pace per evitare quello che ha definito l’Armageddon, Forse gli USA sono già soddisfatti dei risultati ottenuti e non vogliono rischiare oltre.
Putin fa il difficile, ma è il più desideroso di tutti di mettere fina alla guerra, purché gli offrano una via d’uscita ( e lo ha detto anche Biden).
Zelensky, a questo punto, finirà per essere sacrificato per il bene comune, sarà sostituito, e magari processato, e gli daranno buona parte della colpa per quello che è successo.
Diceva Cesare che, se uno non lo puoi punire, lo devi premiare, e viceversa.
Forse si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel.
R
Zelensky processato? forse le piacerebbe? ma che avrebbe fatto per subire un processo? al russo gli diamo una medaglietta?
Zelensky, per ambizione personale o per sudditanza verso gli USA, ha fatto morire migliaia di suoi connazionali, e creato le condizioni per cui mezza Ucraina è stata devastata.
E questo perché ha sempre avuto come obiettivo la vittoria e mai un accordo di pace.
Ha sempre negato la disponibilità per un cessate il fuoco e ha ribadito sempre che non è disposto a nessuna concessione territoriale, tanto che si vuole riprendere anche la Crimea.
Se poi la guerra finirà, come è auspicabile, con un accordo di pace e un compromesso su Crimea e Donbass, risulterà che tanti disastri saranno stati inutili, e lui ne sarà il responsabile.
Non è obbligatorio che i governanti di una nazione aggredita puntino alla resistenza ad oltranza.
Vittorio Emanuele terzo decise disfarsi di Mussolini, che voleva combattere, e di arrendersi agli alleati, e lo dobbiamo ringraziare per questo.
L’Austria invasa da Hitler accettò l’annessione, e si tirò fuori dalla guerra, e ora è indipendente, ricca e pacifica.
Più che un cambio al vertice in Russia, ci vorrebbe un cambio al vertice in Ucraina. Un “Vittorio Emanuele terzo” che mandasse a casa Zelensky e si dichiarasse disposto a negoziare.
R
mi dica Luigi, quando la Russia ha invaso l’Ucraina con le bombe sette ormai lunghi mesi fa, ha chiesto permesso? Ha porto un mazzo di margheritini, ha detto veniamo in pace?
Non mi pare francamente.
Pe me Zelensky è un eroe e adesso non può negoziare la resa, ma deve essere Putin dopo lo sconquasso che ha fatto a ritirarsi. Pensatela come vi pare ma per me pensate male anzi malissimo. e avete un’idea distorta della realtà, gli ucraini non vogliono che si arrenda, lo capite o no?
Signora Gazzato, io ho fatto degli esempi, ma, nel caso di Zelensky non è affatto necessario che si arrenda. Chi mai lo ha detto?
Basta che si dica disponibile ad una tregua e a sedersi ad un tavolo per discutere con Putin le condizioni per chiudere la guerra.
Potrebbe essere un tavolo organizzato da Erdoghan, che sembra molto interessato a fare da mediatore.
O, al limite, potrebbe essere organizzato dal vaticano.
Se Zelensky si desse disponibile ora che è militarmente forte potrebbe avere un peso maggiore nella trattativa.
Se invece si intestardisce a voler ricacciare i russi oltre i confini, ci vorranno ancora molti mesi, ammesso che ci riesca.
D’altra parte, in questi giorni, la Russia ha già dato la sua disponibilità, e anche Biden ha mostrato qualche apertura.
R
Zelensky fa gli interessi del suo popolo, pochi ce ne sono come lui, sedersi per fare le volontà degli invasori sarebbe tempo perso e soprattutto sarebbero morti invano in centinaia di migliaia di ucraini.
E allora, facciamo in modo che ne muoiano altrettanti!
Facile fare questioni di principio quando a morire sono gli altri!
Nei negoziati non si tratta di fare quello che vuole l’altro.
Nei negoziati si parte da due posizioni, A e B, e si punta ad una posizione C che possa essere accettata da entrambi.
R
mi sa che la posizione C a Putin non piacerebbe, non so è una sensazione…