Finalmente pare che la UE si sia decisa a mettere un tetto al prezzo del gas per ripararlo dai ricatti di Putin e dalla speculazione.
Sembra che anche i più riottosi alla proposta italiana si stiano convincendo che è l’unica soluzione possibile per evitare la tempesta perfetta coi rincari del gas che andrebbero a vette inarrivabili e tutte le conseguenze del caso.
Il ministro degli esteri russo, il mite e timido Peskov dice che la Russia non ha colpa dei rincari e che non ha alcuna intenzione di lasciarci al freddo e che la colpa di tutto è da attribuirsi alle sanzioni.
Già le sanzioni (e mettiamoci anche le armi che l’Europa e non solo sta inviando all’Ucraina da 6 mesi sotto attacco dell’esercito di Putin) stanno facendo salire i prezzi del gas alle stelle tanto che il governo italiano ha proposto di metterci una pezza o meglio un tetto.
Un tetto è sempre cosa buona. Sa di ” Shelter from the storm” cioè riparo dalla tempesta, cit. della canzone del premio Nobel americano, cantante eclettico e poeta …mannaggia mi sfugge il nome. Amnesia o lapsus? Sarà perché e americano?
Non faccio che leggere le peggio cose contro gli americani vuoi vedere che sono diventati antipatici anche a me? Ma no, eppure mica mi viene in mente…
Comunque le borse sembrano contente di questa decisione della UE, finalmente una mossa concreta e decisa, finalmente la UE dimostra quella “unione” che farebbe la forza se usata con raziocinio ed al momento opportuno e senza tanti distinguo. (Ma è tutto ancora molto incerto).
Ah…Bob Dylan…eccolo. Mi è venuto in mente. Beh, meno male l’amnesia è durata poco e poco spero duri ancora l’arroganza del russo che ha commentato l’attentato alla figlia del filosofo russo Dugin: “Una cosa cruenta, vile e crudele”…vado a memoria, quindi più o meno. Già, giusto. Peccato che non usi la stessa “pietà” nei confronti delle centinaia di morti e delle centinaia in condizioni di vita estreme a causa della sua aggressione. O meglio della sua “operazione speciale” che non vuole chiamare “guerra” per una forma di “pudore”.
Ma come sono timidi questi autocrati!
Eccola:
Mi scuso se mi ripeto continuamente, come un mantra, sull’argomento “unione europea”, ma… questi “benedetti”, o “maledetti cocciuti”, Capi di Stato europei, perlomeno quelli dei sei fondatori dell’ ex MEC (anno 1957: ben 65 anni fa!!!), che cavolo aspettano ad indire al piu’ presto un vertice fra loro al fine di cominciare a ragionare su una fattiva unione politica?
E’ perfettamente inutile continuare a ciarlare di “tetti”, di “tegole”, (la tegola ci e’ gia’ caduta fra capo e collo), di pseudo aiuti europei, ma con previa restituzione delle somme elargite e conseguenti debiti nazionali alle stelle, per poi tergiversare su tutto rinviando vitali decisioni alle calende greche; decisioni e provvedimenti che dovrebbero, tra l’altro, salvaguardare tutti i componenti l’unione o gran parte di essi, ovvero chi la unione la vorrebbe intendere davvero come tale.
Invece si assiste, tutto sommato, ad una unione di facciata (come accenno’ la Sig.ra Gazzato), laddove, sotto sotto, ognuno si arrangia come puo’ alle spalle, o alla faccia, del… presunto partner!!!
Le solite furbate, i soliti tornaconti nazionali prima di tutto, le solite turlupinature…
Che cosa si aspetta: che la parte libera e democratica del nostro continente vada alla malora?
Che cada definitivamente succube di Russi, Cinesi e Musulmani?
Sembrerebbe proprio di si!!!
Dinanzi alla imbecillita’ non vi sono difese, pare.
Gli Europei, oggi, si comportano come gli antichi Greci che, pur con i Persiani scorrazzanti nel loro territorio (Termopili, Attica, isole egee) continuavano a tergiversare non poco e a tirarsela gli uni contro gli altri che’ nella battaglia di Maratona solo gli Ateniesi si presentarono ad arginare il nemico attestato a… 42 km dalla loro citta’!!!
Sparta, Tebe, Corinto, ognuna per proprio conto (alle Termopili solo gli Spartani di Leonida a contrastare i Persiani) si muovevano sullo scacchiere bellico gongolando, ciascuna, in attesa della fine delle loro rispettive rivali!!!
Che autentiche teste di ca…*!!!
La fine di Atene o di Sparta o di Corinto, avrebbe segnato piuttosto anche la loro distruzione, ma… quando la imbecillita’ domina, non c’e’ niente da fare!!!
E’ vero che alla fine i Greci ebbero la meglio sui Persiani ma…non sempre si puo’ contare sul valore dei singoli o su fortunate circostanze!!!
Necessitano piuttosto coesione, determinazione, fede, ideali, risorse comuni per far fronte alle mastodontiche calamita’ che oggi ci minacciano, e non solo politiche ma anche sociali e naturali..
Invece ognuno continua a pensare per se’…; basti pensare all’ Olanda, uno staterello poco piu’ vasto della Lombardia, per la quale e’ piu’ importante arraffare denaro in proprio speculando sul prezzo del gas ed in barba al resto della UE, che finire (e ci finira’, presto o tardi, cosi’ come pure gli altri Stati europei) fagocitata dalla potenza economica, politica e militare cinese e di quant’altri di tal risma.
Speriamo bene, ma io la vedo dura, molto dura!!!