A pensarci

Evviva, finalmente sta per finire l’estate, io non vedevo l’ora, non so voi. Qui, profondo nord-est, sembra già arrivato l’autunno anche se fa ancora un caldo semi-infernale. Ma qui e là si intravedono cirri rosa che sanno di fine estate.

L’estate può essere meravigliosa ma dipende da molti fattori. Primo se si sta bene o se si hanno problemi, secondo se non ci sono troppe minacce di epidemie o di guerre terze mondiali e scenari apocalittici, terzo se non c’è in atto la più strampalata e pazza campagna elettorale di tutti i tempi.

Perché, a rovinarci le vacanze, oltre il caldo africano, ci mancavano le scenette da trivio dei politici impegnati a …fregarci. Come al solito. A raccontarcela, come al solito. Tutto come al solito. Mai una novità.

Eppure, volendo, visto che ormai il governo era stato fatto fuori dai tiratori scelti, si poteva almeno fare le persone serie e considerata la crisi che viviamo, non farci vedere i soliti effetti speciali che di speciale non hanno niente ma sono le solite fiacche fetecchie delle quali avremmo fatto a meno, volentieri.

Abbiamo la guerra a poca distanza da qui con tutte le conseguenze e sconseguenze del caso, la crisi energetica, la crisi delle bollette che salgono al cielo, la crisi delle imprese piccole grandi e medie che non ce la fanno…e mettiamoci anche qualche crisi del settimo anno per i divorziandi che non trovano di meglio che dividersi in tempi in cui non si fa altro.

Dividersi è lo sport del momento. Su tutto. Io dico bianco tu dici nero, l’altro dice rosa e l’altro ancora giallo canarino.

Ecco. L’ultimo partitino o movimentino o gruppo raccogliticcio, diviso: tutto quanto (non) fa politica. Siamo ridicoli.

I partiti sono divisi all’interno ma anche all’esterno non scherzano, le geometrie sono sempre più  variabili, le famiglie, gli amici di lunga data  si dividono tra chi sta con Putin e chi no; questa l’ho sentita passando dalla casa di un vicino: “attenti al nonno ha detto che capisce Putin”…i single si dividono al loro interno e sono lotte intestine tra se stessi se restare neutrali o partire…

E il mondo ci guarda ( ma che avrà tanto da guardare?). Dicono i giornali stranieri: gli italiani vanno al voto a settembre e sono in campagna elettorale. Non in campagna al fresco (che tanto ormai la campagna è quasi sparita tutta ) ma in calda campagna a scannarsi vicendevolmente.

E cosi fanno i bravi italiani tra loro.

Ormai non c’è un solo cane che non abbai contro l’altro. Un concerto di bau bau e latrati di dissenso che ci vogliono le finestre con i contro…vetri per non sentirli.

Ma non tutti sono stati fortunati da usufruire del bonus centodieci, c’è chi si è rifatto la villa coi contro pannelli e chi invece non ha trovato il geometra esperto ed è li ancora in attesa di essere graziato dalla bontà del governo.

Ma che fa? Nulla. Se gli italiani si litigano anche il superbonus siamo davvero alla frutta. Ma quella almeno fa bene, dicono i super nutrizionisti: è super food, mangiarne tanta prima che marcisca e prima che il nostro caro fruttivendolo ce la faccia pagare a peso d’oro perché, sa signora, il gas è salito alle stalle.

Anche la mia pazienza è salita alle stalle e allora?

Voterò o non voterò? Per la prima volta…non lo so, vedrò. Ci penserò e lo farò a fatica perché anche pensare costa e con questi rincari a causa della guerra di Quel bel tomo li ( e dei tanti bei tomi che ci guadagnano sopra) anche per fare un bel pensiero bisogna pensarci su molto ed è caro, tanto caro a pensarci…

5 commenti su “A pensarci”

  1. Gazzato, ti approvo per intero. Io, da qualche tempo, evito i vari Tiggì, cambio canale. Basta con Salvini, Letta, Berlusconi, Conte, Meloni! Tanto, Gazzato, dopo un primo breve sconvolgimento di popolo, non cambierà nulla, vedrai, come diceva Tancredi allo zio ne Il Gattopardo.
    Mi raccomando, Gazzato, vota con la sapienza e pazienza dei veneti. Se la prenderanno per un po’ con gli immigrati e i gay, poi tutto rientrerà nella cosiddetta normalità di sempre, la morta gora della politicastra italica. Buon autunno, Mariagrazia!

    Rispondi
  2. Mi allaccio all’incipit di questa lunga lettera dove mi pare di riscontrare, sia pure nel tono di leggera ironia, il rigetto dei tempi che incalzano:
    “Evviva, finalmente sta per finire l’estate, io non vedevo l’ora, non so voi.”
    Io no –e non per contraddirti, Mariagrazia- io vorrei che l’estate non passasse mai, ma poi che passa, vorrei che l’autunno non passasse mai, così l’inverno e la successiva primavera. Insomma, di tempo ne rimane poco, perché aiutarlo a fuggire?
    Le stagioni, rispondono solo di ciò che la natura ha loro donato nel bene e nel male –un fulmine che ti uccide per un temporale di fine agosto, come è successo all’industriale Balocco e all’amico che l’accompagnava in mountain bike; la romantica caduta delle foglie in autunno e il piacere di calpestarle; i rigori del tempo invernale, non tanto per chi si vede razionato l’uso del gas, quanto per chi non ha casa dove ripararsi; la rinascita della natura in primavera, malgrado tutto, coi suoi intensi profumi e il fulgore dei suoi colori.
    Di questo hanno merito o demerito le stagioni, il resto –il riempitivo- lo mettiamo noi, siamo noi umani i responsabili di ciò che accade nel bene e nel male.
    Dalle guerre che dilaniano da più parti il nostro pianeta a cui non sappiamo o non vogliamo mettere fine, al surriscaldamento e inquinamento terrestre diventato inesorabile, di cui non importa nulla ai potenti della terra; dall’attentato terrorista mirato, alla sparatoria indiscriminata sulla folla; dall’ennesimo femminicidio consumato a colpi di martello, all’omicidio stradale di un giovane ciclista da parte di una donna ubriaca.
    Fin qui -ma si potrebbe continuare- ciò che accade nel male. E nel bene? Mah! A compensare quanto detto basterebbe che l’Uomo acquistasse coscienza dei propri errori e si emendasse. Ma questo semplice atto di consapevolezza dei propri limiti sembra sia l’ostacolo più difficile se non impossibile da superare.
    R
    Alessandro, grazie per questo bel commento poetico, si il tempo vola, lo sappiamo bene, soprattutto chi ha superato gli anta e chi scrisse Carpe diem aveva intuito bene quanto lo scorrere del tempo fosse per l’uomo un sottile dispiacere se non un sommesso dolore.
    Ma non voglio davvero che passi l’ estate solo che passi questo caldo opprimente e i relativi temporali che causano vittime.
    Con tutto il rispetto per la tragedia ed il dolore delle famiglie, Balocco e il suo amico hanno perso la vita, purtroppo, per una banale imprudenza. Quante volte capita?
    Ma la vita è troppo preziosa per barattarla con una corsa in bici in montagna dove i temporali sono improvvisi e violenti e chi va in mountain bike lo sa. O dovrebbe saperlo. Il male che fanno gli uomini consapevoli di farlo è una cosa che si vorrebbe evitare ma nessuno di noi può fermare la violenza, spesso brutale e cieca, possiamo solo condannarla. E le guerre sono stupide e le fanno gli uomini stupidi e cosa intelligente sarebbe fermarle ma sono gli uomini stupidi a farle e la stupidità ha una forza brutale e insensata, tanto più brutale quanto più insensata.

    Rispondi
  3. “The former Italian prime minister Silvio Berlusconi, 85, has announced his desire to return to politics in next month’s elections after a career mired in scandal, while the former Pakistani prime minister Imran Khan has set his sights on a comeback after losing a no-confidence vote earlier this year”. Da The Guardian

    Boris vuole fare il Berlusconi…dicono. Beh la faccia ce l’ha, forse gli mancano i soldi e le ville, ma con la sua cultura umanistica elevata forse ci riesce a fare il Berlusconi. Attenzione però Boris perché di Silvio ce n’è uno solo e ce lo teniamo, le (brutte) copie non hanno mai lo stesso valore. Però di sicuro non molla e poi in fondo che avrebbe fatto? rotto le regole del lockdown? eh sta a guardare il capello…è bugiardo? Beh? e allora, in politica è una dote mica un difetto.
    E’ un po’ para…spifferi? Guardate Trump, anche lui vuole fare il Berlusconi?
    Ecco, Trump sarebbe già più (in)credibile. Intanto, poveraccio, lo stanno incriminando della Qualunque: povero perseguitato dalla (in)Giustizia. Ecco che il parallelo col nostro già calza molto di più.

    Rispondi
  4. A proposito quanto scritto l’anno scorso, vedo questo mio commento:

    “Stangata senza precedenti sulle bollette: +30% per il gas, +20% per l’elettricità
    https://www.ilsole24ore.com/art/stangata-senza-precedenti-bollette-30percento-il-gas-20percento-l-elettricita-AE1rbnh?refresh_ce=1
    Mi chiedo qual è la politica energetica del governo per evitare queste impennate inflazionistiche. E l’inflazione sappiamo è la tassa più iniqua per i contribuenti”.

    Oggi ci accorgiamo come sarebbe stato importante ascoltare quel campanello di allarme, ma dovevamo piombare nell’abisso prima di tentare tardivamente di porvi rimedio, e non è detto che ci riusciremo. Anche se dovessimo sopperire al fabbisogno (fra un paio di anni? Nel frattempo quante aziende chiuderanno? ), l’energia costerà molto di più.

    R
    si, la tempesta perfetta era alle viste già l’anno scorso, ma poco è stato fatto anche da Draghi per arginarla, ora proprio quelli che lo hanno mandato via gli chiedono di mettere subito una pezza, non c’è limite alla faccia tosta

    Rispondi

Lascia un commento