La stessa leader finlandese Sanna Marin, ha ammesso che quel video non avrebbe dovuto girare. Già. Ma perché invece gira e gira anche molto?
Una festa privata, si dice, cosi privata da finire su tutti i media mondiali? Le donne finlandesi postano video dove ballano scatenate (come lei nel video in questione) per dimostrarle solidarietà.
Ma sono un po’ patetiche.
Loro non sono le prime ministre finlandesi. Non fa nulla di male Sanna Marin: balla scatenata assieme ad altri giovani come lei, forse è un po’ bevuta, si lo ammette, ma droghe no. Ed ha fatto pure il test. lo spero proprio per lei.
Va bene, la vita privata è privata, siamo d’accordo, ma Sanna, in questo momento cosi delicato, soprattutto dopo aver dichiarato la sua volontà di entrare nella Nato ed essersi apertamente schierata con l’Ucraina, avrebbe dovuto, a mio parere essere più prudente.
“Prudenzia non è mai troppo” sentenzia il Principe De Curtis in uno dei suoi tanti indimenticabili film. E lui era principe. Sanna è primo ministro perciò, pur se giovane e pur con tutto il diritto a divertirsi, una mano sulla testa anche quando si diverte se la deve mettere e chiedersi: sono all’altezza del compito che mi è stato affidato? Lo porto avanti con dignità e onore? Sempre e comunque?
Fossi in lei ci penserei bene la prossima volta e starei attenta alle “amiche” che mi riprendono e magari cercherei il “sano” divertimento lontano da occhi che se pur “amici” possono essere indiscreti e persino malevoli.
Mi auguro che si riprenda presto da questa polemica che io non trovo del tutto sbagliata: in fondo deve essere sempre consapevole di avere addosso gli occhi di un intero paese ( e del mondo) sempre anche nei momenti in cui crede di essere in un luogo “privato”.
lei è persona pubblica, fortemente pubblica, esiste un privato ma, Sanna, deve esserlo veramente altrimenti corri il rischio che anche un ballo o una posa un po’ diciamo “poco istituzionale”, possa diventare un arma in mano ai tuoi “amici”, ma anche no.
L’ascesa politica della leader socialista è stata fulminea e ora non vorrei che il consenso le avesse dato un po’ alla testa.
Se mi leggesse le consiglierei di usare maggiore discrezione in futuro, non di scusarsi ma di dimostrare coi fatti che lei è presente a se stessa sempre per il bene del paese che lei rappresenta e di non fidarsi (purtroppo) neppure degli amici “sinceri” ma di vigilare sempre in prima persona sulla propria immagine. La sua carica glielo impone, anche se giovane e carina ha una responsabilità troppo grande per barattarla con quattro foto su Instagram.
Sanna Marin è una donna bella e in gamba, come la sua omologa islandese,
Se al posto di Sanna ci fosse stato un premier maschio, non sarebbe scoppiato nessuno “scandalo”. Le donne finlandesi sono tutte dalla parte della Marin. In molti sospettano che ci sia sotto lo zampino ricattatorio di Putin, per screditare la credibilità della Marin e la sua decisione di entrare nella NATO.
Certo, per un capo di governo, soprattutto in questi frangenti così delicati che da un momento all’altro possono volgere al peggio, non è il massimo darsi alla bella vita, sia pure un ballo innocente. Ma è anche vero che ognuno ha diritto alla sua vita privata senza dovere dar conto alla gente, purché non faccia nulla di illecito, e il privato non diventi di dominio pubblico.
Non conosco come questo episodio privato sia potuto circolare sulla rete, suppongo ci sia la mano di qualcuno che voleva screditare la premier finlandese. O forse, a sentire certi elogi, voleva magnificarne le qualità, non solo fisiche, ma anche politiche?
Quello, infatti, che fa sorridere è l’ipocrisia di certi commentatori di testata che lodano tale episodio in maniera strumentale ritenendolo addirittura “una lezione politica” (La Repubblica).
Secondo quanto riferisce Francesco Borgonovo (La Verità), Massimo Recalcanti ne tesse un elogio quasi sperticato: “l’analista rockstar più amato a sinistra, -dice Borgonovo-ritiene che il merito della Marin sarebbe quello di saper vivere una festa, di essere giovane e libera, di rivendicare la propria femminilità (…), bisogna rialzare la piccola politica alla dignità delle festa e del suo coraggio, si deve introdurre il vento della giovinezza”. Potenza di un ballo, verrebbe da esclamare.
Lo stesso Borgonovo conclude che questi elogi “suonano odiosi perché provengono dall’universo politico più intollerante, plumbeo, e moralista che ci sia.
R
gli elogi, come le critiche, quando sono più strumentali che altro andrebbero evitati, il caso in sé forse sembra banale ma rientra secondo me, in una logica di propaganda che certo non aiuta a comprendere la criticità del momento.
Certo erano o sono esemplari i comportamenti di Berlusconi come PdC, un tempo, o quelli di Salvini al Papeete. Io poi ricordo bene il pkuriministri craxiano De Michelis, assiduo frequentatore di discoteche, con capelli lunghi, unti e bisunti di brillantina.
Lo dicevo io che l’esperienza in politica conta, che i politici troppo giovani sono prede facili e che gli squali hanno le zanne affilate. Sig.ra Marin, lei è rimandata a settembre, ma del 2032.
R
non credi sia solo questione di età e di esperienza: Boris Johnson lo dimostra e non è trentenne
Anche Johnson rimandato a settembre. A casa!
A parte gli scherzi, guidare una nazione non è come timbrare il cartellino alle 19 e andare ad “imbriagarsi” con gli amici. Può essere che alle 20 Putin decida di denazificare anche la Finlandia e l’immagine di una premier che esce da un festino allegro potrebbe non essere appropriata. Ad essere adeguati non basta l’età, siamo d’accordo, ma preferirei dei leader politici che abbiano superato la fase del Papeete. Almeno durante il mandato.
R
beh, io non lo avevo chiamato in causa, ma visto che lo ha fatto lei, allora le dico che lo preferirei anch’io (ma allora dobbiamo aspettare a lungo), ma gettare la croce addosso alla Marin mi sembra ipocrita (non certo da parte sua ma di alcuni media) come mi pare ipocrita altrettanto il giovanilismo ad ogni costo.
Abbiamo capito che avremo ogni giorno una pena e che il provincialismo dei nostri politici ne troverà una al dì. Oggi abbiamo il video della violenza di Piacenza: Meloni indecente grida Enrico Letta. Lei, come si permette di strumentalizzare et,etc…si va bene, poteva evitare, ma poi, perché c’è sempre qualcuno li pronto a filmare ogni orrore per poi mandarlo in rete o venderlo ai giornalisti e magari farci anche dei quattrini.
Perché lei o lui non sono intervenuti ad aiutare quella donna o a chiamare aiuto o la polizia? No, se ne sta li a fare il voyer e filmare lo stupro come se fosse una cosa normale mettersi a filmare mentre qualcuno subisce violenza.
Ma non c’è il reato di omissione di soccorso? E perché i giornali possono pubblicare quel filmato e Meloni non lo può fare? Non è che ogni giorno si deve trovare qualcosa che serva ad attaccarla come politica e come donna che sarà la prima premier italiana?
La violenza è un orrore ma anche filmare per poi lucrare sul film di una violenza lo è altrettanto.
Mi interessa che la politica si interessi a questi fatti per prevenirli, lei dice di volerlo fare e questo sarà anche strumentale ma è già un fatto positivo.
E non conta che il violentatore fosse straniero, chi se ne importa? Era uno stron…violento e tanto basta.
Letta pensi alla sicurezza nelle nostre città che sono diventate dei posti invivibili invece di pensare a scagliarsi contro la prossima (con ogni probabilità) premier italiana solo perché è donna. In questo momento il partito democratico è quello che interpreta la democrazia peggio di altri e non vuole accettare l’idea che a governare l’Italia sia una donna e di destra: maschilismo e quel che è peggio demonizzazione dell’avversario cosa che in democrazia è molto peggio che far girare un video che è già girato su tutti i giornali in abbondanza e che se lei non lo avesse rilanciato nessuno avrebbe avuto nulla da dire.
Mi sa che Letta ha una paura fottuta della Meloni e allora le cerca tutte pur di rappresentarla come una terribile “Crudelia”, sia pure in miniatura.
Ciò che Letta non sa è che seguitando di questo passo riuscirà nella non difficile impresa di autoazzerarsi. Perché non ci dice come risolvere problemi concreti come l’aumento delle bollette del gas?
Ora però si esagera: Sanna Marin è risultata negativa al test della droga.
Ma sono in tanti scatenati contro di lei: maschilismo e misoginia e anche voyerismo.
Spero che Meloni, quando sarà premier, non debba subire gli attacchi che sta subendo questa ragazza: se governa bene e non commette reati, ha tutto il diritto di essere rispettata.
Ma potrebbe esserci davvero lo zampino della prop russa.
I servizi segreti russi sono i migliori del mondo, spioni e ricattatori da competizione. Si servono di ogni mezzo più infame e bieco per penetrare nella vita intima di chi vogliono distruggere. Si servono di agenti capaci di scovare i segreti più profondi, in ogni settore della vita pubblica e privata, economica e militare.
Ricordo che durante una convention di ministri occidentali in un albergo a Mosca, comunicavano tra di loro con pizzini, per evitare di essere ascoltati dalle microspie di cui erano piene le pareti della sala-convegni. E portavano sempre con sè i capotti e non cambiavano le scarpe, in cui avrebbero sicuramente infilato spie elettroniche.
X Bifani: caro Bifani lei continua a propinarci malefatte, violenze e porcherie di ogni genere perpretate dai russi, dimenticando che voi di sinistra avete avuto quel regime come esempio, modello e stella polare per decenni.
R
beh, per par condicio qui c’è ci propina le malefatte degli americani da mesi.
Bianchi, ma chi ti ha mai informato che io sarei di una Sinistra che ha avuto come modello l’URSS? Da sempre ho disprezzato o commiserato chi vedeva in quel regole me, o in quello di Mao, dei modelli esemplari di vita sociopolitica. E mi facevano molta pena i 68ini che sbandieravano e sventolavano il famigerato Libretto rosso e bandiere sovietiche.
Franco Bifani, Per decenni la sinistra ha inneggiato al comunismo, ha concesso tutto ai russi, ha taciuto su Budapest e Praga, si è agghindata con t- shirt con il Che , presidenti comunisti hanno obbligato un nostro premier ad una guerra suicida contro i libici nostri fornitori, avete monopolizzato premi letterari, finanziamenti alla cultura di sinistra, rotto con registi polacchi, mi hanno etichettato fascista perche ho servito nella Folgore nel reggimento in cui mio padre ci ha lasciato le penne ad El Alamein ed ora mi vieni a dire che i comunisti russi sono brutti e cattivi ? Mi saspetto che mi rispolveri la storia che mangiano i bambini.
R
cerchiamo di moderare i termini e le contese. Altrimenti telefonatevi.
Io ho usato termini rispettosissimi, non così Bianchi. Ho solo informato il medesimo che non sono mai stato comunista. Non giravo per le piazze, sventolando, ad esempio, bandiere del Vietnam. E chi entra nella Folgore, di solito è di Destra, se non fascista, o gli fanno vedere i sorci verdi.
Ho avuto un amico capitano della Folgore e nel MSI, e così il figlio e il nipote, miei alunni.
Hanno scoperto solo ora che alla base NATO di Napoli c’era una spia russa. Ma no, incredibile! Sono secoli che i russi sono spioni e ricattatori da competizione
R
non passerò repliche.